Allergia parafenilendiammina
Buongiorno, da circa 7 anni ho scoperto di essere allergica alla parafenilendiammina,(reazione da contatto)in seguito ad una tintura che mi aveva provocato il gonfiore e deformazione a livello spaventoso della testa...
Visto che tale sostanza è contenuta anche nelle anestesie, da allora non sono più riuscita a fare nemmeno una semplice urografia in quanto occorreva immettere una sostanza di contrasto.
Ogni volta i dottori mettono le mani avanti perchè non sanno come comportarsi.
Come posso fare a capire se posso o non posso sopportare le anestesie o mezzi di contrasto?A chi posso rivolgermi?
Grazie
Visto che tale sostanza è contenuta anche nelle anestesie, da allora non sono più riuscita a fare nemmeno una semplice urografia in quanto occorreva immettere una sostanza di contrasto.
Ogni volta i dottori mettono le mani avanti perchè non sanno come comportarsi.
Come posso fare a capire se posso o non posso sopportare le anestesie o mezzi di contrasto?A chi posso rivolgermi?
Grazie
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Tale sostanza cross-reagisce con alcuni anestetici, rispetto ai quali è chimicamente simile. Il rischio di una nuova reazione, se negli ultimi 7 anni non se sono sopravvenute di nuove, è limitato. Potrebbe essere comunque utile un test con anestetici locali alternativi.
Per quello che riguarda le reazioni ai mezzi di contrasto radiologici, queste sono perlopiù reazioni "pseudoallergiche", nel senso che il meccanismo è molto simile a quello delle allergie ma non è esattamente lo stesso. Proprio per questa differenza il rischio di una reazione a mezzo di contrasto in un soggetto allergico (in generale) è solo lievemente aumentato rispetto alla popolazione generale. Un esame con contrasto potrebbe essere quindi effettuato in condizioni di sicurezza (con assistenza anestesiologica) e previa premedicazione con anti-istaminici e cortisonici. Se il mezzo di contrasto viene somministrato per via retrograda dalle vie urinarie anzichè iniettato in vena, il rischio di reazioni (soprattutto di reazioni gravi) è inferiore.
Per quello che riguarda le reazioni ai mezzi di contrasto radiologici, queste sono perlopiù reazioni "pseudoallergiche", nel senso che il meccanismo è molto simile a quello delle allergie ma non è esattamente lo stesso. Proprio per questa differenza il rischio di una reazione a mezzo di contrasto in un soggetto allergico (in generale) è solo lievemente aumentato rispetto alla popolazione generale. Un esame con contrasto potrebbe essere quindi effettuato in condizioni di sicurezza (con assistenza anestesiologica) e previa premedicazione con anti-istaminici e cortisonici. Se il mezzo di contrasto viene somministrato per via retrograda dalle vie urinarie anzichè iniettato in vena, il rischio di reazioni (soprattutto di reazioni gravi) è inferiore.
Dr. Filippo Fassio
Specialista in Allergologia ed Immunologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.7k visite dal 14/11/2007.
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Approfondimento su Allergia
L'allergia è una reazione immunitaria eccessiva di fronte a una sostanza (allergene) innocua per molti. Gli allergeni più frequenti e le forme di allergie.