3 domande sulla protesi peniena

A cura di: Dr. Edoardo Pescatori
Data pubblicazione: 28 aprile 2023

La disfunzione erettile è un disturbo sessuale diffuso che può essere affrontato con varie soluzioni: fra queste l'impianto di una protesi peniena è un approccio affidabile ed efficace. Rispondiamo alle domande più frequenti.

Cos’è la protesi peniena?

La protesi peniena è un dispositivo costituito da due sottili cilindri che si inseriscono all’interno dei cilindri naturali del pene, i corpi cavernosi.

I cilindri da inserire sono di due tipi:

  • Semirigidi: cioè con una consistenza che non cambia
  • Idraulici: cioè collegati a un sistema a circuito chiuso con la possibilità di riprodurre a comando sia l’erezione che la flaccidità, con un aspetto del pene assolutamente naturale.

Quando ricorrere alla protesi per il pene?

La protesi è indicata per quegli uomini con difficoltà di erezione che:

  • non rispondono ad altri trattamenti come farmaci orali o iniezioni,
  • o che se anche rispondono preferiscono una soluzione affidabile estremamente valida e discreta.

La protesi idraulica, infatti, permette di ottenere quando lo si desidera erezioni non distinguibili da quelle normali (naturali) con il grado di rigidità che si desidera, con la stessa sensibilità e capacità di eiaculazione di prima dell’inserimento della protesi e dall’esterno non si nota nulla.

La protesi peniena funziona?

Sì, funziona molto bene a tal punto che partner non informate possono non accorgersi della presenza della protesi.

La protesi peniena:

  • è affidabile nel tempo,
  • si stima che la sua vita media sia di 15 anni,
  • in caso di malfunzionamento può essere sostituita.

Il grado di soddisfazione di chi è portatore di protesi è molto elevato: spesso mi capita che i miei pazienti mi dicano: Dottore se avessi saputo che questo è il risultato avrei fatto l’intervento molti anni prima.

Protesi peniena: video dott. Edoardo Pescatori

Per approfondire:Interventi di falloplastica per micropene

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