Diventare adulti

Buongiorno dottore.. Sono un ragazzo molto ansioso che ha capito che il suo stato è dovuto al fatto che in realtà mi sento ancora un bambino e non un adulto sicuro di sè e capace di affrontare i pericoli ed i problemi della vita. Forse a vent'anni avrei dovuto andare via di casa trovarmi un lavoro e abbandonare i genitori andando a vivere da solo (senza neanche fidanzata o moglie e senza animali) per far realizzare concretamente lo stato di adulto.. perchè penso che solo andando a vivere da soli quest'evoluzione naturale della personalità si può compiere.. Ora il problema è questo.. Sono arrivato a 35 anni, sono sposato ed ho pure figli..e per poter crescere cosa devo fare ??? abbandonare moglie e figli ??? così poi ci vuole un'altro psicologo per curare i problemi che nascerebbero ai figli ed alla moglie per questo ??? Non mi sembra un comportamento giusto.. quindi chi si trova ormai sposato è condannato a rimanere un nevrotico bambino per sempre ? Grazie in anticipo per la risposta e cordiali saluti
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Dr.ssa Fabrizia Lodeserto Psicologo, Psicoterapeuta 84 2
Gentile utente,
in realtà non c'è un percorso specifico da seguire per diventare adulti o maturi. A vent'anni, l'esperienza di andar via di casa è spesso molto utile per imparare una maggiore autonomia; ma non per questo non si può recuperare il tempo perduto, anzi! Nonostante la lontananza si può comunque rimanere legati e dipendenti alla propria famiglia. Lei ha una moglie e dei figli, dunque quale migiore esperienza di questa per maturare? A prescindere da ciò, da come parla, sembra insoddisfatto del suo presente. In famiglia la situazione come procede?

Dr.ssa Fabrizia Lodeserto
sito: http://www.fabrizialodeserto.it/
Psicologo Taranto e Psicologo Online

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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

se lei ha avuto l'opportunità di sposarsi ed avere dei figli, in un certo senso, è come se si fosse separato dai suoi genitori.

>>per poter crescere cosa devo fare ??? abbandonare moglie e figli ??? così poi ci vuole un'altro psicologo per curare i problemi che nascerebbero ai figli ed alla moglie per questo ??? Non mi sembra un comportamento giusto.. quindi chi si trova ormai sposato è condannato a rimanere un nevrotico bambino per sempre?<<

bisognerebbe prima comprendere cosa intente con il termine "crescere".
Che rapporto ha con sua moglie con i suoi figli?
Come nasce questa "crisi"?


Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

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dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Grazie dr.ssa Lodeserto per la risposta.. L'insoddisfazione, l'ansia, la paura e l'incapacità di esprimere le mie emozioni.. soprattutto la rabbia.. mi accompagnano da una vita. Ormai mi ci sono quasi abituato.. Sicuramente è stata colpa di mia madre.. ho sempre avuto un rapporto difficile con lei.. troppo apprensiva mi ha sempre soffocatto.. mi diceva che ero più debole e cagionevole degli altri e che non potevo giocare a calcio con gli altri se no sudavo e mi ammalavo.. poi quando sono cresciuto e mi sono fidanzato si metteva sempre contro.. mi ha fatto passare bruttissimi anni.. ho tanta rabbia dentro.. perchè ad un certo punto non riuscivo più a combatterla perchè mi faceva paura e interiorizzavo.. mi ricordo da piccolo che iniziai a fare cose strane tipo contare quante volte facevo un gesto o un movimento fino a ripeterlo minimo quattro volte ma a volte anche di più.. lo facevo senza rendermene conto ma se ci penso ora sembravo un pazzo.. alle scuole medie alcuni compagni mi picchiavano e piangevo la mattina a casa perchè non volevo andare più a scuola.. poi l'acne a sedici anni mi ha precipitato la situazione con le ragazze, infatti da lì in poi non mi andavano più bene le cose con loro.. gli altri naturalmente non si accorgevano di tutto questo malessere ma io dentro ero tristissimo.. Questo è qualcosa del mio passato.. Ora la situazione odiena e fondata su un matrimonio che ho vissuto con costrizione perchè la mia fidanzata era rimasta incinta ed io volevo che la bambina nascesse.. perchè lei è il mio amore.. l'unica cosa bella della mia vita.. ma il resto.. Per quanto riguarda mia moglie la conosco da troppo poco tempo e ancora non la conosco bene.. eravamo fidanzati da soli tre mesi quando è successo.. per questo ho vissuto come costrizione il fatto di sposarla.. comunque mi sento infelice e sento che io non decido mai niente della mia vita a parte il far nascere la bimba di cui sono felice ma che con tutti i problemi che ho non riesco a godere.. spero in un futuro migliore.. mi basterebbe un pò di serenità interiore.. distinti saluti
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dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Grazie dr. Del Signore per la sua risposta. Crescere per me significa diventare psicologicamente forti.. cioè in grado di affrontare i problemi senza dover ogni volta stare male per la troppa ansia e paura. Adoro mia figlia ma mia moglie la conosco da troppo poco tempo ed in più non era del mio paese.. quindi non l'avevo mai vista.. a volte litighiamo.. soprattutto per il fatto che sono molto geloso.. Comunque questa crisi e tutti questi problemi nascono nell'infanzia.. una madre troppo apprensiva che non mi ha fatto crescere.. ora non mi sento completamente in grado di cavarmela da solo perchè non mi ha fatto sviluppare una buona autostima e non mi ha mai incoraggiato ad imparare a cavarmela da solo. Ho sviluppato un'ipertensione da stress perchè mi sento sempre stressato. P.S. ho una bambina di 19 mesi ed un bambino nasce a fine maggio. distinti saluti
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Dr.ssa Fabrizia Lodeserto Psicologo, Psicoterapeuta 84 2
Dinanzi ad un problema l'ansia è una reazione naturale; anche diventando adulti e maturi essa rimane. Bisogna solo imparare a gestirla e a non lasciarsi condizionare negativamente da essa.

Il matrimonio e la nascita della bimba sono stati affrontati con molta rapidità, quindi ha bisogno che il tempo la aiuti a metabolizzare ed elaborare cambiamenti così importanti. DIventare marito e padre non sono esperienze facili per nessuno, soprattutto quando tutto avviene senza un "preavviso".
Le esperienze infantili hanno un loro peso certamente, ma ora provi a spostare la sua attenzione e le sue energie su quello che può fare nel presente e nel futuro, senza lasciarsi condizionare dalle vecchie sofferenze. Ora è un adulto e può decidere del suo futuro.
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dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Grazie tante dr.ssa Lodeserto