Dipendenza affettiva

Buongiorno. Ho 52 anni. All'età di 18 anni ho iniziato a soffrire di crisi di panico con agorafobia che sono durate circa 18 anni. All'inizio non era ben chiaro di che cosa si trattasse e sono andata avanti uscendo di casa solo con mia madre e successivamente con il mio ex marito. Questo mi ha condizionato la vita e il lavoro. A 38 anni ho lasciato mio marito, bisogna tenere conto che vivevamo in casa con i miei genitori e anche se ci volevamo bene non ero innamorata e i rapporti erano quasi inesistenti. Successivamente mi hanno portata da un noto psicoterapeuta che con esercizi appositi i ha aiutata a superare le crisi di panico e ho iniziato finalmente a uscire di casa da sola, a fatica ma sempre di più. Ora lavoro e sono abbastanza indipendente. 12 anni fa ho conosciuto un uomo della mia età. Mi sono innamorata di lui. Abbiamo iniziato una relazione folle. Un pò lui stava tranquillo poi iniziava a insultarmi a dirmi che lo tradivo e poi spariva per una due settimane. Ero sempre io a cercarlo, lui mai. Non abbiamo una casa. I nostri incontri si sono svolti sempre in macchina e qualche rara volta in albergo. Non ha mai voluto prendere una casa o legarsi. Ma ha sempre preteso una vita sessuale da sposati, almeno tre incontri alla settimana. Negli ultimi anni naturalmente la passione si è allentata ma non i ritmi della relazione e i nostri incontri ha iniziato ad essere più difficoltosi ma non mi potevo esimere pena liti e discussioni. Durante gli incontri sempre di più lui ha iniziato a insultarmi, offese di ogni genere, urla, scene incredibili per i miei presunti tradimenti. E io che non penso che a lui e non mi interessa niente altro. Ma non c'è verso continua a insultarmi per ore. L'anno scorso dopo ore di insulti in macchina, premesso che anche durante i rapporti lui è diventato anche sadico e mi tortura psicologicamente, mi ha lasciata. L'ho cercato continuamente, ma non c'è stato verso. Solo ad agosto ci siamo rimessi insieme. per un pò è stato tranquillo, ma ora sta riprendendo con insulti, cattiverie e torture psicologiche. Ieri sera stessa scena. Ora siamo di nuovo al punto dell'abbandono da parte sua. Io vado in crisi. Ho già dovuto passare una estate seguita da una counselor. Sto molto male, non riesco ad arginare la sua furia. Quando gli prendono queste crisi diventa un altra persona, temo anche che sia pericoloso, cerco di placarlo, lo supplico, piango, mi dispero, niente non serve a niente. Poi magari andiamo in pizzeria e lui mi da la mano ed è affettuoso, usciamo e ricomincia ad insultarmi. Non so che fare ora temo che mia abbandoni. Lui durante l'estate dice di avere avuto solo rapporti a pagamento. Io ho avuto una breve storia ma pensavo sempre a lui e appena ho potuto sono tornata con lui. Sto molto male. Mi rendo conto che anch'io sono fuori, sopporto l'insopportabile per la paura di essere abbandonata. Mi potete aiutare? Durante le sue crisi cosa devo fare per calmarlo. E' una situazione difficile. Vi ringrazio.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75

Gent.le Sig.ra,
come Lei stessa riconosce: "sopporto l'insopportabile per la paura di essere abbandonata" questa è la "trappola" che non le consente di affrontare la situazione da sola, e alimenta un circolo vizioso che sta deteriorando la sua condizione.
Chiedere aiuto non significa affatto ammettere la sconfitta, ma esprimere il coraggio di prendersi cura di sé, attraverso un percorso di crescita personale.
Le relazioni "tossiche" non possono "guarire" con l'annullamento di uno dei due partners.
Il primo passo lo ha già fatto, rivolgendosi a noi attraverso questo sito, ora si tratta di individuare uno psicologo-psicoterapeuta con il quale affrontare questa sofferenza e l'opportunità di cambiamento che essa contiene,
La invito a leggere questo articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/153-perche-iniziare-una-psicoterapia.html

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio. Leggo l'articolo. Se possibile le scrivo per un aggiornamento dopo la lettura. A presto.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Utente,
quando si sta in una relazione tossica, non si riesce ad uscirne e non si può far a meno di un carnefice, bisognerebbe comprendere ciò che sta dietro alle proprie scelte affettive e al propro modo di stare nei rapporti.

Il suo racconto testimonia una sofferenza ma idel tutto risolta.
che sembra avere radici antiche, nella sua storia di vita familiare e personale.
Il nocciolo della questione non sta tanto nel sapere come calmare questa persona, cosa impossibile da dirsi date le peculiarità personali e le dinamiche interattive in atto nel vostro rapporto destinate a reiterarsi, ma nell'affrontare il problema alla radice.

Un counselor non la può aiutare a risolvere, disagi e problematiche psicologiche sono di competenza dello psicologo a termini di normativa vigente.

Dovrebbe affidarsi a un nostro collega se intende vivere una vita affettiva equilibrata e non fare scelte affettive dolorose che la trattengono nel malessere e lo amplificano. Il problema non riguarderebbe solo questa dolorosissima storia che sta vivendo dunque, ma ciò che ci sta dietro.
Restiamo in ascolto

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,
quanto Lei ci racconta testimonia un'area di fragilità nel settore affettivo: Lei si sottopone a richieste sessuali anche se non condivise, ad essere strapazzata ecc., e quando lui si allontana Lei ne soffre.

Una relazione affettiva basata sul malessere abbisogna di una consulenza di persona con un collega psicologo/a (counselor non è figura professionale riconosciuta), seguìta - se occorre - da un percorso che Le renda possibile un rapporto appagante e non sacrificante.








Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Una relazione che si fonda sul "bisogno" e non sul "piacere" è già sperequata ed asimmetrica di suo...

Mi trovo in sintonia con le Colleghe sull'opportunità di farsi aiutare.

Consulti queste letture sulla "fame d'amore..." Penso che si ritroverà ...

http://www.valeriarandone.it/articoli/154-gli-amore-dipendenti-dipenden
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4078-l-amore-affamato-la-dipendenza-d-amore.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#6]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno, vi ringrazio per le risposte. Sono già stata in cura presso uno psicoterapeuta referente sulla mia citta' del più noto e primo psicologo, mi ha seguito sulle crisi di panico e l'agorafobia, ma sulla dipendenza affettiva non ha potuto fare nulla. Secondo lui va sostituita con un altra dipendenza affettiva. Cosa che non è poi così semplice. Se mi potreste segnalare su messaggio privato uno psicologo qui nella mia citta', che non scrivo qui pubblicamente.

Grazie
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,
probabilmete al'approccio del primo terapeuta non era adatto nel caso delle dipendenze affettive.
Segnalare nominativi non è in nostro potere, ma può cercare tra gli esperti che collaborano al portale contattandoli attraverso la loro email; oppure sentire una scuola di formazione per psicologi che proprio nella Sua città si occupa di queste problematiche.



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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Noi non possiamo farlo, cerchi lei stesso inserendo la sua città nel portale, vedrà il profilo del professionista, la foto, le letture ed il suo modus operandi.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
"sulla dipendenza affettiva non ha potuto fare nulla. Secondo lui va sostituita con un altra dipendenza affettiva"

Gent.le Sig.ra,
non credo che debba rinunciare a priori alla possibilità di vivere in modo gratificante la dimensione affettiva nel suo percorso di vita, al contrario le auguro di aprirsi all'opportunità di vivere e costruire una relazione interpersonale che valorizzi la propria ricchezza interiore e quella del partner, realizzando concretamente un'esperienza di crescita e cambiamento che la svincoli definitivamente da un circolo vizioso malsano.
Se lo ritiene opportuno può scrivere in privato agli specialisti del sito per avere indicazioni specifiche per un invio.
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