A dx crosse safena-femorale pervia e continente alla manovra del valsalva

salve dottore,
ho fatto un ecodoppler arti inferiori ecco i risultati:
a sin. crosse safena-femorale pervia e continente alla manovra del Valsalva; vena safena interna pervia e continente fino al tratto sovra-articolare;da tale livello safena ectasica ed incontinente;
marcata insufficienza delle collaterali perforanti di gamba ectasiche in ortostasi senza valido reflusso;
crosse safeno-poplitea pervia e continente.
a dx crosse safena-femorale pervia e continente alla manovra del Valsalva;
v.safena interna e pervia e continente; modica insufficienza delle collaterali; perforanti di gamba non ectasiche;crosse safena -poplitea pervia e continente.
circolo profondo
vv. femorali superficiali pervie e continenti alla manovra del valsalva.
vv poplitee pervie e compressibili.
Mi potreste dare qualche consiglio su come comportarmi per la gamba sx e se sia necessario operare la vena. preciso che non ho dolori. inoltre posso praticare qualche sport (gioco a calcio e vorrei fare un po di palestra) grazie
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Dr. Luca De Fazio Chirurgo generale, Medico estetico 26 1
Guardi può visitare il mio sito alla pagina www.lucadefazio.com li troverà molti consigli nella sezione dedicata alla flebologia a presto luca de fazio

DR Luca De fazio
www.lucadefazio.com
Perugia-Genova-Londra

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Dr. Mario Forzanini Chirurgo vascolare 132 7 1
la necessità di trattare le vene varicose può dipendere dai disturbi (che non è dato sapere dalla sua richiesta), dal rischio di complicazioni future, da esigenze estetiche.
In tutti i casi l'ecodoppler poi guiderà le scelte terapeutiche fra quelle disponibili (chirurgia miniinvasiva, scleroterapia, laser....).
Dal referto non sembra necessario intervenire sulla safena, ma solo sulle vene extrasafeniche incontinenti delle gambe.
cordialità, dr. m. forzanini - www.forzanini.it

dr. M. Forzanini - Specialista in Angiologia e Chirurgia Vascolare -
Brescia
Sito Web: www.forzanini.it

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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 233 20
La scelta del tipo di trattamento più indicato nel suo caso non può essere opportunamente valutata sulla base del solo reperto dell'esame cui si è sottoposto. Vanno tenuti in considerazione anche altri fattori legati alla sintomatologia, manifestazioni cliniche oggettive, peso, corporatura, attività lavorativa, stile di vita, ecc.
In base a tutte queste considerazioni verrà concordata col paziente una terapia che potrà essere medica, elastocompressiva (calza), chirurgica (di vario tipo), posturologica, scleroterapica, ecc. o avvalersi di più metodiche opportunamente correlate.

Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1

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dopo
Attivo dal 2007 al 2009
Ex utente
vi ringrazio vivamente,
sono un ragazzo di anni 30 alto 1,90 e peso 93 kg faccio una vita normalissima non eccedo in niente cibo alcol non fumo pratico sport a livello amatoriale qualche partita a calcetto e vorrei iscrivermi in palestra, inoltre lavoro quasi sempre seduto ma cammino molto a piedi. diciamo che in breve questa è il mio modo di vivere inoltre riguardo ai dolori o all'aspetto estetico al momento non ci sono nè l'uno nè l'altro.
poi vorrei sapere nel caso in cui vengano tolte con intervento chirurgico o con laser le vene o safena o extrasafeniche si può riprendere una vita normale oppure ci sono complicazioni di vita futura? grazie
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 233 20
Sarebbe utile sapere cosa l'ha indotto ad eseguire l'ecodoppler e se nota gonfiore ai piedi a fine giornata.
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Dr. Mario Forzanini Chirurgo vascolare 132 7 1
qualsiasi sia il tipo di trattamento, mediamente nell'arco di 7-10 giorni è possibile riprendere le normali attività. Insisto però sul fatto che la necessità o meno di un trattamento, come anche sottolineato dai Colleghi che mi hanno preceduto, dipende da una corretta valutazione clinica, non certamente possibile via internet.
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dopo
Attivo dal 2007 al 2009
Ex utente
a fine giornata non noto assolutamente gonfiore ai piedi ma raramente un pò di stanchezza all'altezza del polpaccio. mentre all'altezza del femore (più specificamente all'arto superiore) noto un gonfiore di una vena come viene scritto dall'ecd ecco il motivo per il quale ho fatto l'eco.
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Dr. Renato Casana Chirurgo vascolare 30 1
Caro Utente,(43854)
Se valutiamo l’esame ecocolordoppler venoso degli arti inferiori che Lei ha eseguito, sembra poter porre l’indicazione ad un trattamento chirurgico della sua insufficienza venosa, ma come già anticipato dai mie Colleghi, credo sia utile sottoporsi ad una consulenza angiologica ambulatoriale nel corso della quale potrà essere valutata l’entità del problema.
Il trattamento della malattia varicosa (varici degli arti inferiori) se non complicata può essere differita e programmata. Nel frattempo trattata con terapia “elastocompressiva” (calza elastica a compressione graduata) e “farmacologia” mediante impiego di vasoprotettori.
Se esite l'indicazione chirurgica, e’ importante valutare quale tipo di tecnica adottare (safenectomia classica, stripping corto, trattamento laser, radiofrequenza, scleromousse).
Tutto ciò dipende da vari parametri oltre che clinico-strumentali anche anatomici (diametro safenico, presenza di varici alla coscia, esiti flebitici…).
Credo quindi sia fondamentale sottoporsi ad una attenta consulenza flebologica per pianificare con Lei un approccio al problema.
Cordiali saluti. Dott. R. Casana http://www.arcamedica.net

Dott. Renato Casana
Responsabile Chirurgia Vascolare e Angiologia
Istituto Auxologico Italiano IRCCS
Dipartimento Chirurgico Capitanio

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Dr. Salvatore Ferrari Ruffino Chirurgo vascolare 30 3
sono assolutamente d'accordo con tutti gli illustri Colleghi ce mi hanno preceduto. dal referto che lei ha messo in rete potrebbe anche esserci un indicazione all'intervento ma la stessa non può essere certo data in questa sede. Non mi sembra quindi che ci sia da aggiungere molto altro a quello che fin qui è stato detto.
il mio consiglio ,che si aggiunge a quelli dei Colleghi, è quello di rivolgersi comunque presso un centro che abbia esperienza nel trattamento di questa patologia che possa offrirle la più corretta indicazione terapeutica e, nel caso in cui ci fosse necessità dell'intervento, la possibilità di eseguire anche le più recenti tecniche di chirurgia mininvasiva per il trattamento della stessa.

Cordiali saluti
www.istitutoflebologico.it

SALVATORE FERRARI RUFFINO MD,PhD