Presunto abuso infantile forse rimosso

Salve , io vorrei sapere se il provare eccitazione ad essere presa in modo "rude" brutale quasi a simulare una violenza, nel atto sessuale con annesso vocabolario molto colorito , verso la mia persona (apostrofando sinonimi da donna di strada), possa essere sintomo di un abuso infantile, badi che la linea di confine e sottile tra l' eccitazione e la paura, per cui a volte capita che se il malcapitato, fa un gesto sbagliato viene malmenato da me, o io comincio a gridare impaurita come se mi stesse violentano veramente , capirà che la persona si trova spaesata io ancora di Più!!premetto che in eta molto adulta ho subito una violenza , ma questa cosa mi capitava già da prima!!NON è mai venuto fuori niente dalle mie 2 psico terapie precedenti , (anche perché poi di sesso non abbiamo quasi mai parlato) Io studio un po psicologia ( ho qlc esame all univ) sommando questo a i disturbi che ho borderline, compulsiva ossessiva, depressione bipolare, (credo !!)disturbi dell apprendi mento.
Ho pensato che nell infanzia possa avere subito un abuso ma dallo shock averlo poi rimosso, nascosto nel mio inconscio Più profondo, vorrei cercare di saperlo perché vorrei affrontarlo, se questo è il mio problema che venga fuori!! voglio accettarlo!!perché solo se lo accetto posso guarire e vivere meglio non crede??Premetto pero che ho subito un impostazione morale molto cattolica da parte di mia madre( mia madre mi ha apostrofato parecchie volte nella adolescenza nominativi da donna di strada perché avevo avuto Più di un ragzo), con relativa difficoltà ai primi approcci sessuali.
Come posso farlo a capirlo? la prego non mi dica che non è utile, lo richiedo nuovamente.
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Dr.ssa Antonella Morganti Psicologo 46 1

Ho letto di lei nelle sue altre richieste di consulenza.
So quindi diverse cose della sua storia personale, sò della sua propensione per ricerca di forti emozioni,della sua difficolta nel relazionarsi con i suoi genitori, della sofferenza legata alla diagnosi fatta a sua sorella del suo ruolo scomodo all'interno della famiglia (lei sebra essere la figlia "non vista" forse quella che si ritiene "non abbia bisogno").
Le va di raccontarmi qualcosa di più?
cosa studia? come passa le sue giornate? cosa le piace o non le piace fare? come mai ha interrotto le terapie iniziate e soprattutto, dopo quanto tempo? chi le ha fatto la diagnosi, lei dice di avere un disturbo borderline...
Mi racconti qualcos'altro... come è arrivata a pensare all'abuso?
Io sono daccordo con lei, credo sia importante "sapere" se è accadudo ma come le è venuto in mente?
Spero di leggere presto di lei, per ora, la saluto cordialmente.

Dr.ssa Antonella Morganti
morgantiantonella@hotmail.it


[#2]
dopo
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Salve,
grazie per l' attenzione!!
io studio nell area della formazione pero nel ramo adulto, sono molto indietro con gli esami perché ho paura di sostenere gli esami, generalmente passo le giornate a cercare di farmi venire voglia di studiare, a gestire il baget famigliare ed accompagnando mio padre alle varie visite mediche (non lo facciamo guidare molto perché ormai e un po anziano )nel week lavoro per pagarmi la retta universitaria , e tutto quello che non sia cibo, vitto e alloggio (poiché me lo offrono i miei genitori!!)ho interrotto la prima terapia perché mi ero scocciata del transfert , insomma se io ritenevo di odiare la mia psico terapeuta ritengo che sarei stata in grado di dirglielo apertamente!, nella seconda terapia e li che sono venuta a conoscenza di ciò che avevo: ovvero disturbo borderline, compulsivo ossessivo,depressione (bipolare ce l ho aggiunta io!! i disturbi dell apprendi-mento l ho scoperto all università recente-mente.(veramente l'avevo gai intuito trovandole in formazioni tra i vari libri di psicologia)
sono arrivata a pensare al abuso in eta precoce perché:
1) ho un vuoto di ricordi tra tutto quello che va dai 5 ai 9 anni
2)difficilissimo approccio con il sesso e con l 'altro sesso
3) quando il mio partner mi tocca in certi modi mi viene una sensazione di ribrezzo e mi irrigidisco e ,mi agito e voglio che si fermi
4) in contrapposizione a questo c'e un lato di me che vuole essere tratta male insultata, usata durante il rapporto sessuale finché non si va a toccare il lato di cui sopra
5) so che i disturbi dell apprendi-mento spesso sono legati ad un trauma subito nell infanzia
6)lo stesso mi sembrava di aver letto per chi soffre di borderline
7) e quel senso di vuoto interno, io lo chiamo il mio mostro nero , o corpo di dolore come direbbe TOLLE che mi accompagna sempre come se qlc mi avesse strappato via qlc!!
vorrei aggiungere un altra cosa molto intima che non ho mai detto a nessuno, nella mia famiglia c'e un grosso senso del pudore quindi io mio padre non l ho mai visto nudo ne lui a visto nuda me diverso con mia madre che è donna, quando sono in bagno nuda mentre sento che mi padre sta per entra lo avverto della mia presenza ma lui entra lo stesso ( so che è un po sordo e non ci sente) ma qualche volta nella mia mente bacata penso che lo faccia apposta!!(forse questo fa parte del mio lato ossesivo compulsivo)
ecco forse tutta suggestione, mi piace tanto la psicologia forse ho letto troppo io non so! per questo vorrei capire se l'ho rimosso o se invece e solo frutto di suggestione o coincidenze grazie.
[#3]
Dr.ssa Antonella Morganti Psicologo 46 1

Quello che posso dirle con certezza è che l'insieme delle cose che sta vivendo ( la scarsa autonomia di suo padre, la dificolta relazionale con i suoi genitore, il dover gestire il baget familiare, la diagnosi di sua sorella e in ultimo la violensa subita tre anni fa di cui parlava in un precedente consulto)siano ragioni più che sufficienti per stare male.
Mi stupisce la sua ricerca di ANCORA qualcos'altro che la legittimi alla sofferenza.
Ha forse bisogno di sapere di essere stata abusata per concedersi la possibilità di prendersi finalmente cura di se stessa? Forse tutto quello che vive quotidianamente non giustifica ancora, per lei, il disagio che prova? E se è cosi perchè?
Cio che lei descrive come devianze sessuali possono trovare giustificazioni in molte altre cose oltre all'aver subito abusi infantili e io credo che sia il caso di farsi aiutare da qualcuno a trovare la giusta origine di questi suoi comportamenti... l'autodiagnosi è impossibile!
Detto questo, mi permetto di dirle che, per quanto la rimozione sia un meccanismo difensivo potente, mi risulta difficile pensare che un avvenimento cosi devastante possa, di punto in bianco apparire alla sua coscienza come una delle ipotesi del suo malessere.
Io credo che il suo sia un rulo molto scomodo, quello della seconda figlia, quella brava, quella che non ha problemi (ma che sembra che li stia disperatamente cercando e sufficentemente validi per essere CONSIDERATI).Leggendo di lei ho la sensazione che non si senta "VISTA" dalla sua famiglia.
Io le consiglio di riprendere la terapia e magari di rivolgersi ad un terapeuta familiare (terapia sistemico relazionale) cosi da poter affrontere la complessita delle sue difficolta insieme alla sua famiglia.

Sono in ogni modo disponibile per ulteriori consulti.
Mi auguro di leggere di nuovo sue notizie positive.



[#4]
dopo
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
la ringrazio per il consulto,
e logico che fin quando ero adolescente tutto quello che passavo il grande dolore che sentivo la sofferenza della vita, non riuscivo a capire da perke venisse tant' è che ho provato il suicidio ,forse quello che non accetto e ke può una famiglia DEVASTARMI COSI?? IO SONO DEVASTATA NELL ANIMO COME UNA TEMPESTA CHE PORTA VIA TUTTO ECCO COME MI SENTO , IN FONDO NON Sono STATA SELVAGGIAMENTE PIKKIATA ,HO SEMPRE AVUTO DA MANGIARE E DA VESTIRE e l ' istruzione fino alle superiori, cioè a volte mi sembra di essere al pari di quelle persone che hanno avuto un infanzia difficile nelle famiglie di origine (violenze, mancanza di genitori,soprusi) ma la mia realtà non e cosi almeno apparente mente!!!
grazie proverò a seguire il suo consiglio grazie.
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