Ige alte

Buongiorno,
sono una ragazza di 25 anni, soggetto atopico, aggergico alle graminacee, ambrosia, acari della polvere; è da due anni che durante e/o dopo i pasti soffro di tosse molto produttiva, con asma. Dopo innumerevoli esami la questione è stata liquidata come: reflusso gastroesofageo non rispondente alla terapia farmacologica. Premesso che non ho ernia iatale, ma solo una lieve beanza cardiale. In visita da uno pneumologo mi sono stati prescritti i RAST per i più comuni alimenti (latte, pomodoro, pesce ecc..) ai quali risulta tutto negativo, però le Ige totali sono 351. Il mio medico di base mi ha inviato dall'allergologo dal quale andrò la prossima settimana. Vorrei sapere cosa indicano le Ige così alte, quali rischi si corrono e se possono abbassarsi o innalzarsi? Ossia significa che sono così alte perchè sono venuta in contatto con l'allergene (quale ancora non si sa) poco prima dell'esame, oppure mantengono valori costanti nel tempo indipendentemente che si venga in contatto con l'allergene o meno? Il valore delle Ige è riferibile solo agli alimenti oppure anche ad altri tipi di allergeni? Potenzialmente sono più predisposta a sviluppare shock anafilattico? L'asma e la tosse produttiva dopo i pasti è quindi reflusso oppure una reazione allergica? Grazie mille per le risposte.
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Dr. Paolo Fancello Allergologo 371 23
La prima risposta che vorrei dare è che a mio parere con i sintomi descritti non si può parlare di allergia alimentare, il reflusso ha certamente un ruolo predominante, la beanza cardiale, seppur lieve è una certezza diagnostica. Veniamo alle IgE : il loro valore è geneticamente determinato per cui rimarranno sempre alte, possono oscillare sia in rapporto all'esposizione agli allergeni, o anche per motivi non legati all'allergia, per esempio possono aumentare nei forti fumatori e in gravidanza. Nel suo caso, in cui vi è una documantata allergia da inalanti , non c'è dubbio che siano alte per questo motivo. Per quanto riguarda il rischio di anafilassi, lei non rischia molto di più di un individuo non allergico, per le sensibilizzazioni di cui soffre.

Dr. Paolo Fancello specialista in allergologia ed immunologia clinica

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Utente
Utente
Grazie mille dott. Fancello per la sua bella risposta chiara ed esaustiva su ogni punto. La ringrazio nuovamente.
Cordialità.

L.S.
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Utente
Utente
Buongiorno Dottore, poichè è stato molto chiaro nella sua precedente risposta, ne approfitto per porle un altro quesito. Ho effettuato nel frattempo la visita allergologica per quanto riguarda gli alimenti. Le volevo però chiedere delucidazioni su un episodio verificatosi oggi. Ho avuto un pomfo improvviso (uno solo) sul volto una ventina di minuti dopo aver preso una compressa di montelukast (che però già assumo da circa un mese e più, senza che mi abbia mai dato alcun problema). Mi capita ogni tanto di avere dei pomfi improvvisi (meno di una volta al mese e uno solo per volta), secondo lei l'evento è correlato all'assunzione del farmaco? è possibile essere allergici ad un farmaco che si è già assunto e che non ha mai dato reazioni avverse? La ringrazio in anticipo.
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Dr. Paolo Fancello Allergologo 371 23
Non credo che il pomfo sia correlabile dall'assunzione del Montelukast. E' possibile, anzi è più facile che si abbiano reazioni a farmaci che si sono già assunti, ed è l'assuconsulcesi@gbsspa.itzione frequente e continua che facilita la sensibilizazione.
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dopo
Utente
Utente
Grazie Dottore. Quindi, dato che il montelukast lo assumo da circa un mese e mezzo, posso continuare a prenderlo tranquillamente?
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Dr. Paolo Fancello Allergologo 371 23
Assolutamente si.
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