Caregiver.

Chi è e che cosa fa il caregiver in 2 minuti

brunonicora
Dr. Bruno Nicora Palliativista, Anestesista, Neurofisiopatologo

Con il termine caregiver ci si riferisce a chiunque si prenda cura di una persona che ha bisogno di un aiuto per lo svolgimento delle attività quotidiane o per l’assistenza medica. Il caregiver può essere un familiare, un amico o un professionista e ricopre un vero e proprio ruolo sociale: aiutando le persone non autonome a mantenere la loro qualità di vita il più a lungo possibile, svolgono un compito essenziale nella società. 

Quanti sono i caregiver in Italia?

Nell'indagine ISTAT relativa alla conciliazione tra lavoro e famiglia pubblicata nel 2019, il numero di persone che si prendono cura di minori di 15 anni o parenti malati, disabili o anziani, è complessivamente 12 milioni e 700 mila, comprese nella fascia di età tra i 18 e i 64 anni, di queste il 40% ha già una sua occupazione. Il carico maggiore è rilevato in prevalenza fra le donne.

Per approfondire:Hospice o assistenza a domicilio?

Cosa fa il caregiver?

Il caregiver può svolgere attività di vario tipo fra le quali le principali sono:

  • la vestizione,
  • la preparazione dei pasti,
  • le cure mediche,
  • la somministrazione di medicinali o farmaci palliativi,
  • il supporto per l’igiene personale dell'assistito.

I caregiver possono anche fornire un supporto emotivo e un’assistenza psicologica.

Nel corso del tempo il ruolo che svolgono queste persone può diventare stressante e faticoso, sia fisicamente sia emotivamente. Per questo motivo è importante che i caregiver ricevano il supporto di cui hanno bisogno per far fronte a queste sfide: svolgono un ruolo importantissimo nella società e meritano rispetto e gratitudine. 

Data pubblicazione: 19 febbraio 2023

Autore

brunonicora
Dr. Bruno Nicora Palliativista, Anestesista, Neurofisiopatologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 2001 presso PAVIA.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Alessandria tesserino n° 4449.

Oltre quindici anni di esperienza in terapia intensiva come anestesista-rianimatore, con un approccio clinico e umano “first aid oriented”. Ha diretto per dieci anni il Piccolo Cottolengo di Tortona, accompagnando bambini con disabilità gravi. Esperto in medicina palliativa, ricerca scientifica, management sanitario e innovazione tecnologica applicata alla clinica, con formazione manageriale EMMLOS all’Università di Pavia.

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