Perdita di liquido dal pene

Gentili Dottori


Sono un uomo di 30 anni, in buona salute, non bevo, non fumo, pratico attività sportiva regolarmente. Da diversi mesi soffro di un fastidio che per quanto non grave mi sta causando alcuni problemi.

Ho alcune perdite dal pene di un liquido incolore, inodore, vischioso; non è la prima volta che mi capita, ma non è mai successo che durasse così a lungo. Queste perdite avvengono in maniera imprevedibile, soprattutto la mattina ma possono capitare in qualsiasi orario, non si accompagnano a dolore né bruciore né altri sintomi. Per quanto non abbondantissimo, capita con una certa frequenza il liquido sia abbastanza da passare gli slip e sporcare i pantaloni. Ho notato che la situazione peggiora con l’eccitazione sessuale, ma può succedere anche in situazioni completamente neutre sotto quel punto di vista, senza che il pene sia eretto. Ho un lavoro che mi tiene molto a contatto col pubblico e anche un piccolo inconveniente come questo può avere delle ripercussioni. Ho una attività sessuale regolare con mia moglie esclusivamente e non ho problemi di alcun tipo durante i rapporti.

Sono stato dal mio medico che dopo avermi visitato mi ha prescritto alcuni esami del sangue, e delle urine, nonché una spermiocoltura, una urocoltura e un tampone uretrale. Tutto è risultato negativo, ma il problema è continuato, spesso in tale misura da richiede necessario l’uso di assorbenti. Il mio medico, al persistere dei sintomi, mi ha inviato a visita urologica, non prima di avere ripetuto l’analisi del liquido seminale e del sangue: lo specialista, dopo avere preso visione degli esami, mi ha rassicurato dicendo che si tratta probabilmente di una iper-produzione di uno dei normali componenti del liquido seminale, che si potrebbe tentare con un farmaco generalmente usato per problemi di prostata ma che lui non reputa che il mio problema meriti questo trattamento dagli effetti collaterali potenzialmente pesanti.

Tuttavia il mio fastidio mi crea un notevole imbarazzo psico-fisico: sono frustrato dal fatto di non trovare una soluzione, portare l’assorbente è avvilente, scomodo e non rispetta l’anatomia maschile. Inoltre capita che mi senta insicuro, specialmente se il lavoro mi richiede di parlare di fronte a molte persone.

La domanda che volevo porvi col mio lungo (e noioso) papiro, è: reputate che un trattamento farmacologico sia inadeguato alla mia condizione? Il collega che mi ha visitato è stato molto attento e professionale ma mi chiedevo se i giudizi in materia siano concordi e se il farmaco di cui ha parlato sia effettivamente troppo forte per un’inezia del genere.

Vi ringrazio.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

segua le indicazioni ora ricevute; noi, da questa postazione poco altro possiamo aggiungere senza poter fare noi una valutazione clinica diretta.

Altri dubbi sulle indicazioni ricevute bene eventualmente risentirlo in diretta o eventualmente confrontarsi , sempre in diretta, con altro specialista.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta, quindi lei riterrebbe comunque utile una rivalutazione?
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Certo!
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