Sildenafil (Viagra) utile anche nel ridurre il rischio di cancro al colon

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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

Il Sildenafil (Viagra) sembrerebbe risultare utile anche nel ridurre il rischio di infiammazioni e cancro al colon.

Questa segnalazione, molto particolare ed interessante, ci giunge da un articolo, da poco pubblicato su Cancer Prevention Research e presentato da un gruppo di ricercatori del Medical College dell’Università di Augusta in Georgia.

Già si sapeva che il Sildenafil è un farmaco capace di aumentare la presenza di un importante mediatore chimico, chiamato GuanosinaMonoPhosfato ciclico (GMPc), che è implicato nel rilascio della muscolatura liscia dei corpi cavernosi del pene, ma il GMPc è anche coinvolto nella regolazione di altri processi biochimici come l’omeostasi epiteliale intestinale, sembra in grado di sopprimere l’eccesso di proliferazione cellulare a livello intestinale, aumenta la normale differenziazione cellulare e sembra quindi capace di controllare alcuni processi infiammatori ed anche il cancro a livello del colon.

 

   

 

Per ora il Sildenafil, in questa ricerca, è stato testato solo su topolini portatori di una mutazione genetica negativa a livello del gene APC (Adenomatous Polyposis Coli) che è un gene capace di esprimere un’azione antitumorale.

Queste problematiche genetiche sono presenti anche nell’uomo, ad esempio nella Poliposi Adenomatosa Familiare (PAF), e sono capaci di scatenare la formazione di centinaia di polipi, anche in giovane età; i portatori di questa malattia tendono a sviluppare un cancro del colon in genere molto precocemente, anche prima dei 40 anni.

 

   

 

I ricercatori nordamericani, studiando i nostri topolini, hanno osservato che piccole dosi di Sildenafil, somministrate normalmente nell’acqua che bevevano, hanno dimezzato la comparsa di cancro al colon.

Adesso il passo successivo è quello di studiare se anche negli umani questo può funzionare, soprattutto in quei pazienti ad alto rischio per questo tumore, ad esempio chi presenta una significativa ed importante anamnesi famigliare per poliposi del colon o infiammazioni croniche sempre a livello intestinale.

 

    

 

Se tutto questo sarà confermato, anche nell’uomo si potrebbe pensare ad una potenziale prevenzione, soprattutto nei soggetti a rischio di cancro al colon, con l’utilizzo di un prodotto nato inizialmente con prospettive cliniche cardiologiche e poi invece utilizzato e noto soprattutto per risolvere molte problematiche andrologiche.

 

Fonte:

http://cancerpreventionresearch.aacrjournals.org/content/10/7/377

Altre informazioni:

https://www.medicitalia.it/news/andrologia/2150-il-sildenafil-viagra-puo-essere-anche-un-cardioprotettore.html

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/184-quando-l-erezione-e-difficile-o-non-c-e-che-cosa-fare.html

 

Data pubblicazione: 29 marzo 2018

Autore

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1977 presso Università di Milano.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Firenze tesserino n° 12069.

Medico chirurgo con specializzazioni in Urologia, Andrologia e Patologia della Riproduzione Umana, vanta oltre 15 anni come responsabile di Unità di Andrologia focalizzata su problematiche sessuali e riproduttive in lesioni midollari. Dirige strutture d’eccellenza private-convenzionate per la salute sessuale maschile. Docente in istituti internazionali, autore di numerose pubblicazioni scientifiche e co-editore di testi specialistici, è esperto in chirurgia andrologica e terapie della fertilità maschile

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2 commenti

#2
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Dr. Giovanni Beretta

Cara collega,

grazie per il tuo positivo apprezzamento a questa mia news.

Un cordiale saluto.

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