Creatinina alta senza dialisi
Buonasera, chiedo un consulto per mio padre.
Ha l'età di 64 anni ed e un paziente con diverse patologie.
Ha avuto due ictus, uno nel 2013 e un altro nel 2018.
Già dal primo ictus e rimasto con emiparesi lato sx sia braccio che gamba.
Ha il diabete di tipo 2 e fa il trulicity una volta a settimana.
È cardiopatico (Ha avuto un infarto quando era giovane).
Ha trombosi alle gambe.
Dal secondo ictus soffre di insufficienza renale cronica.
Ovviamente negli anni questa malattia è peggiorata e da tre anni soffre di episodi di gonfiare alle braccia e alle gambe per cui fa dei ricoveri.
Ultimamente la situazione e peggiorata di tanto infatti siamo al terzo ricovero dell'anno.
A marzo la creatinina era a 5 ma il nefrologo ha deciso di non fare dialisi perche ancora urinava tanto.
Una settimana fa l'abbiamo portato in ospedale perche da due giorni digiunava e non beveva di conseguenza non urinava piu.
(Premetto che a metà giugno aveva fatto gli esami e la creatinina era 3.5.) Arrivato in ospedale con creatinina a 9.
In questa settimana e scesa a 8.05 ma il nefrologo non fa fare la dialisi perche il potassio si mantiene e in più tengono conto di tutta la situazione clinica di mio padre.
Ci hanno proposto di portarlo in hospice perche ormai la malattia e in fase terminale.
So che la domanda che sto per fare e delicata e se non ricevo risposta lo capisco.
Noi abbiamo accettato la proposta di portarlo in hospice ma in questo modo con una creatinina così alta se non fa la dialisi quanto tempo rimane al mio papà?
Sono cosciente che non gli rimane tanto ma vorrei capire se hanno preso la scelta giusta di non procedere per la dialisi.
Grazie mille a chi mi dedicherà un po di tempo.
Cordialmente
Ha l'età di 64 anni ed e un paziente con diverse patologie.
Ha avuto due ictus, uno nel 2013 e un altro nel 2018.
Già dal primo ictus e rimasto con emiparesi lato sx sia braccio che gamba.
Ha il diabete di tipo 2 e fa il trulicity una volta a settimana.
È cardiopatico (Ha avuto un infarto quando era giovane).
Ha trombosi alle gambe.
Dal secondo ictus soffre di insufficienza renale cronica.
Ovviamente negli anni questa malattia è peggiorata e da tre anni soffre di episodi di gonfiare alle braccia e alle gambe per cui fa dei ricoveri.
Ultimamente la situazione e peggiorata di tanto infatti siamo al terzo ricovero dell'anno.
A marzo la creatinina era a 5 ma il nefrologo ha deciso di non fare dialisi perche ancora urinava tanto.
Una settimana fa l'abbiamo portato in ospedale perche da due giorni digiunava e non beveva di conseguenza non urinava piu.
(Premetto che a metà giugno aveva fatto gli esami e la creatinina era 3.5.) Arrivato in ospedale con creatinina a 9.
In questa settimana e scesa a 8.05 ma il nefrologo non fa fare la dialisi perche il potassio si mantiene e in più tengono conto di tutta la situazione clinica di mio padre.
Ci hanno proposto di portarlo in hospice perche ormai la malattia e in fase terminale.
So che la domanda che sto per fare e delicata e se non ricevo risposta lo capisco.
Noi abbiamo accettato la proposta di portarlo in hospice ma in questo modo con una creatinina così alta se non fa la dialisi quanto tempo rimane al mio papà?
Sono cosciente che non gli rimane tanto ma vorrei capire se hanno preso la scelta giusta di non procedere per la dialisi.
Grazie mille a chi mi dedicherà un po di tempo.
Cordialmente
Non conoscendo il caso clinico, il mio commento ha soltanto un carattere generale. Credo siate stati fortunati ad incontrare un gruppo nefrologico che propone le cure palliative.
Ogni terapia deve garantire un beneficio in termini di riabilitazione e qualità della vita, e nel caso di vostro padre raggiungere questo obiettivo non pare possibile.
In questi casi la dialisi diventa futile e fonte essa stessa di complicazioni e sofferenza.
L'hospice è in grado di garantire l'assistenza deguata per alleviare i sintomi terminali dell'uremia (dolori, prurito, dispnea). Mi sembra che sia stata fatta la scelta giusta: la cosa più importante per voi parenti e condividerla fra voi senza sensi di colpa.
Con solidarietà, saluti.
Ogni terapia deve garantire un beneficio in termini di riabilitazione e qualità della vita, e nel caso di vostro padre raggiungere questo obiettivo non pare possibile.
In questi casi la dialisi diventa futile e fonte essa stessa di complicazioni e sofferenza.
L'hospice è in grado di garantire l'assistenza deguata per alleviare i sintomi terminali dell'uremia (dolori, prurito, dispnea). Mi sembra che sia stata fatta la scelta giusta: la cosa più importante per voi parenti e condividerla fra voi senza sensi di colpa.
Con solidarietà, saluti.
Decenzio Bonucchi, Nefrologo
libero professionista
Utente
Buongiorno dottore la informo a distanza di giorni. La situazione a livello clinico sembra migliorata: la creatinina da 9 e scesa a 5 e quindi in ospedale ci hanno detto che con questi parametri in hospice non si puo portare. Ieri l'hanno dimesso con attivazione della samot per le cure palliative domiciliari. Il problema è che ha avuto delle crisi respiratorie e saturazione a 83 quindi stamattina abbiamo dovuto chiamare di nuovo l'ambulanza. A questo punto mi chiedo se questi problemi sono dovuti appunto alla malattia renale che ormai e in fase terminale la samot a casa sarà in grado o rimane sempre l'hospice la scelta migliore in assoluto. A noi ci frega nel portarlo li il fatto che mio papa e lucido e si rifiuterebbe di stare li per sempre. Grazie mille per l'attenzione e la sua disponibilità
Nelle cure palliative la soluzione non è l'ambulanza, ma l'assistenza infermeiristica e i farmaci a domicilio.
Un altro elemento importante è la volontà del paziente, se riesce ad esprimerla e/o se voi avete avuto la possibilità di discuterne con lui in passato (cosa vorresti fare se capita questo....?).
Infine, è fondamentale che voi parenti abbiate le idee chiare: in hospice non si va per rimanere "per sempre"....
Un altro elemento importante è la volontà del paziente, se riesce ad esprimerla e/o se voi avete avuto la possibilità di discuterne con lui in passato (cosa vorresti fare se capita questo....?).
Infine, è fondamentale che voi parenti abbiate le idee chiare: in hospice non si va per rimanere "per sempre"....
Decenzio Bonucchi, Nefrologo
libero professionista
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 749 visite dal 10/08/2025.
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Approfondimento su Cure palliative
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