Il prurito: sintomo non doloroso, ma disturbante
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Cos'è il prurito?
Il prurito è un sintomo fastidioso e fisiologicamente è uno stimolo che viaggia lentamente su fibre nervose che iniziano come terminazioni libere nella cute, fino al sistema nervoso centrale, e la callicreina, un enzima rilasciato nella pelle, attiva i mediatori e recettori specifici favorendo la trasmissione del prurito.
Questi recettori sono sensibili ai mediatori chimici dell’infiammazione, come l’istamina e i neuropeptidi.
Il prurito nei pazienti in cure palliative
È una sensazione spiacevole, non dolorosa e che induce il paziente a grattarsi e riguarda circa il 20-30% dei pazienti che ricevono cure palliative.
Impatta sulla qualità della vita perché disturba il sonno, peggiora il disagio emotivo e aumenta la sofferenza globale del paziente.
Nelle cure palliative è un sintomo frequente e complesso che merita attenzione e un approccio multidimensionale per migliorare in maniera concreta il benessere dei pazienti.
Cause e rimedi del prurito nelle cure palliative
Vediamo quindi, tra questi pazienti in cure palliative quali sono le tre cause più comuni:
- insufficienza epatica che porta all’accumulo di bilirubina e quindi scatena gli impulsi nervosi;
- insufficienza renale;
- sovradosaggio farmacologico.
Come per tanti altri sintomi, nelle cure palliative domiciliari i rimedi sono divisi in due grandi categorie:
- comportamentali: indossare indumenti in fibre naturali, idratare la cute con creme emollienti, fare docce tiepide anziché calde;
- farmacologici: antistaminici, gabapentin o pregabalin, sertralina, rifampicina, colestiramina, naloxone per prurito da oppiacei.