Episodi tachicardia

Buongiorno!
Sono Michele, ho 29 anni e da 8 soffro di episodi di tachicardia- specifico subito che on c'è famigliarità- mentre gioco a calcio.
Gioco a calcio da più di 20 ho sempre fatto tutte le visite necessarie sportive e non, e non mi hanno mai trovato nulla.
In otto anni gli episodi sono stati circa una ventina e di solito durano meno di un minuto, tra i 20 e i 30 seconi circa. Quello che è durato più a lungo ha raggiunto un minuto. Quello che provo in questi momenti è una sensazione di mancanza di un battito e poi iniziano delle palpitazioni molto veloci che però non sono mai riuscito a contare con precisione ma credo sia circa intorno ai 180 al minuto - dico al minuto per dare un riferimento ma non durano, come detto, mai più di un minuto.
In questi hanno sono stato da un paio di specialisti qua nella zona e ho fatto svariate volte cicloergometri ,ecografie,cardiogrammi sottosforzo,analisi del sangue e ho messo l'holter.Tutti i consulti che ho avuto mi hanno detto che posso star tranquillo,non hanno mai trovato un' aritmia non ho mai avuto un extrasistole nè nulla di rilevante in queste visite. Essendo tendenzialmente ansioso e un po' ipocondriaco non riesco a vivere bene questa cosa .Chiedo un vostro parere se magari a queste persone possa essere sfuggito qualcosa .
P.s. mi sembra giusto precisare la quantità di caffè giornaliera che è di 4 e che ho un lavoro che mi causa dello stress e non nascondo che alcuni di questi episodi si sono verificati nel momento in cui temevo potesse succedermi di nuovo qualcosa del genere.
Ringrazio per l'attenzione e rimango in attesa di una risposta.
Saluti
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Dr. Fabio Fedi Cardiologo 3.5k 140
La sintomatologia da Lei descritta potrebbe essere ricondotta a brevi episodi di tachicardia parossistica sopraventricolare, che purtroppo non è stata mai documentata dagli esami strumentali da Lei già eseguiti.
Le consiglio quindi di sottoporsi ad una visita aritmologica per valutare l'opportunità di uno studio elettrofisiologico endocavitario ed, in caso di conferma della diagnosi, di eventuale ablazione della tachicardia.
Cordiali saluti

Fabio Fedi, MD
Specialista Cardiologo

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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.9k 3.6k 3
Data la negativita' di tutti vgli esami che lei ha eseguito penso proprio che sia un problema ansioso

Arrivederci

cecchini

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

[#3]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno vi ringrazio per la risposta, chiederò un ulteriore consulto come da consiglio del dottor Fedi.Volevo chiedere ulteriormente se l'analisi si tratta di uno studio invasivo?perché forse mi avevano già accennato a questa cosa ma hanno detto che per il mio caso non c'era la necessità.
Secondo lei dovrei sospendere l'attività agonistica nel frattempo?
Cordialmente
Michele
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Dr. Fabio Fedi Cardiologo 3.5k 140
Solo se il collega aritmologo confermasse l'ipotesi diagnostica di episodi di TPSV, egli stesso potrebbe decidere di integrare l'iter diagnostico-terapeutico con un SEF e eventuale ablazione.
Si tratta di una procedura minimamente invasiva che, qualora confermasse la presenza di tachicardia parossistica, permetterebbe di risolvere definitivamente il problema.
Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
e e per quanto riguarda l'attività agonistica?
Saluti
Michele
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Dr. Fabio Fedi Cardiologo 3.5k 140
Da un punto di vista formale non ci sarebbero impedimenti alla concessione della idoneità sportiva agonistica, vista la negatività degli esami strumentali già eseguiti. Tuttavia il semplice sospetto della presenza di una aritmia un po' più complessa sconsiglierebbe la pratica sportiva agonistica, fino a conferma o smentita dell'ipotesi diagnostica.
In ogni caso tenga sempre presente che questo è un consulto a distanza, con tutti i limiti correlati, e che ogni indicazione va sempre suffragata da un medico che abbia la possibilità di visitarLa "dal vivo" e di prendere visione diretta dei Suoi esami.
Cordiali saluti