Il prurito anale: quali sono le cause?

A cura di: Dr. Andrea Favara
Data pubblicazione: 16 ottobre 2025

Il prurito anale è una condizione spesso sottovalutata, ma è in realtà un problema molto diffuso perché riguarda circa il 5% della popolazione, prevalentemente uomini e in una fascia di età compresi in genere tra i 30 e i 50 anni.

Donna con prurito nella zona anale

Prurito anale: perché non va ignorato?

Il prurito anale è un sintomo, non una condizione patologica, e può condizionare pesantemente la qualità della vita, soprattutto quando cronicizza o quando viene gestito in maniera scorretta e tende spesso a recidivare. È importante quindi affrontare il problema in maniera corretta con un iter diagnostico adeguato che, in genere, permette di risolvere il problema in maniera rapida e definitiva.

Quali sono le cause del prurito anale?

Per risolvere questa condizione è fondamentale identificare la causa e questo è possibile farlo in circa il 75% dei casi. Purtroppo, nel 25% dei casi, anche dopo un iter diagnostico completo e adeguato, questo disturbo rimane idiopatico, ovvero a causa sconosciuta.

Esistono comunque delle soluzioni anche per questo gruppo di pazienti.

La maggior parte dei pazienti hanno un problema che appartiene a quattro grosse categorie: patologie proctologiche, dermatologiche, sistemiche, psichiatriche.

Cause proctologiche

La prima sono le patologie proctologiche, ovvero:

E quindi, dopo una corretta valutazione proctologica e l'esecuzione eventualmente di esami strumentali indicati dallo specialista, si risolve trattando la patologia proctologica che l'aveva causato.

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Cause dermatologiche

Il secondo gruppo sono le malattie dermatologiche, che possono avere una localizzazione perianale esclusiva oppure una localizzazione sistemica, localizzarsi in altre zone del corpo, ma apparire sintomatiche in quella zona e quindi giungere all'osservazione del medico con il sintomo iniziale di prurito anale.

In questo caso, lo specialista di riferimento è il dermatologo che, anche qui, farà una valutazione clinica ed eventualmente una serie di esami diagnostici per porre una diagnosi corretta e proporre un trattamento.

Cause sistemiche

Esiste poi una quota di pazienti che hanno delle patologie cosiddette ai sistemi, ovvero generali, che si manifestano anche con altri sintomi, ma nelle quali il prurito anale può essere un sintomo d'accompagnamento. Quindi, escluse le prime due categorie, è opportuno considerare anche questo gruppo di pazienti.

Cause psichiatriche

E infine esistono delle patologie psichiatriche che, tra i vari sintomi, hanno anche il prurito anale. È quindi corretto indagare anche questo aspetto e riferirsi quindi a uno psichiatra o a uno psicologo per una gestione corretta di questo gruppo di pazienti.

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Cosa fare quando la causa resta sconosciuta?

Nel gruppo di pazienti nei quali la causa non viene identificata e quindi vengono considerati come portatori di prurito anale a causa sconosciuta, in genere le misure terapeutiche prendono in considerazione:

  • le modifiche dello stile di vita,
  • alcune modifiche dietetiche, alimentari,
  • trattamenti topici, ovvero locali, a base di creme o a volte infiltrazioni con sostanze particolari che permettono in genere di tenere sotto controllo o risolvere in maniera definitiva la sintomatologia.

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Perché rivolgersi allo specialista?

Infine, è importante sottolineare che il sintomo non va sottovalutato, un po’ perché la sintomatologia va risolta in modo da migliorare la qualità della vita, ma soprattutto perché a volte il sintomo non è da sottovalutare. Esistono più di 100 condizioni patologiche identificate come possibili cause di prurito perianale e quindi un corretto iter diagnostico permette di identificare la causa e trattarla in maniera adeguata.

È quindi opportuno rivolgersi al proprio medico di base e a uno specialista, in genere il proctologo o il dermatologo, per iniziare l’iter terapeutico e risolvere il problema in maniera adeguata.

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Prurito anale: quali sono le cause? Dr. Favara, colonproctologo

Autore

andreafavara
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1991 presso Universita' Studi Milano.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Milano tesserino n° 31610.

Specialista con oltre 30 anni di esperienza in chirurgia generale laparoscopica e minivasiva, responsabile dell’Unità di Coloproctologia SICCR di Cantù. Laureato con lode in Medicina e Chirurgia a Milano, ha maturato competenze avanzate in coloproctologia, chirurgia digestiva ed endoscopia. Coautore di 31 pubblicazioni scientifiche e attivo in congressi internazionali, vanta esperienze chirurgiche in missioni umanitarie e formazione presso St Mark’s Hospital di Londra.

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