Infiammazione pelle pene

Buongiorno ,
da circa 3 mesi cerco di curare un problema di infiammazione/rossore della pelle intorno al glande . Nel primo episodio ( febbraio ), a seguito di un rapporto /sfregamento intenso , ho riportato un forte gonfiore e rossore della pelle intorno al glande , ridimensionatosi temporaneamente applicando Gentalin beta e lavando con Balanil .
Tuttavia l'infiammazione si è ripresentata pur senza una causa apparente scatenante , in particolare con forte rossore della pelle e poi desquamazione di tutta l'asta e lo scroto .
In Aprile Spermiocoltura positiva ad Escherichia Coli , resistente a molti antibiotici . Dopo 8 giorni di Neo-Furadantin ( 3 compresse giorno ) , ripeto spermiocoltura che è ancora positiva . Nel secondo antibiogramma il batterio è sensibile all'Amoxicillina ( a cui era resistente nel primo ) . L'urologo consiglia quindi cura con Augmentin e poi ripetere l'esame dopo 2 settimane . Consiglia inoltre rapporti protetti con la partner e di far effettuare anche a lei un tampone vaginale .

In generale , quando smetto di applicare Gentalin Beta , dopo un po' il rossore/bruciore ritorna anche se non ho rapporti .
Ho inoltre effettuato analisi sangue complete ( tutto nella norma ) ed eco alla prostata ( a parte qualche piccola calcificazione , dimensioni nella norma ) .
Vi chiedo quindi :
1) La presenza di escherichia coli nello sperma è connessa all'infiammazione / rossore della pelle del pene , che sopraggiunge anche senza avere rapporti ?
2) Occorre forse una visita dermatologica/venereologica ? Potrebbe trattarsi di altro ( balanite ) non connesso all'E-Coli ?
3) E' proprio necessaria una ulteriore cura antibiotica ? Negli ultimi 4/5 mesi ne ho fatte già 4 , forse da ciò scaturisce la resistenza agli antibiotici .
Il mio medico di famiglia ( che è anche Urologo ) consiglia anche una circoncisione , che potrebbe essere risolutiva del problema .
Tuttavia lo specialista che mi ha visitato ha visto solo una leggerissima parafimosi che non ritiene giustificativa di un intervento .
Grazie in anticipo per un vostro riscontro
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
L'ultimo consiglio del nostro Collega potrebbe essere davvero la soluzione più ragionevole, poiché talora si instaurano dei circoli viziosi tra infiammazioni dermatologiche ed effetti collaterali degli antibiotici dai quali è difficile uscire. Noi siamo sempre abbastanza scettici sull'esito della spermiocoltura, quando non vi sono importanti disturbi "profondi" evidenziati anche dalla visita diretta e da altri accertamenti. La contaminazione del liquido seminale è molto facile e si rischia molto spesso di somministrare antibiotici senza alcuna vera ragione, con tutto quel che ne consegue.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio molto Dottore per la Sua risposta .
Concorda quindi con la cura di Augmentin , il tampone vaginale per la mia compagna , e la ripetizione del mio esame dopo la cura antibiotica .
Con riferimento al Suo scetticismo sull'esito della spermiocoltura , esistono altri esami ( urinocoltura ?) che possano avvalorare un ulteriore esito positivo all'E.Coli della spermiocoltura ?
[#3]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Il riferimento più importante è il tipo e l'entità dei disturbi, oltre a quanto apprezzabile durante la indispensabile visita diretta.