Terapia della schizofrenia

Gent.mo Dott. Francesco Saverio Ruggiero
le chiedo un consulto, per me importante, vista la situazione di schizofrenia di due mie sorelle più piccole gemelle. Cercherò di spiegarle la situazione e per porre poi le domande.
Sono una ragazza di 32 anni sorella di due gemelle di 28 anni, malate di schizofrenia all'età di 12 anni.
Quando si sono malate di schizofrenia, entrambe insieme, io avevo 16 anni e nè io nè i miei genitori eravamo a conoscenza di questa patologia. Si è manifestata con allucinazioni paura, ancor prima parlavano di essere state scippate e di aver visto uomini con maschere nere in testa, da questi episodi sono seguite le allucinazioni, grande paura e scappavano. Ci siamo rivolti al medico di base il quale ha subito dato una terapia quale serenase. Le allucinazioni con il tempo sono sempre più diminuite. Seguiti da vari centri per minori fra terapie farmacologiche e sedute con gli psicologi, fra una terapia ed un,altra siamo arrivati all'età delle gemelle di 18 anni. A questa maggiore età non abbiamo più potuto farci seguire dal servizio minori ma dal servizio di neurologia. Da qui le cose se già erano difficili complicate e dure, bè sono peggiorate in quanto il servizio sanitario si limita alla terapia farmacologica in ambulatorio. Anche noi abbiamo seguito l'iter terapeutico dell'utente 113973, il quale poneva il caso del fratello con schizofrenia ebefrenica. Non riusciamo a trovare una terapia che le faccia stare bene, abbiamo anche provato vari ricoveri per cambiare le terapie ma non si riesce a trovare un equilibrio, si passa da manifestazioni aggressive a una smisurata fame, per passare poi a problemi di globuli bianche, menopausa anticipata. Le mie domande sono;
- E' possibile che dopo tanti anni il corpo non accetti più nessuna terapia?
- E' possibile togliere la terapia gradualmente dopo 16 anni di terapia e poter lavorare sul conscio o sulla mente non modificata da terapia? come sarebbero ora senza terapia?
- Il sereupin potrebbe essere indicato?
- Mi può indicare dei centri specializzati che possano fornirmi un servizio sia terapeutico che di supporto a livello pratico, su come fare quando sono aggressive, o un aiuto di specialisti che possano monitorarle quotidianamente i loro stati? così saprebbero subito se e cosa fare.

Grazie
Distinti saluti

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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente

se la diagnosi e' quella di schizofrenia difficilmente e' pensabile il non utilizzo di terapia farmacologica.
Il servizio di riferimento dovrebbe essere quello psichiatrico e non neurologico.
E' possibile associare trattamenti di supporto se la condizione lo consente.
Gli effetti collaterali sono fenomeni da annoverare nei trattamenti e vanno considerati di volta in volta.
Si faccia consigliare dagli psichiatri che le seguono.

https://wa.me/3908251881139
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[#2]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
Gentile utente,

mi permetto anch'io di fare alcune osservazioni. Se la diagnosi è quella di schizofrenia, ma anche se fosse un altro tipo di psicosi, mi sembra che voi consideriate che la terapia sia la fonte del problema.
" E' possibile togliere la terapia gradualmente dopo 16 anni di terapia e poter lavorare sul conscio o sulla mente non modificata da terapia? "
Non comprendo cosa vogliate dire con "conscio", ma non si lavora mai sulla mente, che è una manifestazione, ma sul cervello. Per modificare un filmato si modifica la pellicola, non la proiezione sullo schermo.
Ovviamente si suppone che senza cura le manifestazioni sarebbero state peggiori. Nel tempo la schizofrenia evolve verso una forma più grave, anche se più mansueta sul piano dell'aggressività. Alcuni aspetti non sono intaccati dalle cure tipo serenase, e anzi possono essere peggiorati. Per questo esistono diverse alternative più recenti.
Il sereupin è un antidepressivo, che cosa avrebbe a che vedere con una diagnosi di schizofrenia come farmaco base ?
Forse non vi è stato spiegato bene, nonostante sia un periodo lungo, in che cosa consiste questa malattia.
Saluti

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#3]
dopo
Utente
Utente
alla cortese att.ne Dr Francesco S.R.

Grazie per la tempestività e per le spiegazioni.
Il servizio che ci segue è la Neuropsichiatria, ma si spera sempre di trovare la soluzione fuori.

alla cortese att.ne Dr Matteo Pacini

Si forse ci capita di considerare la terapia fonte, in parte, del problema perchè responsabile di effetti collaterali ai quali dobbiamo far fronte, ed essendo i familiari soffriamo con loro.

Sicuramente comprendere questa malattia non è facile ed anche la terminologia può non venire usata correttamente.
I professionisti siete voi io lo sono in altri campi ma sono disposta ad imparare e a comprendere.

La situazione attuale è questa. Una sorella è in terapia con Aldol e sembra esserci un equilibrio, mentre l'altra sta molto male, è molto agitata, con picchi aggressivi, ha esigenza di mangiare in continuazione, quest'ultima è in terapia con risperdal in punture ogni 15 gg e il depakin in compresse, al bisogno come ieri lexotan.
Credo che il risperdal non sia indicato per lei e che bisognerebbe cambiarlo e questo comporta un grosso impegno di energie.
Grazie per le sue osservazioni e il suo aiuto
Distinti saluti
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Scusi ma i dosaggi quali sono?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
Gentile utete,

siccome sono gemelle e una delle terapie sembra non per la schizofrenia ma per una psicosi bipolare o disturbo schizoaffettivo, forse è il caso di far rivedere le due diagnosi.
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