Sedazione palliativa.

La sedazione in cure palliative: le sue declinazioni secondo le linee guida SICP

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Dr. Bruno Nicora Palliativista, Anestesista, Neurofisiopatologo

La sedazione palliativa non va considerata come una procedura straordinaria, poiché è parte integrante della medicina palliativa. È praticata in una percentuale di pazienti che va dal 10 al 25% dei malati, in vari setting di cura (domiciliare o hospice).

Cos'è la sedazione palliativa?

La sedazione nelle cure palliative una vera e propria procedura terapeutica che ha come scopo la riduzione o l’abolizione intenzionale della vigilanza, cioè della coscienza, con mezzi farmacologici.

L’obiettivo, quindi, è quello di diminuire la percezione della sofferenza provocata da uno o più sintomi refrattari e giudicata intollerante dalla persona che si trova in fase terminale della malattia.

Per approfondire:Quando ricorrere alle cure palliative?

Cosa si intende per sintomi refrattari?

I sintomi refrattari (o intrattabili o insopportabili) sono sintomi fisici o psicologici per i quali tutti i trattamenti possibili hanno fallito. E si stabilisce che non vi sono metodiche palliative disponibili entro un tempo e un rapporto rischio-beneficio che il malato può tollerare.

Tipologie di sedazione palliativa

Esistono vari tipi di sedazione utilizzata nelle cure palliative:

  • Sedazione temporanea o di sollievo (respite): è una somministrazione appunto temporanea e va utilizzata quando i sintomi sono potenzialmente reversibili o quando è opportuno rivalutare l’indicazione alla sedazione.
  • Sedazione temporanea intermittente: è temporanea, ma viene ripetuta nel tempo. Questo consente alla persona di avere periodi di tempo in cui non è sedata e di valutare se il sintomo è refrattario in modo permanente.
  • Sedazione palliativa continua: la somministrazione di sedativi avviene in modo continuo e viene attuata con un dosaggio di partenza che viene poi modulato per il necessario controllo della sofferenza.
  • Sedazione palliativa d’emergenza: utilizzata in eventi catastrofici, acuti e refrattari, dove vi è una causa di morte imminente.

Per approfondire:Come si somministrano i farmaci palliativi?

Sedazione palliativa: guarda il video completo

Data pubblicazione: 06 settembre 2025

Autore

brunonicora
Dr. Bruno Nicora Palliativista, Anestesista, Neurofisiopatologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 2001 presso PAVIA.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Alessandria tesserino n° 4449.

Oltre quindici anni di esperienza in terapia intensiva come anestesista-rianimatore, con un approccio clinico e umano “first aid oriented”. Ha diretto per dieci anni il Piccolo Cottolengo di Tortona, accompagnando bambini con disabilità gravi. Esperto in medicina palliativa, ricerca scientifica, management sanitario e innovazione tecnologica applicata alla clinica, con formazione manageriale EMMLOS all’Università di Pavia.

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