Adenocarcinoma prostatico e resistenza alla terapia ormonale

salve, mio padre è un paziente operato di adenocarcinoma prostatatico nel 2011; dopo qualche anno dall' asportazione della prostata qualche anno i valori del psa hanno cominciato ad aumentare progressivamente fino al raggiungimento di 1,60 ng/ml. La pet colina dava esito negativo mentre dalla scintigrafia ossea risultatava un' area di accumulo del tracciante a livello della IX costa. . Tale area era assente ad una scintigrafia del 2010. L'urologo presso cui mio padre è in cura l' ha considertata una metastasi ossea, cosicchè ad ottobre 2016 mio padre ha iniziato la terapia con Eligard 22,5. I valori del psa si sono mantenuti costanti intorno agli 0,9 ng/ml fino alla scorsa settimana, quando al controllo sono risultati di 1,04 ng/ml. Il dottore mi ha parlato di resistenza della malattia alla terapia ormonale; mi ha detto che dobbiamo aspettare che i valori del psa arrivino a 2 ng/ml e poi aggiungere una nuova cps all' attuale trattamento.
La mia domanda è: l'attesa non potrebbe peggiorare la situazione? Inoltre non sarebbe il caso di ripetere la scintigrafia per valutare lo sviluppo di eventuali ulteriori metastasi? Una Pet? L'Eligard andrebbe sospeso?
Grazie mille a chi mi risponderà
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
La variazione del PSA è modestissima, non ci pare il caso di imbastirci sopra per ora delle considerazioni così consistenti, posto che nel caso di metastasi ossee in genere i valori e le loro variazioni sono molto più alti. Da valutare ovviamente l'evoluzione dei controlli nei prossimi 4-8 mesi.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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