Semplice ansia da prestazione o problema fisico? che fare?

Gentili dottori, il mio quesito si potrebbe riassumre con una domanda secca: Ansia da prestazione o problema a livello fisico?
Sono un ragazzo di 23 anni e sono omosessuale. Ho un rapporto stabile con un altro ragazzo da un paio d'anni e ho problemi a mantenere, e qualche volta anche a raggiungere, un'erezione con il mio ragazzo. Quando mi masturbo questo problema non si presenta anche se, se ci presto attenzione, mi sembra di avere un'erezione comunque non del tutto completa.
Non saprei dire se il problema sia da sempre esistito o meno perchè, quando ho iniziato a scoprire la sessualità, non ho avuto il desiderio/esigenza di penetrare attivamente. Ho consultato così un primo andrologo, che mi ha visitato e fatto fare degli esami del sangue(non ricordo cosa di preciso, ma, SE NON ERRO, qualcosa a che fare col testosterone) che hanno dato risultati nella norma.
Non soddisfatto, ho consultato un secondo andrologo che mi ha visitato (prostata compresa) e detto di fare -l'esame delle urine + urinocultura per la ricerca di germi comuni e non comuni, -una spermiocultura per la ricerca di germi comuni e non comuni e -un tampone uretrale per la ricerca di germi comuni e non comuni.
Risultati negativi sia l'urinocultura che la spermiocultura, non ho voluto fare anche il tampone, che mi sembra un esame più invasivo.
Lo stesso dottore mi ha poi consigliato, per aiutarmi, Levitra da 5 mg(1 capsula al bisogno) che, fin'ora, ho assunto due volte, con risultati a dir poco eccellenti: nessun tipo di ansia e un'erezione completa e duratura che mi ha permesso di portare a termine la penetrazione.
Che mi sia fatto prendere ormai da questa preoccupazione è certo. In ogni caso, visti i risultati positivi con l'utilizzo del levitra da soli 5 mg e visti i risultati degli esami fatti, credete si tratti solo di ansia da prestazione?
Mi consigliate di fare comunque il tampone?
Mi consigliate di fare altri esami?
Sarò schiavo a vita di un farmaco? CHE FARE???
Vi ringrazio anticipatamente.

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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128 126
Gentile utente,
1)da come ha descritto il caso clinico sembra essere effettivamente un problema di natura prevalentemente psicologico considerata anche la ottima risposta ad un basso dosaggio di farmaco.
2)Il tampone può tornare utile se è associata una sintomatologia urologica propria o del partner, in presenza di evidenti secrezioni uretrali ecc.
3)Nel suo caso in particolare potrebbe essere utile una valutazione computerizzata delle erezioni notturne.
4)Il farmaco dovrebbe servire a superare questa fase ed a ridare una sicurezza psicologica, ma stia sicuro che non crea dipendenza.

Cordiali saluti
Gino Scalese

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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 643
Gentile lettore,

oltre alle corrette indicazioni già ricevute dal collega Scalese che mi ha preceduto, se desidera poi avere più informazioni su queste tematiche, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche l’articolo pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/184-quando-l-erezione-e-difficile-o-non-c-e-che-cosa-fare.html .

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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dopo
Utente
Utente
Dottori, per quanto riguarda la sintomatologia urologica non credo ci sia(Non ho secrezioni uretrali). L'andrologo mi ha in realtà chiesto se ogni tanto avvertissi bruciore quando urino e gli ho detto di si, perchè saltuariamente, ineffetti è capitato. Potrebbe però, credo, essersi trattato anche di una temporanea cistite o altro.(no?)
Un'altro fatto che penso lo abbia spinto a consigliarmi il tampone è la conformazione del mio prepuzio. E' come se attorno all'orifizio uretrale(credo si chiami così) ci siano due piccole labbra, più arrossate rispetto al resto del glande(anche se penso che questa differenza cromatica risalti maggiormente a causa del lichen sclero atrofico, da cui sono affetto, che ha comportato uno schiarimento del glande.)
Per quanto concerne poi le erezioni notturne, al di là dell'eventuale esame, posso aggiungere che sono presenti. Anche al mattino, non è raro risvegliarmi con il pene eretto.
Sto usufruendo inoltre di un servizio offerto dall'università che da la possibilità di avere 5 incontri gratuiti con uno psicologo. Con questo dottore sto cercando di affrontare anche dal punto di vista psico-relazionale questa situazione. Spero anche questo possa essermi utile.
Vi ringrazio
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128 126
Ottima strategia la terapia integrata andrologo psicologo.
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Utente
Utente
Gentili Dottori, oggi lo psicologo con cui sto parlando di questo mio "problema" mi ha consigliato di provare ad avere un rapporto senza l'aiuto del levitra, così da sapere se ho risololto davvero il problema o meno e così da non creare una sorta di dipendenza psicologica dal farmaco.
Ho provato, ma i risultati non sono stati buoni. Ho raggiunto(non subito) l'erezione, ma poco dopo aver iniziato la penetrazione, l'erezione ha perso di vigore.
Mi chiedo:
-Il levitra che ho assunto, in dosi così minime(5 mg), può aver fatto una differenza così grande dal punto di vista fisico, oppure devo convincermi si sia trattato di un aiuto tutto psicologico?
-Come/su cosa agisce il farmaco?
-C'è una cura risolutiva per questo mio problema?
-Lo psicologo si è anche stranito del fatto che i medici che ho consultato non mi abbiano presciritto il "dosaggio di prolattina"(O qualcosa del genere)
Di cosa si tratta? Me lo consigliate anche voi?
-Ritenete possa essere opportuno provare a spezzare la pillola da 5 mg, così da provare ad assumere una quantità ancora più bassa prima di un rapporto?

Mi scuso per le troppe domande e Vi ringrazio anticipatamente per la vostra attenzione
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128 126
1) Il farmaco agisce in due modi:
-dando sicurezza piscologia
-Migliorando l'efficienza dell'erezione a livello periferico
2)Ci sono dei rari casi di incremento della prolattina che comunque è un indagine da eseguire specie in seguito a persistenza della sintomatologia
3) Se divide la pillola da 5mg può anche verificarsi una totale inefficacia in quanto si altera l'assorbimento del farmaco che può anche essere distrutto dalla barriera gastrica
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Utente
Utente
Grazie per le risposte date fin'ora.
Ora però mi chiedo: Visto il doppio effetto del farmaco..
-Come posso capire se nel mio caso l'aiuto è fisico o psicologico?
-Che esame dovrei fare per verificare se c'è stato un aumento della prolattina?
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128 126
1) Probabilmente gli effetti sono contemporanei e quindi duplici, cambia solo la prevalenza dell'uno rispetto all'altro.
2)Si esegue il dosaggio della prolattina nel sangue (prolattinemia)
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Utente
Utente
Proverò anche con la prolattinemia allora.
(La posso eseguire presso un qualunque centro di analisi? -Consiste in un prelievo del sangue?)
Certo non so come uscirne, visto che, a quanto pare, non c'è modo di capire se si tratta di un problema fisico o esclusivamente psicologico.
Non vorrei essere schiavo del farmacoa vita..
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128 126
1) Si è un esame che comporta un prelievo di sangue e si può eseguire in qualsiasi laboratorio
2)Non è salutare cominciare da questo presupposto ci vuole solo un pò di buona volontà.
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dopo
Utente
Utente
Io ce la sto mettendo tutta, sto anche parlando con uno psicologo..
Scusi le troppe domande ma ne avrei acora un'altra.
In molte risposte date da suoi colleghi, ho letto che il levitra agisce dopo circa 120 min. Io, una volta, ho assunto il farmaco da 5 mg solo mezz'ora prima del rapporto e tutto è andato benissimo.
-Merito del farmaco in questo caso, o difficilmente era già entrato in azione?
Grazie mille
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 643
Gentile lettore,

merito del farmaco, infatti il farmaco può agire anche dopo circa 30 minuti.

Ancora un cordiale saluto.
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dopo
Utente
Utente
Gentili dottori, vi scrivo ancora. Premetto che non ho ancora eseguito l'esame della prolattina. Ad ogni modo, leggendo su internet testimonianze varie e articoli di diversi urologi ho letto che la disunzione erettile può essere anche di natura venosa. Ineffetti ho notato che
quando mi masturbo, appena interrompo, anche per poco, la stimpolazione, l'erezione cala. Può essere un sintomo di un problema di questo tipo? Ci sono esami cui posso sottopormi per approfondire?
Vi ringrazio, come sempre.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 643
Gentile lettore,

il sintomo da lei evocato non ci suggerisce nulla di preciso e per gli esami vedo che non ha ancora letto l’articolo pubblicato sempre sul nostro sito e visibile all'indirizzo:

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/184-quando-l-erezione-e-difficile-o-non-c-e-che-cosa-fare.html

e quindi a questo articolo la rimando per consigliarle poi in primis una visita con esperto andrologo e poi un' eventuale indagine vascolare come l'ecocolordoppler dinamico delle arterie peniene.

Un cordiale saluto.

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

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