Linfonodo con adenocarcinoma mucinoso - caso strano

Il soggetto interessato ha 65 anni, uomo.
Premessa: Portatore di valvola meccanica all'aorta operato nel 2005
Malformazione di un dotto nelle vie biliari che restringe con conseguente facile formazioni di calcoli al fegato.
Rimozione della colicisti.
Nel 2007 fu diagnosticato quanto segue: polipo semipeduncolato 8x5x4mm con rima di mucosa 1mm:
Classificazione: adenocarcinoma su adenoma
Tipo istologico: adenocarcinoma nas

Questo fu trattato con resezione resezione di 15 cm dell'intestino crasso.
Tutti gli accertamenti successivi negativi, anche la colonscopia di anno scorso.

Anno scorso sottoposto ad ercp per rimozione di calcoli nelle vie biliari che avevano generato anche pancreatite (la seconda, la prima non ricordo quando avvenne, forse nel 2005).

Veniamo ai fatti degli ultimi mesi.
Maggio: esami del sangue con CEA a 8.
Estate: Questa estate mio padre doveva effettuare di nuovo l'ercp per la rimozioni di calcoli al fegato. Il chirurgo richiede una tac di controllo.
Il 29 giungo 2013 ha un attacco di colangite. Febbre alta (39) tremore scuotente e dolore (anche se non forte rispetto ad altre volte). Risolto in una notte con antibiotico e tachipirina.
La tac viene esguita il giorno 03/07/13 con il seguente risultato:
Esame eseguito prima e dopo somministrazione di mdc ev (lomeron 400, 120ml). Esiti di colicistectomia.
A carico del IV segmento epatico si rileva area di disomogenità a margini sfumati (60x54mm circa), ipodensa rispetto al circostante parenchima in fase arteriosa e portale, associata a dilatazione dell'emisistema biliare intraepatico di dx; tale reperto potrebbe essere riferibile a processo discariocinetico delle vie biliari e risulta pertanto meritevole di approfondimento diagnostico anche mediante prelievo bioptico.
Non ulteriori lesioni focali epatiche.
Nei limite il calibro della via biliare principale in esiti di colecistectomia; dotto di wirsung non dilatato.
Non alterazioni tomodensitometriche focali a carico dei restanti organi parenchimatosi bilaterali.
Esiti di resezione del sigma; non segni di recidiva locoregionale.
Non liquido libero endoperitoneale.
Due micronoduli al LSS (subplerico al segmento apico-dorsale e iuxtavascolare al segmento anteriore); micronodulo periscissurale al segmento anteriore del LSD. Non versamento pleuro-pericardico; esiti di sternotomia mediana per sostituzione valvolare aortica.
Numerose adenopatie patologiche nelle stazioni linfonodali dell'addome superiore (max 15mm) nel ventaglio mesenterico, in sede lateroaortica e paracavale, anteriormente alla giunzione esofago-gastrica; un ulteriore elemento linfonodale patologico (20mm) risulta rilevabile superiormente all'arco aortico, mentre un altro con caratteristiche sospette risulta presente in sede ascellare sn (14mm). Piccoli elementi linfonodali prevascolari in sede ilo-mediastinica ed ascellare bilaterale.

Quindi eseguita biopsia al fegato il 25/07/13 che risultata negativa, ed esame istologico, il giorno dopo, su due linfodi del collo gonfiati (si erano appiccicati, con rimozione degli stessi) e ben visibili sul collo (sembrava uno) che nel frattempo pero' si erano sgonfiati e quasi non piu' si vedevano dopo l'antibiotico fatto per la preparazione alla biopsia al fegato.
Il gonfiore dei linfonodi al collo era stato notato da mio padre qualche giorno successivo la colangite del 20/06/2013, ed anche il chirurgo era perplesso se rimuoverli o no visto lo sgonfiamento, ma visto che eravamo li e per far tutto è necessaria la sospensione del coumadin, allora son stati rimossi anche quelli.

Dopo 2 da questi piccoli interventi (max 3 settimane) esame CEA a 25.

Risultato istologico linfonodi: Un linfonodo con metastasi di adenocarcinoma mucinoso su due complessivamente esaminati. Indagine immunoistochimica è riulstata positiva all'anticorpo anti-ck7, all'anticorpo anti-ck20 e all'anticorpo anti-cdx2, non permettendo di definire la primitivitò della neoplasia.

Questo lascia un po' perplessi visto il risultato della tac e lo sgonfiamento dei linfonodi dopo antibiotico.
La palpazione effettuata dall'oncologa non ha evidenziato rigonfiamenti di nessun linfonodo, anche quelli alle clavicole.
Mio padre non ha sintomi.
Quindi è stato consigliato Colonscopia e Gastroscopia e PET(da effettuare nei prossimi giorni), oltre agli esami del sangue con marcatori CEA, CA19.9, CA125. Pero' gli esami del sangue, effettuati in data 28/07/13 sono stati fatti il giorno dopo aver avuto un altra colangite (durata due giorni) con febbre alta e tremori e ittero, trattata con antibiotico in vena (x 5 gg) e tachipirina ed hanno dato i seguenti risultatai CEA=25, CA19.9=15250, CA125=270, quindi mi domando quanto siano da tenere in considerazione?
Qualcuno ha avuto esperienze simili di una situazione cosi' strana come definita dall'oncologa?
Ci potrebbe essere remota speranza di un falso positivo dell'esame istologico?
Con un risultato istologico del genere, se confermato, al linfonodo non dovrebbe esserci qualcosa di primitivo ben visibile alla tac invece che "invisibile" come al momento?
Grazie a tutti!

[#1]
Dr. Vito Barbieri Oncologo 1.6k 57 1
Gentile Utente,
sperando di aver colto tutte le informazioni da questo suo consulto (il più lungo che sia mai stato posto), le rispondo almeno su quelle cose che risultano definibili.

- I valori dei marcatori possono incrementarsi dopo colangite, tuttavia sembrano particolarmente elevati ed il CEA era già fuori norma prima.

- Un falso positivo in un esame istologico con quei dettagli è veramente poco probabile.

- Il tipo di neoplasia riscontrata nei linfonodi potrebbe venire sia dal tubo digerente che dalle vie biliari.

- Quadri del genere capitano spesso e sono un rompicapo che richiede indagini multiple e spesso biopsie multiple. A proposito, la biopsia epatica è definita "negativa" perchè risultava un'alterazione benigna o rimane la possibilità che sia caduta su tessuto sano al di fuori del nodulo?

- Se i linfonodi interessati da metastasi macroscopicamente evidenti sono stati asportati ora non risulatano più evidenziabili in imaging (esami radiologici). Se sono spariti anche altri linfonodi bisognerebbe ipotizzare che solo quelli scelti per la biopsia, perchè più sospetti, fossero realmente interessati da metastasi.

Queste le possibili spiegazioni ai suoi quesiti
Cordiali Saluti

Dr Vito Barbieri
direttore Struttura Complessa di Oncologia
Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio - Catanzaro

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