Una serie di problemi che interessano mio padre, di recente operato per l'asportazione di due

Buongiorno,
volevo sottoporre alla vostra attenzione una serie di problemi che interessano mio padre, di recente operato per l'asportazione di due carcinomi al colon, uno in prossimità del retto e uno in prossimità del fegato. L'operazione, eseguita il 19/03 è durata 7 ore circa ed è andata bene... Salvo poi l'insorgenza di complicazioni dovute ad una peritonite incorsa a seguito della rottura di alcuni punti interni. Questo ha indotto i dottori ad intervenire una seconda volta praticando una colostomia che i dottori dicono essere provvisoria per due/tre mesi. Dopo cinque giorni in terapia intensiva, mio padre è stato portato nel reparto di chirurgia generale e qui è incominciato il calvario.
Da ormai tre settimane ha febbre anche alta (39,5) che compare all'improvviso e scompare dopo flebo di antipiretico. I dottori non riescono a dare delle spiegazioni... Sono stati eliminati tutti i drenaggi tranne uno da cui è stata praticata una coltura per verificare la presenza di infezioni o simili. A seguito sono stati somministrati prima degli antimicotici e poi degli antibiotici che non hanno sortito nessun effetto.
I dottori dicono che gli esami del sangue sono nella norma e il quadro clinico generali è accettabile, tenendo conto anche che mio papà soffre di un'importante aritmia.
Per sicurezza è stata fatta una TAC con contrasto ma questa ha dato esito negativo e ha provocato una forte reazione allergica con la comparsa di macchie rosse su tutto il tronco; questo è possibile? I dottori dicono che il fatto di aver fatto due tac con contrasto a distanza di un mese può provocare reazioni allergiche... la reazione mi sembra importante e ben visibile!
Volevo sapere, questo è un quadro clinico riscontrabile in altri casi?
La febbre persistente può essere causata da "resti" dell'operazione (es. garze)? La reazione allergica è veramente imputabile alla TAC che nel primo caso non aveva dato nessun problema? É consigliabile spostare mio padre in un'ospedale con competenze migliori? Potete consigliarmene qualcuno?
Anticipatamente ringrazio!
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Dr. Francesco Nardacchione Chirurgo generale 2.2k 69
Gentile signore,
non è facile esprimere un parere su ciò che lei chiede non essendo possibile visitare il paziente e valutare il caso nel suo insieme.
Vorrei tuttavia provare a rispondere ad alcune sue domande, facendole altresi presente che le complicanze da lei riportate rientrano in quelle descritte in letteratura.
Un corpo estraneo come una "pezza", proprio per la possibilità che venga "dimenticata" in addome è fornita di un filo radio-opaco che la rende visibile ai Raggi X. Avendo fatto suo padre una TC sarebbe stata sicuramente evidenziata.
Una reazione al mezzo di contrasto può essere possibile anche in assenza di reazioni analoghe dopo un esame identico per fenomeni di sensibilizzazione.
Per quanto riguarda il consiglio di spostare suo padre in altra struttura ospedaliera penso che la decisione spetti unicamente a Suo padre. Il rapporto medico-paziente è un rapporto fiduciario e come tale non andrebbe mai messo in discussione da altri, siano essi parenti amici o conoscenti.
Istintivamente, pur non sapendo in quale ospedale si trovi suo padre, le consiglierei di parlare meglio con i colleghi operatori e continuare ad avere fiducia in loro. Sono persone che si sono impegnate negli interventi chirurgici e si stanno prodigando per venire a capo di questo evento non gradito.
Mi rendo conto che la sua richiesta è dettata dall'affetto e dalla preoccupazione ma dubito che riesca a trovare fisicamente, immagini poi via internet, una persona che si assuma la responsabilità di dirle: porta via tuo padre da qui.
L'unico consiglio che mi permetto di darle è quello magari di far interessare il medico curante di suo padre sulle condizioni dell'assistito e consigliarsi dopo con lui.
Cordiali saluti

Dr. F. Nardacchione
NB: qualunque sia il consulto la visita medica rimane imprescindibile

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dopo
Utente
Utente
Dr. Nardacchione la ringrazio per la risposta. La fiducia e la stima riposta nei dottori che hanno operato mio padre c'è sempre stata e tuttora resta viva. La difficoltà nella diagnosi di questa febbre porta ad una situazione che è però frustrante moralmente sia per mio padre sia per le persone che gli stanno vicino. Giusto oggi abbiamo coinvolto il medico curante di mio padre nella situazione.
Grazie ancora e buona serata!