Vittima di scherno continuo nel gruppo

Salve dottori,

Vi scrivo perché oggi sto male data la serata di ieri sera dove nel gruppo dove esco di solito ogni tanto viene con noi un ragazzo e anche ieri sera era con noi. Questo ragazzo ha tutte le volte da ridire e da schernire sui miei comportamenti o su quello che dico oppure così tanto per dire per far ridere quegli altri. Ieri sera io ribattevo e sembrava che lo "disinnescassi" ma alla fine ero veramente arrabbiato e stavo per non controllarmi più. Inoltre anche altri si sono messi a prendermi in giro perché ero arrabbiato, putroppo non riesco a celarlo quando lo sono. Insomma non voglio essere lo "zimbello" del gruppo, io se dovessero rifarlo va a finire che vado alle mani. Come posso semplicemente viverla meglio? evitando questi tipi di soggetti?

saluti

grazie
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentile Utente,

a qualsiasi età la persona che il gruppo bersaglia per farsene beffe è quella che si offende e se la prende più delle altre. Accade fin dalle elementari e anche fra persone adulte.
Di conseguenza un buon metodo per far cessare le provocazioni può essere quello di ignorarle e di riconoscerle per quelle che sono: esternazioni volte a generare una sua reazione che fa divertire gli altri.

Può ovviamente anche evitare questo genere di persone, dipende da lei e da quanto le spiacerebbe cambiare frequentazioni.

Le suggerisco infine di chiedersi come mai se la prende tanto per quello che le viene detto: vengono sottolineate sue caratteristiche che le creano imbarazzo, che non le piacciono, che la fanno sentire insicuro?
Di solito le reazioni più intense sono innescate da commenti che "mettono il dito nella piaga". Se è così anche nel suo caso prenderne coscienza può aiutarla a non offendersi, ma a impegnarsi per cambiare ciò che può cambiare di sè stesso e per accettare quello che non può cambiare.
Ci rifletta!

Un caro saluto,

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#2]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Caro ragazzo,
Queste schermaglie nei gruppi di amici sono molto frequenti, e il fatto che Lei se la prenda tanto le rendono ancora piu' "divertenti" e penso anche "aiutate" nel loro verificarsi.
La sola maniera di evitarle sarebbe che Lei riuscisse a non reagire.
Se ci riuscisse per un po' di volte il meccanismo di provocarLa per attivare e godersi la Sua reazione si smonterebbe.
In alternativa non li frequenti piu', almeno per un po'.
Poi attenda gli eventi.
Se qualcuno di loro dovesse contattarla con educazione, Lei declinera' gli inviti e se vorra' spieghera' che la situazione era diventata sgradevole e la loro compagnia non troppo desiderabile.
Piuttosto, Le capita solo in questo gruppo di amici di essere cosi' pressato?

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#3]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente

Sta ancora trattando il disturbo d ansia per il quale ci aveva scritto in passato?
Pensa che questo tipo di difficoltà possa avere un ruolo nell episodio di ieri sera?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#4]
Psicologo attivo dal 2014 al 2018
Psicologo
Gentile Utente
Come già scritto dai Colleghi provi a cambiare comitiva e scelga amici maturi che non abbiano bisogno di metterla in difficoltà per divertirsi.
Non reagire allo scherno potrebbe essere un modo per disattivare il circuito ma non per lenire le ferite causate da queste situazioni.
Il Gruppo di amici, l'essere accettato sono elementi importanti ad ogni età.
Provi a fare sport per scaricare la rabbia.
Si interroghi sull'origine di questa rabbia, probabilmente il disagio che si crea nel gruppo a causa del suo amico è soltanto la goccia che fa traboccare il vaso e di conseguenza una sua valvola di sfogo per reagire ed eliminare un po' di rabbia. La violenza fisica non è mai una soluzione, piuttosto si allontani per un po' dal gruppo. Fare sport potrebbe essere un'ottima occasione per socializzare ed incontrare persone interessanti che sappiano apprezzarla.
Restiamo in attesa di una sua risposta
Saluti
[#5]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille del Vostro gentile interesse,
Il problema è che questa compagnia è l'unica che frequento, quindi l'alternativa sarebbe stare a casa. La cosa che mi ha dato noia è il fatto di utilizzarmi per far ridere l'intera comitiva. cioè come "scettro" per far ridere quegli altri. Essere lo zimbello di turno. Poi c'era un altro ragazzo che non mi prendeva in giro ma ribadiva che fossi incavolato ridendo: "Roberto è inca...to"
Sono in cura per disturbi di ansia e depressione a cui si aggiunta anche ipocondria dopo una prostatite che ancora lascia strascichi....Ho cambiato lo psichiatra e penso di cambiare anche psicologo, ho fatto circa 3 anni di psicoanalisi...che qualcosa ha fatto uscire ma non mi da quello ce voglio cioè risoluzione pragmatica del problema. secondo me la psicoanalisi è per gente che sta bene, ha una base psicologica accettabile non come la mia che ad ogni pochino scendo giù e mi abbatto.

cordiali saluti e grazie ancora
[#6]
dopo
Utente
Utente
In aggiunta, la cosa che mi ha fatto andare in cattivo umore è stata anche una frase di questo soggetto che ribadiva che fossi solo fatto di parole......in ambito con le ragazze. Quest'ultima tematica è per me assai problematica infatti soffro di ansia di prestazione e ho avuto molti fallimenti in ambito sessuale. e poi questa volta c'era una persona in più con noi che non aveva mai assistito a queste "angherie " nei miei confronti.
[#7]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Forse la psicoterapia che sta effettuando ha esaurito i propri effetti, o forse è la sua ansia che la spinge a immaginare che un'ipotetica terapia che le consegnasse delle "indicazioni pratiche" le sarebbe di maggiore aiuto.
Non possiamo sapere quanto sia complesso e/o grave il suo caso e di conseguenza non possiamo dirle con certezza se valga la pena che cambi terapia, ma le suggerisco sicuramente di parlarle con il suo psicoterapeuta e di chiedere apertamente a cosa è dovuto il protrarsi della terapia.
Non tutti i casi infatti si risolvono in fretta, perchè sono molti gli aspetti in gioco:
http://www.serviziodipsicologia.it/quanto-dura-una-psicoterapia-la-sua-durata-e-prevedibile

E' comunque importante che riconosca che le frasi che le rivolgono la fanno arrabbiare perchè mettono il dito nella piaga:

"la cosa che mi ha fatto andare in cattivo umore è stata anche una frase di questo soggetto che ribadiva che fossi solo fatto di parole......in ambito con le ragazze. Quest'ultima tematica è per me assai problematica infatti soffro di ansia di prestazione".

Per restare su questo esempio, se la accusano di essere "fatto solo di parole" significa che in qualche misura ha effettuato delle esternazioni sull'argomento "ragazze", che gli altri si stanno permettendo di commentare.
Se questo argomento è per lei critico si può difendere evitando di parlarne e di fornire così agli altri pretesti per schernirla.

E' importante che impari a non mettersi nelle condizioni di essere preso in giro perchè questo le potrà capitare anche cambiando gruppo di amici, quando le sue ipotetiche nuove frequentazioni la percepissero come permaloso e quindi divertente da prendere in giro.
Se ritiene e desidera che certi temi non siano affare degli altri sia lei il primo a non parlarne e cerchi di trattenersi quando capisce che vengono utilizzati solo per divertirsi a farla arrabbiare: come le dicevo, quando lei non si arrabbierà più gli altri smetteranno di stuzzicarla.
[#8]
dopo
Utente
Utente
Gentilissimi dottori vi ringrazio tutti quanti,

Il fatto che io ora ci stia male e che abbia un pensiero ricorrente sul fatto cosa vuol dire? inoltre ho un pò di inibizione a frequentare luoghi dove abitualmente vado frequentati anche da tali individui.
Soprattutto incontrare chi si è divertito assistendo alla scena potendo aizzare la "miccia" far scatenare chi mi schernisce e realizzare la "scena".
Ho telefonato al mio psicoterapeuta e mi ha appena detto le stesse cose vostre, ossia cercare altre compagnie.


saluti



grazie
[#9]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Caro ragazzo,
Non si deve preoccupare delle emozioni negative che prova in questo periodo: ci sono tanti "crateri in eruzione" in Lei ora.
La rabbia per l'umiliazione subita, il desiderio di reagire (che deve tenere a freno!), la solitudine che prova ma attribuisce a loro!
Tutto questo si plachera' con il tempo.
Il Suo risentimento non sara' piu' cosi' forte. Trovera' altre compagnie e altri interessi.
E con il tempo queste persone "scompariranno" dalla Sua mente!
Cerchi se puo' di trovare degli svaghi diversi, che Le tengano occupata la mente piacevolmente!
Cosi' aiutera' il necessario processo dell'oblio..
I migliori saluti
[#10]
dopo
Utente
Utente
Riflettendosi su..anche grazie ai vostri commenti...forse me la sono cercata...il mio senso di inferiorità nei confronti degli altri sopratutto in ambito ragazze per le questione sopra citate forse in queste due occasioni mi hanno dato un atteggiamento un po' da "bullo" nei loro confronti per esempio prendendoli in giro che fatte le vacanze non hanno flirtato con nessuna. ecco perché mi hanno detto che solo parole parole...per potersi anche loro "difendere" e "contrattaccare". Poi io il mattino seguente ho fatto una cavolata..perché nel gruppo whatssapp uno di questi tali individui che mi ha schernito ha postato l'immagine di una donna ( si sa come sono i gruppi di whatssap di uomini...un po' marinareschi) io gli ho commentato che inutile che posti questi post tanto sei un gay dimm..insomma offendendolo pesantemente. e lui dopo un po' risponde con "forse altri gradirebbero" e io ho risposto...forse gradirebbero se ti ammazzassi....ci sono andato un po' pesante via...
non so cosa fare..forse chiedere scusa è il minimo...anche se un post "arrabbiato" è una reazione un po' anomala rispetto a come se gliel'avessi detto a voce.

grazie
saluti

[#11]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Caro ragazzo,
Queste Sue reazioni indicano quanto sia penoso per Lei allontanarsi da questo gruppo.
Dovrebbe cercare di modulare questi picchi perche' ad ogni "spinta in avanti" ne corrisponde una "uguale e contraria" per Lei, in base ad un notissimo principio di fisica.
Si dia tempo e si distragga!
Auguri
[#12]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
E' importante che lei si stia rendendo conto di quale sia il suo ruolo nelle dinamiche che le stanno creando disagio.
Se ha avuto per primo atteggiamenti provocatori e ha preso in giro per primo i suoi amici cambia il senso di quanto accaduto, perchè se è stato preso in giro o stuzzicato da loro su quegli argomenti è probabile che si sia trattato di una reazione a quelli che sono stati i suoi comportamenti iniziali.

Aggiungo una considerazione sulla sua attuale psicoterapia: non credo proprio che si tratti di una psicoanalisi, dal momento che nessuno psicoanalista le darebbe al telefono il tipo di risposta che ci ha riferito.
In ogni caso se si sta rendendo conto di aspetti dei quali non aveva ancora preso coscienza è importante che ne parli con il suo terapeuta alla ripresa della psicoterapia.
[#13]
dopo
Utente
Utente
Ho cominciato a comportarmi così in reazione a loro recenti scherni e quindi mi sono dimostrato aggressivo come arma di difesa. Con il messaggio sul gruppo whattssap il giorno dopo ho un pochino esagerato secondo me...fatto sta che se avessi avuto stabilità emotiva e più sicurezza in me stesso, cose che ancora non ho raggiunto nonostante le svariate sedute di psicoanalisi in questi anni. Il mio terapeuta è un psicanalista di tipo junghiano e analizza i miei sogni e talvolta è disposto ad ascoltarmi al telefono nei casi come ieri quando stavo male.


grazie e saluti

[#14]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno Cari dottori,
Premetto che avrò una seduta chiarificatrice domani per tutto quello che mi succede in questi giorni.
Il bello è che il rimuginio e la rabbia per quegli scherni è passato ma adesso ritornain ballo un pensiero "ossessivo" e fobico riguardo al mio stato di salute che si è acuito negli ultimi mesi soffrendo di una prostatite che mi sta dando non pochi problemi. Nel gennaio 2014 ho avuto una relazione breve con una ragazza e dopo circa un pò che uscivamo e ci eravamo conosciuti siamo andati a letto insieme e non abbiamo usato precauzioni. La mia paura non so se fondata o irrazionale è che lei sia e fosse anche all'epoca sieropositiva e che mi possa aver trasmesso l'HIV. Poi mi faccio mille pensieri sul suo comportmanto con me avuto, se fa così con tutti ossia si concede e con tutti quelli che conosce come con me. Da una parte cerco di far venir fuori pensieri positivi per scacciare queste paure ma dall'altra non ce la faccio. Fare il test mi fa molta paura per il risultato, il rapporto era scoperto ma no è detto che fosse sieropositiva, me l'avrebbe detto? e se invece no? allora chiunque potrebbe imbattersi nella mia situazione anche in relazioni stabili, se uno dei due partner fa una vita "sessuale" che mette a repentaglio la salute sua e del suo partner.
non lo so ho un turbinio di pensieri e non riesco a razionalizzare...

scusatemi e grazie dell'ascolto dedicatomi fino d'ora, siete davvero gentili

cordiali saluti
[#15]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Caro ragazzo,
Il Suo rimuginare sui possibili danni di un rapporto casuale e e soprattutto 'senza amore" e' purtroppo tipico del vissuto di sentirsi rifiutato e vittima della "cattiveria" degli altri.
E' su questo tema che penso Lei debba lavorare in terapia.
Si tratta di un tema profondo che modifica pesantemente la percezione di se' stessi nella vita e fra gli altri.
Abbia fiducia in se' e nella speranza di stare meglio presto con l'aiuto della terapia che sta effettuando.
Ci mandi Sue notizie positive presto!