Allergia alimentare e sindrome nefrosica infantile
Egregi dottori vivo nella disperazione da più di due anni, da quando il mio bambino, a 4 anni e mezzo, ha manifestato proteinuria. da allora ci segue un centro nefrologico altamente specializzato: poichè il piccolo è corticosensibile ma corticodipendente da alte dosi ha fatto terapia con ciclofosfamide che ha permesso di azzerare finalmente il cortisone e indotto la remissione per un anno e mezzo. ora presenta di nuovo proteinuria anche se non marcata (0,6 g/die)contestualmente il bambino presenta anche valori della glicemia a digiuno border line (tra i 100 e i 112) ho letto due articoli scientifici in cui la sindrome nefrosica era messa in collegamento con allergie alimentari non IGe mediate. che significa? è possibile? con quale esame diagnostico scovare l'allergene? (abbiamo fatto solo rast test per latte e uovo e antigliadina e risultato tutto negativo)
grazie di cuore da una mamma disperata.
grazie di cuore da una mamma disperata.
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La proteinuria, di cui fa menzione, sembra essere dovuta ad una sindrome nefrosica del bambino, dovuta a una glomerulonefrite a lesioni minime, che generalmente risponde al trattamento corticosteroideo, ma esistono casi non sensibili (forme cortico -resistenti) o con frequenti recidive(forme cortico-dipendenti.
E' necessario a queste usare i citostatici cone la ciclofosfamide, che non dà, di norma, gravi effetti collaterali.
Frequenti però le recidive che necessitano di ripetere il ciclo terapeutico.
Le alterazioni in età pediatrica sono la ritenzione idrosalina, il ritardo della crescita staturale e le alterazioni del metabolismo glico-lipidico.
Durante la terapia con ciclofosfamide si controlla l'effetto mielodepressivo, per evitare le citopenie, comunque rare.
Le dosi dovranno essere inferiori alla dose totale per tossicità sulle gonadi.
Nei casi refrattari alla terapia può essere usata la ciclosporina per 3 mesi con graduale sospensione.
Gli effetti collaterali sono l'insufficienza renale.
Riguardo gli alimenti, occorre dire che vi è sempre una iperlipemia nella sindrome nefrosica, che risponde poco al trattamento dietetico che a volte si trattano con i farmaci ipolipemizzanti.
Gli alimenti c'entrano poco.
L'origine della sindrome nefrosica a lesioni minime è sembrerebbe dovuta ad una disfunzione dell'immunità cellulo-mediata.
Poco è conosciuto sull'alterazione che conduce alla malattia.
Cordiali saluti
Dott. Antonio Corica
E' necessario a queste usare i citostatici cone la ciclofosfamide, che non dà, di norma, gravi effetti collaterali.
Frequenti però le recidive che necessitano di ripetere il ciclo terapeutico.
Le alterazioni in età pediatrica sono la ritenzione idrosalina, il ritardo della crescita staturale e le alterazioni del metabolismo glico-lipidico.
Durante la terapia con ciclofosfamide si controlla l'effetto mielodepressivo, per evitare le citopenie, comunque rare.
Le dosi dovranno essere inferiori alla dose totale per tossicità sulle gonadi.
Nei casi refrattari alla terapia può essere usata la ciclosporina per 3 mesi con graduale sospensione.
Gli effetti collaterali sono l'insufficienza renale.
Riguardo gli alimenti, occorre dire che vi è sempre una iperlipemia nella sindrome nefrosica, che risponde poco al trattamento dietetico che a volte si trattano con i farmaci ipolipemizzanti.
Gli alimenti c'entrano poco.
L'origine della sindrome nefrosica a lesioni minime è sembrerebbe dovuta ad una disfunzione dell'immunità cellulo-mediata.
Poco è conosciuto sull'alterazione che conduce alla malattia.
Cordiali saluti
Dott. Antonio Corica
dott. ANTONIO CORICA
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 7k visite dal 19/09/2007.
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