Malessere generalizzato, psiche o soma?

Gentili Dottori. Mi rivolgo a voi dato la scarsa efficacia dei miei consulti con il mio medico di base e con alcuni specialisti. Ho 25 anni e sono in buona salute anche a detta degli esami del sangue in cui è tutto regolare (eccezzione fatta per un'alta prolattinemia che sto tuttora indagando). Circa due anni orsono in un pomeriggio d'estate mi sono trovato in pronto soccorso per un attacco di panico dovuto, a detta dei medici, a cause digestive. Dopo alcuni accertamenti ho riscontrato un'infezione di helicobacter pylori (la seconda della mia vita), durante la cura a base di forti antibiotici e antiacidi ho cominciato ad accusare uno stato di malessere molto pesante: Correvo in bagno diverse volte durante il giorno, l'intestino non sembrava messo bene, forti giramenti di testa, cefalea da tensione alla nuca e alle tempie, fastidiosissimo senso di stringimento della mascella, spossatezza e difficoltà estreme di concentrazione. Dopo una miriade di esami, dove l'unica cosa risultata dopo una gastroscopia era una flogosi cronica dell'esofago e 2 cm di sospetto esofago di barrett (non confermato però dall'istologico che parla di iperplasia rigenerativa), ho affrontato una cura ansiolitica e 6 mesi di terapia cognitivo comportamentale. Risultato dopo 2 anni: Ansia e attacchi di panico sono diventati gestibili e meno frequenti ma i disturbi all'intestino, le fastidiose tensioni mascellari e a carico di nuca e tempie e il senso di stordimento non se ne sono andati.
Insomma, ho risolto l'ansia che sembrava essere la causa di tutto ma i sintomi ci sono ancora.
Ho recentemente finito una cura per l'intestino a base di Levopraid e fermenti. Con il levopraid lo stomaco non mi da più problemi ma l'intestino non è cambiato di una virgola. Tanto per capirci gli escrementi formati e duri sono un lontano ricordo e l'aria e i movimenti intestinali sono diventati abituali.
Ma la cosa che mi da più fastidio è il senso di spossatezza, la pesantezza del cranio e lo stordimento che mi portano spesso a dovermi sdraiare ad occhi chiusi per recuperare lucidità e attenzione. Da poco sono comparsi anche disturbi alla visione che rimane molto sfocata nonostante una recente visita oculistica. A dirvi queste cose sembra che sia da buttare via... eppure gli esami del sangue (quelli generali) parlano chiaro. Tutto ok tranne la prolattina che è a 45 (effettivamente molto alta). Premetto che sono studente e che i miei ritmi di vita sono assolutamente tranquilli, se c'è dello stress questo può solo essere psicologico e sicuramente non fisico. Ora vi prego di avere pazienza e di consigliarmi per il meglio. Ho 25 anni e sono una persona vivacissima. Sono ormai 2 anni che non ho più la forza e la lucidità per sostenere la mia vita completamente e tutti non fanno altro che dire che è il periodo. Bene, questo periodo deve finire! Cosa faccio? Esami all'intestino? RMN al cranio e cervicale? Esami specifici del sangue? Scusate ma sono stufo di questa situazione. Datemi una mano. Grazie!
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Può specificare alcune cose. Ha fatto una cura psichiatrica, ma per quale diagnosi precisa ? Disturbo di Panico ? Gli attacchi di panico non hanno causa digestiva, derivano da un'attività cerebrale, e si verificano nelle condizioni più disparate, nonché a riposo senza alcuna situazione particolare, o addirittura durante il sonno.
Quale terapia ha fatto e quanto è durata ? 2 anni ? Su che base è stata sospesa ? I sintomi che ci sono adesso erano presenti anche prima della cura per il panico ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Attivo dal 2008 al 2010
Ex utente
Ho parlato di cause digestive poichè io fin da ragazzino ho avuto problemi allo stomaco e il mio primo attacco mi è venuto perchè durante un viaggio in macchina dopo un week-end con amici di quelli non proprio salutari ho accusato i sintomi di una congestione che però ho scambiato per un infarto (sentivo formicolare le braccia e le gambe). Il medico del pronto soccorso dove arrivai completamente irrigidito mi disse che era scattato un meccanismo ansiogeno dovuto alla mancata digestione. Esattamente la cura era mirata al problema del disturbo di panico e consisteva nell'uso di ansiolitici e in una terapia psicologica di tipo cognitivo-comportamentale. La cura è durata circa 6 mesi. A dire il vero non appena ho appreso le tecniche di respirazione e di autocontrollo ho sospeso i farmaci utilizzandoli solo al bisogno. Dopo questi mesi la terapia fu sospesa poichè avevo ripreso le mie attività senza particolari problemi e non mi era più capitato di dover prendere farmaci. Come accennavo prima però i sintomi di malessere e tensione sia all'apparato digestivo che ai muscoli di mascella nuca e tempie non se ne sono mai andati del tutto e ultimamente sembrano tornati prepotenti come prima. Il mio timore è che queste mie crisi siano dovute ad un problema somatico che incontra la mia reazione esagerata. Per questo vorrei eliminare ogni dubbio riguardo all'organismo, prima di un'eventuale cura farmaceutica e/o psicologica. Nel frattempo per tamponare il mio stato emotivo cosa posso fare? Un amico neurologo mi ha consigliato un ciclo di Cipralex.. Non nascondo il mio timore di sviluppare dipendenza. Secondo voi ci può essere un collegamento anche con la mia alta prolattinemia? Scusatemi davvero ma a volte non so più cosa pensare. Vi ringrazio per il vostro aiuto, è davvero prezioso.
[#3]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Lei non ha eseguito una terapia curativa per il disturbo di panico. Sono presenti le evoluzioni tipiche del disturbo di panico, cioè l'ipocondria, che è in primo luogo rivolta al passato. Reazione ansiogena a seguito di una congestione è una diagnosi "non-diagnosi". Lei finì al pronto soccorso per un attacco di panico, se ebbe o meno una congestione (che è poi un termine molto generico) non è assolutamente chiaro. Comunque lei si preoccupa che i sintomi indichino un problema a seconda della sede e del tipo, mentre mette in secondo piano il fatto che può essere il suo disturbo di panico, tipicamente associato a sintomi corporei di vario genere. Eppure ha sofferto di questo disturbo, spero che le sia stato detto che può passare ma è spesso ricorrente. Peccato non abbia fatto cure specifiche (ansiolitici non lo sono, e psicoterapia è adatta ma non a prevenire le ricadute, mentre l'autocontrollo dei sintomi corporei è spesso un modo per sviluppare un'attenzione eccessiva al proprio corpo, con conseguente peggioramento dell'ipocondria alle ricadute.

Vada da un medico psichiatra e si faccia inquadrare anche sulla base della storia passata.

Se ha fatto una cura con levopraid di recente la prolattina non è strano che sia alzata, è una delle alterazioni che può dare il levopraid.
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