L'amore incondizionato, vero, esiste?

Salve dottori, premesso che non voglio sentire la cosa più "bella", ma semplicemente la cosa giusta, reale...
Ultimamente mi stavo chiedendo se davvero si può amare, perché sto perdendo fiducia nelle relazioni.
Ho l'impressione che le persone mi si avvicinino per bisogno, anche inconsciamente, soprattutto nei rapporti di fidanzamento: bisogno di essere apprezzati, di avere un ragazzo, di non sentirsi soli, di essere "guidati" da qualcuno e farsi sconvolgere la vita, bisogni sessuali ecc...
Il punto è che quando i quando bisogni vengono soddisfatti, e si accorgono che anche altri possono soddisfarli in modo migliore, improvvisamente tutto finisce e le persone si allontanano...

Ieri una ragazza mi ha detto "Mi sento sola, sto male, per favore stammi vicino, ho bisogno di te".
Non avete idea di quanto mi ha dato fastidio questa frase, e se tutte le relazioni alla fine si riducono ad un "tornaconto"? E se il sentimento e la sensazione di essere "legati" ad una persona derivassero dal fatto che senza quella persona non riusciremmo a soddisfare i nostri bisogni?

Questi dubbi mi stanno facendo impazzire, vorrei solo capire qual è la vera natura dell'amore...
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente

Il problema sono i suoi dubbi e il perfezionismo che si cela dietro al suo ragionamento : più che interrogarsi su questo, potrebbe iniziare a cambiare prospettiva perché è pacifico che in ogni relazione abbiamo bisogno degli altri e diamo agli altri.

Cordiali saluti

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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dopo
Utente
Utente
Io non penso che sia pacifico, e se ci ragiono è perché ho cercato di dare un senso alle mie ultime esperienze, vi spiego l'ultima di una lunga serie:

Conosco una ragazza che non era mai stata fidanzata, bassa autostima, problemi di timidezza, si sentiva sempre disprezzata da tutti perché si sentiva brutta. Era sensibile, dolce, disponibile, perfetta, dopo essere diventati amici mi dichiarai e lei scoppiò a piangere. Ci fidanzammo e abbiamo vissuto una relazione felice per un anno, anche lei lo diceva alle sue amiche che era felice, grazie a me cambiò tantissimo, diventò molto più sicura, cominciò a truccarsi, a farsi più bella...
Era quasi il nostro anniversario, avevamo deciso di andare a Capri insieme (lei non aveva mai viaggiato), ma 3 giorni prima conosce un ragazzo su Facebook (d'aspetto normale, che le dice solo che è bella e che la vorrebbe incontrare, quindi nulla di che) e lei si attacca così tanto a lui che finisce per evitarmi continuamente, trattarmi come uno scarto umano, annullare il nostro anniversario/viaggio senza neanche vedermi/scrivermi, finché non scopro che si stava vedendo con questo...

Alla luce di questa storia, non pensate che lei si sia messa con me per "bisogno", e poi quando non ha avuto più bisogno di me mi ha eliminato come letame?
E questo è solo un esempio, ci sono altre 5/6 esperienze simili che ho vissuto...

Perciò è diventata quasi un'ossessione per me il fatto che l'amore vero non esista, e che sia tutto basato sul bisogno...

(PS: L'unica cosa che non mi fa essere sicuro di questa teoria è il rapporto genitori/figlio, lì in effetti c'è un amore quasi istintivo, vero, profondo, cosa che tra fidanzati non c'è...).
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Anche tra genitore e figlio l'amore non è perfetto perché non siamo persone perfette. Ciò non toglie che possiamo essere tolleranti con gli altri.
E' vero che un figlio lo è per sempre e non possiamo cambiarlo come possiamo fare con il coniuge o con un fidanzato.

Sarebbe interessante comprendere meglio ciò che dice a proposito di : "E questo è solo un esempio, ci sono altre 5/6 esperienze simili che ho vissuto...
Perciò è diventata quasi un'ossessione per me il fatto che l'amore vero non esista, e che sia tutto basato sul bisogno..."

Si è chiesto come mai le Sue storie finiscono così?
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dopo
Utente
Utente
Prima di tutto, ho 19 anni quindi le mie storie le ho passate sempre con ragazzine piccole (dai 14 ai 16 anni), ragazze che in generale cambiavano ragazzo ogni poco (a parte quella che vi ho descritto che non era mai stata fidanzata), oppure altre così sensibili che si prendevano cotte per ragazzi diversi ogni settimana.
Non credo che dipenda da me, perché col tempo tutte le mie ex che mi hanno fatto del male hanno ammesso che io ero un bravo ragazzo e in genere mi apprezzano, qualcuna è perfino ritornata (sia chiaro: ritornate quando col nuovo ragazzo era finita e quindi si sentivano sole!).

Comunque, dovrei essere tollerante? Potrei tollerare una persona che non si trova caratterialmente con me e mi lascia, oppure una ragazza che ci tiene a me ma prende una cotta per un altro, pur continuando a tenerci a me e dimostrando di volermi stare vicino...
Ma beh, ragazze che dopo averti promesso amore eterno all'improvviso ti lasciano e ti trattano come un rifiuto, e poi magari ritornano quando hanno bisogno perché sono sole, beh, cosa dovrei tollerare?
Non parlo di avere un rapporto perfetto, parlo di essere amato ed amare, e non SFRUTTATO.

Ripeto, a volte questi meccanismi possono essere anche inconsci, per esempio il mio migliore amico mi vuole bene, sta sempre con me e non mi abbandonerebbe mai... ma ha sempre sabotato le mie relazioni perché non voleva che fidanzandomi mi allontanassi da lui (quindi: ha bisogno di me e non vuole che mi allontano, anche se questo costerebbe rendermi triste).
Chi mi assicura che il suo legame non sia basato sul bisogno di avermi come amico, ma sull'amicizia vera?

Il rapporto madre/figlio può, si, anche essere freddo, le eccezioni ci sono in tutto, ma percepisco in generale una sorta di istinto d'amore tra madre e figlio, quasi genetico.
Oppure anche il rapporto madre/figlio è basato sul bisogno? Ormai non lo so neanche io...

Vorrei solo capire le cose come stanno in modo da prepararmi ad affrontare la vita, tutto qui...
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> Questi dubbi mi stanno facendo impazzire, vorrei solo capire qual è la vera natura dell'amore
>>>

Hai mai visto The Matrix? Pillola rossa, pillola blu, hai presente?

Qualcuno ha detto che il segreto della serenità passa per due vie soltanto: o decidere di non voler sapere nulla, oppure andare fino in fondo alle estreme conseguenze per capire come stanno davvero le cose.

Se scegli la seconda strada (pillola rossa) devi 1) essere molto forte e 2) essere pronta a ricostruirti subito dopo degli autoinganni di comodo, che ti permettano di dare un significato alla vita. È quello che ognuno di noi fa, consapevolmente o meno.

La scienza è un continuo prendere pillole rosse. E, per certi versi, il depresso è uno che l'ha presa e poi non riesce a costruirsi degli autoinganni utili e funzionali.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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dopo
Utente
Utente
Molto interessante la sua risposta dott. Santonocito...
Lascio un ultimo messaggio e poi non vi disturbo più, io ho deciso già da tempo di prendere la pillola rossa, perché solo sapere le cose come vanno mi può spingere a trovare una soluzione, per "adattarmi".
Ovvero: le cose vanno così? Fa tutto schifo? Ok, allora come posso trarre il meglio da questa situazione? Come posso essere felice nonostante le cose non siano come vorrei?

Invece, il fatto di non sapere qual è la verità mi disturba perché non so cosa aspettarmi, cosa fare, mi chiedo in continuazione: ma questa persona ci tiene a me, mi ama? Oppure è così legata a me perché ha bisogno di me? E poi appena le cose non andranno per il verso giusto mi lascerà?
Sono dubbi che non mi permettono di affrontare bene una reazione perché non so come agire, cosa ho davanti.
Ma sapere la verità, per quanto triste, mi spingerebbe almeno ad assodare la cosa e a studiare uno stile di vita da cui posso trarre il massimo nonostante quella situazione.

Ora la domanda è: in tutta la storia della psicologia, qualcuno ha chiarito la vera natura dell'amore? Se esiste davvero o è soltanto un meccanismo di "alleanza" per aiutarsi a vicenda al fine di essere più felici finché se ne ha bisogno? (E quindi in questo caso sarebbe egoismo).
Ovviamente se nessuno ha ancora chiarito questa cosa non mi permetto di rivolgervi la domanda perché giustamente non potete sapere la risposta, altrimenti vi chiedo di illuminarmi perché davvero voglio sapere la verità. Grazie!
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
L'illuminazione lasciamola agli eletti ;)

Ci si possono fare domande spinti dalla curiosità, dal bisogno oppure, come sembra il tuo caso, a causa di un'ansia un po' ossessiva che non fa mollare l'osso dei dubbi. Parti intanto da qui. Non c'è bisogno di rispondere assolutamente a determinate domande. Tipo: chi siamo, da dove veniamo, dove andiamo. Si può vivere bene anche nell'incertezza.

La nostra mente può concepire domande di ogni tipo, ma non a tutte esiste una risposta. Molte importanti questioni della vita restano indecidibili. Lo capirai strada facendo.

Questo in generale. Riguardo all'amore, si può dire che sia la coincidenza di due egoismi. Quando questi vanno nella stessa direzione l'amore esiste. Quando non coincidono più l'amore si incrina.

Ma qualunque amore, per quanto bello, per quanto sano e durevole, non resiste a lungo se lo si mette in questione di continuo. Se tu senti continuamente il bisogno di farti domande sul perché qualcuno dovrebbe amarti, il problema sta nella domanda, non nel trovare una risposta.

"Amore" poi significa più cose assieme. Almeno tre: passione, sentimento, amicizia. Non sempre presenti nella stessa quantità, nel tempo. E affinché possa durare sotto forma di coppia, servono anche comunanza di valori e obiettivi.

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Utente
Utente
La ringrazio infinitamente dottore! Era quello che mi aspettavo di sentire: "Riguardo all'amore, si può dire che sia la coincidenza di due egoismi."

Quindi da ora in poi assoderò questo pensiero e cercherò semplicemente di godermi una storia, senza farmi domande, assodare il fatto che il legame nasce dall'egoismo e beh... essere egoista a mia volta godendomi quello che vivo, dando il massimo, ma senza aspettarmi l'amore assoluto e puro.
Già avevo capito che la situazione era questa, volevo solo una conferma...

Quindi se non avete altri consigli da aggiungere (che sono sempre ben accetti), vi saluto e vi ringrazio di cuore. Buona giornata!