Linfonodo laterocervicale

Buonasera, dal 1 maggio inizia il mio calvario. A pranzo fuori, toccandomi il collo noto un linfonodo ingrossato in sede laterocervicale. Bene, mi dico, è dolente. Passerà.
Passato il dolore il linfonodo rimane, ingrossato, una pallina ovale al lato del mio collo. Il medico di base mi consiglia una ecografia, quest'ultima riconosce un linfonodo reattivo di circa 20mm. Faccio un emocromo, formula leucocitaria ed è tutto nella norma, tranne una vecchia infezione da Epstein-barr.
Non so che fare quindi chiedo un consulto specialistico, l'ematologo mi dice di fare una tipizzazione linfocitaria. Qui si verifica una stranezza, tutte le percentuali sono in range, tuttavia c'è un valore sotto-soglia, quello dei linfociti helper - inducer che sono pari a 637 (valore minimo 696).
L'ematologo mi dice di ripetere tipizzazione ed eco in autunno, sostenendo si trattasse di una laringite, questa confermata dall'otorino da cui successivamente mi reco.
Quest'ultimo mi fa una fibroscopia e nota gola molto arrossata, un primario in una grande città che, dopo aver osservato il linfonodo mi chiede se avessi avuto qualche cisti sebacea in testa. In effetti in quei giorni si creò una cisti piena d'acqua sul cuoio capelluto che mi dava dolore e prurito, questa andò via da sola ma si trovava esattamente in linea con la parte del collo dove avevo la cisti.
L'otorino sembrava sicuro e mi disse che i linfonodi, dopo una infiammazione, potevano rimanere iperplastici anche per mesi.

A questo punto io non so che fare, a chi devo chiedere per una biopsia e levarmi questo pensiero?
Come si spiegano quei valori fuori posto nella tipizzazione linfocitaria?
Che mi consigliate di fare?

grazie
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Ematologo attivo dal 2018 al 2024
Ematologo
Gentile utente, dalla sua esposizione si deduce che già l'ecografia aveva visto caratteristiche di reattività nel linfonodo laterocervicale, in più c'erano una serie di fattori infiammatori concomitanti riconosciuti dall'otorino. I nostri linfonodi si ingrandiscono fisiologicamente in risposta a stimoli infettivi/infiammatori. Sulla tipizzazione soprassederei per il momento se non ci sono alterazioni all'emocromo. Inoltre è vero che i linfonodi posso rimanere iperplastici per molto tempo. La biopsia linfonodale in corso di infiammazione in un soggetto giovane è sempre delicata e difficile dal punto di vista diagnostico. Io le consiglierei di ripetere adesso a 3 mesi di distanza l'ecografia per monitorare le dimensioni del linfonodo e le caratteristiche ecografiche. Un'ecografia fatta bene può già dare indicazioni sulla benignità o meno di un linfonodo e può dire se in 3 mesi il linfonodo è rimasto uguale ingrandito o addirittura diminuito, la diminuzione deporrebbe già per processo infiammatorio, (ovviamente se i processi infiammatori sono stati curati e sono guariti). Dopo l'ecografia insieme con il suo ematologo di riferimento che ha avuto modo di visitarla decidererei la strategia migliore, che non sempre è quella di fare "presto per togliersi il pensiero".
Spero di essere stato chiaro e di aiuto.
Saluti
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dopo
Utente
Utente
Dottore, la ringrazio.
Purtroppo il punto è che si sta sempre in una situazione di stallo, ci si chiede sono malato? ho qualcosa?
Forse è una cosa stupida ma si desidera sempre stare in massima salute. Si aggiunga che ho sempre una tosse da "trachea" e dei fastidi addominali ed è normale chiedersi ma cosa ho? Anche se la domanda più frustrante è "come faccio a scoprirlo?
In più questa questione della tipizzazione, l'ematologo mi ha detto che il valore potrebbe essere più basso proprio per la coda della laringite (esami fatti a fine maggio)...possibile?
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Ematologo attivo dal 2018 al 2024
Ematologo
Si é possibile. Ripeta l'ecografia se ha curato la laringite da maggio ad adesso sono passati quasi 3 mesi e quindi puó già dare indicazioni importanti al suo ematologo.
Spero di essere stato chiaro e di aiuto
Saluti