Chirurgia bariatrica.

Perché sottoporsi ad un intervento di chirurgia bariatrica

g.scalera
Dr. Giuseppe Scalera Chirurgo generale, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo plastico, Medico estetico, Dermatologo

La chirurgia bariatrica (o chirurgia dell'obesità) è oggi la chirurgia in maggiore e più rapida espansione.

Chi può fare l'intervento?

La pietra miliare delle linee guida internazionali per la terapia chirurgica dell’obesità è rappresentata dalla Consensus Development Conference del National Institutes of Health. In questa occasione furono stabiliti i seguenti criteri:

  • la chirurgia può essere presa in considerazione solo in pazienti opportunamente informati e motivati, dopo il fallimento di trattamenti dieto-terapici convenzionali (dieta, esercizio fisico, terapie comportamentali); 
  • i candidati potenziali sono i pazienti con uN indice di massa corporea (BMI) superiore a 40
  • o con un BMI tra 35 e 40 con comorbidità ad alto rischio o problemi fisici che interferiscono con una normale qualità della vita; 
  • i pazienti infine devono essere capaci di partecipare ai programmi di trattamento e di follow-up a lungo termine. 

Per approfondire:Come calcolare l'indice di massa corporea?

Quali sono le tipologie di intervento?

Gli interventi chirurgici maggiormente eseguiti sono i seguenti.

Il bendaggio gastrico

Oggi praticato in laparoscopia, l'intervento consiste nella realizzazione di un bendaggio con protesi circolare in silicone nella parte alta dello stomaco. Questo delimita così un compartimento gastrico del volume di 15/20 ml (che costituisce un piccolo neo-stomaco).

Il bendaggio che viene realizzato sarà successivamente calibrato a distanza di 4-6 settimane dall’intervento chirurgico.

Tale intervento è restrittivo in quanto riduce la quantità di alimenti inseribili dal paziente.

Statistiche riportano una percentuale media di perdita di peso per questo tipo di intervento pari al 45% e il 55% del peso iniziale ad un followup di tre anni. 

La resezione gastrica verticale

La sleeve gastrectomy è un intervento che viene sempre più spesso praticato nei pazienti obesi che presentano diversi fattori di comorbidità.

È il secondo tipo di intervento dopo il bypass gastrico.

In questo tipo di intervento viene realizzata una tubulizzazione dello stomaco, grazie a delle suturatrici lineari endoscopiche, seguendo una linea parallela alla piccola curva dello stomaco.

In seconda giornata viene praticata una radiografia dell’esofago e del neostomaco per vedere se ci sono estravasazioni del contrasto della linea di sezione gastrica.

In caso di negatività di tale esame viene dimesso il paziente in terza giornata con una dieta liquida per un mese. Anche tale intervento è restrittivo in quanto riduce la quantità di alimenti ingeribili dal paziente.

Questo tipo di intervento ha una percentuale di perdita di peso che oscilla tra il 55% ed il 65% del peso iniziale sempre ad un followup di 3 anni

Il bypass gastrico

Il bypass gastrico RYGB (Roux en Y gastric bypass) è un intervento di chirurgia bariatrica ibrido in quanto combina la riduzione della capacità volumetrica dello stomaco ad un meccanismo malassorbitivo.

Questo tipo di intervento viene praticato per via laparoscopica e sembra fornire i migliori risultati circa la perdita di peso mostrando anche elevati tassi di risoluzione del diabete di tipo 2 e dell’ipertensione.

Il RYGB prevede il confezionamento di una piccola tasca gastrica di 20 mm a livello della piccola curvatura dello stomaco. A tale piccola tasca si anastomizza un ansa afferente intestinale di circa 100-150 cm di lunghezza. A piede di tale ansa si anastomizza latero laterale l’ansa biliare che proviene dal duodeno.

Questo intervento chirurgico consente al paziente di dimagrire per un meccanismo restrittivo in quanto la tasca gastrica ha un piccolo volume, 20 mm, ed un meccanismo malassorbitivo in particolare dei grassi che sono digeriti solo in presenza dei sali biliari.

Per il RYGB si registra la più alta percentuale di perdita di peso che oscilla oscilla tra il 65% ed il 75% rispetto al peso iniziale ad un followup di 3 anni.

Come scegliere l'intervento di chirurgia bariatrica?

Ricordiamo che la scelta di sottoporsi a questo intervento deve essere attentamente valutata da uno staff multidisciplinare.

È importante che tutti i pazienti siano sottoposti ad una visita psicologica che valuti l’idoneità del paziente, in quanto pazienti affetti da gravi disturbi psicologici devono essere esclusi dal trattamento.

Il paziente deve essere inoltre informato dal chirurgo e dall’anestesista di tutti i benefici ed eventuali rischi cui può andare incontro. Infatti si tratta di interventi chirurgici altamente specialistici che devono essere quindi praticati solo in centri di alta specializzazione.

Quali sono i benefici?

Oggi soprattutto pazienti con un BMI 40, ossia una obesità morbigena, possono trarre enormi benefici dopo l’intervento chirurgico per vari motivi:

  • la perdita del peso in eccesso porta ad una riduzione drastica del rischio di mortalità del paziente per malattie cardiovascolari e ipertensione arteriosa, per complicanze da diabete di tipo II e per la prevenzione di svariate tipologie tumorali;
  • le implicazioni psicologiche correlate al calo ponderale: si registra infatti un notevole miglioramento della vita relazionale e sociale che il paziente tende a perdere a causa della disistima in se stesso dovuta all’eccessivo peso corporeo.
Data pubblicazione: 09 gennaio 2015

1 commenti

#1
Foto profilo Utente 518XXX
Utente 518XXX

Salve sono operata di bendaggio gastrico da 1 anno ... sono 20 gg che ho dolori addominali lato sx ... curata con spasmex e somacol ... presenti ancora dolori ... fatta rx non visibilità di aria libera sottodiaframmatica ne di livelli idro aerei. Immagini calciche in paralombare bassa a dx

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