
Nuovi geni associati alla disfunzione erettile: scoperto il ruolo di LCLAT1

Uno studio TWAS (Transcriptome-Wide Association Study) multi-tessuto, il primo nel suo genere, svela nuove intuizioni genetiche sulla disfunzione erettile.
La ricerca internazionale pubblicata sulla rivista Andrology [1] rappresenta un’importante svolta nella comprensione dei meccanismi genetici legati alla disfunzione erettile (DE), che colpisce milioni di uomini in tutto il mondo. Attraverso un’analisi trascrittomica su larga scala, gli autori hanno individuato nuovi geni candidati potenzialmente coinvolti nella DE, con particolare evidenza per il gene LCLAT1.
Lo studio: un approccio TWAS multi-tessuto
Il team di ricerca, guidato da Tianle Zhu e collaboratori, ha utilizzato un approccio TWAS incrociato tra diversi tessuti. Lo studio ha correlato funzionalmente varianti genetiche con la loro espressione in tessuti chiave per la funzione erettile, come testicoli, corteccia cerebrale e ventricolo sinistro del cuore, integrando i dati dei più recenti studi GWAS (Genome-Wide Association Studies) e utilizzando il database GTEx V8 dei profili di espressione genica.
Questi sono stati i risultati principali:
- L’analisi TWAS multi-tessuto ha identificato 118 geni significativamente associati alla DE.
- L’analisi di convalida su singolo tessuto ha rilevato 3804 geni associati a 4286 fenotipi unici.
- Nove geni candidati – CPT1B, CSF2RB, DNAH7, EHD3, L3MBTL2, LCLAT1, MDH1B, REEP1 e SLC30A6 – sono risultati coerentemente significativi sia nell’analisi TWAS che in quella MAGMA.
- Tra questi, LCLAT1 è emerso come principale gene di suscettibilità alla DE, come confermato anche dalle analisi COJO (condizionale) e di colocalizzazione.
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Rilevanza biologica: il ruolo centrale di LCLAT1
Il gene LCLAT1 è coinvolto nel metabolismo lipidico e nella dinamica mitocondriale, due processi essenziali per l’approvvigionamento energetico e la funzionalità dei tessuti erettili e neuronali. La sua espressione alterata nei testicoli, nella corteccia cerebrale e nel cuore potrebbe contribuire alla disfunzione erettile attraverso meccanismi legati a:
- trasmissione neurovascolare
- regolazione ormonale
- metabolismo energetico e vascolare.
Questa analisi TWAS ad alto rendimento rappresenta un significativo passo avanti nella comprensione della base genetica della disfunzione erettile, aprendo la strada a:
- nuovi biomarcatori genetici per la valutazione del rischio individuale
- terapie mirate basate su meccanismi molecolari specifici
- trial clinici personalizzati in base al profilo genetico del paziente
Il lavoro di Zhu e colleghi rappresenta una vera pietra miliare nella medicina personalizzata applicata all’andrologia. Considerando la natura multifattoriale della disfunzione erettile, il genoma offre oggi nuove chiavi di lettura e promettenti possibilità terapeutiche.
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- Zhu T., Ma Y., Yang P., et al. (2025). Novel erectile dysfunction susceptibility genes identified by cross-tissue transcriptome-wide association study. Andrology. DOI: 10.1111/andr.70034