Pensieri ossessivi reali.

I pensieri ossessivi possono diventare reali?

a.devincentiis
Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta

Nelle sessioni precedenti abbiamo parlato di trappola delle ossessioni, evidenziando come i pensieri ossessivi possano nascere dal nulla partendo da una semplice ipotesi priva di un reale fondamento con la vita emotiva di chi la produce. Successivamente, parlando di rimuginazione ossessiva abbiamo descritto in quali trappole ci si imbriglia nel tentativo illusorio di risolvere le dinamiche di questo pensiero e di come più si tenta di trovare una soluzione mentale più si complica il problema.

Si può credere alle proprie ossessioni?

Ma un’altra trappola nella quale l’ossessivo cade è quella di credere al contenuto della sua ossessione. C’è chi, nonostante non riesca a liberarsi dalla sua rimuginazione, è consapevole dell’assurdità e dell’irrazionalità di essa e, quindi, il suo disagio è solo quello della presenza di un pensiero non desiderato, in molte occasioni, invece, il portatore di questo ne rimane spaventato animato dall’idea che se ha prodotto un tal pensiero, forse, una motivazione profonda ci sarà, “e se volessi farlo davvero?” “e se fosse reale?” costruendo un'ossessione sull’ossessione! E più questo pensiero non è conforme con la propria morale più questo spaventa. Ma chi ne rimane spaventato non riesce a vedere che è proprio qui la chiave di lettura in grado di confermare che non si tratta di un desiderio o di una pulsione reale che si vorrebbe davvero mettere in atto.

Proviamo a fare un esempio. Un pensiero ossessivo del tipo: “e se facessi del male a qualcuno”? Tende, ad una certa categoria di ossessivi, a sembrare così reale al punto tale da evitare, addirittura, l’oggetto del suo pensiero aggressivo nel timore di metterlo in atto, ed ecco che altre forme di rimuginazioni prendono origine “se l’ho pensato allora, voglio farlo davvero” “se voglio farlo sono una persona cattiva” “che razza di figlio o padre o madre sono se faccio di questi pensieri?” Animato, probabilmente, da un idea o credenza di fondo molto radicata del tipo: “certe cose non si devono pensare”!

Per approfondire:Quando le nostre convinzioni ci fanno ammalare

Cosa succede nella mente dell'ossessivo?

La riflessione che l’ossessivo non riesce a fare, impegnato a risolvere la sua complicata equazione mentale o accecato dalla paura, è che più il pensiero lo spaventa più sarà improbabile che possa essere realizzato. La paura provata da quell’idea rappresenta proprio il messaggio che evidenzia che essa nulla ha a che fare con delle reali intenzioni.

Provate ad immaginare uno psicopatico che mette in atto un’azione violenta verso qualcuno, pensate che si imbatta in una serie di rimuginazioni mentali animate dalla paura dell’idea di quello che sta per fare? Se lo pensate siete in errore ed avreste bisogno di un approfondimento della letteratura in merito. Lo psicopatico non solo agisce di impulso ma, il più delle volte, è convinto della giustezza del suo atto violento, vissuto come la cosa più giusta verso qualcuno che lo meritava davvero. Ma non occorre essere psicopatici per non essere spaventati da un’azione che si ritiene corretta secondo la propria morale o i propri reali desideri. Se siamo davvero intenzionati a commettere un’azione che riteniamo giusta secondo la nostra filosofia di vita non ne siamo spaventati ma, in certe occasioni, ne saremmo addirittura eccitati.

L’ossessione di essere un pedofilo, ad esempio, è spesso aggravata da quella che abbiamo già definito l’ossessione sull’ossessione, ossia da un pensiero del tipo: “se questa ossessione fosse vera”? Dimenticando, o meglio, non essendo a conoscenza del fatto che un pensiero pedofilico al vero pedofilo non spaventa affatto, al contrario ne è eccitato mentre la sua vera preoccupazione sarebbe quella di come mettere in atto i suoi impulsi senza subire conseguenze legali (e il più delle volte non compare nemmeno tale preoccupazione).

L’ossessione, in definitiva, se ci spaventa ci sta già segnalando che non è reale, che mai la realizzeremmo e più ci spaventa più ci sta garantendo che non fa parte del nostro sistema morale. C’è di più: certe ossessioni possono addirittura nascere da un desiderio totalmente opposto dal loro contenuto. Si può amare così tanto una persona che il timore di perderla fa scaturire l’ossessione di abbandonarla gettandoci in confusione. “amo così tanto la mia ragazza che mai vorrei lasciarla, non so come farei senza di lei, starei male se la lasciassi, chissà come mi sentirei se lo facessi davvero! Mio Dio perché penso queste cose? Allora potrei anche farlo? Ma se penso che potrei farlo allora c’è qualcosa che non va"? Ed ecco che una sequenza apparentemente logica ma irrazionale da il via ad un'ossessione insostenibile. È così vale per i pensieri aggressivi.

In conclusione, contrariamente al senso comune dell’ossessivo, il suo pensiero disturbante non solo gli ha comunicato, attraverso la paura, che mai sarà attuato ma che, forse, il suo sistema morale lo spinge proprio verso un'idea opposta.

Per approfondire:Pillole anti ansia

Per saperne di più

Data pubblicazione: 08 novembre 2013 Ultimo aggiornamento: 08 agosto 2022

271 commenti

#1
Utente 195XXX
Utente 195XXX

Ho trovato questo articolo davvero interessante!! Sono una ragazza che di tanto in tanto soffre della paura di essere lesbica. Ho sperimentato anche l'ossessione sull'ossessione: cioè, non solo il pensiero intrusivo del tipo "oddio e se fossi lesbica?", ma anche pensieri del tipo: "se non provi più ansia per questo pensiero, vuol dire che sei lesbica"; o anche "vedi? guardi una ragazza in tv e ti piace, perchè è bella, perchè noti che è attraente..allora sei lesbica". E poi mi metto alla prova, appunto guardando ragazze in tv e cercando di capire se mi piacciono o no. E sembra che ogni apprezzamento che ho sempre fatto in passato ora sia una conferma implicita del mio essere lesbica.
Ovviamente mi rendo perfettamente conto del fatto che l'orientamento sessuale non si modifica a 30 anni di punto in bianco dopo che x una vita mi sono piaciuti solo ragazzi
Inizialmente, quando mi tornano,sono shockata da questi pensieri e penso che assolutamente io non sono lesbica (anche se non ho nulla contro l'omosessualità, solo che non mi appartiene) ma poi col passare dei giorni (mi durano circa una settimana quando arrivano..e poi sto bene circa un mese o anche di +, a seconda dei periodi, completamente libera da questi pensieri) finisco per pensare che forse se l'ossessione mi viene allora è vera.
Mi rendo conto che:
- l'urgenza con cui vorrei una risposta "definitiva al 100%"
- la comparsa del pensiero da un momento all'altro
- la paura che mi genera il contenuto del pensiero stesso
- la ricerca di conferme sulla mia eterosessualità guardando ragazze e cercando di capire se mi piacciono o meno
- i giudizi che esprimo su me stessa quando penso che mi piace vedere due ragazze che si baciano in un film (es. "se ti piacciono allora sei lesbica", che è un tipico modo di pensare "tutto o nulla")
- ecc.. ecc..

fanno pensare che la mia sia solamente un'ossessione che dev'essere trattata come tale.
Ma qui arriviamo al nocciolo della questione: COME posso trattare la mia ossessione da ossessione se essa non è solo un pensiero intrusivo ma IO TEMO il contenuto? Cioè io temo di scoprirmi lesbica quando non voglio esserlo?

Grazie per le sue spiegazioni, i suoi post, la sua disponibilità e la sua voglia di farsi capire dai pazienti.

#2
Dr. Armando De Vincentiis
Dr. Armando De Vincentiis

(..)COME posso trattare la mia ossessione da ossessione (..)

gentile ragazza è qui che deve subentrare l'aiuto di uno specialista che, mediante l'uso di tecniche specifiche, le darà la possibilità di affrontare l'ossessione, appunto da ossessione.

poiché tutto ciò che lei fa:
(..)l'urgenza con cui vorrei una risposta "definitiva al 100%..
...la ricerca di conferme sulla mia eterosessualità guardando ragazze e cercando di capire se mi piacciono o meno (..)

senza che lei se ne renda conto MANTENGONO E ALIMENTANO le sue ossessioni. Anche il fatto di confrontarsi con le ragazze, lo stato di ansia che accompagna il processo può essere mal interpretato e dare vita ad altri dubbi.

il terapeuta, con un orientamento attivo e focalizzato (sistemico-strategico-comportamentale) le farà spezzare questo circolo vizioso.

#3
Utente 195XXX
Utente 195XXX

Ed è possibile che una volta apprese queste tecniche l'ansia non si manifesti alla comparsa del pensiero e che, quindi, il pensiero perda di valore e torni ad essere solamente un pensiero che a caso puo' passare nella mente di chiunque?
Sarebbe bello!
Grazie...ecco la differenza tra studiare sui libri una teoria e capirne la reale applicazione ;)

#4
Utente 326XXX
Utente 326XXX

Salve dottore sono un ragazzo di vent'anni ho letto il suo articolo e l ho trovato interessante e mi ci rispecchio. Circa sei mesi fa nella mia testa è partito un dubbio, questo dubbio è la possibilità di essere gay e mi ha spaventato assai, quel giorno non sono riuscito a mangiare dall'ansia causata. e per circa tre mesi sono stato a pensare al mio problema e a cercare di risolverlo fino a che non ho deciso di parlarne con i miei e decidere di andare da uno psicologo.
In questi primi tre mesi pur provando sempre attrazione fisica per le ragazze anche se meno di prima, nella mia testa sono stati costanti pensieri di questo genere: non riuscire più ad innamorami di una ragazza, avere un rapporto sessuale con loro e pensare di non riuscire oppure che non mi appaghi o addiritura che mi faccia schifo, questi pensieri sembravano davvero reali. e adirittura quando vedevo fotografie di uomini con un bel fisico oppure a fermari a fissare dei miei amici o alcuni uomini per strada mi sembrava di provare un inizio di eccitamento e mi sembrava quasi di volerli baciare, però non era piacevole come quello che provavo per le ragazze. Questo mi creava parecchio disagio. Poi a volte si placava quando finita una partita di calcio o un allenamento, a farmi la doccia con i miei compagni nudi non provavo niente, anche se certe volte nella mia mente partivano questi pensieri assurdi e mi sembrava di provare un inizio di eccitazione ma non era una sensazione piacevole, ultimaente questo mi faceva masturbare di più di quando ero un ragazzo adolescente di quattordici o quindici anni.
sono un paio di mesi che vado da uno psicologoe devo dire che mi sento più tranquillo di una volta, e questo specialista mi ha detto che è una lieve depressione che passano tutti più o meno nella vita quando si finisce la scuola circa ed è un processo di maturazione e in un certo senso mi ci riconosco perchè in questi sei mesi ho smesso di bere e fumarmi le canne con gli amici perchè ora a differenza di una volta non la trovo una cosa appagante e lo trovo stupido perchè quello non è il vero divertimento. mi sento più aperto mentalmente e mi pento di scelte stupide che ho fatto in passato. Il mio psicologo mi ha detto di pensare con leggerezza a questi pensieri che mi passano per la testa perchè sono fasulli. Ma ancora oggi anche se in maniera meno frequente di tempo fa a volte prendono il sopravvento su di me e sembrano reali, cerco di arrovellarmi per trovare una soluzione ma non ne vengo a capo e mi sembra di essere gay veramente e tutte le mai passioni che vanno dallo sport al suonare ecc.. vengono messe in discussione.. la ringrazio in anticipo se pùò darmi un consiglio su come fare per cercare di pensare con leggerezza a queste cose e come secondo lei potrei cercare di essere più sereno e tranquillo quando mi prendono questa paranoie?? le ricordo che sono un ragazzo che ha avuto le sue esperienze sessuali e alcune ragazze. e fino a sei mesi fa non ho mai creduti essere omosessuale

#5
Utente 195XXX
Utente 195XXX

Il dottore ti risponderà in maniera sicuramente più accurata e professionale di me, ma nel frattempo siccome mi trovo online ti rispondo con la mia esperienza: questi pensieri, che possono passare per la mente di qualsiasi persona, si "attaccano" alla tua perchè li temi. E' questo il meccanismo che li tiene in vita e li rende reali (solo) ai tuoi occhi.
Se hai letto l'articolo qua sopra scritto dal dott. De Vincentiis, avrai intuito che il fatto stesso che ti facciano paura è indice del fatto che NON ti appartengono. Quindi, non sei gay, hai probabilmente (ma questo va verificato appunto da uno specialista psicoterapeuta) un disturbo d'ansia che come tale va curato!
Di che orientamento è il tuo psicoterapeuta? Da cio' che dici, non sembra essere cognitivo-comportamentale o breve strategico.
A questo proposito, il dottor De Vincentiis saprà darti migliori delucidazioni.
Non mollare :) ciao

#6
Dr. Armando De Vincentiis
Dr. Armando De Vincentiis

l'utente 195964 è stato così chiaro che non necessita di una mia integrazione.
Quando la trappola del pensiero ossessivo non la si sbroglia da soli l'aiuto di un teraputa di orientamento come quelli suggeriti diventa indispensabile.

#7
Utente 326XXX
Utente 326XXX

E' laureato in psicologia clinica, avrò fatto circa dieci sedute da un 'ora dove mi fa parlare dei miei problemi e poi discutiamo, e devo dire che sono molto più tranquillo di prima e molte cose che mi dice calzano con quello che mi sta succedento, e mi rendo conto che quando penso che l'omossesualità è una cosa normale e non c'è nulla di strano riesco a rimanere tranquillo. A volte però ogni cinque, sette,dieci giorni questi pensieri sono più forti di me e per la mia mente c'è un continuo di questi pensieri:cosa penseranno i miei amici, le mie ex ragazze, le donne mi piacciono ma non mi convincono, devo provare ad andare con un uomo ma allo stesso tempo rabbrividisco al solo fatto di pensarci, mi immedesimo in altre persone gay e questo non mi fa vivere bene. Questo mi succede per qualche giorno fino a che i miei non mi danno una strigliata oppure qualcuno mi da la conferma che non sia vero

#8
Dr. Armando De Vincentiis
Dr. Armando De Vincentiis

(...)questi pensieri sono più forti di me e per la mia mente c'è un continuo di questi pensieri:cosa penseranno i miei amici, le mie ex ragazze, le donne mi piacciono ma non mi convincono, devo provare ad andare con un uomo ma allo stesso tempo rabbrividisco al solo fatto di pensarci, mi immedesimo in altre persone gay e questo non mi fa vivere bene (..)

questo video le renderà meglio l'idea del lavoro illusorio dell'ossessivo
http://www.youtube.com/watch?v=Ui3yNBrLgs0

#9
Psicologo
Psicologo

Carissimo che Bell' Articolo molto chiaro: Ad un mio paziente le diedi la formula da usare nel Training Autogeno: I Pensieri mi sono indifferenti! lo sai cosa accade a distanza di due mesi?
Completamente un latra persona... Un Abbraccio Elton

#10
Utente 326XXX
Utente 326XXX

Grazie dottore, un'ultima cosa secondo lei che terapie o che tecniche dovrei usare per essere aiutato, perchè la mia mente nell'arco della giornata manda tante frecciatine a riguardo e a volte si ferma di più a rifletterci senza trovare via d'uscita?

#11
Utente 326XXX
Utente 326XXX

Grazie dottore, un'ultima cosa secondo lei che terapie o che tecniche dovrei usare per essere aiutato, perchè la mia mente nell'arco della giornata manda tante frecciatine a riguardo e a volte si ferma di più a rifletterci senza trovare via d'uscita?

#12
Dr. Armando De Vincentiis
Dr. Armando De Vincentiis

non ci sono tecniche fai da te o che possano essere apprese on line, ma sarà l'eventuale specialista a suggerire il percorso o le tecniche adatte al proprio problema.

#13
Utente 326XXX
Utente 326XXX

Salve ho letto l'articolo e l'ho trovato molto interessante.. noto molti punti in comune con la mia storia ma non sono sicura al 100% che si tratti di un'ossessione poiché ho paura di illudermi...cerco di esporre il problema..sto da sei anni con un ragazzo molto premuroso e molto preso da me...durante un week end abbiamo dei rapporti sessuali ( in un episodio sono io a doverlo calmare perché dovevamo uscire ed eravamo in ritardo ma a lui andava lo steso...)..alla fine di questo week end mi lascia a casa e la notte sogna di masturbarsi a vicenda con un duomo...questo episodio lo sconvolge a tal punto da non dormire per giorni rimanere a letto immobilizzato e non facendosi sentire perché non riesce ad affrontare con me la argomento...nei giorni seguenti si insinua sempre di più il dubbio di una sua presa di coscienza sulla sua omosessualità confermata dal fatto di essersi eccitato vedendo un video gay...per due settimane è rimasto in uno s

#14
Utente 326XXX
Utente 326XXX

Salve ho letto l'articolo e l'ho trovato molto interessante.. noto molti punti in comune con la mia storia ma non sono sicura al 100% che si tratti di un'ossessione poiché ho paura di illudermi...cerco di esporre il problema..sto da sei anni con un ragazzo molto premuroso e molto preso da me...durante un week end abbiamo dei rapporti sessuali ( in un episodio sono io a doverlo calmare perché dovevamo uscire ed eravamo in ritardo ma a lui andava lo steso...)..alla fine di questo week end mi lascia a casa e la notte sogna di masturbarsi a vicenda con un duomo...questo episodio lo sconvolge a tal punto da non dormire per giorni rimanere a letto immobilizzato e non facendosi sentire perché non riesce ad affrontare con me la argomento...nei giorni seguenti si insinua sempre di più il dubbio di una sua presa di coscienza sulla sua omosessualità confermata dal fatto di essersi eccitato vedendo un video gay...per due settimane è rimasto in uno stato confusionale per giorni e adesso ha iniziato ad andare da uno psicologo...si sente più sereno e man mano si sente sicuro di una sua omosessualità perché i maschi non gli fano più cosi tanto schifo mentre le donne non lo attraggono più... dal momento esatto in cui ha fatto il sogno non ha più avuto pensieri sessuali su di me...non lo attratto più fisicamente da quel punto di vista sottolineandomelo di continuo..strano visto che il giorno prima non lo fermava nessuno....comunque dal sogno sono passate tre settimane e lui ne è sempre più certo....mi evita e sta conoscendo come amico un ragazzo gay che sta vivendo la sua stessa situazione..è possibile che si tratti di un ossessione.da quando ha fatto il sogno non è più lo stesso si chiama da solo frocio per scherzare ( non avrebbe mai usato quella parola prima ma la giustifica perché da solo se la può dire) in più va attribuendo a dei nostri problemi passati dei segnali della sua omosessualità o qualsiasi movimento che fa con la mano come delle conferme...ma segnali in passato non ce n erano mai stati...

#15
Utente 326XXX
Utente 326XXX

Salve ho letto l'articolo e l'ho trovato molto interessante.. noto molti punti in comune con la mia storia ma non sono sicura al 100% che si tratti di un'ossessione poiché ho paura di illudermi...cerco di esporre il problema..sto da sei anni con un ragazzo molto premuroso e molto preso da me...durante un week end abbiamo dei rapporti sessuali ( in un episodio sono io a doverlo calmare perché dovevamo uscire ed eravamo in ritardo ma a lui andava lo steso...)..alla fine di questo week end mi lascia a casa e la notte sogna di masturbarsi a vicenda con un duomo...questo episodio lo sconvolge a tal punto da non dormire per giorni rimanere a letto immobilizzato e non facendosi sentire perché non riesce ad affrontare con me la argomento...nei giorni seguenti si insinua sempre di più il dubbio di una sua presa di coscienza sulla sua omosessualità confermata dal fatto di essersi eccitato vedendo un video gay...per due settimane è rimasto in uno stato confusionale per giorni e adesso ha iniziato ad andare da uno psicologo...si sente più sereno e man mano si sente sicuro di una sua omosessualità perché i maschi non gli fano più cosi tanto schifo mentre le donne non lo attraggono più... dal momento esatto in cui ha fatto il sogno non ha più avuto pensieri sessuali su di me...non lo attratto più fisicamente da quel punto di vista sottolineandomelo di continuo..strano visto che il giorno prima non lo fermava nessuno....comunque dal sogno sono passate tre settimane e lui ne è sempre più certo....mi evita e sta conoscendo come amico un ragazzo gay che sta vivendo la sua stessa situazione..è possibile che si tratti di un ossessione.da quando ha fatto il sogno non è più lo stesso si chiama da solo frocio per scherzare ( non avrebbe mai usato quella parola prima ma la giustifica perché da solo se la può dire) in più va attribuendo a dei nostri problemi passati dei segnali della sua omosessualità o qualsiasi movimento che fa con la mano come delle conferme...ma segnali in passato non ce n erano mai stati...

#16
Dr. Armando De Vincentiis
Dr. Armando De Vincentiis

purtroppo non conoscendo la storia clinica del suo ragazzo le ipotesi possono essere molte. Il rischio è che l'ossessione possa far compiere scelte poco funzionali con il solo scopo di mettersi alla prova.

#17
Ex utente
Ex utente

Vorrei un chiarimento riguardo al concetto del come le ossessioni possono diventare "reali" (il loro contenuto) per chi le prova.
Ho ascoltato una conferenza tenuta da uno psicoanalista che diceva che i Borderline, ad esempio, esperiscono ossessioni diverse dai pazienti nevrotici e questa differenza sta nel fatto che i Borderline credono al contenuto delle loro ossessioni.
Questa cosa mi ha spaventata, perchè io in passato ho sofferto di alcune ossessioni e in certi periodi ero portata a "credere" al loro contenuto.
Ad esempio, se avevo l'ossessione di essere lesbica,a forza di pensarci quasi ci credevo (anche se una parte di me sapeva che non era cosi).
Oppure, se avevo l'ossessione di avere un tumore, quasi ci credevo..
Le ossessioni nei disturbi d'ansia non hanno proprio questa caratteristica?!?
Io credevo di si..

#18
Dr. Armando De Vincentiis
Dr. Armando De Vincentiis

le ossessioni sono un problema di forma non di contenuto e hanno la stessa valenza. Il credere nelle ossessioni NON le rende vere!!
Anche per quelle che lei cita vale il su riportato articolo! :-)

#19
Ex utente
Ex utente

Grazie.. ecco perchè penso che la psicoanalisi non sia d'aiuto per trattare certi disturbi (es. ossessivi).. mette più paure di quelle che dovrebbe curare. Forse la mia è una visione limitata, ma è quel che sento :)

#21
Ex utente
Ex utente

Grazie, ora leggo :)

#22
Utente 331XXX
Utente 331XXX

salve dottore,sono una ragazza di 33 anni e sono ormai 5 anni che soffro di doc ,ho fatto diverse sedute da uno psicologo della scuola del dott. nardone e ho aquisito tanto ,so come funziona cosè ,cosa fare e cosa non fare perfettamente .poi ho lasciato perche mi sentivo pronta a proseguire da sola.
ho piena consapevolezza di mee delle mie capacità ,ma ormai quando mi sento arrivata al traguardo mi è venuta una confusione riguardo alla mia vita non so piu forse come tornare alla normalita come vivere senza di lui ?,tanto che sto male ma male davvero ..
a questo punto non so se sono io ho se è il doc che si diverte a mettermi dubbi sul non saper piu vivere .
non so se ha capito quello che provo ma è complicato anche solo spiegarlo .
lei cosa mi può dire a riguardo anche se capisco che non sa niente di me e non è facile .
la saluto cordialmente
e volevo dirle che per me lei è molto molto ingamba

#23
Dr. Armando De Vincentiis
Dr. Armando De Vincentiis

(...)ma ormai quando mi sento arrivata al traguardo mi è venuta una confusione riguardo alla mia vita non so piu forse come tornare alla normalita come vivere senza di lui ?,(...)
anche questo sembra il classico dubbio ossessivo che, forse, dovrebbe trattare esattamente come i colleghi della scuola di Nardone le hanno insegnato. presumo che abbiate lavorato sulle rimuginazioni ossessive

#24
Utente 331XXX
Utente 331XXX

si ,ma sa avvolte sembra così reale e così insistente da non riuscire a reagire come si vorrebbe e la cosa più assurda che più sono esperta di tutto cio e più gli attacchi sono sottili e violenti e come se mi pone (il doc) cose sempre più difficili e reali .
mi sento in grado di dire ora basta cosi ,sono sicura che sono pronta a uscirne del tutto ,ma mi manca un qualcosa che non so .
cosè??
saluti

#25
Dr. Armando De Vincentiis
Dr. Armando De Vincentiis

dal doc da soli è troppo complicato uscirne poiché si possono tentare soluzioni che invece di risolvere peggiorano il problema. Il doc necessita di interventi specialistici (psicoterapia)

#26
Utente 331XXX
Utente 331XXX

ultima cosa ,ho iniziato ad avere paura di diventare depressa anche se mi rispondevo che sono la persona che ama tanto la vita poi ,dopo poco mi sento un po giu e mi continuo a dire ma che sono depressa davvero. però non è tanto paura ,anche ma piu angoscia allo stato puro .
vale la stessa regola ce differenza tra paura e angoscia
o mi sento solo un po scoraggiata e quindi triste?
saluti

#28
Ex utente
Ex utente

Caro dott. De Vincentiis, seguo con interesse il suo blog.
Volevo chiederle una cosa, a proposito del topic in questione: nel DSM V, per il DOC sono state ulteriormente fatte delle specifiche a seconda del grado di insight del disturbo. Ma allora mi chiedo: se una persona ha ossessioni del tipo "e se stessi sognando anzichè essere sveglio e non me ne stessi accorgendo (alla Truman Show)?" e fosse totalmente terrorizzata da quel pensiero, tanto che alla fine non sapesse + se fosse vero o no..quello significherebbe avere scarso insight?
Alcune ossessioni spaventano cosi tanto che a forza di averle per forza si finisce quasi per "credere" a quei contenuti..se no che ossessioni sono? Cioè, non sarebbero cosi disturbanti altrimenti e passerebbero subito..no?

#29
Dr. Armando De Vincentiis
Dr. Armando De Vincentiis

è necessario comprendere il tipo di risposta del paziente ed il suo approccio al problema.

Le patologie psicologiche assumono una gravità in base alle modalità con cui vengono affrontate, legga questo
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4088-quando-il-paziente-si-allea-con-la-propria-malattia.html

il tipo di ossessione che cita rappresenta sempre un problema di forma e NON di contenuto sempre che il distacco dalla realtà non sia davvero compromesso e, in tal caso, stiamo uscendo dalla dimensione ansioso-ossessiva e stiamo entrando in altre categorie psicopatologiche.

#30
Dr. Giuseppe Santonocito
Dr. Giuseppe Santonocito

Utente 253774

Credo le sia perfettamente chiaro che per un ossessivo, il solo interrogarsi sulle differenze fra le varie edizioni del DSM relativamente alle ossessioni, sia di per sé una manifestazione della stessa ossessione.

Perciò la sua domanda nulla aggiunge e nulla toglie alla preoccupazione che ci sta dietro. Né ricevendo una risposta affermativa, né ricevendone una negativa.

Come spesso ripetiamo il Dr. De Vincentiis e io agli utenti di questo sito, l'ossessività patologica è un problema di forma, non di contenuto. L'ossessivo crede che facendosi le domande giuste e ottenendo risposte adeguate riuscirà a lenire la sua ansia, senza rendersi invece conto che il semplice FARSI domande è l'ossessività in azione.

In altre parole: uscire dalle ossessioni significa non aver più bisogno di farsi troppe domande "importanti", e non ricevere risposte a tali domande.

#31
Ex utente
Ex utente

Cari dottori, capisco. Grazie.
L'ossessione che avevo citato mi si era "innescata" dopo un violento attacco di panico in cui avevo sperimentato il sintomo "derealizzazione". Da lì mi ero spaventata tantissimo e mi erano partite in automatico domande del tipo "e se stessi sognando e non lo sapessi?" e cose cosi. Ma erano dubbi angosciosi, non convinzioni. E nonostante questo, ho sempre fatto la mia vita, mi sono laureata a pieni voti eccetera.
Quindi, il contatto con la realtà non è sempre stato mantenuto :) Però mi creava molta angoscia e disperazione il solo fatto di poter arrivare a pensare tali assurdità.
Mi chiedevo se ci sono pazienti che hanno certe ossessioni e per loro il contenuto delle ossessioni non è doloroso.
Comprendo che si tratta di un problema di forma, di un meccanismo che intrappola, ma è il contenuto a far paura...

Uscire dalle ossessioni significa non aver più bisogno di farsi troppe domande "importanti", e non ricevere risposte a tali domande.--> con una psicoterapia strategica è possibile davvero uscire dal meccanismo ossessivo? Una volta per tutte intendo?

#32
Ex utente
Ex utente

Ovviamente intendevo dire che il contatto con la realtà era sempre stato mantenuto ;)

Ora sto molto meglio, mi resta a volte la preoccupazione che tutto possa tornare, soprattutto in periodi di stress, e vorrei riuscire a vivere serena non solo gestendo questi pensieri quando si ripresentano, ma non avendoli proprio +.
Non so se questa sia utopia..

#33
Dr. Giuseppe Santonocito
Dr. Giuseppe Santonocito

>>> Mi chiedevo se ci sono pazienti che hanno certe ossessioni e per loro il contenuto delle ossessioni non è doloroso.
>>>

Se non è doloroso, non è un'ossessione! E se non è un'ossessione, non si può parlare di pazienti!

Le ossessioni non dolorose sono: le passioni, gli hobby, gli amori sani, le idee fisse produttive che portano a risultati positivi, ecc.

>>> Comprendo che si tratta di un problema di forma, di un meccanismo che intrappola, ma è il contenuto a far paura...
>>>

È proprio perché non si riesce a non percepire il contenuto delle ossessioni come doloroso e preoccupante (ansia) che è necessaria una cura, e NON l'ossessivo tentativo di cavarsela da soli:

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2109-ansia-depressione-problemi-sessuali-relazionali-c-posso-farcela-da-solo.html

>>> con una psicoterapia strategica è possibile davvero uscire dal meccanismo ossessivo? Una volta per tutte intendo?
>>>

Sì, è possibile.

Non sarebbe onesto nasconderle che le ossessioni sono un po' la "bestia nera" della psicoterapia (e non solo). Si deve sradicare il meccanismo ossessivo alla base, una volta per tutte. Altrimenti si riproduce come un virus, finché non riprende forza. E per far questo, la terapia breve strategica è meglio attrezzata di altre forme di terapia.

Ma la motivazione del paziente a seguire le indicazioni del terapeuta è fondamentale.

#34
Ex utente
Ex utente

Mi rendo conto che in me il meccanismo ossessivo è ancora presente, nonostante i significativi miglioramenti che ho fatto. Ma ancora tendo a "ricaderci" e il dubbio ogni tanto si riaffaccia.
Mi rendo conto che ci sto "ricadendo" quando (solitamente accade una volta o due al mese) inizio ad aver paura che tutto possa ritornare. Chiaramente, se stessi davvero bene non me lo chiederei.
Mi rendo anche conto del fatto che il problema è un problema di forma (e che è totalmente inutile che io parli dell'ossessione come se si potesse trovare una reale soluzione al problema, che è "finto"!). So che non sono pazza ad aver avuto il "dubbio" che tutto potesse essere un sogno dopo quell'attacco di panico con derealizzazione, ma che è semplicemente un altro modo di esprimersi dell'ansia.
So molte cose in effetti, ma saperle e basta non mi serve a niente in sostanza.
Questa, purtroppo, (e lo dico senza presunzione per carità) è forse la pecca di una lunga psicoterapia psicodinamica :-(
Sono un po' stanca...e preoccupata.
NOn assumo farmaci, perchè non è stato ritenuto necessario data la scarsa invasività del disturbo, ma voglio stare bene!!
Solo che ormai, sono portata a pensare che meglio di cosi non potrei stare, visti gli anni già passati in psicoterapia...

#35
Utente 331XXX
Utente 331XXX

Salve, sono un ragazzo di 21 anni, è da qualche mese che ho questo pensiero intrusivo, non sto a dire i dettagli, basti dire che è un pensiero molto violento.

In ogni caso, leggendo questo articolo, mi sono spaventato. Quando lei dice che uno psicopatico non prova disgusto per i pensieri violenti che ha, io mi son reso conto che nemmeno io lo ho... o meglio, prima lo avevo, ma ora è come se mi fossi talmente abiutato al pensiero che pensarlo sento una sensazione come di eccitazione, che blocco immediatamente... nemmeno la mia psicologa è riuscita a dare spiegazione di questa cosa, e la cosa mi spaventa... temo che in realtà io voglia fare veramente quelle cose, e che stia solo bloccando questi pensieri, che mi sto creando un finto disgusto solo per cercare di convincermi che non lo voglio fare...

Eppure non sono una persona violenta, se penso di accoltellare una persona provo subito repulsione, ma non la provo per questa immagine particolare che sto avendo, talvotla penso che mi stai venendo in mente perchè devo farla... anzi, per delle frazioni di secondo è come se mi sentissi giustificato a fare quella cosa... ripeto, poi blocco subito il pensiero, ma ho paura che sia un blocco che metto apposta e che voglio fare veramente quello che penso... io non voglio rovinare la vita ne a me ne a nessuno, e il fatto che sto pensiero non mi spventi (e il fatto che non mi spaventa mi spaventa ancora di più) mi fa temere per me stesso e per gli altri...

#36
Dr. Giuseppe Santonocito
Dr. Giuseppe Santonocito

Se ti sei spaventato, molto probabilmente non sei psicopatico, sei "solo" ansioso.

>>> nemmeno la mia psicologa è riuscita a dare spiegazione di questa cosa
>>>

Perché innanzitutto i pensieri ossessivi NON si spiegano. Questo almeno da un punto di vista strategico. Non serve spiegarli, serve eliminarli, se danno oltremodo fastidio.

Che tipo di trattamento stai facendo con la psicologa?

#37
Dr. Armando De Vincentiis
Dr. Armando De Vincentiis

(...) prima lo avevo, ma ora è come se mi fossi talmente abiutato al pensiero che pensarlo sento una sensazione come di eccitazione, che blocco immediatamente... e la cosa mi spaventa...

uno psicopatico non si spaventerebbe di certo. E' solo una modalità dell'ossessione di esprimersi.

#40
Utente 331XXX
Utente 331XXX

Quando dicevo che la psicologa non era riuscita a dare una spiegazione, intendevo riguardo al fatto che mi sentissi come "eccitato" al pensiero di fare quelle cose.

In ogni caso con la psicologa non ho ben chiaro quale sia il trattamento, posso dire che faccio sedute settimanali e non assumo farmaci di alcun tipo.

Ripeto, al momento la mia preoccupazione è di voler fare veramente quelle cose, e che se mi rilasso o mi lascio andare, le farò in automatico, quasi senza accorgermene!

In ogni caso grazie mille delle risposte!

#41
Utente 167XXX
Utente 167XXX

Buona sera,sono molti anni che vado in giro da medici psichiatri e psicologi non ho ancora capito molto riguardo al mio malessere psicofisico.Ho piu' di cinquant'anni soffro costantemente, sembra avessi cefalea , stordimento,stanchezza,difficolta' di concrentrazione e di memoria ecc,quando cammino mi sento sbandare come fossi ubriaco pero' ho anche paura di vivere di agire,di sbagliare insomma tanta insicurezza anche nei rapporti affettivi soprattutto la mia sessualita' è stata sempre debilitata anche nelle poche occasioni dove ho frequentato una donna "normale" ANCHE CON LE PROSTITUTE pero' soffro di un dolore eiaculatorio insieme a anorgasmia ipersensibilita' del glande. Naturalmente sono andato decine di volte da un Andrologo,ecc ,Ho la PROSTATITE CRONICA che non riesco a guarire. Uno psichatra dice che sono depresso le medicine pero' non mi aiutano, un atro dice che ho disturbi di personalita' SCHIZOIDE ma le medicine non funzionano ultimamente un altro psichiatra mi ha prescritto "CRITTICO" forse potrebbe essere utile per L'OSSESSIONE DI ESSERE GAY ma credo che le ossessioni potrebbero essere anche altre difficilmente decifrabili.DECINE DI PSICOLOGI non mi sanno aiutare a capire il problema e quindi credo che se non ci sono le idee chiare come possono agire ? se non si conosce il problema come si puo'contrastarlo? Ho fatto anche 20 anni di psicoanalisi questa volta sono certo che il dottore sbagliava con ipotesi non verificabili.Sono io che non so esprimere la mia sofferenza? Sono un caso raro non contemplato dalla psicologia? Ho trovato dottori incapaci? L'ultima psicologa che ho incontrato mi chiede sempre informazioni dopo 5 mesi di terapia non so se ha capito qualcosa mi fa sempre domande costantemente come se non mi conoscesse ancora come se non avesse afferrato quale sia il mio vero problema. saluti grazie mille ANGIOLO

#42
Dr. Armando De Vincentiis
Dr. Armando De Vincentiis

gentile utente, purtroppo, senza conoscerla non possiamo azzardare ipotesi in questa sede, lei ha parlato di 20 anni di psicoanalisi, decisamente troppi!! Oltre alla cura farmacologica ha pensato, o ha già provato un approccio diretto e focalizzato sul problema come ad esempio le terapie di orientamento comportamentali e/o brevi strategiche?

#43
Utente 195XXX
Utente 195XXX

Salve dottore, a questo proposito vorrei porle una domanda:
a volte - quando sono sotto stress - mi capita di non essere sicura di aver fatto/detto veramente una cosa. E questo mi fa arrabbiare tantissimo perchè mi sembra impensabile non ricordarmi.
Ad esempio, so che un determinato fatto è avvenuto, ma a forza di ripensarci è come se iniziassi a mettere in dubbio la mia memoria...
è un meccanismo ossessivo?

#45
Ex utente
Ex utente

Articolo interessante... ma se l'ossessione di essere gay nasce da occasionali fantasie masturbatorie durante la prima adolescenza è lo stesso principio? Per esempio può succedere che ci si stanca delle solite fantasie e si inizia ad esplorare verso altri confini, per esempio verifico se sono gay masturbandomi con fantasie gay, per poi rimanere sconvolto quando ti ecciti... le prime volte non ci fai caso, ma con il tempo si covano le paure che danno origine all'ossessione... In tal caso il contenuto dell'ossessione non ha una ragione irrazionale... o sbaglio? Cosa ne pensate?

#47
Dr. Giuseppe Santonocito
Dr. Giuseppe Santonocito

L'ossessività è un "vizio di forma", ossia è lo stesso meccanismo ossessivo che genera la paura di poter essere gay, di poter essere infetti, di poter essere malvagi ecc. ecc.

Perciò non serve a nulla esplorare le cause remote, serve capire quali sono i comportamenti e pensieri che mantengono in vita l'ossessione, come ad esempio il mettersi alla prova (masturbarsi " per vedere se sono gay").

#48
Ex utente
Ex utente

Vi ringrazio del chiarimento dottori, mi verrebbe voglia di chiedervi qualcosa riguardo le mie fantasie però mi trattengo per non fare il gioco della mia parte ossessiva. Non so se in questo caso (paura omosessuale) è vero, ma negli altri disturbi d'ansia (come insonnia per un impegno) i pensieri diventavano reali, in quanto più li temi, più "diventa trasgressivo caderci" e ansiosamente li fai diventare veri (o almeno inconsciamente tendi a provarci). Nelle fantasie sessuali sembra un meccanismo del genere (ma potrei sbagliarmi) che altera la percezione, così come testarsi a guardare i ragazzi per vedere se ti attraggono, ormai lo sguardo si focalizza automaticamente su persone del tuo sesso. Anche se ho la tentazione evito di fare domande, tanto come già detto al telefono Dr. Santonocito, mi basta il tempo per organizzarmi economicamente e affrontiamo la questione faccia a faccia (già il "contatto" telefonico cambia molto, non voglio immaginare quello faccia a faccia, ora inizio a capire i limiti del consulto online). E' da 12 anni che nuoto nel dubbio (anche se una volta erano semplici pensieri turbanti e non proprio sensazioni o addirittura eccitazioni)... Ringrazio anche il Dr. De Vincetiis. A presto. ;)

#49
Ex utente
Ex utente

Caro dott. De Vincentiis,
volevo chiederle se a suo avviso (essendo lei "nato" come psicoanalista se non erro) ci sono delle motivazioni inconsce che causano l'avere un tipo di ossessione piuttosto che un'altra.
Cioè: se io ho l'ossessione di poter essere lesbica, signfiica che in fondo lo sono e non l'accetto? Io però non credo assolutamente di esserlo e accanto a me non vorrei mai avere una donna nel mio futuro, ma il mio ragazzo che amo tanto!
E allora perchè questi maledetti assurdi pensieri ogni tanto ritornano? Quando sto bene mi fanno quasi ridere e sembra che non mi siano mai appartenuti..quando tornano sto male!!
E' possibile liberarsene una volta per tutti o sarò costretta a conviverci? Dopo anni di analisi non capisco ancora a cosa siano dovuti.
La mia terapeuta dice che assolutamente non c'entrano con l'essere lesbica....

#50
Dr. Armando De Vincentiis
Dr. Armando De Vincentiis

Gentile utente 344195 , se ha ben letto il post iniziale, e gli allegati comprenderà che non esiste alcuna causa inconscia nella formazione di un pensiero ossessivo. Esso non è un problema di contenuto ma di forma!

#51
Dr. Armando De Vincentiis
Dr. Armando De Vincentiis

(...)Dopo anni di analisi non capisco ancora a cosa siano dovuti.(..)
appunto, non c'è nulla da capire, se non quelle trappole cognitive (non inconsce) che portano alla formazione e reiterazione del pensiero

#52
Ex utente
Ex utente

Infatti il mio quesito nasceva dal fatto che mi chiedo, allora, come mai alcuni terapeuti e analisti insistano ad interpretare la formazione di tali pensieri. Mi crea un po' di confusione la cosa...
Sono ben contenta di eliminare il problema trattandolo come un problema di forma e non di contenuto, quindi trattando l'ossessione da ossessione e non come enigma da risolvere, ma in questo mi dovrebbe aiutare la mia terapeuta giusto? Ma è di altro avviso...
Non si puo' quindi certo dire che la psicoanalisi sia utile per tutti i disturbi, come invece sostengono gli analisti... almeno non nel mio caso, non del tutto :(

Ci sarà mai un po' di chiarezza all'interno della categoria dei terapeuti? :)
Grazie, la trovo interessantissimo da leggere.

#53
Dr. Armando De Vincentiis
Dr. Armando De Vincentiis

purtroppo è difficile uscire da certi orientamenti che, a volte, hanno la forza di un vero indottrinamento.
Per rispondere alla sua domanda sulla mia formazione, io nasco come terapeuta sistemico-relazionale e famigliare (la scuola era di doppia matrice, strategica e psicoanalitica)( ma ho dovuto far fronte al fatto che, sotto l'aspetto terapeutico, alcuni modelli (analitico ma anche famigliare) non erano adeguati alla soluzione di problemi come ossessioni ansie e fobie ed ho dovuto approfondire, per la mia pratica terapeuta, i modelli comportamentali e, soprattutto, strategici. La psicoterapia deve avere funzione di problem solving e non la conferma o meno di un orientamento teorico. Quindi va applicato ciò che funziona. Quando si va a caccia dei significati inconsci ma manche relazionali delle ossessioni o delle fobie , si prolunga la caccia alla guarigione.
le consiglio questo libro
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/2106-ansia-quale-psicoanalisi-un-libro-per-capire.html

#54
Utente 167XXX
Utente 167XXX

Buongiorno ho letto il commento ultimo di una ragazza, anche io non ho capito il problema nel mio caso ho paura di essere omosessuale che non accetto,penso che nasce nell'inconscio ecc ecc .Purtoppo la mia situazione non è chiara,il medico ha tentato varie volte con antdepressivi,ansiolitici anche antipsicotici. NESSUN RISULTATO,SEMBRA CHE IO SOFFRO ANCHE DI FOBIA SOCIALE,HO QUASI PERSO LE SPERANZE DI SENTIRMI BENE ECC ECC NON SO COSA FARE!!!!!!!!!!!!!!

#55
Dr. Armando De Vincentiis
Dr. Armando De Vincentiis

(...),penso che nasce nell'inconscio (..)
innanzitutto uscire da questa convinzione e affrontare un percorso psicoterapeutico adeguato. Per i disturbi ossessivi i modelli comportamentali (terapia strategico-breve e cognitivo-comportamentale) sono di maggior elezione!

#56
Dr. Armando De Vincentiis
Dr. Armando De Vincentiis

Utente 344195 purtroppo è difficile uscire da certi orientamenti che, a volte, hanno la forza di un vero indottrinamento.
La psicoterapia deve avere funzione di problem solving e non la conferma o meno di un orientamento teorico. Quindi va applicato ciò che funziona. Quando si va a caccia dei significati inconsci ma manche relazionali delle ossessioni o delle fobie , si prolunga la caccia alla guarigione.
le consiglio questo libro
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/2106-ansia-quale-psicoanalisi-un-libro-per-capire.html

#57
Ex utente
Ex utente

Un'ultima curiosità, dottor De Vincentiis: quando lei scrive "Quando si va a caccia dei significati inconsci ma manche relazionali delle ossessioni o delle fobie , si prolunga la caccia alla guarigione." intende dire che gli analisti credono che le ossessioni siano un problema di contenuto e non di forma oppure, pur credendo che siano un problema di forma, le riconducono a problemi inconsci/relazionali per tentare di risolverle?
Questo punto non mi è chiaro e per me è un argomento molto interessante, al di là del fatto che soffro sporadicamente di ossessioni.
Grazie dell'attenzione e un saluto

#58
Dr. Armando De Vincentiis
Dr. Armando De Vincentiis

intendo dire che la ricerca dei significanti inconsci di un disturbo ossessivo è un percorso sbagliato e fuorviante!

#60
Utente 346XXX
Utente 346XXX

Sono un ragazzo di 18 anni e non pensavo neanche di scrivere per avere conferme. Mi faccio molte paranoie e ho avuto ossessioni del tipo "sono gay?" già a 14-15 anni e ora un'altra a 18. Le ossessioni che mi faccio a volte mi sembrano stupide, ma altre volte no.. io non vorrei mai una vita con un maschio, né mi piacerebbe l'idea di avere esperienze sessuali con una persona dello stesso sesso, mi fa schifo. Tuttavia quando avevo 14-15 anni insomma nel periodo della prima adolescenza mi eccitavo guardando video gay ed etero e mi sembrava normale. Poi è iniziata l'ossessione, ne ho subito parlato con mio padre che mi ha tolto qualsiasi dubbio, ma in me è restato un forte senso di turbamento per molto tempo che se ne è andato distraendomi sempre, avevo imparato a combatterlo. Da quel momento non mi sono mai eccitato su video gay, non ci ho neanche provato forse per paura ma anche perché mi farebbe schifo andare a cercare queste cose. Da qualche giorno questa paranoia è tornata ma senza alcun particolare motivo.. e mi sono fatto l'ossessione che provo qualcosa per un mio amico anche se la trovo una cosa irrazionale, non faccio che pensare a lui e non capisco perché, non ci farei mai nulla con lui, siamo sempre stati amici, ci siamo litigati per 2-3 mesi e poi siamo ritornati più amici di prima. Quello che so è che io non vorrei mai una vita da gay né da bisessuale, io in fondo so di volere le donne e non gli uomini e che mi piacciono solo le donne. Ma queste mie esperienze remote (solo fantasie) mi turbano.. Mi sto rivolgendo al dottor De Vincentiis, come spiega tutto questo? Anche questo è un disturbo ossessivo? Che non ha alcun fondamento reale? Del resto questa ossessione mi provoca paura per qualcosa che non vorrei mai fare… Attendo una sua risposta

#62
Ex utente
Ex utente

Caro dott. De Vincentiis, mi sono da poco iscritta a questo sito (a proposito, grazie per il servizio che offrite!).
Ho letto molti dei suoi articoli sull'ansia e sui pensieri ossessivi prima di iscrivermi e li trovo molto interessanti.
Da un po' di tempo ho un'ossessione (prima ne avevo altre: paura di poter far male ai miei cari, paura di dimenticare le cose, paura di aver fatto veramente una cosa quando in realtà sapevo che non potevo averla fatta, paura di avere una certa malattia...): quella di poter essere lesbica e non saperlo o cmq non accettarlo, anche se sono felicemente fidanzata da qualche anno con un ragazzo che amo.
Tutto è nato quando ho sentito di un'attrice che ha fatto coming out e non me l'aspettavo (pensavo fosse etero). Allora mi son detta: ecco vedi, anche io potrei esserlo senza saperlo (abbiamo + o meno la stessa età--> 30 anni). Pensavo che a 30 anni l'orientamento sessuale fosse già definito da un pezzo.. e a me son sempre piaciuti i maschi anche se non nascondo che talvolta nelle mie fantasie ci sono state ragazze immaginarie, ma fino a questa ossessione la ritenevo una cosa innocua e normalissima e non dubitavo del mio orientamento! Ora guardo le ragazze per testarmi e mi sembra che mi possano piacere o addirittura che io possa eccitarmi se ci penso!! Ma solo xche testo la mia eccitazione e mi focalizzo lì... è orrendo!! Non perchè ho qualcosa contro le persone gay/lesbiche, ma xche io non voglio esserlo..xche non lo sono e voglio il mio ragazzo nella mia vita!! COME DEVO FARE? aiuto la prego..
sono in terapia psicodinamica da poco e mi fa parlare parlare....

#64
Ex utente
Ex utente

Grazie caro dott. De Vincentiis.. penso che proverò questo tipo di terapia perchè voglio star bene!!

#65
Utente 350XXX
Utente 350XXX

Salve dottore....Sono capitata nel suo post cercando un certo conforto su ciò che mi sta accadendo proprio in questi giorni.....Volevo chiederle se le sostanze stupefacenti possono essere la causa di un disturbo ossessivo.....Grazie mille e complimenti per il suo articolo.

#66
Dr. Armando De Vincentiis
Dr. Armando De Vincentiis

le sostanze stupefacenti possono slatentizzare problematiche psicopatologiche così come possono incrementarle e/o favorirle

#67
Utente 354XXX
Utente 354XXX

Salve a tutti, sono una ragazza di 32 anni e da una settimana mi sto impanicando pensando di poter essere lesbica perche' ho fatto questo: un giorno al lavoro (nuovo lavoro in un altro paese in cui mi sono trasferita da un mese per seguire il mio ragazzo straniero) comunque io sono molto Ermione grenger e Jessica rabbit come aspettative da me stessa la Più Brava e la Più bella. Sono in Ufficio di quasi Sole ragazze e tutte Più piccole di me. Ho notato che una di loro e' sempre l'occhio del Mirino di Uno dei soli tre uomini nell'ufficio e mi so chiesta a parte la effettiva bellezza di lei (Nella norma) cos'altro potesse interessargli, Ed e' il fatto che e' lesbica (e si sa che agli uomini sta cosa stuzzica). E un po' ho rosicato che lei e' guardata e io no. Poi mi so chiesta pure come mai lei quando tutti mi danno attenzioni a mala Peña mi saluta e allora mi sono chiesta se potessi piacerle. Cosi ho prestato attenzioni e mi sono atteggiata un po' come farei con gli uomini per vedere se piaccio e quando ho avuto l'impressione che lei avesse risposto a tale cosa avvucinandosi ho sentito un impulso basso ventre/genitale e francamente ero a disagio, come se stessi a giocattoli col Fuoco e tipo anche tradendo in qualche modo la fiducia del mio ragazzo...insomma sta cosa che ho provato mi ha super spaventata perche' ho pensato cavolo allora sono lesbica. E Più ci ho pensato Più ogni volta che entravo in contatto con questa ragazza avevo la sensazione/paura di esserne come attratta, tanto da arrivare Ad assumere un atteggiamento di paura nei confrontidi tutte le ragazze a lavoro ( rallentandomi nel lavoro troppo presa dalle mie paure di provare all'improvviso attrazione per Donne) ma la mia non era voglia di toccare o essere toccata Era paura di quell'impulso che non avevo codificato. Cosi' mi sono autoscrutata in ogni reazione in presenza di lei e Poi anche Delle altre. Io vi dico solo che ci ho super pianto (venendo da un anno di ansia fortissima pre cambiamento con paura di buttarmi da una finestra, e Tanta terapia e ora ce l'ho fatto mi sono staccata dai miei genitori e vivo col mio fidanzato). Il Punto so che e' la relazione con lui in quanto lui e' Uno che pressa a fare come vuole lui e io sono una che ama fare come piace a me invece. Ma finora mi sono costretta per il quieto vivere della relazione a non fare come volevo sempre e Ad assecondare Più lui. Ne ho parlato tanto con lui e la mia paura (visto che ho l'anello di fidanzamento e promessa di matrimonio) che nonostante lui fica di aver capito non fara' mai Il minimo sforzo di venirmi incontro e il mio futuro sara' cosi' con lui o senza di lui (cosa che tempo non voglio perche' Lo amo) perche arrivero' a non farcela Più. Ora il quadro e' Più limpido credo. Comunque credo di aver chiaro piano piano che sto usando la mia ansia passabel da una ossessione Ad un'altra ma voglio bloccare questa nuova inutile sofferenZa in un momento in cui sto affrontando tante cose( separazione dai miei, nuovo lavoro, nuovo paese e CONVIVENZA. Senza contare che viaggio 5 ore al giorno per Venire al lavoro e qui altre 8 e ho la sveglia alle 5 ogni mattina e rientro alle 20.00, quando a Roma avevo una vita come mi pareva a me lavorando sul Campo e scegliendo gli orari. Qui e' tutto temporaneamte faticoso finche' non troveremo una casa a meta' strada tra il suo e il mio lavoro. Il Punto comunque e' devo avere paura di essere lesbica? Non vorrei ne toccare ne essere toccata ne inmaginarmi in atti sessuali con Donne e con Quella li anche motivo del mio ruminare. Ho solo paura del perche' ho iniziato tutto questo giochetto mettendomi di nuovo profondamente in dubbio su qualcos'altro ora. Spero in un aiuto grazie

#68
Utente 354XXX
Utente 354XXX

Mi scuso per Le parole a volte sgrammaticate e senza senso. Sto scrivendo da un cellulare e il t9 mi cambia Le parole e con il cursore non posso tornare indietro a correggere. Comunque ho dimenticato di aggiungere che da ieri che per la prima volta ho sentito dire al mio ragazzo che sa che Il mio star male viene dalla mia paura del suo modo di trattarmi e che si sforzera' a venirmi incontro ecco la mia paura di essere lesbica si e' ridimensionata. Anche se la mia paura viene da una sensazione che possa essere eccitata in presenza di questa ragazza o anche di tutte Le donne o ieri vedendo in un film una Bella ragazza ammiccante. Questa sensazione mi dusturba e mi scatena ansia e paura. Vorrei capire se provo qualcosa verso Le donne o se sto ingigantendo i risultati emotivi poco chiari di una sfida poco Chiara. Spero in un aiuto. Grazie

#69
Utente 354XXX
Utente 354XXX

Mi scuso ma il cellulare sembra darmi problemi sia con il t9 cambiandomi parole e anche nell'invio. Volevo aggiungere che da ieri il sintomo/paura di essere lesbica e' meno forte , in quanto il mio fidanzato mi ha rassicurata dicendo per la prima volta che secondo lui Il mio star male dipenda dalla paura di lui di come mi tratta e la paura che Sara' sempre cosi'. Mi ha Detto che mi Vera' incontro e ieri gli ho creduto e mi sono sentita tanto meglio. Certo qui al lavoro la presenza di questa ragazza lesbica mi fa Venire dubbi su di me...perche' mi chiedo continuamente se ne sono attratta e poi credo di si...mi sto sforzando di affrontarla quando ne ho l'occasione per sdrammatizzare altrimenti mi fisso e ingigantisco. Ma vorrei avere la certezza che non ho attrazione (circolo vizioso per un'ossiessione) insomma vorrei sentirmi tranquilla di avere ancora Speranza di continuare a costruire un futuro insieme al mio ragazzo o se invece tutto questo dubbio non celasse che sono improvvisamente lesbica e la mia vita deve cambiare (perche' non voglio avere rApporoti intimi con ragazze e Sto lavorando tanto per farmi capire dal mio ragazzo Ed e' l'unica cosa che voglio) ...Insomma ho paura di perdere Le mie certezze e cio' che mi da serenita' per addentrarmi in cose che nemmeno voglio ne cerco. Spero in un aiuto grazie

#71
Utente 354XXX
Utente 354XXX

Grazie Dottore :) ...quindi passera' questa sensazione di dubbio di essere attratta se smettero' di chiedermi se sono o no attratta da lei? Perche' sono in un circolo vizioso che in presenza di lei sono di base agitata in Cerca di verificare conferme perche' Più ci penso Più cerco di scrutare Le mie reazioni fisiche...vorrei interrompere il loop...grazie del supporto comunque

#72
Utente 354XXX
Utente 354XXX

Grazie Dottore :) ...quindi passera' questa sensazione di dubbio di essere attratta se smettero' di chiedermi se sono o no attratta da lei? Perche' sono in un circolo vizioso che in presenza di lei sono di base agitata in Cerca di verificare conferme perche' Più ci penso Più cerco di scrutare Le mie reazioni fisiche...vorrei interrompere il loop...grazie del supporto comunque

#73
Utente 354XXX
Utente 354XXX

Salve di nuovo Dottore, mi sto sentendo molto triste. Perche' ho la sensazione di essere attratta da questa persona non che la voglio toccare in nessun modo ma come se solo la sua presenza mi agita mi fa sentire disagio, imbarazzo ma soprattutto attrazione. E questo non mi piace mi sembra che mi attrae come fosse un Maschio, perche' mi sembra un maschio nell'atreggiamento e questo mi fa iper paura e mi sento tanto profondamente triste. Oltre al fatto che la 'infelicita'' del mio ragazzo sul lato professionale Lo rende un'ameba che non ha mai voglia di fare un granche' rendendomi tutto il mio quitidiano Più pesante, perche' ad ogni mia richiesta lui si impone con decisioni opposte. Sono sconfortata triste confusa

#74
Utente 354XXX
Utente 354XXX

Dottore mi perdoni non posso fare terapia e ho il terrore leggendo su tali disturbi che si possono lenire/curare con lunga terapia cognitivo comportamentale ma tale terapia poi può solo portare ad accettare le emozioni negative e a modificare il nostro modo di guardare e di porci verso il lesbismo in generale...ma poi questo significa dover fare i conti con la possibilità di essere davvero lesbica ? Ne ho il più profondo terrore :( più ci penso più i miei pensieri intrusivi più gli auto test mi fanno credere di esserlo più non voglio e non voglio perdere la possibilità di vivere la mia vita con il mio uomo e con un uomo in generale e NON VOGLIO :((( ho tanta paura di scoprire di esserlo e per tale ragione aver iniziato tutto questo

#75
Dr. Armando De Vincentiis
Dr. Armando De Vincentiis

(..)tale terapia poi può solo portare ad accettare le emozioni negative e a modificare il nostro modo di guardare e di porci verso il lesbismo in generale...ma poi questo significa dover fare i conti con la possibilità di essere davvero lesbica ? (...)

gentile ragazza questa è un'idea scorretta!
NON fare la terapia significa continuare a soffrire e a mantenere vive le idee ossessive!
SE vuole uscirne deve cominciare un percorso terapeutico con un orientamento di tipo comportamentale. Quindi o una terapia di tipo breve strategico o cognitivo comportamentale.
NON perda altro tempo!

#76
Utente 357XXX
Utente 357XXX

Gentile dottore,sono una ragazza che per un paio di mesi (luglio e agosto )ha sofferto di disturbi ossessivi come la paura di far male ad altri. Le cose pian piano sono andate meglio e Mi sono rivolta dopo le vacanze estive dallo psichistra, il quale mi ha prescritto una cura ma io adesso non presento piu alcun sintomo.Mi chiedevo se fosse il caso di intraprendere una terapia anche in assenzadi sintomi?

#77
Dr. Armando De Vincentiis
Dr. Armando De Vincentiis

sarebbe opportuno parlarne con un terapeuta specializzato in terapia strategica o cognitivo comportamentale che possa addestrarla a gestire eventuali ricadute.

#78
Utente 357XXX
Utente 357XXX

Quindi secondo lei iniziare la terapia farmacologica non sarebbe oppurtuno? I dosaggi prescritti sono bassi, lo psichiatra mi ha consigliato di assumere dropaxin iniziando da 0,5 e da aumentare dopo tre giorni a 1 e dopo altri tre a 2, mantenendo la terapia a 2

#79
Dr. Armando De Vincentiis
Dr. Armando De Vincentiis

non posso entrare nel merito della terapia farmacologica. Ma ribadisco l'opportunità di parlarne con uno psicoterapeuta dal vivo.

#80
Utente 357XXX
Utente 357XXX

Gent.le Dott.
ho letto il suo interessante articolo in quanto mi trovo, mio malgrado ad avere un problema grave riguardo ai pensieri ripetitivi. Le premetto che sono una persona altamente suggestionabile e che soffro di stati ansiosi che tra l'altro in questo periodo, complice un'intenso stress lavorativo, si sono ripresentati con veemenza. Quest'estate abbiamo letto le angoscianti notizie dei drammi riguardanti genitori che hanno ucciso i propri figli senza una reale ragione logica. Ecco leggendo qua e la mi sono iniziato a chiedere se potesse accadere anche a me, complice anche questo periodo d'ansia. Ho avuto questa sensazione di forte disagio nei confronti di mia figlia, la mattina stessa in cui ho letto la notizia riguardante due povere bambini uccise dal padre. Non le nascondo la brutta sensazione angosciante che mi ha colto. Successivamente ho avuto lo stesso sentimento nei confronti di mio figlio che dormiva nel so lettino. Una sensazione talmente disagevole e angosciante da non lasciarmi per giorni interi fino a che, divorato dall'ansia, mi sono rivolto al PS per farmi dare dei calmanti. Ora ho paura di avvicinarmi a loro e provo quasi una sensazione di distacco nei loro confronti, quasi volessi proteggerli da un Papà cattivo... Il suo articolo mi ha decisamente rincuorato capendo che la risposta ai miei dubbi stava proprio nella mia reazione ansiosa. Amo i miei figli che considero in generale il senso della vita di ogni uomo. Ciò nonostante parlerò di questo disagio con la mia Psicologa in quanto lo considero parte di un disagio, quello ansioso, che DEVO e VOGLIO risolvere. Grazie

#81
Utente 359XXX
Utente 359XXX

Buongiorno, sono una studentessa universitaria di 25 anni. Più di un anno fa ho conosciuto un ragazzo musulmano col quale ho condiviso una storia di un anno che però mi ha creato alcuni problemi a livello psicologico a causa della sua gelosia, della sua possessività e del sui continui attacchi sulla mia vita passata che era poi la normale vita di una ragazza occidentale che esce, va a ballare e beve con i suoi amici. Ho amato tantissimo questo ragazzo nonostante tutto e per molti versi ho cercato di adattarmi a lui andando però a ledere la mia personalità e le mie poche sicurezze personali. A Giugno però la situazione è diventata insostenibile, ho iniziato a stare male e ad avere pensieri ossessivi sul mio ex ragazzo autoconvincendomi di volerlo. Questo mi ha portato ad allontanarmi dal mio attuale ragazzo. Ho convissuto con quei pensieri ossessivi in maniera molto dura, mi venivano frequentemente attacchi di panico e non volevo accettare di volere di nuovo il mio ex e mi vergognavo di avere quei pensieri. Piangevo, sudavo, non dormivo, mi autocondannavo, mi disprezzavo, mi sentivo una traditrice nei confronti del mio attuale ragazzo e non riuscivo a pensare alla mia vita senza quell'ossessione. Mi sono rivolta a una psicoterapeuta che mi ha aiutata a capire che i pensieri sul mio ex ragazzo erano un modo attraverso il quale il mio subconscio cercava di farmi allontanare dal mio ragazzo e anche un modo per tormentarmi e farmi credere di essere la persona sporca che il mio ragazzo mi faceva credere di essere per il fatto che uscivo, bevevo ecc. Con l'aiuto della mia famiglia e tanta forza di volontà piano piano con i giorni sono stata meglio, ho iniziato e guardare al futuro della mia vita, a fare progetti, a dedicarmi alle cose che prima trascuravo e soprattutto a dedicarmi a me stessa. L'ansia era quasi sparita, la depressione no, ma continuavo ad andare dalla psicoterapeuta e a prendere sempre una pastiglia di Efexor al giorno. Tra le mie abitudini c'era quella di guardare un film prima di andare a dormire. Pochi giorni fa ho deciso di guardare America Beauty. E' stata una scelta puramente casuale e anche sbagliata dato che non mi ha appassionato tanto come film, anzi per certi versi mi ha fatto proprio schifo. La parte che più mi ha inorridita è stata quella in cui il padre della famiglia protagonista della storia si interessa all'amichetta di sua figlia adolescente. E' lì che è scattato tutto. Ho pensato: che schifo se anche io potessi interessarmi al padre di una mia amica o addirittura al mio! Da lì ho fatto un film tutto mio immaginandomi mostruosamente perversa, innamorata di mio padre, provocante nei suoi confronti ecc, nn riuscivo più a prendere sonno, sudavo, mi prendevo a schiaffi per uscire da quella dimensione orribile che mi faceva tanta paura. Il giorno dopo sono andata dalla psicologa che mi ha rassicurata dicendomi che era solo l'ennesimo modo per tormentarmi e per farmi apparire schifosa e sporca. Ma è una situazione insostenible, non riesco più a vedere mio padre con gli stessi occhi, sento molto distacco tra me e lui, non riesco a vivere serenamente in casa, cerco i tenere sempre le sue distanze, di stare attenta a non essere provocante, penso se vorrei avere rapporti con lui e poi mi sale l'ansia, il panico, sudo e piango e mi sento una merda. Ho sempre avuto un rapporto splendido con mio padre e anche con mia madre, di complicità affetto e spensieratezza e la mia casa era l'unico posto in cui riuscivo a sentirmi bene. Ora non più. Nonostante mi sforzi di comportarmi con mio padre in modo normale mi sento sempre in soggezione, in imbarazzo e a disagio, e a volte mi convinco anche di avere un principio di eccitazione pensando a lui o guardandolo. E' una situazione insostenibile, come posso gestirla? Sto vivendo un incubo assurdo!

#82
Dr. Armando De Vincentiis
Dr. Armando De Vincentiis

gentile ragazza, se mi consente il termine è "vittima" della classica ipotesi ossessiva (avrà già letto sopra come funziona e come si alimenta).
la gestione del problema necessita di un supporto specialistico se i tentativi fai da te falliscono. La terapia breve strategica o cognitivo comportamentale rappresenta la scelta di maggior elezione.

#83
Utente 359XXX
Utente 359XXX

Si ho già preso un appuntamento con uno psichiatra, oltre che continuare la psicoterapia. Ma vorrei trovare un modo per riavvicinarmi a mio padre, e soprattutto convincermi che sia una cosa impossibile quella che io abbia un interesse per mio padre, perché se così fosse io non avrei più nessun motivo di continuare a vivere in questa terra.

#84
Ex utente
Ex utente

Buongiorno Dottore, quello che personalmente mi tormenta, malgrado sappia essere una caratteristica tipica del doc, è il dubbio, ma in una sua particolare accezione, mi spiego. Il dubbio che spesso mi assale e quello che io possa aver fatto (quindi in un tempo piu' o meno passato), qualcosa che razionalmente io ritengo "sporca", come ad esempio frugare in un cestino della spazzatura, aver toccato la tazza del WC di un bagno pubblico, ecc... E che la mia mente abbia in qualche modo rimosso la cosa, ma non del tutto, visto che ho dei pensieri latenti che mi dicono che io realmente ho fatto qualcosa. In particolare, ho pensato di poter essere affetto da disturbo di personalità multipla. Ora, cercando di giudicare nella maniera piu' neutra possibile, potrebbe essere una possibilità quella della personalità multipla, o è totalmente da escludere? La forza che hanno alcune sensazioni/ricordi è tale che mi verrebbe da pensare che appartengano, se non totalmente almeno in parte, al dominio della realtà...

#86
Utente 360XXX
Utente 360XXX

Sono colpita e rassicurata enormemente da questo articolo, e non posso far altro che dirle Grazie infinite Dr. Armando De Vincentiis.
Ho 18 anni, è un mese che sono intrappolata dentro un mare di ossessioni.
Tornata nella mia città sono tornata ad essere estremamente felice, grazie al mio fantastico ragazzo con cui sto da due anni, grazie al mio sport, alla mia bellissima famiglia ed ai miei amici. Mi ritengo fortunata, ho una vita perfetta. Eppure poco tempo fa ho cominciato a chiedere a me stessa se fossi innamorata davvero o no del mio fidanzato.... Da qui le ossessioni, la paura di perderlo, la paura di lasciarlo e pentirmene,lo stomaco chiuso,le notti in bianco.
Poco dopo la paura di essere omosessuale. E' successo mentre parlavo con due mie amiche fidanzate tra loro. Improvvisamente ho collegato le due cose. I dubbi sul mio ragazzo, l'omosessualità. Da qui il disastro.
Voglio tornare ad essere la ragazza serena e spensierata di sempre... Per favore datemi delle risposte, non riesco a fare nulla senza riuscir ad uscire dai miei pensieri odiosi...

#87
Dr. Armando De Vincentiis
Dr. Armando De Vincentiis

Gentile ragazza, intanto, presumo, che questo articolo le abbia fatto comprendere come funziona il pensiero ossessivo. Nessun contenuto ha davvero importanza bensì la forma con la quale questo si esprime. Ora sa che quei pensieri non possono essere reali in virtù del ragionamento su esposto. La invito a leggere anche gli allegati e questo in particolar modo.
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3715-la-rimuginazione-ossessiva-come-risolverla.html
saluti

#88
Utente 360XXX
Utente 360XXX

Dottore però non ci riesco da sola. I dubbi mi perseguitano e soprattutto i momenti con il mio ragazzo li sento più freddi e questa cosa mi terrorizza. È possibile che ora la mia mente mi blocchi e non faccia uscire l'amore che ho verso di lui ?

#89
Dr. Armando De Vincentiis
Dr. Armando De Vincentiis

deve smettere di interrogarsi e correre subito ai ripari, ossia psicoterapia.
L'orientamento strategico-sistemico o cognitivo comportamentale è di maggior elezione

#90
Utente 360XXX
Utente 360XXX

dottore, mi dia una riposta per favore..la prego....
Ho preso un appuntamento con uno psicologo lunedì.
Ma non credo di riuscir ad aspettare. Non percepisco più le sensazioni e la voglia di stare con il mio ragazzo come facevo un anno fa.
Ma sto malissimo per questo. Tanto da avere attacchi d'ansia. Da una parte, dopo il suo articolo penso che siano solo i miei pensieri troppo frequenti ad alimentare tutto e che considerata la paura che ho di doverlo perdere , ci tengo eccome . Da una parte ho paura che io mi stia solo auto convincendo che sia così, ma che in realtà, semplicemente non provo più nulla.
Aiuto .... Sono stanca.....

#91
Dr. Giuseppe Santonocito
Dr. Giuseppe Santonocito

>>> Ho preso un appuntamento con uno psicologo lunedì. Ma non credo di riuscir ad aspettare.
>>>

Non riuscire ad aspettare, è proprio questo il suo problema. Ed è proprio per questo che ricevere troppe risposte le fa male, non bene, perché la abitua ad averne sempre più bisogno. In parole povere più rassicurazioni riceve, più l'ossessività aumenta.

Si imponga di aspettare fino a lunedì e poi ne parli con il collega, di persona.

#92
Ex utente
Ex utente

Salve dott.De Vincentiis e dott. Santonocito.
Ho scritto più volte su medicitalia , 5 saranno state , riguardo proprio le ossessioni.Ottimo articolo , davvero leggerlo è stato come prendere un prazene ;).
Soffro di ossessioni di contenuto l'omosessuale , mi è stato diagnosticato un doc da uno psichiatra , mi ha dato lo zoloft da prendere , pensa che non sia affatto omosessuale e seguo psicoterapia di orientamento però non cognitivo- comportamentale.
Il mio psicoterapeuta mi da risposte del tipo "e pure se fosse gay , cosa gliene fregherebbe "? , ogni volta che dice questa cosa mi spiazza non so risponderle , terrore allo stato puro , allora io le chiedo , sono gay ? lui mi dice che non servirebbe a nulla dirmi ciò che pensa , non cambierebbe granchè . Beh credo dopo 10 sedute si sarà fatta una idea , mi dice che sono nevrotico ho forte ossessioni e compulsioni , non mi dice se le ossessioni escludono una reale omosessualità o meno.
Ho un paio di quesiti da chiederle
La diagnosi di DOC in genere da chi viene fatta da uno psichiatra , psicoterapeuto o entrambi possono ? (ovviamente aldilà dell'ossessione vorrei veramente saperlo ).
Inoltre nei consulti on line e anche dai professionisti sopra
citati ( il mio psicorerapeuta e il mio psichiatra) spesso sento pronunciare questa frase " Il doc può travestirsi da realtà ma la realtà non può travestirsi da doc".
Cosa ne pensate voi di questa affermazione , è corretta ??.

#93
Ex utente
Ex utente

"di contenuto l'omosessuale" sembra il titolo di un film , volevo scrivere "di contenuto omosessuale"

#94
Utente 275XXX
Utente 275XXX

Buon giorno, vorrei capire perchè la terapia strategica breve (con la tecnica della peggiore fantasia) sta AUMENTANDO le mie ossessioni e l'ansia invece che calmarle.

Mi riferisco in particolare alle ossessioni di tipo (omo)sessuale. Per altri tipi di ossessione/ansie/fobie vedo che la tecnica della peggiore fantasia è efficace, per quelle sessuali invece la trovo sostanzialmente inadeguata. Come dicevo, ha aumentato l'ansia.

Le ossessioni sessuali in genere vengono trattate con questa tecnica specifica?

#95
Dr. Armando De Vincentiis
Dr. Armando De Vincentiis

Gentile utente l'applicazione di una tecnica e la sua efficacia dipendono dal tempo di esecuzione, la corretta esecuzione e l'accettazione del paziente. Se Ci sono resistenze essa può essere vissuta come una forzatura e quindi inadeguata. Il teraputa avrà una strategia di fondo ed ad essa deve aderire. Ma solo lui potrà essere il suo riferimento.

#96
Dr. Giuseppe Santonocito
Dr. Giuseppe Santonocito

Utente 275332,
Chi le avrebbe prescritto tale tecnica per le ossessioni? Un terapeuta oppure se la è auto-prescritta?

Tale tecnica è adatta alle fobie, non alle ossessioni.

#97
Utente 275XXX
Utente 275XXX

No no, mai al mondo farei dell'auto-terapia. Me l'ha prescritta una terapeuta, dopo aver valutato le mie tendenze ossessive.

Le ho parlato delle mie difficoltà, lei mi dice che le difficoltà con la tecnica, sulle ossessioni omosessuali che le riporto, sono le stesse difficoltà che le riportano anche gli altri pazienti che hanno questo tipo di pensieri, e che probabilmente sbagliamo ad applicarla, la applichiamo troppo tardi.

Sono stata più attenta, non appena mi si presenta la fantasia omosessuale io applico la tecnica. Ma nonostante ciò, qualcosa non va.

Tutto sommato la terapia breve strategica mi sta dando buoni risultati, sono contenta di averla scelta, ma su questo specifico problema assolutamente no.

<< Tale tecnica è adatta alle fobie, non alle ossessioni. >> Ah, ecco.

#98
Dr. Giuseppe Santonocito
Dr. Giuseppe Santonocito

>>> Tutto sommato la terapia breve strategica mi sta dando buoni risultati, sono contenta di averla scelta, ma su questo specifico problema assolutamente no.
>>>

Chiariamo alcuni punti.

Entrambe le fobie e le ossessioni sono disturbi d'ansia. Le ossessioni, inoltre, POSSONO essere basate su una fobia. In questo caso in terapia strategica prima si attacca l'ossessione e per ultima, se c'è, la fobia sottostante.

Perciò il commento:

>>> e che probabilmente sbagliamo ad applicarla, la applichiamo troppo tardi.
>>>

Mi lascia perplesso. In altre parole sia nelle fobie pure sia nelle ossessioni agganciate a fobie si applica la tecnica delle peggiori fantasie, ma nel secondo caso questa è di solito applicata successivamente. Prima si deve risolvere l'ossessione.

Non possiamo conoscere le deduzioni che la sua terapeuta ha potuto fare sul suo caso. A occhio e croce lei sembra ancora in preda a un'ossessione prevalente, pertanto è su quella che forse occorrerebbe continuare a lavorare.

#99
Utente 275XXX
Utente 275XXX

Grazie dei chiarimenti, è molto chiaro spiegato così, però mi sembra che la mia terapeuta lavori in modo differente:

- Durante la prima seduta mi ha prescritto il diario di bordo.
- Durante la seconda seduta, vedendo che sul diario avevo scritto tantissimo, ha valutato che in me prevalesse la componenti ossessiva su quella fobica ed è partita subito col prescrivermi la tecnica della peggiore fantasia (è da un mese ormai che la sto usando).

Non c'è stata una fase intermedia in cui si è lavorato sulle ossessioni. Anzi, il lavoro sulle ossessioni è stato fatto con la peggiore fantasia.
Vedendo che certe ossessioni permangono, mi dice di insistere con la tecnica, che probabilmente la utilizzo male o troppo tardi. Ma davvero non so come utilizzarla meglio.

Se anche Lei dice che per le ossessioni ci sono altre tecniche forse non allora non si tratta solamente di una mia mancanza.

#100
Dr. Giuseppe Santonocito
Dr. Giuseppe Santonocito

>>> ha valutato che in me prevalesse la componenti ossessiva su quella fobica ed è partita subito col prescrivermi la tecnica della peggiore fantasia
>>>

Appunto. Se la componente ossessiva è più marcata occorre usare altro. Poi, una volta risolta l'ossessione, se ancora permane l'eventuale fobia soggiacente la si può attaccare con le peggiori fantasie, ma dopo.

Ne riparli con la terapeuta.

#101
Utente 275XXX
Utente 275XXX

Certamente. Mi piacerebbe parlare con la terapeuta di questa discussione ma non vorrei sembrare che insinuo che non sa fare il suo lavoro. Ci penserò, in fondo si tratta della mia salute.
Grazie mille dei chiarimenti.

#102
Dr. Giuseppe Santonocito
Dr. Giuseppe Santonocito

Può tranquillamente dirle che ha avuto questo scambio con noi, sarà poi lei a trarre le necessarie conclusioni. Bisogna considerare che l'ultima parola spetta alla terapeuta in questione, perché è lei che la sta vedendo di persona e che quindi ha potuto valutare il caso nei dettagli. Online possiamo solo fare ipotesi.

#103
Utente 360XXX
Utente 360XXX

Ho un problema grandissimo.
La mia psicologa, nonostante abbia i sintomi identici a quelli del Doc, non me lo diagnostica.
Le ho spiegato anche che ho letto tutte le caratteristiche qui come in altri siti, ma lei non crede che lo abbia.
Quando oggi mi ha detto " può essere che sia semplicemente stufa del tuo ragazzo" il mio cuore ha iniziato a battere fortissimo ed ho sentito un dolore alla gola.
Ha alimentato i miei dubbi, non so che fare.... Sto malissimo

#104
Dr. Giuseppe Santonocito
Dr. Giuseppe Santonocito

Dalla brevissima descrizione, sembrerebbe in effetti esserci una preoccupazione ansioso-ossessiva, ma è evidente che a distanza non possiamo saperlo. Purtroppo alcuni terapeuti e correnti psicoterapeutiche non riconoscono alle ossessioni lo status di "disturbo di prima classe" e preferiscono inquadrarle in altro modo. Ciò non significa che lei davvero non potrebbe essere stanca del suo ragazzo, ma in tal caso ciò che veramente vuole potrebbe essere offuscato dall'ansia. Che orientamento ha la sua terapeuta? Da quanto tempo ci sta andando e con che frequenza? Ha ricevuto indicazioni precise su cosa fare o non fare, nella pratica oppure avete parlato e interpretato e basta?

#105
Utente 360XXX
Utente 360XXX

mi ha detto che quando mi vengono questi attacchi di angoscia e ansia, dati dai persistenti dubbi sul mio ragazzo devo usare la ragione e pensare che non c'è nulla di fondato.
Ma non ci riesco.
Le prime settimane di questa angoscia sono state infernali, pensavo e ripensavo a cosa fare, per scrutare la situazione, notte e giorno senza mai fermarmi. Ora sto meglio, lo faccio solo in alcuni momenti della giornata, ma vorrei eliminare anche questi.
Ho delle piccole ricadute ogni tanto e non le vorrei.
Mi ero quasi tranquillazzata pensando di avere il doc. Significava che era tutto un illusione, ma la psicologa mi ha detto il contrario, e sono in caos totale.
Se nemmeno la mia psicologa mi capisce dove cavolo vado?

#106
Dr. Giuseppe Santonocito
Dr. Giuseppe Santonocito

>>> Mi ero quasi tranquillazzata pensando di avere il doc
>>>

Infatti, per chi vive nel dubbio costante qualsiasi certezza è un sollievo. Anche se negativa.

>>> Se nemmeno la mia psicologa mi capisce dove cavolo vado?
>>>

Se ritiene che la sua psicologa (e dev'essere anche psicoterapeuta, altrimenti dovrebbe cambiare subito) non possa più aiutarla, deve valutare l'opportunità di cambiarla, magari con un professionista di diverso orientamento. Per ansia e disturbi ossessivi gli orientamenti più indicati sono quelli focalizzati e attivi, come lo strategico breve e il comportamentale.

"Usare la ragione" non basta contro l'ossessività. Anzi, starci a ragionare sopra significa sovente cadere proprio nella trappola che l'ossessione le tende per poter sopravvivere: vuole che ci si pensi il più possibile.

#107
Utente 275XXX
Utente 275XXX

Dott. Santonocito, ho riportato di nuovo alla mia terapeuta le difficoltà con la peggiore fantasia e la discussione che abbiamo avuto qui su questo blog, sottolineando le dovute riserve legate ai limiti delle consultazioni online.

E' come caduta dal cielo dicendomi che lei per le ossessioni ha sempre e solo usato la tecnica della peggiore fantasia e che essendo affiliata al centro di Arezzo è periodicamente aggiornata sulle variazioni che Nardone apporta di mano in mano ai protocolli di intervento e che devo far riferimento solo ai terapeuti affiliati. Così, ho lasciato cadere il discorso.

Ma la terapeuta non riusciva a smettere di pensarci, le era venuto il dubbio di non essere a conoscenza di nuovi aggiornamenti di Nardone sulle ossessioni. Ha cominciato così a telefonare, durante la seduta, a colleghe per chiedere delucidazioni sui protocolli da usare, ed è venuto fuori che la mia potrebbe non essere ossessività ma dubbio patologico (?) e perciò cambierebbe il protocollo.

Insomma, alla fine della seduta il dubbio patologico aveva contagiato pure la mia terapeuta: non più sicura della diagnosi e del tipo di intervento da seguire, mi ha detto che contatterà di nuovo colleghi per approfondire.

La domanda è: questo intervento che Lei riferisce:

"Se la componente ossessiva è più marcata occorre usare altro. Poi, una volta risolta l'ossessione, se ancora permane l'eventuale fobia soggiacente la si può attaccare con le peggiori fantasie, ma dopo."

E' un nuova scoperta di Nardone di cui solo pochissimi sono a conoscenza...?

#108
Dr. Giuseppe Santonocito
Dr. Giuseppe Santonocito

>>> è venuto fuori che la mia potrebbe non essere ossessività ma dubbio patologico (?) e perciò cambierebbe il protocollo
>>>

Infatti è una possibilità assolutamente reale. Il dubbio patologico è una variante dell'ossessività pura, quella cioè che si manifesta senza compulsioni comportamentali tipo lavarsi di continuo le mani. Ma ossessività pura e dubbio patologico sono pur sempre sistemi percettivo-reattivi diversi e infatti richiedono protocolli di trattamento differenti. Chiaro che a distanza e senza colloquio clinico può non essere facile distinguere.

Tuttavia, come comprenderà, non posso permettermi di commentare troppo o peggio giudicare l'operato di un collega senza essere stato presente e senza sapere tutto nei dettagli. Perciò devo fermarmi qui. Mi limito solo a constatare che, così come qualsiasi scuola non qualifica, può non qualificare nemmeno un'affiliazione...

Riguardo all'ultima domanda, no, non è una recente scoperta di Nardone. Ossessioni e dubbio patologico, per quanto risulta a me, in TBS si curano da sempre con protocolli diversi da quelli adoperati per le fobie.

#109
Utente 275XXX
Utente 275XXX

Nella mia lunga esperienza di ossessività ho notato che esistono pensieri intrusivi e scandalizzanti (es. paura di impazzire e uccidere qualcuno) ed esistono dubbi costanti che non fanno paura ma non si risolvono mai e "immobilizzano" (es. cambio lavoro o mi tengo quello attuale? ma farò bene? e se poi mi pento? ecc.).
Nel mezzo ci sono tantissime sfumature, così come esiste una forma di "rimuginio" costante che forse è altro ancora.

Capisco che sia difficile distinguere le cose, anche dal vivo, vista l'immensità di sfumature e di sfaccettature esistenti, ma capisco di meno questa differenza nel concepire il trattamento di fobie e ossessioni da parte di terapeuti dello stesso orientamento, che mi pare invece più importante.

Detto ciò, speriamo di trovare una soluzione con la terapeuta. Devo dire che l'ultima seduta mi ha perplesso molto.
La ringrazio ancora della pazienza nel rispondere.

#111
Dr. Giuseppe Santonocito
Dr. Giuseppe Santonocito

La descrizione che fa della distinzione fra pensieri intrusivi e fastidiosi e dubbi immobilizzanti è abbastanza calzante.

>>> capisco di meno questa differenza nel concepire il trattamento di fobie e ossessioni da parte di terapeuti dello stesso orientamento, che mi pare invece più importante
>>>

Questo può essere preso come un commento sullo specifico terapeuta o su chi gli ha concesso la specializzazione (fino a un certo punto), ma non è in generale vero sul metodo, che è dimostrabilmente efficace SE applicato correttamente. Qualsiasi metodo psicoterapeutico può essere visto come uno strumento affidabile quando usato e applicato in maniera affidabile, oppure non esserlo se applicato scorrettamente.

In realtà, da quello che ho capito, non si tratterebbe tanto di differenti concezioni da parte di terapeuti appartenenti allo stesso orientamento, ma il tutto potrebbe essere da ricondurre a una falla nella formazione della terapeuta in merito alla distinzione fra i vari sistemi percettivo-reattivi e al modo di trattarli.

Devo dirle che l'immagine della terapeuta che chiama le colleghe per chiedere supervisione, in presenza del paziente interessato, mi lascia sconcertato. Dobbiamo prendere per buono ciò che ci sta dicendo (che motivo avrebbe di mentirci?), ma se è realmente ciò che è successo saremmo in presenza di una mancanza da parte del professionista, che potrebbe essere da segnalare alle sedi competenti. Partendo innanzitutto dal Centro di Arezzo.

Prima di arrivare a tanto però le suggerisco di fare un ultimo tentativo di aggiustare il tiro assieme alla terapeuta.

Saluti

#112
Dr. Giuseppe Santonocito
Dr. Giuseppe Santonocito

Un'ultima cosa:

>>> Capisco che sia difficile distinguere le cose, anche dal vivo, vista l'immensità di sfumature e di sfaccettature esistenti
>>>

Avendo il paziente di fronte non è difficile, SE il metodo è applicato correttamente. Possono bastare 10 minuti, purché si pongano le domande giuste e purché, naturalmente, si sappia cosa aspettarsi e quali sono le alternative.

#113
Utente 275XXX
Utente 275XXX

"il tutto potrebbe essere da ricondurre a una falla nella formazione della terapeuta in merito alla distinzione fra i vari sistemi percettivo-reattivi e al modo di trattarli."

Sembrerebbe così...

"Avendo il paziente di fronte non è difficile, SE il metodo è applicato correttamente. Possono bastare 10 minuti, purché si pongano le domande giuste e purché, naturalmente, si sappia cosa aspettarsi e quali sono le alternative."

Dottore, sinceramente, è capitato che la terapeuta si sia dimenticata di pensieri disturbanti ricorrenti che le ho riportato precedentemente diverse volte; spesso non si ricorda i compiti mi ha dato le volte precedenti. Potrà capitare, per carità, ma così è anche difficile integrare le varie informazioni e farsi un'idea globale della patologia strada facendo, almeno secondo me.

Comunque io ho descritto ciò che è successo in maniera sommaria e molto diplomatica ma i dialoghi telefonici sono stati piuttosto assurdi.

Senz'altro non voglio mettere nei casini questa persona, adesso starò a vedere come procederà il tutto.

Saluti!

#114
Utente 365XXX
Utente 365XXX

Buongiorno dottore sono una donna di 42 anni alla 19 settimana di gravidanza con la paura di avere tumore aneurisma o problemi cardiaci ho fatto molti accertamenti tra i quali rm encefalo ecocardio e tronchi sovraortici e vari esami risulta tutto apposto ora sto facendo holter cardiaco e proprio da ieri ho i soliti sintomi tachicardia extrasistole intorpidimento soprattutto al volto lato sinistro sudorazione ecc sono già i cura da uno psichiatra e prendo zoloft e xanax da un mese avevo notato miglioramento ma ora sto di nuovo male sono ossessionata di avere qualche malattia e di poter morire da un. Momento all'altro possibile che questa mia ossessione scateni i miei sintomi oppure come temo sono reali

#117
Ex utente
Ex utente

E se il pensiero ossessivo riguarda una rimuginazione di sfondo sessuale su un contenuto morale che ci spaventa e non condividiamo? Tanti affetti da questo disturbo temono che tale pensiero abbia potuto innescare l'eccitazione anche senza prove fondate.
Secondo lei l'ansia e lo spavento per tali rimuginazioni inibisce quanto temuto?

#118
Utente 275XXX
Utente 275XXX

Abbiamo svelato l'enigma: la mia terapeuta ha contattato direttamente Nardone.
Pare che ultimamente alcuni tipi di pensieri intrusivi che fino a poco tempo fa venivano diagnosticati come ossessivi (e curati con la peggiore fantasia), come la paura di essere omosessuale o la paura di perdere il controllo e far del male a qualcuno, ora rientrino sotto la categoria "dubbio patologico". Nardone ha visto col tempo che molti pazienti con questi disturbi non rispondevano bene alla peggior fantasia e ha dovuto cambiare sia classificazione che strategia. Ora vengono curati assegnando la scrittura (come sfogo dei propri pensieri) e allo stesso tempo il blocco delle risposte (praticamente: distrarsi, non pensarci).

Questo è quanto mi è stato riferito.

Saluti

#119
Dr. Giuseppe Santonocito
Dr. Giuseppe Santonocito

Non mi risulta.

È vero che il dubbio patologico in TBS si tratta con il bloccare le risposte inibendo le domande, e con la scrittura in seconda battuta - e non con le peggiori fantasie - ma è così COME MINIMO dal 2004-2005, cioè da quando io personalmente ho iniziato a frequentare il Centro.

In altre parole è vero quanto le è stato riferito, ma non è cosa di ora.

#120
Utente 275XXX
Utente 275XXX

Da quello che ho capito, ciò che è recente è il trattare con questo protocollo i pensieri intrusivi di tipo omosessuale e quelli con contenuti violenti (ad esempio madri che hanno paura di uccidere il figlio) che fino a poco tempo fa invece venivano trattati con la peggior fantasia... Così mi è stato detto poi non so!

#121
Ex utente
Ex utente

Buongiorno dottor de vincentiis leggo con attenzione i suoi interventi e quelli degli altri colleghi e spesso diventano utili nell'affrontare un disturbo che ormai da anni porto con me attraversando alti e bassi e momenti più o meno difficili.Provo a riassumere la mia storia ..
Sono un ragazzo di 32 anni fidanzato da 2 anni con una nuova ragazza con la quale vivo una serena relazione sotto tutti i punti di vista .prima ho avuto altre storie alcune molto lunghe Ed altre più brevi ma comunque importanti .nonostante quindi una condizione di benessere e di soddisfazione sono diversi anni che soffro di oossessioni sessuali con la paura di poter essere omosessuale .
Tutto è cominciato quando avevo 19 anni ,la mia ragazza di allora mi lasció per un altro e di lì a poco cominciai di punto in bianco a farmi strane domande ..Non riuscivo a trovare una ragazza che mi piacesse quanto lei e cominciai a vivere questa cosa in maniera traumatica ,un giorno cominciai a pensare ...ma se non trovi una nuova donna che ti piace allora sei gay e da questa banale domanda cominciai una serie di "indagini "sul mio passato e sul mio presente ,cercando una risposta che smentisse la domanda che tanto mi spaventava con continue messe alla prova ..guardavo gli uomini cercando di capire se potevano piacermi e li paragonavo alle donne ..insomma sono stati momenti difficili ..poi sono passati forse perché ho trovato nuove ragazze che mi hanno dato più sicurezza o forse perché ho cominciato a pensarci di meno ..un paio di anni fa poi ho avuto una ricaduta ...stavo attraversando un periodo d'ansia spesso avevo forte tachicardia e cercavo di spiegarmi il perché volevo capire cosa mi portava ansia visto che apparentemente tutto andava per il verso giusto poi comincia a pensare che l'ansia è una reazione ad un conflitto interno e improvvisamente il pensiero tornó subito alla mia ossessione che erano anni che non mi tormentava ..cominciai a pensare: forse il tuo conflitto ,la causa che genera ansia ,dipende da una omosessualità latente ,magari sei gay ma inconsciamente non lo vuoi accettare per cui vivi un conflitto tra pulsioni e censure e così via con il circolo ossessivo e con una serie di azioni coatte tutte mentali ...mi informavo su internet cercavo libri e testi su cui studiare le cause della mia ossessione ,cosa questa poteva nascondere e più ci pensavo e più stavo male... poi grazie ad una serie di letture ed anche grazie ai commenti e i post di medicitalia comincia a costruire una dinamica logica a quello che per me sembrava assurdo ..cominciai a capire dove sbagliavo e come l'errore mi portava a stare male ...
Avevo paura di una cosa ,avevo paura di poter essere gay anche se la mia vita reale mi diceva il contrario e più vedevo questa cosa come un pericolo più avevo paura e più le mie ossessioni aumentavano ..cominciai allora a provare ad eliminare la paura dicendomi :se accetto che essere omosessuale è una possibilità , una cosa che può succedere ,alla quale non si può dare una risposta certa e scontata comincerò a non avere più paura di questo pensiero e non avendo più paura riuscirò a placare l'ossessione. .mi capitava infatti di passare più tempo a cercare la genesi delle mie paure ,il perché di questi pensieri,il motivo piuttosto che vivere realmente l'ossessione. ..non potevo fare terapie perché per questioni di lavoro non avevo una residenza fissa e quindi comincia a leggere tanto sull'argomento e le letture mi aiutarono ..I pensieri ,seguendo il ragionamento di cui sopra, cominciarono a diminuire e cominciando ad accettare il concetto secondo cui più cercavo una risposta e più stavo male mi sentii molto meglio superando quasi del tutto la natura ossessiva ...
stavo meglio fino ad imbattermi nuovamente qualche mese fa in un testo freudiano nel quale si parlava delle fasi di sviluppo psicosessuale e del mancato superamento del complesso di Edipo con regressione alla fase sadico-anale come causa di nevrosi ossessive e come causa anche di una possibile formazione dell'omosessualità ..da li ho cominciato nuovamente i miei pensieri rigettandomi in nuovi tentativi di risoluzione del problema andando a leggere le teorie freudiane e vedendo in queste una forte antitesi con il concetto ed il ragionamento che invece avevo imparato a fare e che mi faceva stare meglio ..ora vi chiedo :
Al di là delle divisioni tra le varie forme di psicologia é mai possibile che vi sia una differenza nel considerare la nevrosi ossessiva così evidente ?
Ovvero se per la moderna psicoterapia l'ossessivo commette degli errori cognitivi e comportamentali che gli provocano fastidi e ossessioni come è possibile invece che per i freudiani il problema sia legato a complessi non risolti nello sviluppo psicosessuale?
E soprattutto seguendo il concetto freudiano il contenuto della mia ossessione quindi deriverebbe proprio da un conflitto tra le pulsioni omosessuali e le difese ?
Questa cosa mi ha nuovamente fatto star male ..ho cominciato a pensare al complesso di Edipo ,a scavare nel mio passato cercando di capire se avessi un rapporto insano con i miei genitori e congetture mentali che mi hanno molto turbato fino a leggere contenuti riguardanti rivisitazioni del concetto puramente pulsionale freudiano che mi hanno un po rilassato ..
A quale modello devo credere ?quale atteggiamento rintracciare ?
scovare alla ricerca della verità della mia ossessione o capire che più cerco una risposta e più starò male e quindi tentare di rimuovere la domanda ?

Scusatemi se sono stato molto prolisso ..spero che le mie domande e le vostre risposte possano essere di aiuto a tutti coloro che leggono cercando di risolvere questo problema .

#123
Ex utente
Ex utente

Ho letto il link ed è effettivamente l'annullamento della domanda che mi fa star bene ..tuttavia dopo le teorie freudiane che ho letto le mie paure sono aumentate e mi sto fissando su concetti che sembrerebbero dire il contrario del link che mi ha suggerito ,per questo le chiedevo se esiste una rivalutazione non per forza pulsionistica dello sviluppo psicosessuale freudiano ..cioè è possibile che non abbia superato il complesso di Edipo e perciò vivo queste forme di ossessioni?
Grazie nuovamente

#125
Utente 366XXX
Utente 366XXX

Buongiorno Dr.Armando De Vincentis, la seguo con attenzione e apprezzo ogni volta di più i suoi interventi,il suo stile e la sua pacatezza. Io soffro di pensieri intrusivi( non parlo di doc perché queste etichette sono facili da affibbiare e difficili da staccare) da ben 11 anni ma suddivisi in 2 fasi.
La prima fase: rituali, immagini, ossessioni riguardanti una paura dettata dall'educazione familiare e da alcuni problemi connessi alla mia vita. Ossessioni a cui corrispondeva ma che stranamente si risolvevano brevemente, si presentavano poche volte al mese con anni di quiete. Tesi avvalorata dal mio percorso di studi eccellente sia al liceo che durante il primo anno dell'uni, nello sport, nella vita sociale.
La seconda fase: la più difficile, nonostante la scoperta di avere un disturbo possa conseguire un risultato importante nella sua risoluzione a me è sorto l'effetto contrario. Ho scoperto dell'esistenza del doc per caso durante una discussione con amici, sa le preoccupazioni ,il cercare un senso tipico di chi soffre di questi pensieri. Molte immagini, molti rituali sono scomparsi tranne uno che riguardava un ragazzo schizofrenico suicida e la sua famiglia. Non conoscendo il doc, entrato nella mia vita all'improvviso con un carico di paura e ansia improvviso ha determinato cambiamenti nella mia vita, dettati da pensieri atipici del tutto particolari. Ho perso numeroso tempo nel determinare cosa avevo, impaurito di avere qualcosa di ben più grave, ma ritorniamo alle ossessioni. La mia unica ossessione vero poiché le altre si ricollegano a questa: la paura di perdere la mia identità, di spacciarmi per lui, di dimenticare i miei genitori, di diventare folle in un certo senso. Convivere con questi pensieri è difficile ma attraverso una lettura ben documentata di diversi libri di Baer, Nardone, Watzlawick, schwartz e altre guide ben formulate sono riuscito a ordinare la mia vita. So di non essere pazzo poiché avrei dato alcuni segni di instabilità tipici di alcune malattie. Ho iniziato psicoterapia strategica che sta portando miglioramenti però ho bisogno di un aiuto. Scrivo a lei e a chiunque voglia rispondere perché voglio avere diverse testimonianza, soprattutto se sono illustri e ben argomentate come la sua. Io mi chiedo accettando che possano venire pensieri ossessivi, accettando di non guardare al loro contenuto, svolgendo gli esercizi, non testandosi alla ricerca di qualsiasi sensazione, si avranno effetti significativi??? Mi spiego si riuscirà a determinare un qualche effetto sul sistema cervello, sulla propria personalità tale da indicare un avvenuto miglioramento? Qualsiasi consiglio, esercizio, suggerimento è ben accetto e di grande aiuto. Ho scoperto il perché di tale disturbo ma non ha portato ai risultati sperati, come ben sapevo ora voglio concentrarmi sul come eliminare queste disfunzioni.

#126
Dr. Armando De Vincentiis
Dr. Armando De Vincentiis

(...)oglio concentrarmi sul come eliminare queste disfunzioni.(..9
questo è il cardine della terapia strategica. NON ne ha parlato con il suo teraputa?

(...)accettando di non guardare al loro contenuto, svolgendo gli esercizi, non testandosi alla ricerca di qualsiasi sensazione, si avranno effetti significativi??(..) questi sono gli obiettivi!

#127
Utente 366XXX
Utente 366XXX

Grazie mille per la risposta, si ho parlato con il mio terapeuta una persona che ispira grande fiducia, su questo non vi è dubbio. Volevo sapere il vostro punto di vista, i vostri suggerimenti su tali questioni. Perché ammetto che l'ossessione è particolarmente pesante nelle sue manifestazioni nonostante ciò sto lottando, combattendo contro questo mostro. Ancora da poco che svolgo terapia e so che i risultati si mostrano a poco a poco. La mia curiosità era dettata dalla domanda se con il tempo tali pensieri, disfunzioni scompaiano anche grazie a un cambiamento nel cervello???

#128
Ex utente
Ex utente

carissimo dottore , le vorrei esporre in sintesi il mio dubbio.. ormai sono settimane che penso di essere lesbica.. ma pian piano pensavo che fosse questo doc.. difatti ho solo paura a pensare ad una storia lesbica e non la vorrei proprio in quanto non mi sento neanche attratta dalle donne.. pero il mio periodo e alternato a momenti di paranoia e buio assurdo pensando a chissa cosa.. in questo periodo sto pure pensabdo di essere innamorata della mia amica (e vero che e una bella ragazza carismatica brava ma appena ci penso mi sento un peso al cuore qualcosa che mi stringe il cuore e cado totalmente in paranoia ) .. volevo chiederle se magari si tratta di doc o sono io che sono cosi..

#129
Ex utente
Ex utente

questi attimi di sconforto durano pochissimo ma mi fanno sentire malissime e allo stesso tempo vivere malissimo..vorrei solo un po di certezze ...

#130
Dr. Armando De Vincentiis
Dr. Armando De Vincentiis

una diagnosi on line non è pensabile, ma ci sono le caratteristiche del DOC.
Ovvio da confermare dal vivo.

#131
Ex utente
Ex utente

ovvio. comunque grazie mille dottore.Lo spero tanto perche sinceramnte mi sento attratta dagli uomini e vorrei una vita con un uomo affianco anche se ogni tanto questi dubbi tornano e mi fanno diventare triste riceracndo sempre una soluzione o una certezza attraverso qualsiasi mezzo..

#133
Ex utente
Ex utente

si grazie mille. e ora me ne rendo conto. pero il problema e uscirne perche quando arrivano queste paranoie sembra sempre tutto cosi reale e allora ci ripenso e ci ripenso e mi trovo di juovo in qst trappola. che mi fa stare male perche non avendo un ragazzo ormai da un anno mi iniziano anche a venire questi dubbi e cio mi ostacola a pensare ad una relazione con qualcuno..o qualcuna. .

#134
Utente 331XXX
Utente 331XXX

buongiorno dottore, intanto colgo l 'occasione di dire che dopo 6 anni sono guarita dal doc con la terapia breve strategica e tanta forza di volonta(messaggio di speranza) mentre la domanda è 1 se il doc è ereditario anche e 2 se le ossessioni possono essere reali nel senso che non si anno ossessioni di paure finte ma ossessioni su un problema reale che si sta avendo tipo ipertensione ,parliamo sempre di doc o altro e se si le tecniche sono le stesse .
grazie

#135
Dr. Manlio Converti
Dr. Manlio Converti

Mi sono perso dentro questa discussione: non ho capito la differenza tra "pensiero intrusivo di tipo omosessuale" e "desiderio omosessuale non accettato per causa di Minority Stress o meglio Omofobia Interiorizzata".
Non credo che le lettere dei lettori online permettano una chiara diagnosi, ma credo che sia molto importante dire loro che c'è una bella differenza.
Intanto esiste l'omosessualità, la bisessualità e l'eterosessualità e sono tutte e tre desideri e comportamenti normali della sessualità umana (e nessuno lo ha scritto loro).
Poi si deve capire la differenza tra Desiderio e Pensiero Ossessivo. Molti poeti e romanzieri, cantanti e cantautori hanno chiarito che l'amore e il desiderio sessuale sono pensieri di tipo ossessivo, magico, perfino allucinatorio, tanto gradevole quanto sgradevole a seconda del risultato della relazione.
Se due persone si desiderano, se solo una delle due desidera l'altra, se una desidera l'altra ma non vorrebbe per circostanze esterne, sono tre condizioni umane che portanto gioie e dolori.
Non si capisce perché non esista un Pensiero Intrusivo Eterosessuale, o meglio perché nessuno se ne lamenti. Sappiamo che esiste, produce lo Stalking e a volte il Femminicidio... mi sembra completamente diverso dalla descrizione del Pensiero Intrusivo Omosessuale descritto...
L'omosessualità e la bisessualità non sono accetti dalla cultura italiana media, anche se le cose stanno cambiando. Cercare di curare l'omosessualità o la bisessualità è dannoso ed impossibile, perché non è una patologia, ma un modo di essere. Non possiamo fermare i nostri istinti e i nostri desideri. Se ci piacciono le fragole o la cioccolata, o entrambe, perché dovremmo rinunciarvi?
Si chiama Omofobia Introiettata o Minority Stress la condizione in cui si trova una persona omosessuale o bisessuale che subisca a tal punto la pressione omofoba sociale, familiare ed istituzionale, da convincersi di essere sbagliata, malata di mente.
Il Minority Stress produce stato ansioso, depressivo e può causare anche atti autolesionistici.
Cercare di curare l'omosessualità o la bisessualità invece che curare il Minority Stress produce un aumento dello stato ansioso, depressivo e può causare suicidio.
Invece di curare la propria omosesusalità o bisessualità (i propri desideri verso persone dello stesso senso), ha più senso curare l'Omofobia Interiorizzata.
Non c'è nulla di male anche se si pensa di essere eterosesuale al 100% di cercare rapporti omosesuali soddisfacenti dal punto di vista affettivo e fisico. E' invece pericoloso cercare di strapparsi dalla testa desideri ed impulsi vitali "sani" che sono considerati "malati" con un altro nome "pensiero ossessivo", ed è gravissimo indurre questa confusione quando si è Psichiatri, Medici o Psicologi.
Nessun gay cerca di strapparsi dalla testa pensieri ossessivi eterosessuali... I desideri non sono pensieri ossessivi o meglio tutti i desideri sono pensieri ossessivi sani e vitali.

#136

infatti qui nessuno parla di desideri sessuali o omosessuali. ma semplicemente di ipotesi (pensieri) che non sono conformi al proprio modo di pensare sentire e vedere. Quelle ipotesi che fanno capolino nella mente e che una persona non vorrebbe avere e che assumono dimensioni patologiche perchè imbrigliano il pensiero nel tentativo di cacciarle, di contestarle !
E il problema non sta nel contenuto bensì nella forma di questo pensiero che sia quello di essere qualcosa che non si è, che sia quello di diventare un criminale, che sia quello di mangiare e cucinare la propria mamma, che sia quello di uccidere il proprio bambino che sia quello di violentare qualcuno o qualcuna!
Desiderare qualcosa che sia bella o brutta nulla ha a che fare con la PAURA di desiderare qualcosa che, nella realtà, non lo si desidera affatto. Questa è la dinamica del pensiero ossessivo! NON ci interessa la questione omofobico che nulla ha a che fare con il nostro discorso!

#137
Dr.ssa Angela Pileci
Dr.ssa Angela Pileci

"E il problema non sta nel contenuto bensì nella forma di questo pensiero..."

Sono d'accordo col dott. De Vincentiis, anche perché il trattamento del problema in psicoterapia non riguarda affatto il tema dell'ossessione. Ad esempio un pz. potrebbe spaventarsi nel pensare che un bimbo è molto grazioso e da lì avere il dubbio di essere un pedofilo ("Se l'ho pensato è perché lo sono"), oppure pensare che se ottenesse l'eredità potrebbe finalmente fare delle spese che finora non ha fatto ("Se ho pensato all'eredità, è perché sto augurando la morte a qualcuno dei miei cari").

Certamente, con la stessa modalità, il tema delle ossessioni può riguardare anche il timore di essere omosessuale. Il pz arriva in terapia molto spaventato.

#138
Dr. Alessandro Raggi
Dr. Alessandro Raggi

#136 #137
Credo che il dr. Converti abbia ben spiegato che esiste una sostanziale differenza tra ossessione e contenuto delle ossessioni. Nell'esempio che si è posto si è chiarita la differenza tra pensiero intrusivo di tipo omosessuale" e "desiderio omosessuale non accettato" per omofobia introiettata, a causa probabilmente di interiorizzazione di modelli conformistica a stereotipi sociali o di norme morali di origine parentale, ecc.
Agli psicoterapeuti non compete (o non dovrebbe) competere il giudizio sui contenuti ossessivi (che non sono "giusti", ma neppure "sbagliati", o da correggere), ma unicamente il modo di pensare ossessivo, che a volte può ben nascere anche da un conflitto superegoico (nella fattispecie degli esempi riportati) focalizzato e non solo essere indicatore di una personalità ossessiva.

#139
Ex utente
Ex utente

Salve a tutti i dottori.
Permettetemi un commento , nonostante non sia un luminare la mia esperienxa col doc a partire dai 20 anni ai 32 con doc di contenuto omo (da 8 mesi ), dal quale sono quasi guarito, o spero , penso di poter esprimere un parere.
Grazie ad uno psicologo orientamento TBS ho fatto in 2 mesi passi che con psicologi junghiani o pseudo psicologi o psichiatri non ho mai fatto in passato.
Ero assiduo frequentatore di un forum ,psicoforum , grazie al quale ho scoperto cosa avessi in realtá che ha ,mi sento di dire ora, poco a che vedere con l 'orientamento sessuale.
Poiché mi arrivano ancora notifiche dei commenti a questo articolo perché commentai qualche mese fa, non ricordo cosa , mi son trovato a leggere commenti del dott. Converti e Raggi.
Ma quale omofobia interiorizzata ??Andate a farvi un giro su psicoforum e vedrete come molti di noi non ha assolutamente nulla contro l'omosessualitá.
E che c 'entra il desiderio ompsessuale in questo ??Un ragazzo etero da sempre in uno stato di forte ansia ad un quesito del tipo "sonp gay" non potendo rispondere entra in un tunnel che manco ci si immagina.
L'ossessione o il disturbo che ne deriva minano le poche certezze che un uomo ha tra cui....la sua eterosessualitá.
Badate bene a come esponete le vostre idee perché molti di quei ragazzi del forum che soffrono di doc leggono medicitalia e commenti come i vostri poco chiari potrebbero ritardare i loro progressi di mesi .
Mio parere personale é che lo psicologo non deve assolutamente ignorare il contenuto dell'ossessione concentrandosi solo sulla forma.
Non scherziamo.
I ragazzi col doc omo hanno bisogno ,anche solo una vokta di sentirsi rassicurati .
Poi subito dopo si lavora per far accettare che un pensiero omosessuale é una cosa del tutto nornale e l'omosessualitá non é altro che un orientamento sessuale e non di certo una malattia.
Cioé che dice il dottor converti non lo condivido affatto.In una situazione di forte ansia e in pieno doc ogni individuo confonde l'ossessione col desiderio sessuale , il pensiero (ossessione )omosessuale col tempo inizia quasi a non darci piu nausea ed alcune volte addirittura a farci eccitare durante la masturbazione.
Questo per un processo chiamato vomiting credo.
Li come distingui desiderio da ossessione ?

Io ho incontrato uno psicologo che ringrazieró a vita.Sono grato alla TBS mi ha restituito parte della mia spensieratezza e grazie ai dottori santonocito e de vicentiis ed ai loro scritti su medicitalia che qualcuno come me si é salvato da 10 anni di analisi introspettiva.
Spero di non offendere nessuno col mio prnsiero

#140
Dr. Manlio Converti
Dr. Manlio Converti

Scusi ma perché la devo rassicurare della sua omofobia interiorizzata?
Se lei si sente male all'idea di essere gay evidentemente pensa che essere gay non sia normale per sè stesso, anche se non ha nulla in contrario che sia normale per me o per altri da sè.
Questa è la definizione di omofobia interiorizzata, qualunque siano i suoi pensieri ossessivi, se tali vogliamo intenderli visto che ho spiegato come l'omofobia interiorizzata (nel suo caso per la bisessualità, per essere più esatti) produce i sintomi ansioni e depressivi, tra cui i sintomi ossessivi.
Non tutte i casi riportati da altri utenti erano però assimilabili a pensieri ossessivi, anche se forse solo per il modo in cui erano descritti.
Tutti erano assimiliabili a Minority Stress.
Una collega mi ha inviato un paziente psicotico in consulenza, con gravi idee fobico ossessive quando questi le aveva rivelato che la maggior parte dei suoi pensieri fobici nascevano dal fatto che gli piacevano, forse, gli uomini o le persone transessuali.
Il contenuto del pensiero ossessivo non era in relazione con la psicosi, ovviamente, e non era aggredibile con gli psicofarmaci.
Una chiara relazione di tipo assertivo con il paziente ha risolto la condizione fobico-ossessva.
Il paziente essendo psicotico ha grandi limitazioni a trovare relazioni sociali e partner adeguati, ma ha provato l'esperienza di massaggi sia con donne che con uomini (non ho chiesto se fossero massaggi erotici, ma lui ha specificato che erano fatti da migranti in entrambi i casi, in strutture non troppo famose dell'hinterland napoletano).
Ha stabilito serenamente di avere apprezzato entrambi, con una lieve maggiore preferenza per quelli femminili.
Sappiamo benissimo dagli studi di Kinsey che è possibile proporre una scala di sette gradini, i cui estremi sono solo gay e solo etero, quello centrale bisex al 50% e gli altri quattro le diverse percentuali di apprezzamento dell'affettività e della sessualità di entrambi i sessi.
Dobbiamo aggiungere che esiste anche il corpo ermafrodita dei transessuali.
Sono meno frequenti le persone che si lamentano di questi desideri, ne conosco solamente uno.
E' possibile che l'assenza di visibilità dei "partner" delle persone transessuali riduca di molto la possibilità che il contenuto ossessivo sia nominato in quel verso.
In compenso conosco migliaia di ragazzi eterosessuali che apertamente in spiaggia vengono a cercare effeminati e transessuali, e solo loro per essere rassicurati della loro virilità, da soli, più spesso con amici, talvolta perfino con la ragazza.
L'esperienza sessuale non è una malattia, l'esperienza affettiva non è una malattia, il contenuto ossessivo dei pensieri può dipendere dal Minority Stress ovvero dall'omofobia interiorizzata.

#141
Dr. Alessandro Raggi
Dr. Alessandro Raggi

gentile UTENTE 354593, mi fa piacere che lei si senta bene e che abbia risolto le sue difficoltà, non credo che qualcuno abbia mai ipotizzato che occorrano <<10 anni di analisi introspettiva>> per risolvere problemi come evidentemente erano i suoi. Dove ha letto una simile affermazione? E' una sua fantasia?

Evidentemente, come ho spiegato e come condice il dr. Converti, il suo disturbo non era associabile un problema di identità sessuale, ma più probabilmente una forma di doc nel quale vi era un pensiero ossessivo dovuto a una probabile un'omofobia interiorizzata: non è mica un reato sa?

La sua testimonianza, anche se lei non lo riconosce, conferma la validità della mia analisi.

Cordiali saluti.


#142
Ex utente
Ex utente

Gentile dott.Converti stando al suo discorso , e mi scuso anzitempo se sono profano in materia ,sono un commercialista non uno psicologo , l'omofobia interiorizzata é figlia SRMPRE di un desiderio omosessuale non accettato ?
Mi sono un pò perso.....


Gentile dottor Raggi sui 10 anni enfatizzavo , ho letto qualche suo scritto con molto interesse.

#143

Gentile utente l' omofobia interiorizzata, sempre se presente, così come ogni altra fobia latente o manifesta, non rappresenta alcun inconscio desiderio verso nulla. lasciamo certe interpretazioni indimostrabili al dottor Freud. Ovvio che una fobia verso qualcosa può nascere da un pregiudizio, una visione distorta o una mancanza di informazioni sull' oggetto della propria fobia!

#144
Ex utente
Ex utente

D'accordissimo

#145
Ex utente
Ex utente

Inoltre permettetemi una ultima osservazione.
Ho conosciuto molti ragazzi gay con doc con contenuto eterosessuale .

Come lo si giustificherebbe un pensiero ossessivo eterosessuale ? Non credo possa dipendere da una eterofobia interiorizzata ,che troverebbe spiegazione in casi di pazienti cresciuti in un ambiente che considera l'eterosessualitá come una malattia o un segno di poca virilitá.
Ma mi sembra di non conoscerne alcuno.

Il mio pensiero resta lo stesso ,l'omofobia non c'entra molto , puó almeno inizialmente far salire l'ansia alle stelle .
Ma il fattore principale sta nel pensare improvvisamente di essere ció che non si é mai pensato d'essere.
Di dover cambiare la realtà in tutti i suoi aspetti.
Di dover distruggere quello che si é creato e dover fare i conti con una nuova realtá che in fin dei conti non sentiamo nostra.

Di dover dire qualcosa agli amici ma che non si ha nessuna voglia di farlo infondo ,perché sarebbe un coming out di un bel niente.

Tutto ció speziato da ricerche ossessive su internet ed ansia per ogni sensazione che puo scaturire la visione di un uomo ,bambino ,cane .

Quindi mi permetto di dare testimonianza che nel mio caso l'omofobia non c'entrava assolutamente nulla.

Potrebbe essere un caso isolato....
Grazie per questo scambio di opinioni.

#146
Dr. Giuseppe Santonocito
Dr. Giuseppe Santonocito

>>> Il mio pensiero resta lo stesso ,l'omofobia non c'entra molto , puó almeno inizialmente far salire l'ansia alle stelle .
Ma il fattore principale sta nel pensare improvvisamente di essere ció che non si é mai pensato d'essere.
>>>

Esatto, molte volte è così. È la tendenza ansiosa di base che "per caso" non ha trovato di meglio che agganciarsi a un contenuto di presunta omosessualità. Ma l'ansia di per sé non è indice né che i contenuti a essa riferiti siano veri né che siano falsi. In tali casi il problema sta nella preoccupazione e nelle sensazioni sgradevoli che limitano la vita della persona, non nei contenuti. Conoscere i contenuti è utile, da un punto di vista strategico, per capire come procedere. Ma NON per farli diventare oggetto di interpretazione o attribuzione di significato.

Caso diverso sarebbe se la persona, oltre a temere di essere gay, sentisse attrazione per le persone dello stesso sesso. Che però non era il suo caso.

Ma capire come stanno le cose spesso è abbastanza semplice, perché chi è ossessionato dalla paura di qualcosa spesso si porta dietro ansie e paure anche di altro tipo. Quindi, come si dice, il problema è nel manico, cioè nella suscettibilità generalizzata a diventare preda dell'ansia.

#147
Ex utente
Ex utente

A questo punto peró devo farle una domanda dott.Santonocito.
Che diventa per me, che sono al "terzo scalino", ( e sa cosa intendo essendo lei di orientamento breve strategico ) scarica di contenuto compulsivo .

Una dei quesiti che spesso mi attanagliavano nei momenti bui era : se chi temeva di essere gay ,sviluppando quindi un doc con contenuto omosessuale , potesse in realtá esserlo.

Nel senso ... se provo attrazione per persone dello stesso sesso ,dovrei esserne in parte consapevole giusto ?

Quindi come posso sviluppare l'ossessione di essere omosessuale e fare 4000 test con masturbazioni davanti a video omo o etero ,rimurginazioni continue sul passato , chiedermi
di continuo se trovo un uomo attraente o meno...testandomi per capire quale effetto sessuale provoca nelle parti intime.

Un ragazzo che sa di essere gay o teme di esserlo pur sapendo dentro di lui che ha tale orientamento perché sviluppa lo stesso un disturbo ossessivo compulsivo ?

Non so se sono stato chiaro.

#148
Dr. Alessandro Raggi
Dr. Alessandro Raggi

gentile UTENTE 354593,
lei sembra persona colta e in grado di far tesoro delle argomentazioni.
Le premetto che leggendo maggiormente ciò che lei scrive mi ha convinto dell'ipotesi iniziale ossia che probabilmente nel suo caso si trattasse di banale omofobia interiorizzata.
Le spiego perché e che origine potrebbe avere.
l'origine è forse culturale, non scomodo il dr. Freud con ipotesi che attengono a meccanismo di difesa inconsci di tipo reattivo (formazione reattiva, ossia manifestare consciamente l'opposto della tendenza inconscia), non nel suo caso come si è dimostrato al termine della sua riuscita terapia.
Avrà già capito che considero l'omofobia inconscia non solo (anzi!) come omosessualità latente, ma anche (e soprattutto) come possibile esito di interiorizzazioni superegoiche, oppure se piacciono di più le argomentazioni junghiane le interiorizzazioni di pattern sociali di natura culturale e collettiva.

<<..Ho conosciuto molti ragazzi gay con doc con contenuto eterosessuale .
Come lo si giustificherebbe un pensiero ossessivo eterosessuale ? >>
sarebbe da capire se le persone a cui si riferisce erano gay o solo omosessuali, comunque sia si può spiegare facilmente: un conto sono pensieri o ossessioni a contenuto etero un conto ossessioni che per tema hanno la fobia di poter essere o diventare omosessuale.

<<..il fattore principale sta nel pensare improvvisamente di essere ciò che non si é mai pensato d'essere.
Di dover cambiare la realtà in tutti i suoi aspetti.
Di dover distruggere quello che si é creato e dover fare i conti con una nuova realtà che in fin dei conti non sentiamo nostra.>>

Ogni fobico (e dunque anche un doc) ha evidentemente terrore del cambiamento. Detto ciò, almeno nei casi di cui stiamo discutendo, dove il pensiero ossessivo è la paura di essere omossessuali, non è l'angoscia per il cambiamento che pone la questione del contenuto fobico. Se fosse, per assurdo, come scrive lei, allora si potrebbe avere un ossessione con contenuti fobici per il cambiamento, che so, nel gusto rispetto al tipo di colore di capelli del nostro partner come tema altrettanto dominante - oppure, volendo pensare al cambiare del tutto la nostra vita - all'idea di essere innamorati di qualcuno, chiunque esso sia (in fin dei conti ci porrebbe di fronte a cambiamenti molto drastici la nostra "rivelazione").
Mi spiego ancora meglio: se davvero è l'angoscia di cambiamento, il che può essere, a terrorizzare il soggetto con pensieri omosex, allora è davvero all'opera un potente meccanismo di diniego della propria omofobia interiorizzata.
Insomma, a meno che non vi siano nuclei fortemente scissi, che lascino pensare dunque a doc sul versante psicotico, i doc "normalmente" nevrotici presentano di norma ossessioni grigie, oscure, rovinose, avvertite in ogni caso dal soggetto come indesiderabili, negative, estranee.
Non è perciò il mero cambiamento a far paura, ma è il cambiamento considerato "inaccettabile" (nel nostro caso per omofobia interiorizzata).


#149
Ex utente
Ex utente

A questo punto peró devo farle una domanda dott.Santonocito.
Che diventa per me, che sono al "terzo scalino", ( e sa cosa intendo essendo lei di orientamento breve strategico ) scarica di contenuto compulsivo .

Una dei quesiti che spesso mi attanagliavano nei momenti bui era : se chi temeva di essere gay ,sviluppando quindi un doc con contenuto omosessuale , potesse in realtá esserlo.

Nel senso ... se provo attrazione per persone dello stesso sesso ,dovrei esserne in parte consapevole giusto ?

Quindi come posso sviluppare l'ossessione di essere omosessuale e fare 4000 test con masturbazioni davanti a video omo o etero ,rimurginazioni continue sul passato , chiedermi
di continuo se trovo un uomo attraente o meno...testandomi per capire quale effetto sessuale provoca nelle parti intime.

Un ragazzo che sa di essere gay o teme di esserlo pur sapendo dentro di lui che ha tale orientamento perché sviluppa lo stesso un disturbo ossessivo compulsivo ?

Non so se sono stato chiaro.

Dott. Raggi la ringrazio per l'accurata spiegazione.
Ha evidenziato meglio di quanto abbia fatto io come ció che angoscia un individuo nel mio caso non é dovuto solo al mero cambiamento ,ma al cambiamento "indesiderato" ,al canbiamento "oscuro" .
Le confesso peró che spesso avevo attacchi d'ansia anche in casi di "cambiamenti positivi".
Forse peró ció non é riconducibile al DOC
Non mi trova d'accordo peró sull'argomento della omosessualitá latente.

Io credo che l'orientamento sessuale di un uomo sia qualcosa che si percepisca ,potremmo stare a reprimerlo per questioni sociali , ma credo ogni essere umano sappia infondo cosa le piace e cosa no.

#150
Dr. Manlio Converti
Dr. Manlio Converti

Mi scusi ma cosa c'è di OSCURO nel masturbarsi con i video porno gay ed eterosessuali?
Si rende conto che è un'affermazione senza senso ed offensiva per sè medesimo?

Certamente pensare che essere gay sia OSCURO le può fare venire pensieri compulsivi...
masturbarsi con i video porno però è un comportamento alquanto diffuso tra gli eterosessuali e gli omosessuali, ed i bisessuali, come nel suo caso... senza che questo sia patologico in alcun modo.

Essere gay e masturbarsi con i video p orno gay o eterosessuali non è affatto oscuro ma è assolutamente normale.
Può tranquillamente cercare anche di avere relazioni fisiche o affettive con persone gay o eterosessuali, il mondo non le crollerà mai addosso in nessun caso.

Non esiste nessun lato OSCURO se non nelle mitologie religiose omofobe e nei film di Guerre Stellari...

#151
Dr. Giuseppe Santonocito
Dr. Giuseppe Santonocito

>>> Un ragazzo che sa di essere gay o teme di esserlo pur sapendo dentro di lui che ha tale orientamento perché sviluppa lo stesso un disturbo ossessivo compulsivo ?
>>>

Innanzitutto un ragazzo che sa di essere gay, ma ne ha paura, è cosa nettamente diversa da uno che non lo è, ma teme di esserlo. È proprio questa distinzione che stiamo cercando di spiegarle!

Se sta cadendo in questo equivoco, però, devo forse pensare che in realtà non sia così avanti con il suo percorso, come ci starebbe spiegando? No, perché le domande che ci sta ponendo non sono proprio da fase di consolidamento..

In secondo luogo le ossessioni si accompagnano a sensazioni molto diverse da quelle delle fobie. Se uno è autenticamente gay, ma non vuole esserlo (omofobia interiorizzata, per intenderci) avrà sensazioni e correlati più sul versante fobico: intimamente sa di essere gay e ne ha paura,

Ma se uno non è gay mostrerà più facilmente sintomi e correlati più vicini a quelli delle ossessioni. In altre parole: il gay omofobico si chiede: "Perché proprio a me? Non voglio!", mentre l'ossessivo che teme di essere gay si chiede: "E... se fossi gay?"

In soldoni: una fobia è paura immotivata per qualcosa che SI SA esserci. Un'ossessione è una paura immotivata che qualcosa CI SIA.

Poi è chiaro che non sempre le situazioni reali sono così nettamente divise, ma nel caso specifico del presunto doc omosessuale la discriminante è: c'è o no attrazione per le persone dello stesso sesso? E ovviamente l'ossessivo professionista è capacissimo di trovare prove a sostegno anche per questo. Ma del resto l'ossessione è un vizio di forma ed è la migliore dimostrazione che i contenuti sono secondari, in questo tipo di disturbi.

#152
Ex utente
Ex utente

Dott. Converti stavo rileggendo i miei commenti per cercare di capire dove io possa aver scritto che la masturbazione sia una pratica "oscura".

Le dico che mi son masturbato qualche volta su video trans ed ho avuto anche curiositá di andare con qualcuno ma non ho mai sviluppato una ossessione o aver pensato che ci fosse qualcosa di male.

Come spiegava lei in qualche commento la fantasia trans o pensare di andarci mi dava sensazione di maggior virilitá . Abbiamo poi scoperto in terapia che il sentirsi "poco virile" é stata la causa scatenante di tutto ció .

Se lei si riferisce all'aggettivo "oscuro" puó controllare che l'uso dello stesso é stato utilizzato per riallacciarmi al discorso del dott.Raggi .
E di certo non ha il significato che ha inteso lei ,
ma di cambiamento "indesiderato".
Mi scuso se mi sono spiegato male.
Mi astengo inoltre da ulteriori commenti perché da ignorante potrei utilizzare aggettivi non proprio consoni o poco pertinenti .

Dott. Santocinto ho interpretato male questa frase scritta da lei :

"Caso diverso sarebbe se la persona, oltre a temere di essere gay, sentisse attrazione per le persone dello stesso sesso"

Pensavo si parlasse anche in questo caso di ossessione ma dal suo ultimo intervento mi é molto piú chiaro ció che voleva esprimere.

Che in pratica é ció che io ho capito da circa un mesetto ossia la differenza che lei mi sta spiegando tra ossessione di essere omosessuale e la fobia che essere omosessuale sia una malattia.
Sono nella terza fase o quasi ,stando alle indicazioni del mio terapeuta ; forse non ancora in fase di consolidamento ma , come disse lui ,manca ancora qualche passo piccolo passo .
Se non lo fossi non starei qui a parlare di doc contenuto omo in quanto sarei molto suscettibile.

Io credo che la chiave per uscirne sta proprio nel sentirsi completamente libero di prnsare e fantasticare su ciò che si vuole .



#153
Utente 195XXX
Utente 195XXX

Salve a tutti, ho 32 anni e sono una lettrice di medicitalia.it
Mi sono un po' "persa" tra la marea di commenti e spunti, che è stato comunque piacevole leggere.
Ho sofferto di ossessioni in passato: prima di tipo ipocondriaco, per cui da una semplice emicrania partiva il pensiero--> oddio e se fosse un tumore al cervello???
Poi di tipo "aggressivo", e da un pensiero normalissimo del tipo "che palle, oggi mia mamma rompe le scatole" partiva il pensiero--> oddio, non è che potrei fare del male a mia mamma? E via di pensieri del tipo "Ecco, sono una pazza, sono cattiva, sono un mostro".
Poi ho avuto dei pensieri di tipo "omosessuale", nati in un periodo i rapporti sessuali col mio ragazzo non andavano benissimo perchè lui era molto + riservato di me, e non gli piaceva che io chiedessi certe cose in modo esplicito e non era aperto al dialogo.. e da lì sono partiti pensieri del tipo: "ecco, ti lamenti del tuo ragazzo e se lo fai, visto che lui è così buono e bello, non sarà mica perchè sei lesbica???" e da li via a pensare e ripensare se fosse minimamente possibile una cosa del genere. Mi mettevo a ripensare al passato, a tutti i ragazzi che mi erano piaciuti e con cui ero stata, e pensavo che era impossibile. Per un po' mi tranquillizzavo e poi tornava a far capolino l'ansia, quasi con una stretta allo stomaco, e pensavo "e se tu non ne fossi consapevole ma magari sotto sotto fossi lesbica?" e via a far le prove, guardando le ragazze e pensando "ecco se l'hai guardata (come magari avrei fatto in altre circostanze senza pensare a nulla) significa che forse sei lesbica" e mi massacravo all'idea che una risposta sicura al 100% non esistesse.
Avrei preferito (parlo x assurdo ovviamente) che fosse esistito un fantomatico test genetico che mi dicesse "è sicuro al 100% che sei lesbica" piuttosto che vivere con le ossessioni e gli "e se".
In terapia mi è stato spiegato che non conta il contenuto di questi pensieri, ma che è chiaro che - per come si presentano- sia che siano ipocondriache , sia che siano a contenuto aggressivo, omosessuale o quant'altro... sono sempre e solo ossessioni.
Pian piano, col tempo, ne sono uscita.
E' chiaro che però, a rileggere certi post (ad es. quello del dottor Converti) ci rimango un po' spiazzata..perchè non capisco cosa intende per "minority stress"? E' collegato alle ossessioni?
Io penso che le mie siano state (o siano, in caso ritornino) solamente ossessioni.
Io personalmente non ho assolutamente nulla in contrario all'omosessualità, che è un orientamento sessuale proprio come l'eterosessualità e la bisessualità. Ma non vorrei scoprire tardi qualcosa che non sento di essere, mi dispiacerebbe perchè io amo il mio ragazzo e vorrei una vita con lui!!

#154

Gentile utente 195964
non c'è nulla per cui rimanere spiazzati, ha perfettamente espresso, con la sua testimonianza, la dinamica della nascita di un pensiero ossessivo che tale è INDIPENDENTEMENTE dai suoi contenuti che, come le hanno espresso, NON hanno alcun significato!!!
L'ossessione nasce da un'ipotesi senza alcun fondamento che sia legata all'aggressività, alla malattia, all'odio verso qualcono o all'omosessualità! Per cui non mi resta che dirle di stare tranquilla senza mettere in discussione le certezze che ha acquisito sul suo disturbo ossessivo, che era solo tale.
saluti

#155
Utente 376XXX
Utente 376XXX

Oggi invece ho voglia di affrontare un altro problema, quello che comporta le ossessioni, ovvero quella ‘pazza’ idea che sia un desiderio, cioè confondo la voglia di uccidere, la voglia di lasciare la mia compagna, il fatto di non amare mio ‘figlio’ Lorenzo, quello di essere gay o bisex alle volte come un desiderio vero e proprio. Per farle un esempio, l’altro giorno ero dalla mia psicoterapeuta, abbiamo parlato di storie di pedofilia, ad un certo momento lei mi fa cosa desideri tu nella tua vita ? E nella mia testa non girava altrochè: -andar a letto con una bambina, andar a letto con una bambina – ho esposto ciò alla mia psicoterapeuta ed ha detto che tutto è nato dal fastidio del discorso effettuato in precedenza su questi dettagli, quindi la polarità. Un altro esempio può essere quello di ieri, questo è sembrato più un impulso, un raptus pronto ad esplodere in qualsiasi momento, ero con la testa poggiata sul tavolo, avevo il coltello sotto alle mani, la mia ragazza era accanto a me, di colpo nella mia testa appaiono solo ‘immagini’ in cui io le infilo il coltello in gola, ripetutamente, come se la mente mi spingesse a doverlo fare, giustamente io cerco di riconoscere immediatamente la sorgente dell’ossessione e quale potrebbe essere stato il fastidio, lo inquadro, perlomeno credo e l’ansia diminuisce ma il pensiero e la rimurginazione è ben rimasto nella mia mente. Ad esempio ieri, anche, avevo Lorenzo mio ‘figlio’ tra le mie mani mi è venuto per un momento il pensiero di aprire le mani e farlo cadere in terra, quando stavo per farlo –quindi una messa alla prova- sulle mie braccia ho avvertito delle scosse, fortissime ed ho stretto ancor di più le mani per non farlo cadere in terra… ho collegato che il pensiero ossessivo o la ‘paura di perdere il controllo’ fosse nata dal fatto che per un momento avesse pianto, in quel momento immediatamente non ho riconosciuto il ‘fastidio’ ma ho dovuto lavorarci sopra e fare mente locale. Quello che quindi, ancora mi porta a tergiversare con le ossessioni è questo pseudo desiderio che alle volte non mi fa credere che sia una vera e propria e reale ossessione, anche se ciò mi spaventa ed assai. Ieri anche dal momento in cui ho sentito della notizia di una ragazza che ha ucciso il suo compagno con 20 coltellate mi ha fatto scaturire l’ossessione, so che nella realtà dovrei andar ad osservare non il contenuto ma la forma, cioè se qualcosa antecedente a quella notizia possa avermi dato 'fastidio'… io credo di avere un sacco di armi ma continuo a perdermi. Come si può fare per non dar peso a questi pensieri, lasciarseli scivolare, oltre a fare il lavoro di psicoterapia cognitiva post razionalista ? In più aggiungo che oggi ho sentito in televisione tramite la macchina della verità di un personaggio famoso, amante del gioco d'azzardo che più di una volta ha 'pensato' al suicidio, ho avvertito una serie di scosse fisiche e mi è partita anche l'ossessione che potrei desiderare il suicidio avendolo pensato più di una volta, tramite 'immagini' etc etc.. che confusione.

Ho fatto molti cambiamenti e questi hanno scaturito questo DOC impressionante. Ossessioni pure di tutti i tipi.

#156

(...)Come si può fare per non dar peso a questi pensieri, lasciarseli scivolare, oltre a fare il lavoro di psicoterapia cognitiva post razionalista ?(...)
gentile utente il lavoro terapeutico deve essere orientato a risolvere il problema del DOC , esso non è un'attività parallela di supporto a tecniche o rimedi cercati qua e là.
Che lavoro sta facendo con il suo terapeuta?

#157
Utente 294XXX
Utente 294XXX

Salve dottore,
Dopo aver letto i suoi articoli.. Volevo chiederle un consiglio sulla terapia che sto facedo. Soffro di ansia e attacchi da febbraio 2013.. Sono andata dalla psicologaper un anno e poi stando bene ho smesso.. Questo settembre, ho iniziato a star male.. Peggio di prima.. E a dicembre ho ricominciato ad andare dalla mia psicologa.. Lei è psicoterapeuta sistemica.. Le volevo chiedere se per il disturbo ansio e ossessivo porta ha dei risultati.. A me sembra di essere migliorata.. Però ancora sto combattendo con le ossessioni che sono per me le peggiori da eliminare..!! Inoltre le volevo chiedere come comportarmi nei cofronti dei pensieri orribili che ho.. Ad esempio ultimamente ho paura che mi possa piacere qualsiasi ragazzo vedo ( sopratutto quelli brutti oppure zii, cugini, fratello.. insomma un pensiero assurdo. Ogni tanto pure di scoprire da un giorno all altro di essere lesbica ) come se non avessi il controllo del mio corpo.. Il punto è che poi mi auto provoco reazioni automatiche sul mio corpo che mi spaventano.volevo sapere come ci si deve comportare.. Perchè tendenzialmente io tendo ad evitare le situazioni che mi spaventano.. Se penso a uscire ho paura che possa vedere qualcuno che mi piaccia allora lo evito e sto in casa. Per ora cerco di dirmi 'sono pensieri stupidi cui non devo da retta' e un po funziona.. Però poi torna la vocina malefica che mi dice 'e se invece fossero fondati? Se ci fosse una motivazione profonda?' .. Insomma sto lottando contro lamia mente giorno dopo giorno

#158
Dr. Armando De Vincentiis
Dr. Armando De Vincentiis

gentile utente, vi sono due fronti su cui l'orientamento sistemico relazionale lavora, quello strategico orientato alla soluzione del sintomo e quello che si concentra sulle dinamiche relazionali e famigliari cercando di inquadrare la sintomatologia ansiosa all'interno di quei contesti. Una volta esaminate queste dinamiche senza risultati o con risultati poco apprezzabili, allora, è bene concentrarsi sulle trappole cognitive che mantengono il sintomo. Ne parli con la sua terapeuta e se non è esperta in quell'approccio si rivolga ad uno specialista strategico-breve.

#159
Utente 376XXX
Utente 376XXX

psicoterapia cognitiva post razionalista, sugli studi di vittorio guidano. Individuando le polarità positive e negative, soprattutto quest'ultime non riconosciute per via che a 'quelle' relative persone do un una polarità fin troppo positiva tant'è da non vederne uno sfogo di rabbia. Se è mio figlio, io non posso non 'sopportarlo' perchè è mio figlio, quindi si entra nella sfumatura o tutto bianco o tutto nero. In più sono in cura farmacologica, con fevarin da 100 mg serenase 0.20; en 0.20 ed il depakin effetto granulato che mi aiutano ad affrontare al meglio queste MALEDETTE ossessioni. Credo che la strada sia giusta ma alle volte mi lascio prendere dagli scompensi.

#160
Utente 294XXX
Utente 294XXX

salve dottore,
dopo aver letto i suoi articoli volevo chiederle se alcune delle mie paure/fobie rientrano nel disturbo ossessivo o sono paure reali. ad esempio la paura che mi possa piacere un'altro uomo diverso dal mio ragazzo, oppure un parente, oppure addirittura mio padre ( una sera gli ero vicino e ho pensato 'oddio e se mi volessi masturbare qui davanti a lui?.. è stato orribile), paura di essere lesbica ( non capisco come si colleghi alla paura che mi piaccia un altro uomo, sono due paure paradossali ), paura che la mia storia possa finire per colpa di questi pensieri etc.
grazie per la risposta.

#161
Dr. Armando De Vincentiis
Dr. Armando De Vincentiis

da quello che dice sembra proprio che i suoi pensieri appartengano ad una dinamica ossessiva, anche abbastanza frequente.

#162
Utente 379XXX
Utente 379XXX

Salve dottori,
Vorrei qualche delucidazione in merito ad un commento del dott. Santonocito che cita l'esistenza di una sorta di omofobia interiorozzata.. nel commento cita <Ma se uno non è gay mostrerà più facilmente sintomi e correlati più vicini a quelli delle ossessioni. In altre parole: il gay omofobico si chiede: "Perché proprio a me? Non voglio!", mentre l'ossessivo iche teme di essere gay si chiede: "E... se fossi gay?>

#163
Utente 379XXX
Utente 379XXX

Quindi mi è sorto l'interrogativo di soffrire di doc o appunto di avere sviluppato un'omofobia interiorozzata che dimostrerebbe appunto un'omosessualitá non accettata; questo proprio perché ho il pensiero <Perché proprio a me? Non voglio!", provo paura e senso di inadeguatezza; come faccio a capire se si tratta di doc?

#164
Utente 379XXX
Utente 379XXX

Inoltre dice <In soldoni: una fobia è paura immotivata per qualcosa che SI SA esserci. Un'ossessione è una paura immotivata che qualcosa CI SIA.> dunque sempre di paura immotivata si tratta.. come si fa a capire se qualcosa di reale ci sia o che POTREBBE esserci( cioè ossessione)

#165
Dr. Giuseppe Santonocito
Dr. Giuseppe Santonocito

Utente 379870

Mi cito:

>>> Un'ossessione è una paura immotivata che qualcosa CI SIA
>>>

E non è proprio questa la sua paura?

#166
Utente 379XXX
Utente 379XXX

Gentile dott. Santonocito la ringrazio per la risposta, sì è vero ho compreso di provare una paura di fondo ma ciò che non riesco a comprendere e se riguarda la possibilità di poter essere omosessuale o il fatto di esserlo e provare una sorta di omofobia interiorizzata come da lei spiegato nei commenti precedenti; cito nuovamente che il mio pensiero è <perché proprio a me? Non voglio!>

#168
Utente 379XXX
Utente 379XXX

Probabilmente entrambe; è chiaro che avrò bisogno di un consulto psicologico per poter comprendere meglio la situazione.. l'ultima domanda é; uno psicologo psicoterapeuta riesce a capire se si tratta di reale omosessualitá già al primo incontro?,

#169
Dr. Giuseppe Santonocito
Dr. Giuseppe Santonocito

Di persona certamente sì, anche se non è detto al primo incontro.
Online no, non in modo sicuro.

#170
Utente 379XXX
Utente 379XXX

La ringrazio di nuovo per la risposta dottore; un altro timore che però sento è che un eventuale psicologo psicoterapeuta possa trovare fondamento nelle mie paure e dunque farmi scoprire che alla fine si potrebbe realmente trattare di omosessualitá.

#171
Utente 379XXX
Utente 379XXX

Gentili dottori vi ringrazio per le risposte; avrei una domanda per il dottor De Vinventiis; oggi mi è capitato per la prima volta di provare come attrazione per una persona dello stesso sesso, come in passato era solito capitarmi con una ragazza (cosa che non mi succede più da tempo) ora la mia domanda potrebbe sembrare una ricerca di rassicurazione ma io vorrei solo capire se il doc può far "confondere" una forte ansia(come un bollore interno) con una VERA attrazione?

#172
Utente 380XXX
Utente 380XXX

Buongiorno dottore...sono due mesi che ho una trappola mentale ma piu vado avanti e piu mi sembra di autoconvincermi...un anno fa ho lasciato il mio ex e ho incontrato finalmente luomo dei miei sogni...infatti a breve ci sposeremo....e un anno che sono finalmente felice di essermi liberata del mio ex...ma ogni tanto mi veniva in mente e io ogni volta mi facevo la stessa domanda perché mi viene in mente?lho voglio ancora?due mesi fa lho visto sotto casa e mi e arrivato il panico...nn ho sentito emozioni ma solo tanta paura che lui mi possa rovinare tutto di nuovo e che mi posso monipolare come sempre ha fatto....lho bloccato in tutto....ma la mia mente nn smette di ossesionarmi a tal punto che mi sembra di autoconvincermi..a solo al pensiero di tornare con lui io sto male...e al pensiero di lasciare il mio ragazzo...io piango sola ho paura di lui..paura di uscire e di incontralo per paura che e davvero come dice la mia mente...perche io non voglio lasciare il mio ragazzo per luo e nn voglio tornare con lui.

#173
Ex utente
Ex utente

salve dottore, volevo sapere i pensieri ossessivi ricorrenti , che genere di pensieri possono comprendere ? Le spiego , io ho una storia con un ragazzo che amo tantissimo , ma all'inizio le cose tra noi da parte mia non erano chiarissime, io ricevevo messaggi e sono stata contattata da ragazzi con cui ero uscita precedentemente , tutto si è limitato a questo nulla di più , ma il fatto è che lui vedendo me che non mettevo da parte immediatamente le cose passate e scoprendo messaggi o chiamate ha iniziato a pretendere da me che gli raccontassi tutto , a volte ho detto bugie per il quieto vivere e queste bugie si sono trasformate in tragedia . Ora che sa tutta la verità per filo e per segno il suo dubbio non è sparito , e a distanza di un anno e mezzo ha delle crisi , io cui inizia a dire di non stare bene , di non fidarsi di me, e inizia a ripropormi continuamente domande riferite al nostro primo periodo insieme , domande che sono sempre le stesse e a cui lui già più di una volta ha ricevuto le mie risposte . Viene preso dalla rabbia , inizia a chiamarmi bugiarda , e continua con le domande . Dopo un periodo che varia dalle 6 alle 48 ore si calma parliamo e sembra risolversi le cose. Ma a distanza di settimane il problema si ripropone , non so cosa lo scatena .Per tanto tempo pensavo che l unica causa ero io e tutti i miei errori iniziali che gli avevano provocato tanta sofferenza , quindi rispondere alle sue domande era un modo per riscattarmi e sistemare le cose tra noi , ma ora che ho risposto sinceramente a tutte le domande mi ritrovo un ragazzo che continua a stare male e continua a fare ancora le stesse identiche domande , e a credere che le mie risposte siano ancora bugie e a soffrirne . E' un problema psicologico ? Se si a chi dobbiamo rivolgerci ?

#174
Ex utente
Ex utente

Salve....Per quanto riguarda la paura di fare del male alle altre persone...Vorrei un chiarimento:io ho questo problema da circa 2 mesi ed ho già fatto 4 sedute dalla psicologa ed una dalla psichiatra,la quale mi ha un pò rassicurato dicendomi che,come scritto nell'articolo,sono pensieri innocui ed è un'ansia che si è manifestata in questo modo.
Però,vorrei un chiarimento:nel caso in cui una persona come me assuma una elevata quantità di alcolici(cosa che in circostanze particolari può accadere),siamo davvero certi che in futuro questi bruttissimi pensieri non possano diventare reali?

Grazie
Federico

#176
Ex utente
Ex utente

Si però in alcune circostanze,specialmente quando non ho niente da fare,ho quasi come la tentazione di sfogarmi contro qualcuno...Non so per quale motivo...La psicologa mi ha detto che ho molta rabbia nello stomaco...La mia preoccupazione è che questi pensieri siano qualcosa di più grave,di essere diventato una persona pericolosa o di poterlo diventare in futuro...e questo mi far star male tutto il giorno,perché non mi capacito di come nel mio cervello ci possono essere pensieri di questo tipo...Che tristezza

#177
Ex utente
Ex utente

Alcune volte mi sembra che sia più una paura, altre sembra quasi più una tentazione,come se ci fosse una vocina che mi dice di far del male a qualcuno....Ho paura e sto da cani

Federico

#178
Utente 384XXX
Utente 384XXX

Salve dottore, sono una ragazza di appena 18 anni. All'età di 16 ebbi la mia prima storia "importante" di due anni, un rapporto non basato sull'amore ma più che altro sull'abitudine; aperti gli occhi su ciò e conscia di non provare più nulla per questo ragazzo, presi la decisione di lasciarlo a giugno dell'anno scorso; a dicembre, sempre del 2014, dopo aver frequentato 2 ragazzi ne conobbi uno: non ci piacemmo fin dalla prima sera ma, per caso, poche settimane dopo, iniziammo a sentirci e da lì nacque la nostra storia d'Amore: quest'ultima dura fino ad oggi ed io lo Amo, sento realmente d'Amarlo e non lo sento solo con la "mente" ma soprattutto con il cuore. Tre settimane fa, però, mia mamma mi fece la fatidica domanda:"Pensi ancora al tuo ex?" ed io convinta e tuttora certa di non amarlo nè di pensarlo le risposi molto sinceramente di No, non era assolutamete un pensiero che toccava le mie corde mentali. Ma, dopo quella risposta, iniziai a "rimurginare" continuamente su quella domanda, ansia ed angoscia presero il sopravvento su di me: ero sicura della risposta a quella domanda ma non riuscivo a non smettere di pormela, di pensarci ossesivamente a tal punto da starci male, a tal punto da sentirmi terribilmente in colpa sol perchè ci pensavo, a tal punto da piangere, da chiedere aiuto e parlarne con il mio ragazzo. Lui fu molto comprensivo, notevolmente comprensivo ( data anche la mia difficilissima situazione familiare: un mio parente molto stretto e gravemente malato, situazione che preme notevolmente sul mio umore) e decidemmo insieme di gettare via tutte le sue cose e ci giurammo di non parlare più. Il nostro rapporto quindi riprese sereno, questi pensieri non attraversavano più la mia mente, avevamo ritrovato la nostra felicità. Circa una settimana fa, però, trovai in una borsa delle conchiglie forse regalatemi dal mio ex: come una fitta mi scatto nello stomaco: seppur inconsapevolmente, avevo rotto il giuramento, quel giuramento a cui tanto tenevo; i sensi di colpa iniziarono di nuovo ad attanargliarmi la mente, pensieri su pensieri invasero il mio pensiero a tal punto da pensare al mio ragazzo chiamandolo con il nome del mio ex, pensieri sempre e tutt'ora più presenti, pensieri angosciosi, pensieri che realmente creano paura in me a tal punto da divenire incubi, a tal punto da nuocere anche al mio sonno, pensieri che mi fanno male e che mi stanno logorando dall'interno ed ho paura che possano realmente intaccare il mio rapporto d'Amore con il mio attuale ragazzo nonostante io sappia fermamente di Amarlo realmente, veramente. Non riesco a trovare una via d'uscita a questo reale tunnel dell'orrore ed ho paura, ho davvero paura di parlarne nuovamente con il mio attuale ragazzo perchè temo di perderlo: la prego, mi dia qualche consiglio.

#179
Utente 139XXX
Utente 139XXX

Salve dottore vorrei un vostro parere .io circa 10 anni fa dietro un incidente ,mi e capitato mentre stavo in autostrda con mia moglie e i miei 2 bambini di avere un attacco di panico mentre percorrevo in autostrada .su questo mi ero spaventato molto e limitato molto fin di pensare sto impazzendo?posso fare del male a qualcuno o ai miei figli ?e questa cosa mi faceva stare male ,poi da solo senza parlarne con nessuno xche mi imbarazzava molto ne sono uscito ma solo con i pensieri tipo e se potevo far del male ..mi era rimasto solo ol fatto che nn prendevo lautostrada in compagnia di qualcuno.ora siccome io lavoro in ospedale x le pulizie circa un mese fa mi sn trovato a fare delle pulizie all'interno della psichiatria dove cera un uomo ricoverato .fin qui tt a posto lo venne a trovare la moglie dove gli chiedeva se volesse uscire x vedere la bambina xche nn la facevamo emtrare lui si rifiuto.io sentivo la discussione tra lui e la moglie e mi semtivo male solo al fatto che aveva rifoutato di vedere sua figlia.quindi emotivamente mi ero un po frustato vado a casa accendo la tv e guardo il tg dove vedo un uomo che spara fra la folla ad un certo punto mi e venuto in mente l'altro episodio e o incominciato a chiedermi e se succedesse a me?e se impazzisco?e se faccio del male ai miei bambini?quindi io da 2 mesi sto male evitando oggetti appuntiti evitando tg.mi sembra che tutto quello che succede al esterno lo potrei fare io
Sono andata dal psicoterapeuta sono gia 2 sedute che o fatto la prego dottore mi dica o preso la strada giusta? Grazie

#180
Dr. Armando De Vincentiis
Dr. Armando De Vincentiis

(...)incominciato a chiedermi e se succedesse a me?e se impazzisco?e se faccio del male ai miei bambini?(..) e se? e se? l'esperienza ci dice che basta questo per comprendere che trattasi, con molta probabilità, del classico quesito ossessivo. Buona la strada della psicoterapia ma l'importante è che sia di orientamento comportamentale attivo e focalizzato (cognitivo-comportamentale o strategico breve)

#181
Utente 139XXX
Utente 139XXX

dottore ma tutto questo lo puo aver scatenato la paura di guidare in autostrada?un altra cosa sto organizzando una vacanza anche se faticosa xche voglio affrontare la paura di guidare in autostrada che dice faccio bene....grazie dottore

#182
Dr. Armando De Vincentiis
Dr. Armando De Vincentiis

evitare di "evitare" è già un'ottima scelta!
Un noto terapeuta afferma: la paura evitata diventa fobia, la paura affrontata si trasforma in coraggio! ;-)

#183
Utente 139XXX
Utente 139XXX

Un altra cosa dottore che dice basta solo la psicoterapia o dovro assumere anche psicofarmaci?io vorrei tanto evitarli xche o paura degli effetti che potrebbero manifestarsi grazie.

#184
Utente 385XXX
Utente 385XXX

Dottore, La ringrazio per avermi segnalato il suo articolo e devo dire che sono molto sollevato dopo averlo letto; leggendolo mi sono riconosciuto al 100%, la mia non è mai stata una reale intenzione o desiderio, ma una paura che possa venirmi in mente di farlo, e non so perchè a volte mi è venuta, forse colpa delle giornate vuote o della mia situazone lavorativa al momento bloccata e il consegiente sentirmi colpevole (erroneamente) , cmq adesso è tutto più chiaro. Detto questo, Lei la mia la considera una cosa da niente oppure mi consiglia di parlarne almeno una volta con uno psicologo faccia a faccia?? e inoltre la paura di voler far del male a qualcuno include anche il male a se stesso?? La Ringrazio!!

#185
Dr. Armando De Vincentiis
Dr. Armando De Vincentiis

(...)Lei la mia la considera una cosa da niente oppure mi consiglia di parlarne almeno una volta con uno psicologo faccia a faccia??(...)
dipende dal livello di disagio che prova, se non riesce a fare a meno di pensarci è necessario un incontro dal vivo.
(...) la paura di voler far del male a qualcuno di cui lei parla nel suo esempio include anche il male a se stesso??(..)
certo!

#186
Utente 195XXX
Utente 195XXX

Caro dottor De Vincentiis, ho letto i suoi articoli e mi sono riconosciuta in alcune descrizioni che fa dei pensieri ossessivi riguardanti la sessualità. In passato ho sofferto di ossessioni ipocondriache e di ossessioni a sfondo "aggressivo". Sono stata bene per alcuni anni, dopo una psicoterapia che mi aveva aiutato a ridurre considerevolmente l'ansia e le ossessioni erano sparite. Tutt'ora direi che sto bene, anche se ultimamente sono molto sotto stress perchè il mio ragazzo tra due mesi partirà per 5 mesi all'estero e questa separazione "forzata" (non posso seguirlo a causa del mio lavoro) mi ha destabilizzata. Ultimamente a volte mi capita che torni qualche pensiero del tipo "oddio, non è che sono lesbica?" dal nulla, solo xche magari mi capita di notare dettagli estetici come un bel vestito in una ragazza, o dei bei capelli, o una bella dentatura. Tutte cose che nelle persone ammiro a livello esteriore. Ho + critica nei confronti di questi pensieri ossessivi e cerco di trattarli solo x quello che sono, ovvero pensieri disfunzionali. Presumo che l'innesco sia l'ansia dell'imminente separazione dal mio ragazzo...e allora penso: ecco appena partirà tu capirai che non ti manca perchè sei in realtà lesbica--> ma so che tutto questo mi serve per dare una giustificazione alla sua mancanza.
Però, nonostante la consapevolezza, mi disturba comunque ricadere in vecchi meccanismi e a volte capita che se mi prende l'ansia c'è un attimo in cui ancora dico "e se non fosse un pensiero ossessivo?".
Cosa posso fare secondo lei? Va bene se ignoro il tutto e non faccio nulla? O è un evitamento del problema che puo' rinforzare l'ansia?

#187
Utente 139XXX
Utente 139XXX

Carissimo dottore e da un po di giorni che nn sto avendo ansia ma solo anche con minor frequenza ossessioni agressive ma senza pau

#188
Utente 139XXX
Utente 139XXX

Mi acusi dottore come le stavo dicendo non avendo piu l'ansia ma rimangono le ossessioni aggressive questa cosa mi preoccupa xche prima avevo paura adesso mi ponevo domande ecc ecc adesso penso che se nn ce paura io posso veramente volerlo?la prego dottore mi aiuti grazie

#189
Dr. Armando De Vincentiis
Dr. Armando De Vincentiis

Utente 195964 ignorare i pensieri ossessivi non equivale ad un evitamento visto che non hanno alcun senso. quindi non dar loro dignità è la cosa migliore. NON cerchi significati nè soluzioni, non risponda ai suoi stessi quesiti.

#190
Dr. Armando De Vincentiis
Dr. Armando De Vincentiis

UTENTE 139510 lei scrive:
(...)penso che se nn ce paura io posso veramente volerlo?(..)
avere paura di non aver paura è sempre una paura, quindi ancora un sintomo ossessivi.
quando smetterà di aver paura non si porrà nemmeno il problema.

#191
Utente 385XXX
Utente 385XXX

e quindi anche la paura che durante la giornata ci sia anche un piccolo evento scatenante che possa portarmi a fare una pazzia rientra nella categoria delle ossessioni causate dall'ansia?? Grazie!

#192
Utente 308XXX
Utente 308XXX

Gentile Dr. De Vincentiis,

Ho trovato il suo articolo molto interessante. Mi sono ritrovata in particolare nell'approfondimento sulla sindrome di utopia.
Sono una ragazza di 29 anni, e da poco piu` di un anno ho una relazione con un ragazzo mio coetaneo. La nostra e` stata fino ad ora una relazione a distanza (2 ore circa, per cui ci vediamo nei fine settimana e quando capita anche una sera durante la settimana), ma di recente lui ha deciso di spostarsi nella mia citta` per darci una vera possibilita` e abbiamo deciso di andare a vivere insieme, cosa che dovrebbe succedere all'inizio del prossimo mese.
A causa del fattore della distanza, unito al fatto che lui non rappresenta l'ideale di ragazzo che immaginerei al mio fianco (e qui il primo "mito"), pur nutrendo forti sentimenti per lui, ho sempre avuto forti dubbi riguardo la nostra relazione. Siamo parecchio diversi caratterialmente, e spesso vediamo le cose in maniera talmente diversa da entrare in conflitto. Credo di avere delle forti convinzioni su come un ragazzo dovrebbe comportarsi all'interno di una coppia, e appena il suo comportamento esce da questi schemi, mi ritrovo a pensare che tra noi non possa funzionare, che ci dovremmo lasciare, che se continuiamo a stare insieme avremo sempre tanti problemi, che non troveremo mai un punto di incontro ecc ecc.
Piu` volte ho cercato di interrompere la relazione, soprattutto per il problema della distanza, ma poi parlandone meglio con lui ci ho ripensato, perché lui in genere mi rassicura dicendomi che troveremo una soluzione e che andra` tutto bene.
Le prime settimane dopo aver deciso di andare a vivere insieme ero molto contenta e pensavo che finalmente mi sarei sentita piu` tranquilla e serena. Invece altri suoi comportamenti che non mi sono piaciuti mi hanno creato anora piu` dubbi, perché ora so che intraprenderemo questo passo insieme e ho paura di sentirmi senza via d'uscita una volta che vivremo insieme.
Una cosa che mi preoccupa e` che lui, appena abbiamo deciso di vivere insieme, mi ha chiesto se in un futuro vicino sarei disposta a spostarmi con lui in un'altra citta`, con piu` possibilita` di lavoro per lui, dove inizierebbe un progetto lavorativo con un amico. Io sarei disposta a fare cio`, ma mi ha deluso il fatto che lui gia` si stia concentrando su questo nuovo progetto invece di dedicare le sue attenzioni al nostro nuovo progetto. Da lí sono inizati i primi dubbi e preoccupazioni, anche sul fatto che se tra noi non dovesse funzionare, dopo aver vissuto insieme sara` piu` difficile separarci e soffriro` di piu`.
Un altro aspetto di lui che non mi piace e` che a volte esagera col bere, quando siamo in compagnia, e finisce con l'essere quello piu` ubriaco. Non fa niente di male, ma vederlo cosí, che non capisce nemmeno cosa gli sto dicendo, mi infastidisce davvero tanto. Questo e` successo in due occasioni nell'ultimo mese, e quando gli ho detto che la cosa mi infastidisce davvero tanto, mi ha detto che cerchera` di non farlo piu` succedere. Io credo succedera` ancora, e non riesco a passarci su, cosí che nelle ultime due settimane abbiamo discusso in piu` occasioni perché io non volevo bevesse piu` di un tot.
Inoltre in queste ultime settimane, sono scoppiata a piangere davanti a lui in diverse occasioni in cui lui tirava fuori il fatto di andare a vivere insieme, stressata dai miei dubbi e pensieri che in un attimo venivano tutti a galla. Cosí, invece di comunicarglieli in modo piu` sensibile e calmo, glieli ho riversati addosso con la stessa agitazione che e` emersa in me come un fiume in piena. Non sono proprio riuscita a controllarmi.
Ora ovviamente anche lui si sente insicuro e dubbioso, e quando me l'ha detto ieri sera, io mi sono sentita ancora peggio. Ora mi sento in ansia. Da un lato ho paura che lui ci ripensi e che decida di non continuare la relazione, ma dall'altra io stessa non so piu` cosa voglio. Persino i momenti belli vengono oscurati da questi dubbi e incertezze, e io non mi sento piu` la stessa. Non so piu` cosa sia vero e cosa no, quale sia la realta` oggettiva e quale quella creata dalla mia mente.
A volte sento che se potessi sparire e andarmene da qualche altra parte (in passato ho viaggiato per circa 6 anni, cambiando luogo ogni 1-2 anni), lo farei senza voltarmi indietro, il che mi fa pensare che i miei sentimenti per lui non siano poi cosí forti.
Se mi chiedo se vedo un futuro accanto a lui, la risposta e` non lo so, o non credo. E allora perché andarci a vivere insieme? Eppure con lui generalmente ci sto bene..

Le vorrei anche chiedere se Lei sarebbe disponibile per qualche seduta via Skype, avrei davvero bisogno di fare piu` chiarezza sulla situazione.

La ringrazio in anticipo per l'attenzione,

Saluti

#193
Utente 308XXX
Utente 308XXX

Aggiungo che nelle occasioni in cui ha bevuto parecchio, ho notato che fissava una mia coinquilina, e da lí ho spesso controllato dove guardava ecc. Nei momenti in cui non beve non me ne preoccupo perché non vedo in lui questo atteggiamento, ma in quelle due particolari occasioni non riuscivo a smettere di controllare dove guardava e sentirmi sempre peggio perché effettivamente lui la fissava. In generale non mi da motivo di essere gelosa di lui, ma ora non riesco a levarmi questo pensiero dalla testa, che e` un'altra di quelle cose che mi fa pensare che tra noi non possa funzionare.

#194
Utente 407XXX
Utente 407XXX

Salve io avrei bisogno di capire qual cosa di piú sul ossessione del omosessualità o accettazione di essere omosessuale....perché sto malissimo sono seguito da una psicoterapeuta bioenergetica....mi era successo di avere già un disturbo simile in quanto un mio professore di scuola mi parlò del esistenza che esistono i gay che non si accettano... Poi mi passo e mi venne un ossesione sul suicidio....per via che in mio compagno si uccise con la pistola...e poi dopo anni dopo essermi sposato comprato casa e fatto un figlio mi torna sto pensiero...anche se non ho mai avuto problemi di erezione con mia moglie ne con la ex...non ho mai avuto difficoltà nel orgasmo...anzi tante volte mi basta un bacetto e subito con l'erezione in atto...solo che sono un mese che penso solo a sta cosa addirittura sto mettendo in dubbio il mio passato...la mia psicologa mi ha detto che non dipende dal mio orientamento sessuale ma ma da qualcosa d'altro....e che sono molto ansioso...e che dovrei pensare alla mia famiglia e a passare una vita serena con loro...che ne dite

#195
Dr. Manlio Converti
Dr. Manlio Converti

È sempre la stessa cosa.
Che lei sia bisessuale o meno è un problema solo per lei perché lei è omofobo.
L'omofobia è un disturbo di personalità secondo alcuni studi scientifici fatti anche in Italia.
Essere gay o bisessuale, nel suo caso bisessuale, è bellissimo esattamente come essere eterosessuale. Se lei è omofobo e maltrattata sé stesso... Peggio per lei e per la sua famiglia.
Smetta di maltrattarsi e si goda le sue fantasie bisessuali.

#196
Utente 407XXX
Utente 407XXX

Ma io visioni con uomini non ne ho mai avute...nel senso che per avere orgasmi con mia moglie ho sempre pensato a lei...non pensa che sia un disturbo ossessivo?

#198
Dr. Armando De Vincentiis
Dr. Armando De Vincentiis

(...) Poi mi passo e mi venne un ossessione sul suicidio....per via che in mio compagno si uccise con la pistola...e poi dopo anni dopo essermi sposato comprato casa e fatto un figlio mi torna sto pensiero..(...)

gentile utente 407541 dalle dinamiche che lei racconta è possibile ipotizzare la classica modalità ossessiva, anche se una diagnosi va fatta dal vivo. il problema, infatti, non è nel contenuto del pensiero ma come abbiamo avuto modo di ribadire in una infinità di occasioni, è nella forma. infatti il contenuto cambia e si da il cambio con altri.
Le terapie di maggior elezione sono quella cognitivo-comportamentale e breve strategica.

#199
Utente 407XXX
Utente 407XXX

Secondo lei sarebbe opportuno continuare la terapia con la psicoterapeuta? Mi potrebbe suggerire cosa fare durante la vita quotidiana? Cioé nel frattempo che aspetto le sedute psicologiche.

#200
Dr. Giuseppe Santonocito
Dr. Giuseppe Santonocito

Utente 407541,
Se non ha fantasie verso uomini e non si sente attratto dagli uomini, ma ha paura di essere gay, è molto probabile si tratti di pensieri ossessivi, che andrebbero valutati ed eventualmente curati con l'aiuto di un professionista. Le terapie comportamentale e strategica riescono di solito a risolvere in breve tempo questo tipo di problemi.

Le ossessioni spesso cambiano contenuto ma la forma è sempre la stessa: per un periodo è la paura del suicidio, poi di essere gay, un giorno magari sorge la paura di essere infetti, ecc.

#201
Utente 413XXX
Utente 413XXX

Volevo, se possibile, parlare della mia esperienza perché sto davvero impazzendo. Ho contratto tempo fa il doc da relazione ed è stato orribile, ho lasciato il mio ragazzo perché non ero sicura di ciò che provavo ed effettivamente non provavo un reale e profondo interesse nei suoi confronti. Me ne sono accorta in seguito, pensandoci sopra con calma. Ma a distanza di tempo, l'ansia che provavo nel non sapere cosa effettivamente provassi per lui si è tramutata nella fatidica domanda "e se fossi omossessuale?". Da lì è andata sempre peggio: ansia, pulsioni, pensieri intrusivi, non capivo più niente. Stavo impazzando, stavo peggio di prima.
Adesso invece, dopo aver litigato con due mie amiche e averla presa particolarmente male per la reazione di una delle due, mi è venuta l'ossessione che io sia innamorata di lei.
Preciso, non l'ho mai vista. Le ho conosciute entrambe online, e le ho viste solo tramite qualche foto. Con la ragazza protagonista della mia ossessione, tra l'altro, ci parlo di meno, è sfuggente e non ho mai capito cosa realmente pensa di me: a volte sembra entusiasta, a volte indifferente o incurante. Tutto questo mi ha portato a pensare di avere una cotta per lei, ma com'è possibile? Mi faccio schifo da quando ho partorito questo pensiero, ho l'ansia da quando mi sveglio la mattina a quando vado a dormire e non capisco come posso eliminare questo pensiero.
Qualcuno può aiutarmi, per cortesia...?

#202
Dr. Armando De Vincentiis
Dr. Armando De Vincentiis

gentile ragazza, se ha letto il resto delle discussioni le apparirà chiaro che l'unico modo di affrontare la cosa è attraverso un intervento psicoterapico come quelle consigliato in apertura o dal collega un post prima del suo.
Ciò che ha descritto è la classica dinamica ossessiva ma ci vuole una valutazione e un intervento dal vivo.
saluti

#203
Utente 427XXX
Utente 427XXX

Gentile Dottor. de Vincentiis
Già 2 anni fa all'età di 15 anni e da questo settembre (17 anni) sto soffrendo di doc omosessuale. La notte non riesco a dormire, soffro d'ansia/paura e non riesco a star sereno. Mi sono imbattuto nel fare prove e controprove su materiali anche pornografico sia eteresessuae che omosessuale non avendo nessun effetto con entrambi forse perché il disturbo è costante o mi provoca angoscia perché prima provavo eccitazione esclusivamente su materiale eterosessuale. Farmi tutta una serie di domande e auto convincermi di essere omosessuale anche se in passato ho provato sentimenti esclusivamente di amore nei confronti di donne. Forse perché sono molto timido, forse perché ho acquistato un' ancora maggior insicurezza nel rapportarmi con le donne? Ho notato che questa cosa mi è capitata 2 volte a seguito di aver capito con certezza di non aver possibilità con una ragazza che mi piaceva da 4-5 anni. Però non capisco perché ora ho fantasie sessuali omosessuali ma solo dopo aver visto i video omosessuali sul web pur non essendomi mai innamorato di un uomo , ma non come quando mi innaromavo di una ragazza invece avevo fantasie d'amore su di lei, con un uomo mai capitato .Anche se ora quando vedo un uomo non credo di provare amore ma una sensazione strana in corpo,non mi sento a mio agio a stare in mezzo a loro per paura di essere gay.non lo so ma qualunque cosa sia non è una sensazione piacevole, invece da parte delle donne come se notassi un rifiuto nei miei confronti, come se non piacessi più . Da sempre sono stato un tipo molto timido. Ho 17 anni. Mi dia un consiglio al di fuori di quello di andare da un medico. Lei personalmente cosa pensa? Sono omosessuale in un certo senso oppure fortemente insicuro con le donne?

#204
Dr. Armando De Vincentiis
Dr. Armando De Vincentiis

probabilmente è fortemente ansioso e sfocia nella classica dinamica ossessiva. é su quetsa che deve lavorare

#205
Utente 427XXX
Utente 427XXX

Ho letto la sua risposto ma fino a 2 mesi non ero e non sono mai stato un tipo molto ansioso. Fun da quando ero piccolo fino ad oggi ( 17 anni) non sono mai stato attratto da un uomo in particolare ma negli ultimi 5 anni da una ragazza e in seguito a 2 incontri con lei uno a 15( 2 anni fa) e a giugno di quest'anno ho capito che non avevo più nessuna possibilità con lei . Dopo questi 2 eventi nel giro di 3 anni, la 1 volta la preoccupazione di essere omosessuale mi passó, mi eccitavo facilmente con materiale eterosessuale, mai con quello omosessuale. Dopo questo 2 incontro di giugno da agosto fino ad oggi sto avendo paura fortemente di essere omosessuale e quasi me ne sto convincendo compiendo quelle solite dinamiche errone che leggo sul web di chi si offre di questi disturbi. Tant'e che mi sono messo alla prova ripeto con entrambi i materiali sessuali etero e omo ma non succede nulla, lessi sempre sul web che quando le ossessioni sono forti provocano calo del desiderio sessuale e da qui anche vedendo materiale porno etero non eccitandomi mi sono allarmato. Perché prima quando mi innamoravo di una ragazza provavo quella sensazione ( in particolare di quella) di immensa felicità quando c'era lei , anche se non ho mai avuto una relazione con lei perché con le ragazze e in generale sono sempre stato molto Timido. Ultimamente è come se mi sentissi quasi brutto, non piaciuto più dalle ragazze, inceppato e quest'insicurezza mi ha portato a pensare di essere omosessuale, vedere se sono eccitato molto costantemente in presenza di uomo/ amico che sia e si provavo delle sensazioni ma non le stesse di quelle che provavo per quella ragazza e per le precedenti ragazze che mi piacevano. Secondo lei visto che non ho mai avuto una vera e propria relazione con una ragazza però prima( intendo non in questo periodo per prima mi eccitavo stando a contatto con DONNE che mi piacevano mai con uomini) come lo si può definire questa cosa. Un' insicurezza con le donne o un grado di omosessualitá inespressa. Ripeto come prima che ho avuto fantasie sessuali omo ma solo dopo aver visto filmati da questo tipo e nel periodo in cui mi sono iniziate queste ossessioni poi in passato e nei periodi senza le ossessioni ho avuto esclusivamente fantasie su donne.

#206
Utente 427XXX
Utente 427XXX

Lei cosa ne pensa?

#208
Utente 427XXX
Utente 427XXX

O chiunque voglia rispondere. Ho bisogno di un parere con urgenza. Ne sarei estremamente grato.

#210
Utente 427XXX
Utente 427XXX

Tant'è che per auto convincermi di sta cosa a tutti costi sono andato per la prima volta da una escort riuscendo ad avere il mio primo rapporto sessuale e poiché non ne ero convinto sono andato anche il giorno dopo. Se fossi stato omosessuale cioè che in un certo senso mi fanno più o meno schifo avere un rapporto con una donna e per paura o perché semplicemente gay non ci sarei andato ne la prima ne la seconda volta. Giusto?

#212
Utente 427XXX
Utente 427XXX

Dottor de Vincentiis la prego mi può dare un consiglio a riguardo? Un parere o meglio un punto di vista?

#213
Utente 430XXX
Utente 430XXX

Caro dottore sono un ragazzo di 19 anni sono fidanzato da 9 mesi e ormai sono 3 mesi che mi è venuto un pensiero che non è reale ma la mia testa la reputa così... A pasqua sono stato dai miei zi.... tra gli invitati per festeggiare la pasqua c era anche una signora...il problema è che non ricordandomi di quello che ho fatto a pasqua anche perche avevo bevuto abbastanza vino mi sono fatto la pippa mentale che potrebbe essere scattato qualcosa tra me e lei...ed ho paura di averci fatto l amore e soprattutto di aver messo le corna alla mia ragazza...dottore perfavore mi aiuti non riesco più a vivere la relazione ormai penso solo a questo...nel profondo so ke non l ho fatto ma non so perché la mia testa continua ad avere dubbi

#214
Dr. Armando De Vincentiis
Dr. Armando De Vincentiis

(..)nel profondo so ke non l ho fatto ma non so perché la mia testa continua ad avere dubbi(..)
se ha ben compreso il contenuto dell'articolo così come quelli che lo procedono si renderà conto che da soli è difficile uscirne.
Quindi è bene rivolgersi a uno specialista

#215
Utente 430XXX
Utente 430XXX

Se mi rivolgessi a un impongono?

#216
Utente 438XXX
Utente 438XXX


Salve!E da quasi un anno che mi è venuta la paura di essere lesbica,sono stata sempre molto ansiosa e paurosa infatti non riesco a fare quasi niente da sola perché mi viene l'ansia eadesso ho questa paura di essere lesbica,quando sono per strada guardo ogni singola ragazza e continuo a pensare se mi farebbe schifo baciarla o andarci a letto,e non mi farebbe schifo.passo sempre tanto
tempo su internet per trovare una risposta e se penso di andare a letto con una ragazza mi fa schifo,ma altri in cui sono agitata e a pensarlo non mi farebbe schifo.C'e anche da considerare che non ho mai sognato una ragazza e non mi sono mai fissata X una in particolare.Inootre con il mio ragazzo ci sto bene a livello intimo.Ho provato a vedere anche video tra due donne e due uomini....quando ho guardato quello tra due donne un po' mi sentivo emozionata ma poi hanno fatto una cosa che mi ha fatto venire lo schifo invece sul video tra due uomini mi sono soffermata di più e trovavo più interessante guardarlo.Quindi la domanda che vi pongo la mia è ossessione o paura di affrontare la realtà ?

#218
Utente 438XXX
Utente 438XXX

Buon pomeriggio Dott De Vincentiis.Ieri sono andata dal mio terapeuta e lui mi ha consigliato di provare anche un 'esperienza con una femmina xke mi ha detto che forse è più una cosa erotica piuttosto che interesse esclusivamente verso le donne. Ma io non saprei nemmeno dove cercare e come fare.....prima mi sono messa a vedere un pó qualche sito bisex ma mi viene l'angoscia e la vedo come una cosa quasi sporca....Mentre cercavo mi ripetevo nella testa ma io che c'entro con le lesbiche e i bisex.Allora xke non riesco a essere felice ?

#219
Dr. Armando De Vincentiis
Dr. Armando De Vincentiis

(...)Mentre cercavo mi ripetevo nella testa ma io che c'entro con le lesbiche e i bisex.Allora xke non riesco a essere felice ?(..)
perchè con molta probabilità la problematica non è nella sfera sessuale ma nella forma del suo pensiero come avrà compreso dalla lettura che le ho consigliato. E' li che deve intervenire il suo terapeuta.
saluti

#220
Ex utente
Ex utente

Dottore, ho letto forse cento volte questo post. Mi sono trovata proprio nella situazione che descrive a un certo punto. Amavo così tanto una persona da temere che tutto potesse finire, e dopo un evento diciamo scatenante (una paura di perderlo, di perderci) ho attivato un sistema di ipercontrollo che ha rovinato tutto...un'ansia che non le dico mi sta rovinando la vita da mesi. Ora questo rapporto per me è una specie di gabbia, nonostante lui sia splendido e io, prima di questa ossessione, fossi felice e sicura come mai prima d'ora. Ho parlato col dott. Santonocito che è stato molto chiaro e mi ha consigliato la psicoterapia senza farmi perdere le speranze. Ora ho terrore a sentirlo, una parte di me vorrebbe fuggire dal rapporto e l'altra lottare fino allo stremo per invertire la rotta...dice che si può? O mi sono disinnamorata per sempre? E anche questo distacco può dipendere dall'ossessione o è un segno definitivo che non lo amo più? Lui è la mia vita...ma non so viverlo...

#221
Utente 445XXX
Utente 445XXX

Salve dottore,

Le volevo chiedere un aiuto perché sono in una situazione particolarmente grave.
Dopo un evento scatenante, sono stato vittima di ossessioni aggressive e sono in cura da una psicoterapeuta con terapia cognitivo-comportamentale.
La vera svolta l'ho avuta leggendo questo vostro articolo, insieme a quello della rimuginazione ossessiva, poiché ho preso consapevolezza che fossero solo ossessioni e basta. Cominciavo a stare molto ma molto meglio fin quando prima non è successo che mi è venuto un pensiero assurdo (ispirato ad un evento accaduto in una serie televisiva) di chiedere alla mia ragazza di andare ad uccidere qualcuno assieme. Sono rimasto terrorizzato da quel pensiero e lo sono tutt'ora ma è come se mi avesse eccitato. Non riesco a capire e ho veramente paura di non riuscire a capire. Io non voglio fare del male a nessuno nel modo più assoluto.

La cosa che mi ha aiutato fino ad ora è stata che, avendo 18 anni, prima dell'evento scatenante che è stato a dicembre, io non avevo mai avuto fantasie o desideri aggressivi/violenti nella mia vita. MAI. E non voglio averle né tanto meno pensare di potermi eccitare a proporre alla mia ragazza una cosa del genere (non immaginavo un atto di violenza, ma proprio chiedere alla mia ragazza di fare una cosa del genere assieme).

Come devo rapportarmi con la cosa? E che cosa devo fare?

Cordiali Saluti,

Stefano.

#222
Dr. Armando De Vincentiis
Dr. Armando De Vincentiis

innanzitutto è bene smettere di PRETENDERE che certi pensieri non debbano arrivare.Sono solo pensieri e bisogna tollerare il fatto che essi possano essere anche illeciti. Il raggiungimento di questa consapevolezza è parte del lavoro che si dovrà fare con il proprio terapeuta.
saluti

#223
Utente 445XXX
Utente 445XXX

La ringrazio per la risposta, dottore, ma credo di essermi spiegato male.
Io ho accettato la presenza di questi pensieri a tal punto che non mi spaventano più, non mi generano attacchi di panico o tachicardia alcuna. Accetto la loro esistenza sapendo che non li metterò mai in pratica.

Tuttavia, io non sono mai stato attratto da certe cose in 18 anni della mia vita. Conosco amici e conoscenti che hanno le loro fantasie sulle torture, il sangue e altre dinamiche del genere e non le considero sbagliate, ma non hanno mai fatto parte di me e non voglio che per l'ossessione comincino ad esserne parte. Perché non provo alcuna perversione nei confronti dei pensieri violenti/aggressivi, quindi quell'istante in cui immaginarmi con la mia ragazza, chiedendole di uccidere qualcuno assieme, in cui ho provato eccitazione (e allo stesso tempo, subito dopo, turbamento), mi ha veramente lasciato di stucco. Non mi ha spaventato, non mi ha mandato più in ansia del solito, non mi ha fatto salire il batticuore... Mi sta turbando soltanto. Non voglio avere alcuna perversione riguardo certe cose, così come non le ho mai avute in 18 anni. Solo che adesso l'ossessione ha fatto suo questo pensiero e quando mi ritrovo in intimità, con me stesso, subentrano immagini violente come se l'ossessione stessa volesse farmi credere che a me piacciono tali cose, quando io le ripudio.

#224
Dr. Armando De Vincentiis
Dr. Armando De Vincentiis

ma non hanno mai fatto parte di me e non voglio che per l'ossessione comincino ad esserne parte. "non voglio"
questo è il punto, la lotta non cambia.

#225
Utente 445XXX
Utente 445XXX

Intende dire che è parte dell'evoluzione dell'ossessione questo?
Io credo che questi articoli abbiano funzionato "troppo bene" con me, poiché assumere la consapevolezza che questi pensieri sono normali e che me li posso lasciar sfilare fanno in modo che io non ne sia più ansioso, al limite solo preoccupato. Quindi non essere più spaventato da questi pensieri e poi eccitato da un pensiero che però non era né di natura violenta né aggressiva, mi ha lasciato interdetto e non riesco a capire.
A questo punto andrò avanti così nei prossimi giorni, sperando di poter avviare la terapia con la mia psicoterapeuta perché dopo 6 incontri siamo ancora all'assessment e ne sono un po' turbato.

#226
Dr. Giuseppe Santonocito
Dr. Giuseppe Santonocito

>>> non hanno mai fatto parte di me e non voglio che per l'ossessione comincino ad esserne parte
>>>

È proprio il contrario: siccome lei "non li vuole", tali pensieri diventano ossessione e quindi parte di lei.

L'ossessivo crea da solo la propria trappola, opponendosi cocciutamente ai pensieri inappropriati. Chiunque ha pensieri di tal genere ogni tanto, ma il non ossessivo se ne lascia semplicemente attraversare e va avanti. L'ossessivo invece no, si sforza di controllarli e tale tentativo di controllo è ciò che il controllo prima o poi glielo fa perdere.

Ergo: cercare una cura adatta. Continuare a parlarne avrà l'effetto di farla ossessionare ancora di più. Sei sedute senza ricevere istruzioni sembrano in effetti tante, anche in un'ottica di terapia direttiva e focalizzata come la TCC.

#227
Utente 445XXX
Utente 445XXX

Vi ringrazio moltissimo per la disponibilità, non voglio essere invadente o rubarvi del tempo necessario per svolgere la professione.
Proverò a parlare con la mia psicoterapeuta dei tempi, perché onestamente sto affrontando il problema da solo mentre vado a fare sedute, ovviamente pagate, in cui ci concentriamo sull'assessment.

Più che altro, ribadisco il fatto che, soprattutto grazie agli articoli che avete redatto insieme al Dr. De Vincentiis, io avevo raggiunto e ho raggiunto la consapevolezza per la quale questi sono soltanto pensieri e me li posso lasciar scivolare senza alcuna preoccupazione.
Quello che mi ha turbato è percepire una sensazione di eccitamento. Il problema sta nel fatto che era soltanto lì dove l'ossessione poteva colpirmi, poiché io sapevo che fin quando sarei rimasto spaventato da quei pensieri, sarebbe stato indice del fatto che non li avrei mai applicati, e me ne sarei dovuto preoccupare soltanto qualora ne fossi eccitato o contento. Probabilmente è lì che mi ha colpito l'ossessione, nell'unico neo che mi ero lasciato.
So soltanto che in questi giorni ero stato veramente meglio e libero da pensieri intrusivi, tanto da non esserne più spaventati, ma adesso è l'idea che quei pensieri possano eccitarmi a farmi paura, perché prima mi spaventavano e basta, ora che non li temo più non voglio neanche ritenerli eccitanti, perché non li ho mai ritenuti tali e non hanno mai fatto parte delle mie fantasie. Non so se rendo l'idea. Capisco che il problema sia proprio il mio rifiuto, ma non credo che possa essere una buona cosa se mi dovessi far eccitare da immagini violenti/aggressive intrusive.

#228
Dr. Giuseppe Santonocito
Dr. Giuseppe Santonocito

Lei sta facendo confusione fra eccitazione ed eccitazione. Quando si soffre di ossessioni, l'eccitazione di cui parla è causata dall'ansia. Ma l'ansioso ossessivo, siccome pensa al peggio, di fronte all'eccitazione si dice: "Non sarà mica dovuta al piacere?" E va ancora più in ansia.

Alti e bassi sono caratteristici di questi quadri, così come gioire e rattristarsi di fronte a ricadute grandi e piccole.

"Non so se rendo l'idea" è un'altra espressione decisamente tipica dell'ossessivo, che ha paura, fra le altre cose, di non essere ben capito.

Ora sa che continuando a parlarne le sue ossessioni aumenteranno. A lei la parola, se crede.

#229
Utente 445XXX
Utente 445XXX

So dottore che così facendo mi metto ancor di più in difficoltà. Purtroppo ero ben convinto di star uscendo dal tunnel poiché ultimamente mi sentivo veramente bene, mentre quel momento ha finito inevitabilmente per destabilizzarmi.
Raccolgo il suo consiglio sulle sedute, ne parlerò con la mia psicoterapeuta; e vedrò di non tornare più sui siti per delucidazioni.

Intanto la ringrazio così come ringrazio il dr. De Vincentiis. Sono determinato ad uscirne il più in fretta possibile.

Cordiali Saluti,

Stefano.

#230
Ex utente
Ex utente

"C’è di più; certe ossessioni possono addirittura nascere da un desiderio totalmente opposto dal loro contenuto. Si può amare così tanto una persona che il timore di perderla fa scaturire l’ossessione di abbandonarla gettandoci in confusione. “amo così tanto la mia ragazza che mai vorrei lasciarla, non so come farei senza di lei, starei male se la lasciassi, chissà come mi sentirei se lo facessi davvero! Mio Dio perché penso queste cose? Allora potrei anche farlo? Ma se penso che potrei farlo allora c’è qualcosa che non va"? Ed ecco che una sequenza apparentemente logica ma irrazionale da il via ad un'ossessione insostenibile

#231
Utente 460XXX
Utente 460XXX

Sono una ragazza, sto vivendo un momento di forte crisi che mi sta terrorizzando.
Premetto, sono sempre stata con uomini, ne ho avuti tanti e mi è sempre piaciuto avere rapporti sessuali con gli uomini con cui sono stata.
Ho avuto preliminari da quando avevo 14 anni e mi piaceva, però pensavo di doverlo fare per piacere ai ragazzi, ma puntualmente mi lasciavano.
A 18 anni ho avuto il mio primo rapporto completo...per due anni sono stata con lo stesso uomo ma era sessualmente violento e mi faceva star male. Ho cambiato svariati uomini...mi sono innamorata, delusioni su delusioni, ma mi è sempre piaciuto essere bella per gli uomini...sto con un ragazzo da un anno e avevo deciso che ci saremmo sposati preso. Tre mesi fa ho avuto una forte crisi, di notte...sentivo un vuoto, qualcosa al livello dello stomaco..tutto ad un tratto ho pensato: "ma io non lo amo", poi ho iniziato a sentirmi uomo, poi di nuovo normale, poi omosessuale.
Un mese dopo ho iniziato il dropaxin su prescrizione del neurologo..
Ora sono terrorizzata, è come se dovessi stare con una donna, non riesco ad uscire per strada per paura di essere attratta dalle donne, ho il terrore di essere omosessuale e non voglio assolutamente esserlo...mi capita di stare tra le braccia del mio ragazzo e sentire come se dovesse essere una donna. Mi capita di pensare di dover abbracciare una donna, ma non è ciò che voglio. Io voglio solo tornare quella che ero.
Ma non riesco ad avere rapporti con l'altro sesso, anche se con una fortissima concentrazione riesco a tornare ciò che ero...con una forte concentrazione riesco anche a masturbarmi ed eccitarmi pensando agli uomini.
È vero che spesso ho guardato video di donne tra loro e mi piaceva...ma non lo voglio per me...era solo un modo per eccitarmi...ma mi sono sempre innamorata degli uomini, non ho mai avuto altre tendenze...vi prego aiutatemi!! Sono davvero diventata omosessuale?? Lo sono sempre stata solo perché avevo qualche fantasia? Voglio tornare ciò che ero...
Non riesco più ad essere felice, non riesco più a lavorare e ho paura di tutto.

#232
Dr. Armando De Vincentiis
Dr. Armando De Vincentiis

gentile ragazza sta raccontando una classica dinamica ossessiva,
può uscirne ma con un aiuto specialistico.

#233
Utente 460XXX
Utente 460XXX

Grazie davvero dottore. Il suo articolo mi ha rassicurata molto

#234
Utente 460XXX
Utente 460XXX

Ho un'altra domanda dottore.
Io spesso non mi riconosco. È possibile che dopo l'esaurimento nervoso sia cambiata così tanto da diventare omosessuale? Faccio fatica a riconoscere me stessa, il mio corpo...e quando lo riconosco mi sembra di non essere etero. Fa sempre parte della dinamica ossessiva?

#235
Utente 438XXX
Utente 438XXX

Dottor De Vincentiis salve,ma secondo lei sarebbero fattibili degli incontri di gruppo con lei per confrontarci?

#236
Dr. Armando De Vincentiis
Dr. Armando De Vincentiis

utente 43801 allude ad incontri dal vivo? Altrimenti non saprei come potrebbe essere logisticamente possibile

#237
Utente 438XXX
Utente 438XXX

Si sì dal vivo.Ma lei non è del sud Italia?

#239
Utente 438XXX
Utente 438XXX

Ho visto che lei fa anche le consulenze via Skype.il costo della consulenza?

#240
Dr. Armando De Vincentiis
Dr. Armando De Vincentiis

su questo blog non discuto di questioni del genere mi consulti in privato, :-)

#241
Utente 460XXX
Utente 460XXX

Dottore ma le ossessioni possono creare "allucinazioni"?

#243
Utente 460XXX
Utente 460XXX

Forse allucinazioni non è adatto. Perché gli uomini mi sembrano alieni? Perché quando abbraccio il mio ragazzo mi sembra che abbraccio una donna? Perché quando lo bacio sembra che bacio una donna?
È parte della dinamica ossessiva? Passerà?
Mi sembra di essere omosessuale...ma io vorrei tornare normale. Ho avuto un esaurimento nervoso inspiegabile. Possibile che dopo l'esaurimento il mio orientamento sia cambiato?

#244
Utente 460XXX
Utente 460XXX

Nell'ossessione è previsto il fatto di non riconoscere il proprio corpo? Sentire come se fosse diverso?

#245
Dr. Armando De Vincentiis
Dr. Armando De Vincentiis

(...) Sentire come se fosse diverso?(...) qui stiamo parlando di disturbo dissociativo. Non si esclude che un ossessivo possa avere anche un altro disturbo (comorbilità). ma la diagnosi va fatta dal vivo

#246
Utente 460XXX
Utente 460XXX

Si, sono consapevole che la diagnosi debba esser lì fatta dal vivo.
Infatti sono in cura, per il momento da un neurologo psicoterapeuta.
Effettivamente mi sento strana. Spesso è come se assistessi ad una scena invece di viverla...alle volte mi sento una bambina, alle volte è come se io fossi il mio ragazzo, alle volte mi sento un uomo...tutto molto strano.
Sul fatto delle donne, ho sempre avuto quelle fantasie, ma mi sono sempre innamorata di uomini. Ricordo che ogni volta che incontravo una donna che poteva sembrare omosessuale ne ero incuriosita ma la tenevo alla larga, avevo il terrore che mi toccasse...cioè...siccome io guardavo quei video, il fatto che mi piacevano mi terrorizzava in presenza di altre.
Un amico mi disse: "una mia ex l'ho rivista mano nella mano con una", io mi sentì male...mi dissi "oddio anche io sono così"...
Queste cose purtroppo mi terrorizzano. Spero tanto che non sia così...ho sempre riconosciuto quando una donna era bella, ma dicevo "vorrei essere come lei"...oppure mi sentivo inferiore.
Ora invece mi sembra di non essere più etero, anche come atteggiamenti...boh, mi sembra tutto diverso. Mi chiedo se mi sono sempre nascosta dell'omosessualità oppure è sempre stata solo una mia paura che è cresciuta.

#247
Utente 438XXX
Utente 438XXX

Assurdo sono le stesse sensazioni e pensieri che provo e ho provato io....

#248
Utente 438XXX
Utente 438XXX

Buon giorno Dott.De Vincentiis,mercoledì dopo un paio di mesi di pausa dalla mia psicologa sono ritornata da lei. Le ho spiegato che questo mio continuo pensiero che probabilmente sia incuriosita alle donne non è andato via...Lei mi ha suggerito di andare fino in fondo alla cosa e provare a stare insieme ad una donna.Diciamo che rispetto all'inizio ho imparato ad accettare qst miei pensieri ma non riesco a metterli in atto...Inoltre da 4 mesi sto frequentando un ragazzo.Lui è stata la persona che è riuscito a farmi lasciare il mio ragazzo dopo un anno di indecisione,perché mi ha fatto riscoprire il piacere di stare con una persona soprattutto a livello intimo.Ora però con questo nuovo ragazzo le cose non vanno come all'inizio o meglio non sono mai andate in modo spensierato perché ci sono giorni nella quale sto bene con lui e altri in cui ho l'angoscia anche se non stiamo facendo nulla di che!Mi viene prp la voglia di scappare da lui.La mia psicologa mi ha consigliato di lasciare stare questa persona e di concentrarmi su quello che voglio io veramente,ma io non ci riesco non voglio che lui vada via dalla mia vita perché quando sto tra me e me la mia testa è piena di pensieri e dico lascialo
Basta poi quando lo vedo tutto passa e mi godo la serata insieme a lui.Secondo lei mi aggrappo a lui per non scoprire realmente io che voglio?

#249
Dr. Armando De Vincentiis
Dr. Armando De Vincentiis

(...)poi quando lo vedo tutto passa e mi godo la serata insieme a lui.(..)
questo dimostra che i suoi pensieri sono solo l'espressione di una dinamica ossessiva. NON cerchi significati nascosti del tipo (...)mi aggrappo a lui per non scoprire realmente io che voglio?(..) perchè nel DOC non ce ne sono.
saluti

#250
Utente 264XXX
Utente 264XXX

Salve dottore scrivo a Medicitalia per chiedere un consulto a cui i colleghi non danno ancora una risposta .Saro' breve nel descrivere la situazione in cui mi trovo sono sicura in una vostra professionale delucidazione .Sono una mamma di 34 anni felice di esserlo sposata circondata da una splendida ed amabile famiglia ,nel corso degli anni ho capito documentandomi di soffrire di Disturbo Ossessivo Compulsivo perche' periodicamente ho pensieri disturbanti del tipo: devo disinfettare il mio bagno altrimenti non mi ci lavo ,oppure paura di far del male alla mia bimba o me stessa ,di commettere gesti orribili a seguito di notizie di cronaca poi dopo qualche giorno consepevole del disturbo passano per poi riprendere con qualcos altro per cui temo nei periodi di maggiore stress ma resta tutto abbastanza controllato per fortuna .Ora pero' dopo un periodo di benessere in cui mi stavo godendo appieno la nascita della mia bambina di 4 mesi ed ero abbastanza serena settimana scorsa purtroppo ho subito la morte di un mio caro amico con cui mi vedevo raramente che ho frequentavo 15 anni fa piu o meno e che di tantoin tanto si faceva sentire.Purtroppo si e' tolto la vita e dall appresa notizia non faccio che pensarci ho paura che possa succedere anche a me e di lasciare la mia piccola io amo la vita l ho amata fino a quando ho saputo di questa terribile notizia ora mi sento impaurita passo da un pensiero all altro esempio, ieri sotto la doccia nel rilassarmi ho pensato :- devo lavarmi i capelli e ordinarli altrimenti se muoio da un momento all altro sono in disordine oppure ,non riusciro mai a liberarmi dal pensiero della morte del mio amico saro' prigioniera per sempre e mi ammalero' ,oppure domani non avro voglia di svegliarmi .Questi pensieri dottori mi causano angoscia ricercando su internet consulti e pareri che possano tranquillizarmi.Secondo voi sto soffrendo per il lutto di quedta persona o sono appunto pensieri intrusivi del Disturbo appena citato vi ringrazio anticipatamente per le risposte auguro a tutti una buona serata.

#251
Dr. Armando De Vincentiis
Dr. Armando De Vincentiis

Gentilissima (...) si e' tolto la vita e dall appresa notizia non faccio che pensarci ho paura che possa succedere anche a me (...)
si tratta della classica dinamica ossessiva. La cosa migliore è un intervento terapeutico poichè il documentarsi su internet non solo non basta ma ne incrementa il problema per il rischio di trovare informazioni scorrette.

#252
Utente 445XXX
Utente 445XXX

Salve Dottore, ho letto i suoi articoli e vorrei parlarle della mia paura, se sia un reale DOC e quale terapia mi consiglia.

In pratica io ho la paura di non addormentarmi, è successo tutto qualche anno fa che ebbi una notte in bianco che non ho proprio chiuso occhio e non capivo perchè.. Forse era perchè avevo ricevuto la notizia che ho un lieve asma e quindi alla notte ne avevo un po' e continuavo a pensarci. Ma comunque da allora è cominciata sta paura di diventare un insonne, di non riposare abbastanza e provocarmi così delle malattie al cuore. Ho qualche disturbo cardiaco di quelli molto comuni che hanno il 70% delle persone e il mio cuore è definito sano però so che dovrei stare lontano dallo stress e questo aggiunge altra paura "dormi e riposa bene se no aggraverai la tua salute e morirai giovane e sarai solo tu la colpa di tutto questo". Sono stato 6 anni circa disoccupato (ho 26 anni) e solo 4 mesi fa ho trovato un lavoro, pensavo si sarebbe risolto tutto ma ora è sorta un'altra paura "dormi che se no domani sarai stanco al lavoro non sarai concentrato e perderai il lavoro, ora che hai trovato un lavoro vuoi perderlo?" "Perderò il lavoro a causa dell'insonnia e diventerò depresso, rovinerò la mia vita e quella della mia ragazza, rovinerò i nostri piani di sposarci e vivere insieme, mi provocherò delle malattie, non potrei mai sopportare tutto questo perchè sarei stato io la causa di tutto ciò". Ora capisce che la mia paura è la profezia che si autorealizza quindi la mia paura spesso si realizza.. Come posso uscirne? Soffro anche d'ansia che mi veniva tempo fa ma da quando lavoro è scesa notevolmente, si presenta solo di sera appunto per la paura di non riuscire a dormire. Quando dormo con la mia ragazza in hotel o a casa sua non ho questo pensiero e mi addormento subito e dormo bene anche se ho dei risvegli. Ho periodi in cui non riesco ad addormentarmi nonostante la stanchezza e il sonno e altri periodi in cui mi convinco che mi addormenterò ma mi sveglio dopo 5 ore e non riesco più a riaddormentarmi. Non posso permettermi uno psicologo perchè andando a vivere con la mia ragazza contiamo di affrontare altre spese, dallo psichiatra ci andai 3 anni fa per ansia e attacchi di panico (che ebbi a causa del divorzio dei miei) mi diede Entact e superai tutto. Ma ora ho paura ad andarci perchè qua conosco un ragazzo a cui fanno il.tso solo perchè è definito un soggetto troppo ansioso e non vuole prendere le medicine. So che ci sono psicologi convenzionati ma non so se siano esperti come quelli privati. In più il mio medico mi ha detto di andare dallo psichiatra perchè lui vedrà che ho bisogno della psicoterapia e mi può mandare da uno psicplogo pagando di meno, è vero?

Scusi il commento troppo lungo ma ho trovato in lei uno specialista esperto e ho approfittato per esporle il mio problema e chiedere un consiglio. La ringrazio anticipatamente.

#253
Dr. Armando De Vincentiis
Dr. Armando De Vincentiis

gentile ragazzo da quello che racconta sembra trattarsi della solita dinamica ossessiva (...) "dormi che se no domani sarai stanco al lavoro non sarai concentrato e perderai il lavoro, ora che hai trovato un lavoro vuoi perderlo?" "Perderò il lavoro a causa dell'insonnia e diventerò depresso, rovinerò la mia vita ....(...)
e appare ovvio che più tenta di dormire più si attiva non riuscendoci.
E' tuttavia necessaria una valutazione dal vivo ma una psicoterapia di tipo breve strategico o cognitivo comportamentale sarebbe di maggior elezione

#254
Utente 445XXX
Utente 445XXX

La ringrazio per la risposta dottore, quindi lei pensa che posso liberarmi di questo continuo rimuginio sul sonno? Ho paura che diventi una fobia e non me ne libererò mai! Intanto da quando ho iniziato un corso di meditazione sto meglio e riesco a gestire meglio i miei pensieri, ora capita meno di qualche mese fa!

#255
Utente 483XXX
Utente 483XXX

Dottore quella volta che mi sono convinta di questo e ho smesso di averne paura, mi sono di nuovo paralizzata perché “ non avere paura equivale quindi alla possibilità di fare quella determinata cosa?” Un loop senza fine

#256
Dr. Armando De Vincentiis
Dr. Armando De Vincentiis

(...)non avere paura equivale quindi alla possibilità di fare quella determinata cosa? (..)
Risponda a questa domanda: lei avrebbe paura di fare una rapina in banca?
probabilmente no! Vuol dire che la farebbe? Immagino di no! Quindi........

#257
Utente 483XXX
Utente 483XXX

Salve dottore, ho letto il suo articolo e ci tenevo a dirle che mi rivedo molto in questo disturbo ossessivo compulsivo.
Quello che voglio domandarle è: perché questi pensieri si scagliano contro persone care e a coloro che più teniamo? Ad esempio questi pensieri, immagino intrusive non fanno altro che scagliarsi contro la mia ragazza e ciò sta rovinando il nostro rapporto perché questo disturbo mi costringe a non vederci più.
Questi pensieri non fanno altro che mettermi angoscia, ed ho paura che essa possa essere una tentazione.
Più mi dico "no, non farò mai una cosa del genere" e più questi pensieri mi tormentano sia di giorno che di notte.
Può questo disturbo derivare sempre da un disturbo d'ansia? Prendo già farmaci Paroxetina e Alprazolam da più di un mese ma non ho ancora visto giovamento.
Inoltre ci tengo a dirle che ho prenotato una visita psicologica, ma devo ancora aspettare due settimane e nel frattempo questo disturbo mi sta letteralmente logorando l'anima e rovinando la vita.
In più volevo dirle che da quando soffro di questo disturbo è come se ho smesso di amare così da un momento all'altro, spesso mi domando "la amo ancora? Può svanire una relazione di 4 anni così dal nulla?" e le chiedo ancora una volta: tutto questo può essere causato, può dipendere sempre da questo mio disturbo d'ansia? Grazie!

#258
Utente 438XXX
Utente 438XXX

Salve dottore qualche anno fa già gli scrissi riguardo al fatto che avevo dubbi sul fatto se potevo essere omosessuale o meno. Questi pensieri per un po' sono quasi svaniti ma poi il forte dubbio è ricomparso in me.
In questo ultimo anno la mia vita è cambiato totalmente...Ho lasciato il mio fidanzato storico, ho frequentato più persone nello stesso tempo proprio perché volevo continue conferme sul fatto che quando stavo intimamente con gli uomini in parte mi sentivo appagata.
Ultimamente mi sento spenta,quasi morta perché questo pensiero mi logora. Non mi sento più stimolata a fare nulla,non provo felicità nemmeno se vedo i miei amici. Sembra quasi che non abbia più un cuore.
L'altra settimana ho avuto rapporti con un ragazzo e non ho sentito nessun tipo di piacere...Pensavo fosse lui il problema e invece mi è successo lo stesso con un'altra persona.
Sono disperata...Devo cominciare a convincermi che sono lesbica ?
Mi scusi lo sfogo eccessivo.

#261
Utente 264XXX
Utente 264XXX

Gentile dottore dalla morte del mio caro amico
Suicida sono trascorsi 6 mesi e devo essere sincera da allora ho ripreso subito le mie attività sociali, di mamma e lavoratrice a tempo pieno con lo stesso entusiasmo di sempre e nella consapevolezza di essere una persona con disturbi ossessivo come le dicevo .Non ho contattato un terapeuta il suo consiglio mi ha fatto ancor piu prendere coscienza del doc nella mia citta ' purtroppo non ci sono psicoterapeuti che trattano il doc.Io ne soffro dall eta di 20 anni i pensieri sono stati molti e di ogni tipo contaminazione paura di cadere in rovina pensieri aggressivi ecc.Nella mia tranquilla quotidianita' spuntano spesso attraverso canzoni profumi immagini pensieri che mi riportano a pensare alla morte di questa persona sognandola spesso di conseguenza non riesco a capire se e' realmente tristezza ho una trappola del doc.Ripeto le mie attività continuano credo abbia superato in parte l elaborazione ....ma questi pensieri !!!grazie nuovamente la sua professionalità ed il gran cuore che investe nel suo lavoro e' ammirevole.

#262
Ex utente
Ex utente

Carisso Dottore de Vincentis, premetto che ho preso appuntamento da uno psicoterapeuta, ma volevo farle alcune domande riguardo i miei dubbi. È normale nell adolescenza provare attrazione per lo stesso sesso? Il fatto che poi mi sono innamorato sentimentalmente e pazzamente di una ragazza alle scuole medie....sentimentalmente non mi ci posso mai vedere con un uomo, quello che mi dice il viso e gli occhi di una donna non me lo dice un uomo. L'ossessione può portare a provare attrazione per lo stesso sesso? Le fantasie sessuali a tre, io la mia ragazza e un altro uomo, (mi piace vedere che lei goda) , è indice di omosessualità? Le fantasie omosess cosa ci vogliono dire? O è suggestione o è verità mi ci riconosco nei teatri somatici. Cosa ne pensa?
Distinti saluti

#264
Utente 546XXX
Utente 546XXX

Salve! Sono una ragazza di 19 anni e da circa due settimane si è manifestato un problema in me, che credo sia una vera e propria ossessione, poichè avendo letto la descrizione di cosa essa sia e di come si manifesta, mi ci sono rispecchiata moltissimo. Il mio problema è che ho dei brutti pensieri verso mia madre, è come se nella mia testa emergesse un pensiero razionale e inconscio che mi fa desiderare la morte di mia madre, ma sono estremamente addolorata e preoccupata al solo pensiero, o meglio sarebbe la persona alla quale augurerei più anni possibili di vita e desiderare la sua morte sarebbe l'ultima cosa che vorrei. So benissimo che il mio pensiero è inconscio e spesso non posso controllarlo, di fatti mi crea un enorme dispiacere e mi fa sentire terribilmente in colpa, al punto di convincermi di essere pazza, ma ho letto che è proprio questo un sintomo che afferma il fatto che provare dolore e paura al manifestarsi di un pensiero significa che desidero esattamente l'opposto, altrimenti proverei piacere nel pensarlo. Il problema è che questa cosa sta perdurando da quando una volta (premetto) in uno stato alterato della mia mente pensai questa cosa proprio perché mi metteva ansia e paura perdere mia madre e ora si sta manifestando come desiderio, ma che non lo è affatto, in quanto come già detto, mi provoca un forte sconforto e disagio. Ho sentito già un parere di una psicologa che però, secondo me, ha solo confuso le mie idee in quanto mi ha detto che questo mio pensiero inconscio di desiderare la sua morte potrebbe essere scaturito da una rabbia repressa nei suoi confronti per qualche trauma subito nel corso dell'infanzia e per un primo momento, dato che ero nel panico totale, diciamo che ho creduto a questa opzione ma il fatto è che io in realtà non nutro alcun tipo di rabbia verso di lei, né ho subito forti traumi da bambina, se non semplici punizioni che credo tutti abbiano ricevuto ma che non posso considerare traumi. Dicendo questo, sto cercando di spiegare che rispecchiandomi nella descrizione del tutto efficiente riguardo le ossessioni, credo sia proprio un pensiero ossessivo, anche perché quando si manifesta entro automaticamente in uno stato di agitazione e delle volte per cercare di distoglierlo da lei, lo trasferisco verso altre persone, facendomi male lo stesso anche se non a quei livelli. So che sembra molto contorto ciò che sto dicendo ma questa situazione mi crea molto sconforto e molta ansia. Cosa posso fare per sconfiggerli? Ho già provato a non avere paura quando si manifestano ripetendomi che non lo voglio e che il dolore scaturito significa proprio che non è congruente con quello che penso di lei, ma delle volte non riesco proprio a gestirli e prendono fortemente il sopravvento su di me facendomi stare male. Sarei davvero lieta di ricevere un vostro aiuto, grazie in anticipo e buona giornata!

#265
Ex utente
Ex utente

Salve dottore sono da 4mesi che ho paura di essere lesbica mi sveglio ogni mattina con questo pensiero la mia mente dice di essere lesbica ma io so di essere etero voglio un ragazzo non mi immagginerei mai con una ragazza non mi eccitata una ragazza ma come la mia mente mi dice di essere lesbica avvolte mi ha fatto credere di esserlo e in quel momento e come parlava la mia mente e non io non mi riconoscevo e mi sono ricominciati gli attacchi di panico mi sveglio durante la notte mi sale l'ansia e so che la mattina ricomincia tutto sono stata una settimana bene pensando al ragazzo che mi piace, da piccola la mia mente mi diceva cose bruttissime anche su mia mamma ora anche sui miei nipoti ma io amo mia mamma e i miei nipoti poi è stato un periodo che dovevo controllare mille volta se avevo spento la luce ,avevo paura di avere un tumore o cose strane .Non ho mai avuto una ragazzo sono una estremamente timida e non mi piaccio sono sempre stata trattata male dai miei fratelli e mi hanno fatto sempre sentire sbagliata , se guardo una ragazza guardo una cosa in particolare tipo la bellezza perché la vorrei io . Secondo voi sono lesbica o sono etero ?io pensavo che questi pensieri venivano perchè non ho amiche la mia mente prende come attrazione e invece è una mancanza di amiche

#266
Utente 472XXX
Utente 472XXX

Salve, io è tre mesi che sono in una situazione ossessiva, mi ritrovo molto in quanto scritto perché tutto è nato con un problema sessuale con la mia fidanzata, sono fidanzato con lei da 9 anni, e da lì ad oggi ho sempre fatto fatica ad eccitarmi con lei. Quindi all’inizio lei ebbe qualche dubbio e io mi sono dato da fare per toglierle ogni dubbio avvolto da una gran tristezza e pianti poiché avevo paura di essere capito male e di essere lasciato, e nonostante ero in forma mentalmente la mattina mi svegliavo già con parecchia ansia che notavo alleviarsi verso sera quando stavo con la mi ragazza. Dopo un po’ le cose si sono evolute perché vedevo che facevo sempre fatica ad eccitarmi e avevo paura ad avere rapporti sessuali, quindi cercavo di farmi delle risposte del perché, perciò ho iniziato a pensare che non sarei più riuscito ad avere un buon rapporto sessuale con lei, che ci saremo lasciati, che magari il problema era lei ecc...quindi ho iniziato a pensare che fosse lei il problema e stavo male al pensiero ma ogni giorno non facevo che alzarmi dal letto con lei e sentivo molta ansia, e ciò mi ha fatto pensare che fosse davvero lei il problema. Poi sono passato da uno stato molto ansioso a uno stato depressivo, non faccio più nulla che mi appassionava prima, non riesco a lavorare e penso sempre alla mia relazione, perché sto male e vorrei tornasse tutto come prima e non capisco perché non è così. Ho avuto anche paura che un giorno non sarei più riuscito a voler passare tempo con la mia ragazza, e dopo un po’ che l’ho pensato ho avuto paura nel vederla, e se per sbaglio lo penso sento una sensazione brutta al petto, come se fossi impaurito da questi miei pensieri.
Mi sono già rivolto ad uno psicoterapeuta e dopo 4 sedute non sto ancora bene, anzi a volte peggioro, a volte non sento niente per la mia ragazza è quasi mi rassegno, ma non mollo perché in fondo so che la amo e che non si scappa da certe cose per dell’ansia. Premetto che sono un tipo ansioso da diversi anni a causa di un episodio mio fisico che mi ha causato un periodo di ipocondria, mai ben curata, che mi ha cambiato completamente nel senso che ho iniziato ad aver paura un po’ di tutto ma mai avevo avuto ossessioni sulla mia relazione, sono sempre stato bene con lei. Sono pieno di dubbi e di ansia, spesso sento pesantezza nel cervello, a volte alterno durante la giornata qualche ora che sembra essere finito tutto, ma poi ritornato i brutti pensieri e la carica positiva sparisce. Più passano le settimane e più peggiora tutto.
La mia domanda principale è se quando finiranno i miei dubbi sulla relazione tornerò a provare quello che provavo prima, che mi spaventa tantissimo anche questo.

#267
Dr. Armando De Vincentiis
Dr. Armando De Vincentiis

usciti dal problema tutto diventa più chiaro, ma se si lotta per eliminare definitivamente i propri dubbi essi rimarranno sempre lì a bussare alla porta.
La vita è fatta di dubbi e se impariamo a conviverci non ci daranno più fastidio in termini clinici

#268
Utente 522XXX
Utente 522XXX

Salve dottore ho 31 anni nella mia vita ho avuto tante storie amorose e sessuali solo estero.. Tantissimi rapporti etero. Da un anno soffro di un forte malessere. Tutto è cominciato guardando un video di un trans dotato e mi sono eccitayo.. Era un periodo che non avevo desiderio sessuale. Il giorno seguente faccio la stessa prova guardando un altro trans e mi ecciti in seguito leggo un articolo che parlava degli uomini attratti dai trans che sono gay latenti da lì e successo il panico. Le mie giornate si basava o guardando le parte intime dei maschi.. Guardavo video omosessuali e piangevo impaurito.. Un giorno preso dalla paura vado da mio fratello a confidare tutto ciò il quale non ci crede a che ero diventato gay e mi ha detto di provare un rapporto con un trans per vedere come era.. Impaurito sono andato. Non riuscivo nemmeno a toccarlo.. Poi giorni seguenti ero felice perché pensavo, se non sono riuscito a fare niente non sono gay.. Successivamente mi prendevano sempre impulsi verso queste persone e mi facevano perdere il Controllo.. Avendo tanti rapporti e poi cadendo in depressione e piangendo.. Tutti questi non ho provato niente nemmeno toccandoli le parti intime tranne però egli ultimi ho provato piacere e sono riuscito a penetrarlo il trans. Adesso sono Confuso. Non so più che fare.. Di che si tratta secondo voi?? Perfavore aiutatemi. Sono diventato gay? Perché faccio tutto ciò? Grazie aspetto una vostra risposta. Sembra he sono diventato perverso e non riesco a farne a meno. Rivoglio la mia vita

#269
Utente 632XXX
Utente 632XXX

Buongiorno, l'altro giorno avevo lasciato un commento e l'avevo inviato, ma vedo che qui non appare. Per caso è stato ricevuto? Se sì, potrei ricevere una risposta, per favore. E' urgente. Ringrazio in anticipo.
Cordiali Saluti

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