Erezione disturbi in giovane età

Buongiorno ho 22 anni, da ormai 2 anni quasi ho disturbi di erezione che erano partiti in modo più lieve e sono cresciuti gradualmente fino ad ora. Premetto che ho fatto diversi esami: delle urine, spermiogrammi e spermiocolutra, ecografia dei vasi peninei, ecografia dell'addome superiore e inferiore, ecografia dei vasi spermatici e scrotale ed è tutto risultato apposto senza indice di infiammazioni o calcificazioni.
Ho fatto anche esami da un urologo specializzato e ha detto che a occhio e palpando non vedeva segni di calcificazioni al 99,9%, ma mi ha prescritto un esame ecografia peninea, per accertarsi. Volevo chiedere a voi se ci fossero state delle calcificazioni se si fossero viste nell'ecografia dei vasi peninei, oppure negli altri esami che ho fatto, quindi se ha senso che io ora faccia anche l'ecografia peninea per scoprire se ho queste calcificazioni.
Mi hanno consigliato anche un tampone uretrale (la mi adottoressa della mutua) per capire meglio se c'è qualche infiammazione. Volevo aggiungere per far meglio capire i miei sintomi, che il pene si indurisce molto meno di prima specie sul glande, che prima diventava gonfissimo, e a volte nell'urinare e nell'eiaculare ho dei leggeri dolori lungo il "canale" dove passa lo sperma e l'urina come se faticasse ad arrivar elo sperma, infatti gli orgasmi sono quasi sempre poco potenti ed esce poco liquido a parte qualche caso. Ora le erezioni tendono a "sgonfiarsi" e a cadere se non masturbo il pene con le mani e non lo stimolo, e comunque anche se a volte sono leggermenti più forti non sono mai come dure come prima di questi 2 anni. Devo dire che ho il pene curvo verso sinistra abbastanza, non esageratamente, e ho il frenulo leggermente corto, ma ho sempre fatto sesso agevolmente. Vorrei arrivare a capire i motivi almeno di questi miei cali di erezione, sono molto preoccupato ho paura di non poter avere più erezioni soddisfacenti come prima a soli 22 anni, o che non ci sia rimedio per risolvere questo problema...E una situazione molto difficile da spiegare anche alla mia ragazza. Aspetto vostri commenti e consigli sui due esami che mi hanno consigliato di fare. Quali possono essere i motivi di questi problemi a 22 anni?
[#1]
Dr. Giulio Biagiotti Andrologo 2.9k 79 105
salve.
un'eco pene e un ecodoppler dinamico possono dirimere i dubbi diagnostici sulla vascolarizzazione del pene e su alterazioni eventuali dei tessuti cavernosi.
non cita esami ormonali che fanno anch'essi parte della diagnostica di base in questi casi.
quanto all'eventualità di una forma infiammatoria prostatovescicolare non batterica la diagnosi va lasciata al clinico che la ha visitata.
cordialmente

Dr Giulio Biagiotti
Resp. P.M.A. Praximedica
www.andrologiaonline.net

[#2]
dopo
Utente
Utente
Ok li farò gli esami, ma volevo chiederle se nell'esame dei vasi peninei le vene e arterie risultavano apposto, non si sarebbero visti lì i problemi?

Secondo lei con i sintomi che le elencavo cosa potrebbe causare questi cali di erezione prima meno forti e adesso più accentuati? Si possono curare con farmaci o medicine?
Grazie in anticipo
[#3]
dopo
Utente
Utente
Ok li farò gli esami, ma volevo chiederle se nell'esame dei vasi peninei le vene e arterie risultavano apposto, non si sarebbero visti lì i problemi?

Secondo lei con i sintomi che le elencavo cosa potrebbe causare questi cali di erezione prima meno forti e adesso più accentuati? Si possono curare con farmaci o medicine?
Grazie in anticipo

Ps: volevo anche chiederle come si svolgono gli esami ormonali.
[#4]
Dr. Giulio Biagiotti Andrologo 2.9k 79 105
salve.
si cura quasi tutto , dopo aver fatto una diagnosi di merito sulle cause, operazione che deve fare uno specialista e che è altamente sconsigliabile fare da solo.
capisco la sua curiosità ma il consiglio rimane di affidarsi al clinico che la ha in cura.
cordialmente
[#5]
dopo
Utente
Utente
Mi può solamente dire se con l'ecodoppler dei vasi peninei si vedono delle calcificazioni nel pene?

e come si curano le calcificazioni.

SOlo questo chiedo...almeno per capire che eesami fare...
[#6]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

in generale un ecocolordoppler delle arterie peniene, soprattutto se dinamico, permette di fare anche una valutazione ecografica dei corpi cavernosi e vedere se ci sono delle lesioni strutturali con calcificazioni.

Se presenti queste molte volte vengono comunque lasciate in sede oppure trattate o rimosse, quando è il caso, anche chirurgicamente.

Sull'ecocolordoppler le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche l’articolo pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/184-quando-l-erezione-e-difficile-o-non-c-e-che-cosa-fare.html .

Un cordiale saluto.
[#7]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la gentile risposta, Dotto Beretta.
Ho già fatto un'ecodoppler dei vasi peninei, non dinamico, e sia il medico che fece l'analisi e sia l'urologo che visitò gli esami mi dissero che le arterie erano troppo belle per esserci calcificazioni. L'urologo mi disse che al 99% e quasi 100% non c'erano, controllò anche con mano tastando epr capire se c'erano. Per scrupolo mi ha prescritto un'esame ecografico penineo.
Secondo lei ha senso farlo?
Pensa che la diminuzione di erezione, e talvolta la difficoltà a ragigungere l'orgasmo non possano essere causati da altri motivi oltre alla circolazione non buona?
[#8]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

se ha letto bene l'articolo indicatole, avrà compreso pure lei che molte possono essere la cause alla base di un disturbo dell'erezione.

Sull'ecografia dei corpi cavernosi le consiglierei un test dinamico.

Un cordiale saluto.
[#9]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno,
ho fatto l'esame dell'ecografia peninea.
Dall'esame non ci sono tracce di placche, calcificazioni o tracce di IPP. Il tessuto erettile non presenta anomalie, e sembra tutto nella norma.
L'urologo mi aveva detto che gli esami erano troppo belli per poter esserci problemi di circolazione o infezioni varie, e che forse poteva essere lo stress che mi faceva produrre meno ormoni ecc...
Io però ricoscontro un peggiormaneto dall'inizio della comparsa dei disturbi risalenti ormai a 2 anni e mezzo fa, inizialmente appena accennati, e ora molto più presenti.
Le erezioni mattutine sono quasi sempre flaccide, il pene per farlo arrivare a una erezione completa (e comunque non completamente rigida come prima) devo masturbarlo e toccarlo con le mani, altrimenti spontaneamente non si erige bene, specialmente sul glande.
Sono CERTO quindi che non sia qualcosa di natura psicologica.
Cosa mi consigliate di fare voi? fare altri esami per capire il problema? rassegnarmi a queste perdite di erezione a soli 22 anni?
i rapporti sessuali ovviament enon posso viverli tranquillamente come prima...
ditemi voi io sono preoccupato e non so più come fare...
[#10]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Ma quale valutazione a fatto a livello delle arterie cavernose del pene?
[#11]
dopo
Utente
Utente
ha tastato con mano e mi disse che c'era una leggera assimmetria dei corpi cavernosi, ma mi ha detto che è genetic e se prima avevo delle ottime erezioni non doveva comportarmi nessun problema, poi ho fatto ecografia peninea, e un'ecodopller dei vasi peninei, e il medico che me lo fece mi disse che le arterie e i corpi cavernosi erano molto belli senza nessun anomalia.
Lei cosa ne pensa?
[#12]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Io le dico che, soprattutto se il problema continua a presentarsi, deve fare almeno un ecocolordoppler dinamico delle arterie peniene.
[#13]
dopo
Utente
Utente
capisco...
Il problema è che io 2 anni fa sono stato operato di ablazione cardiaca, per tachicardie, e a volte in situazioni troppo stimolanti per esempio con caffè, cortisone, forti tensioni, scossoni ecc...rischio di avere delle tachicardie.
L'urologo mi disse che se c'erano problemi alle arterie peninee si sarebbe visto nell'ecografia peninea...
Ma se si dovrà fare l'esame indispensabilmente per capire da dove origina il problema lo farò.
E un'esame doloroso?
[#14]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Assolutamente no; è prevista solo una microiniezione nei corpi cavernosi con aghi ultrasottili di un farmaco vasoattivo per stimolare un'erezione e quindi meglio valutare come sono le arterie peniene.

Le ripeto si legga o rilegga l’articolo pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/184-quando-l-erezione-e-difficile-o-non-c-e-che-cosa-fare.html .

Un cordiale saluto.
[#15]
dopo
Utente
Utente
va bene farò anche questo esame, nel frattempo, le erezioni non migliroano anzi le erezioni mattutine sono deludenti...non capisco come sia possibile che il pene rimanga sempre un po flaccido a meno che io non lo tocchi e lo masturbi...
se fossero gli ormoni l'erezione mattutina non sarebbe così debilitata penso...

puo essere che il pene sia troppo "stressato" perchè spessisimo, anzi per molte ore al giorno in un periodo stressante, avevoil pene in semi-erezione, non completamente flaccido ne completamente eretto...forse questo ha portato a uno stress ai tessuti erettili..

(è solo una mia ipotesi razionale...)
??
[#16]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno vi riporto qui l'esame ecografico del pene e ditemi cosa ne pensate, nel frattempo mis embra che si sia leggermente rimarcato un piccolo rigonfiamento che avevo sull'asta dalla parte destra del pene e da lì in poi il pene si curva maggiormanente verso sinistra e non capisco se sia una placca, perchè dall'ecografia non vi erano nessun tipo di placche presenti, poi ho notato anche che soprattutto il glande si indurisce molto meno, anzi quasi pochissimo.
ecco i dati:

connettivo perivascolare dorso penineo nella norma
tonaca albuginea regolare
non placche di IPP
tessuto erettile con regolare struttra.

Questo esame è stato fato il 14/7/11
Ditemi voi cosa ne pensate...

[#17]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

vista l'evoluzione clinica del suo problema a livello del pene, da questa postazione e con una ecografia fatta qualche mese fa, l'unica cosa che possiamo dirle è quella di risentire ora in diretta il suo andrologo.

A proposito poi l'ecolordoppler dinamico delle arterie peniene e dei corpi cavernosi lo ha fatto?

Cordiale saluti.
[#18]
dopo
Utente
Utente
Salve, ho prenotato una visita per il 24 febbraio da un andrologo in un importante centro (le molinette di torino) spero che riescano a curare il mio disturbo.
Sono molto demoralizzato però perchè sembra che le erezioni continuino a peggiorare e sembra he l'evoluzione da 2 anni e mezzo fa quando cominciavano i disturbi sia andata verso una sempre crescente calo di erezione. Compresa la comparsa della "gobba" sulla parte destra che si è accentuata.
Sono preoccupato, sia per come curare questa cosa, sia SE si riuscirà a fare qualcosa...
L'ecodoppler non l'ho ancora fatto mi è stato consigliato solo di fare un esame degli ormoni al massimo.
La cosa difficile se non impossibile da accettare è quello di non avere più erezione, perchè a 22 anni si può accettare di tutto, ma non quello di pensare di avere il sesso compromesso già da adesso...
Secondo voi si potrà rimediare questa patologia per ora ancora ignota??
[#19]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Senta ora l'andrologo, sarà lui che, fatta una attenta e mirata valutazione specialistica, le dirà poi se è possibile "rimediare a questa patologia".
[#20]
dopo
Utente
Utente
Spero si possa curare e guarire altrimenti non saprei proprio come fare...
Potrebbe anche essere una IPP alla mia età?
[#21]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Non metta il carro davanti ai buoi e non faccia autodiagnosi!
[#22]
dopo
Utente
Utente
Sono andato a fare una visita da un'andrologo facendo vedere tutti i miei esami e mi ha controllato il pene, riscontrando un leggerissimo frenulo breve e una curvatura verso sinistra anch'essa lieve.
Gli ho spiegato tutto a voce ed ha anche in più visto la fotografia del pene in erezione, definendola buona come erezione.
Secondo lui non c'è nulla di organico perchè dice che se ci fosse qualcosa di serio il pene non avrebbe mai un'erezione...Però io gli ho spiegato che la cosa si protrae da 2 anni e mezzo ormai, con un incidenza progressiva, ora le erezioni sono sempre meno forti, ogni 2 settimane mese, il pene si erige sempre meno, le erezioni mattutine sono pessime, gli orgasmi sono più faticosi da raggiungere e i rapporti con la mia partner sono completamente compromessi, compesa la mia sanità e serenità morale...
In conclusione mi ha prescritto 1 flacone al giorno di zentrum, e 2 pastiglie al giorno di argidam per 3 mesi.
Poi mi ha prescritto anche gli esami: uroflussometria, tampone uretrale, spermiogramma, esame degli ormoni e testosterone.
Sono rimasto un po'( anzi molto...sapesse cosa si prova con questi rpoblemia quest'età...) perplesso, però non posso far altro che fidarmi di questo dottore che è il primario e direttore del reparto all'ospedale molinette di torino, quindi non penso sia un'improvvisato insomma.. Se avessi avuto qualcosa di serio credo che con la sua esperienza avrebbe fiutato...

Io sono ancora distrutto psicologicamente, perchè da 4 giorni circa sto cominciando la cura e non ho ancora notato nulla di miglioramento, anzi un peggioramento che si protrae da 2 anni e emzzo...Noto solo che questi integratori mi danno molto abbassamento di pressione e abbassamento dei battiti del cuore.

Non posso far altro che aspettare, farò un'altra visita a fine marzo in una clinica pubblica, e lui invece me ne ha consigliata un'altra ancora da lui privatamente fra 3 mesi...

Cosa mi potete dire a riguardo??
Il medico ha fiutato giusto?
[#23]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
A riguardo le possiamo solo dire ora di seguire attentamente tutte le indicazioni ricevute e che quattro giorni di terapia non bastano per capire se il problema si sta risolvendo.

Sugli strani effetti collaterali lamentati invece bisogna risentire in diretta il suo andrologo di fiducia.
[#24]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno ora a circa 2 settimane dall'assuzione di queste pastiglie di Argidam 2 al giorno, più la fiala di zentrum ho iniziato a notare dei miglioramenti, anche se non so come spiegare...sembra che arrivi più sangue al pene e che si gonfi di più ma rimane sempre qualcosa che "impedisce" l'erezione e l'orgasmo e l'eiaculazione che a volte non riesco a raggiungere.
Ora se il pene lo masturbo io allora piano piano si gonfia sempre più arrivando a livelli buoni ( anche se non come prima di avere problemi) ma se lo lascio senza toccarlo con le mano non ho quasi mai erezioni spontanee...Anche al mattino il pene è praticamente sempre flaccido...non capisco cosa sia...sicuramente questa cura dà una mano...ma mi chiedo, posso prendere per sempre queste pastiglie? danno effetti collaterali se assunte per lunghi periodi? poi quando smetterò di prenderle il problema si presenterà da capo?
[#25]
Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 465 2
caro lettore,

soggeti giovani, con una curvatura del pene in erezione posssono lamentare la difficoltà, quasi impossibilità, a conseguire una ottimale rigidità del pene ed a mantenerla nel tempo in assenza di stimoli manuali diretti. Spesso questo impedisce una semplice penetrazione vaginale.
Il fenomeno della curvatura congenita del pene e di una incapacità del sistema veno occlusivo cavernoso di bloccare la fuoriuscita del sangue dai corpi cavernosi è abbastanza frequente.
A mio parere, prodotti a base di arginina o integratori sono poco efficaci.
L'eventuale uso di farmaci che agiscano in maniera dieretta sull'erezione è l'unico modo con cui, oggi, abbiamo la possibilità di far avere normali erezioni a questi pazienti

cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

[#26]
dopo
Utente
Utente
Quindi lei dice che sarebbe una propabile fuga venosa??
I medici che mi hanno visitato mi hanno detto di non farmi idee strane sulla fuga venosa, non considerandola a priori, dicendomi che quella permetterebbe una erezione ma darebbe problemi invece a mantenerla.
Comunque i primi giorni in cui ho preso questi integratori vi assicuro che hanno fatto un effetto molto forte, avevo erezioni spontanee e il pene si induriva molto. Invece capita che ci siano giorni in cui si irrigidisce meno, senza spiegazioni possibile a parte forse lo stress o la stanchezza!
Ora vedremo se in 3 mesi questa cura farà effetto positivo, anche perchè ha anche effetto vasodilatatore.
[#27]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

ora non si metta per il capo strane idee.

Le ricordo che la "fuga venosa" per molti andrologici è una "chimera" tutta ancora da provare; inoltre quello che lei ci dice e le corrette informazioni già ricevute dal suo andrologo non farebbero minimamente sospettare un tale problema clinico.

Segua ora le indicazioni terapeutiche che le sono state indicate e cerchi di essere, se le è possibile, meno stressato e stanco!

Ancora cordiali saluti.
[#28]
dopo
Utente
Utente
certo...
purtroppo è un periodo stressante è questo sicuramente influisce sulle tranquille erezioni...

Comunque quindi mi potete quasi assicurare che questa diminuzione di erezione, sempre progressiva in aumento da 2 anni 2 mezzo non sia una fuga venosa, o una calcificazione, quindi un problema circolatorio?

Anche eprchè io il pene curvo l'ho sempre avuto fin da piccolo ma prima avevo erzioni fortissime e nessun problema...quindi non credo ci sia una correlazione..

potrebbe forse essere un'infiammazione della prostata?

però dagli esami di spermiocoltura e spermiogramma si sarebbe vista un'infiammazione penso...

l'importante per me è evitare di epnsare di dover essere schiavo già da 22 anni a pastiglie di viagra ecc...
[#29]
Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 465 2
caro lettore,

la "fuga venosa" forse non esiste ma la incapacità, difficoltà, del sistema veno-occlusivo dei corpi cavernosi ad ostacolare-bloccare il fisiologico deflusso del sangue è un dato assolutamente sicuro.
Chi si occupa delle patologiue malformative del pene ( pene curvo) sa che la stragrande maggioranza dei pazienti con pene curvo lamenta una erezione non sempre ottimale con difficoltà di rigidità e mantenimento. Il perchè non è ancora del tutto chiaro ma il sospetto che questo sia dovuto alla incapacità delle membrane albuginee di ostacolare-bloccare il deflusso venoso è molto evidente.
Se, comunque, si ottiene una erezione valida utilizzando una semplice "compressa " non ci si deve "disperare" ma , invece, essere soddisfatti di poter superare il problema organico comunque esistente
cari saluti
[#30]
dopo
Utente
Utente
Ma scusi, allora come potevo fino a 2 anni e mezzo fa avere erezioni ottime anche con il pene ugualmente curvo ad adesso? Il mio pene è SEMPRE STATO CURVO, se il motivo fosse il pene curvo anche prima non avrei avuto erezioni..
E come si spiega il progressivo aumentare di questo deficit?
Anche se a sprazzi con delle riprese (prendendo questi integratori per esempio oggi e ieri c'è stato un miglioramento)...

E poi facendo l'ecodoppler, e l'ecografia peninea, dei vasi peninei e spermatici dei testicoli non si sarebbe visto nulla?

E il fatto che mi abbia visto un noto andrologo direttore universitario(quindi un soggetto abbastanza attendibile), e mi abbia detto di escludere problemi organici (anche se non sono convinto perchè il prblma c'è e non è solo psicologico...) esludendo fughe venose, calcificazioni ecc... Dicendomi che poteva essere un problema "funzionale" legato allo stress??
Lui non avrebbe potuto pensare a un deficit dei corpi cavernosi??

Il fatto è che il pene anche a riposo, lo sento diverso...come se fosse più molle, quasi anestetizzato in certi punti...

Non saprei è tutto davvero singolare.
[#31]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

le ripeto non si confonda con diagnosi, fatte via internet, di "fuga venosa", indirizzate per altro a giovane di 23 anni.

E' vero sono state segnalate in letteratura possibili cause di disturbi all'erezione legate alla conformazione e struttura del pene, ma questi disturbi non si comportano nella maniera da lei descritta (non sempre presenti, comparsa improvvisa, risoluzione del problema con l'assunzione di integratori, ecc, ecc).

Lasci perdere ora internet e segua le indicazioni ricevute dal suo andrologo che mi sembra persona ben informata e corretta.

Il suo disrturbo erettivo, come da lui giustamente affermato, sembra proprio essere un problema "funzionale" legato allo stress.

Cordiali saluti.

[#32]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno, in questi giorni ho avuto miglioramenti di erezioni, devo dire che se lo masturbo buonissime, però un po' meno mattutine e spontanee, ma comunque anche queste migliorate rispetto a qualche giorno fa, il tutto sembra che cambi da settimana in settimana, senza capire il perchè...nel frattempo ho fatto gli esami di tampone uretrale e del sangue prescritti, vi ricopio i dati:

ESAME BATTEROLOGICO DEL SECRETO URETRALE

ricerca Trichomonas NEGATIVA
ricerca Candida NEGATIVA
Ricerca Gonococco NEGATIVA
ricerca Batteri Gram+ Sviluppo di Staphylococcus aureus
Ricerca Batteri Gram- NEGATIVA

RICERCA MYCOPLASMA NEGATIVA
RICERCA UREAPLASMA NEGATIVA

RICERCA DIRETTA CHLAMYDIA NEGATIVA
(Met. immunocromatografico)



ANTBIOGRAMMA PER Staphylococcus aureus

Tutti i valori sono di interpretazione sensibile a parte questi:

Clindamicina (minore o =0,03) RESISTENTE
Ertromicina (maggiore o = 8) RESISTENTE
Res.induc. a Clindamicina Pos +

Antibiogramma secondo gli standard EUCAST.

Invece per quanto riguarda gli esami del sangue è il valore basso (ma nella norma) del TEstosterone, che avendo solo 22 anni mi preoccupa un po':
VAlori di riferimento
TSH(ORMONE TIREOTROPO) 1,882 mcUI/ml 0,35-4,67
(Met.Chemiluminescenza)

FT3(T3 LIBERO) 3,490 pg/mL 1,66-4,14
(Met.Chemiluminescenza)

FT4(T4 LIBERO) 1,330 ng/dl 0,71-1,85
(Met.Chemiluminescenza)

PROLATTINA 9,28 ng/mL 2,5-17
(Met.Chemiluminescenza)

TESTOSTERONE 3,43 ng/mL 1,81-16
(Met.Chemiluminescenza)



Voi cosa ne pensate??
potrebbe essere questo che determina il calo di erezione?
Si può aumentare in qualche modo il livello di testosterone?
Premetto che non faccio sport, sono parecchio stressato e non mangio frutta nella mia dieta. ( Non so se questo possa influire...)
Il primo urologo mi disse che lo stress potrebbe influire sul testosterone e quindi sull'erezione...

E per quanto riguarda lo staphylococco Aureo e la resistenza agli antibiotici della clindamicina e l'ertromicina come si ptrebbe risolvere??
Che sintomi da questo tipo di battere??


Grazie in anticipo.





[#33]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Non si precipiti verso diagnosi affrettate.

Sul testosterone si possono in alcuni casi cali del desiderio ma senta ora il suo andrologo.

Che poi alcuni microrganismi siano resistenti ad alcuni antibiotici questo è nella norma.

Nessun sintomo specifico infine dà questo battere.
[#34]
dopo
Utente
Utente
Ho fatto la visita nel reparto delle Molinette di Torino di andrologia.
C'è stato anche il primario che mi ha visitato e ha visto tutti i miei esami.
Ha detto che i problemi sono di natura psicogena e sono da escludere sicuramente tutti i fattori organici.
Hanno anche escluso tutti i fattori vascolari gravi.
Ho riferito chiedendo se poteva essere un problema di incontinenza venosa dovuto alla mia curvatura, ma loro vedendo la foto in erezione mi hanno detto che non è questo il problema di erezione, non è abbastanza curvato per dare problemi, e poi i problemi dice che dovrebbero essere soprattutto meccanici, ossia nella penetrazione, ma a me non ne danno sinceramente.
Quindi per loro anche se ci fosse una fuga venosa non è determinante, infatti non mi hanno prescritto altri esami, perchè vedevano che tutti gli altri sono nella norma, e mi hanno tranquillizzato. a parte il tampone uretrale positivo a un battere, per cui domani dovrò prendere l'ultimo dei dieci giorni di antibiotico per curarlo.
Mi hanno detto che siccome questo problema è insorto dopo un'operazione cardiaca, è di natura psicogena, ossia che il forte stress, la paura provata, e l'ansia quotidiana mi portano a questi cali di erezione che risente molto delle condizioni di stress.
Anche le erezioni mattutine possono mancare perchè dormendo male con ansia possono venire a mancare, in quanto esse mi hanno detto che avvengono nelle fasi rem del sonno. Infatit a volte quando dormo poche ore le trovo, per esempio nel sonno pomeridiano.
Quindi mi hanno prescritto una cura di 2 mesi di cialis da 5mg, dicendomi che dovrebbe darmi fiducia nel sesso essendo un'aiuto più consistente, rassicurandomi che nond evo prenderli per tutta la vita ma solo per aiutarmi in questo periodo di stress.
il problema è che ho paura che queste mi diano problemi di tachicardia vista la mia predisposizione...infatti non le ho ancora prese.
Inoltre mi hanno prescritto una visita dalla psicologa sessuale, per darmi un'aiuto piscologico, e un'altra visita di controllo andrologico fra 3 mesi. Questo è quanto...
[#35]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Bene, il quadro da lei delineato e le indicazioni ricevute mi sembrano corrette e quindi le segua attentamente.

Ancora un cordiale saluto.
[#36]
dopo
Utente
Utente
Lo farò...
Nons ono di certo sereno però perchè nelle ultime due settimane il disturbo si è intensificato. C'è un lieve progressivo peggioramento da 2 anni, ma a volte ha degli sprazzi di ripresa intensa.
Ha un'andamento strano, perchè circa duie settimane fa ho avuto erezioni mattutine abbastanza buone e con la masturbazione avevo molto desiderio e sono venuto ben 3 volte di fila, sempre con erezioni ottime.
Poi ora invece ho provato a masturbarmi e neanche usando il muscolo in maniera opportuna, e stimolando bene, l'erezione non l'ho ottenuta...

Come è possibile questo percorso in epggioramento?

Se fosse una fuga venosa potrebbe essersi evoluta in questo modo lento e progressivo in circa 2-3 anni???

un'altra cosa che ho notato è che ho come un riflesso incodizionato, automatico, in cui il pene anche durante la giornata non lo lascio quasi mai compeltamente flaccido ma sempre tendente al " barzotto" ovvero leggermente pieno di sangue, senza però essere rigido ma leggermente gonfio.
Forse questo continuo stato del pene per anni ha potuto in qualche modo influenzare il sistema veno occlusivo e stressarlo quindi di conseguenza??

[#37]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Segua ora le indicazioni ricevute dal suo andrologo, fra due mesi ci si risente.
[#38]
Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 465 2
Caro giovane lettore,

è molto probabnile che il fattore stress possa aver giocato un ruolo non trascurabile nei problemi della sua erezione. Ribadisco ancora che il raggiungimento della rigidità del pene ed il suo mantenimento dipende da fattori vascolari arteriosi e venosi nell'ambito di un ""serbatoio cavernoso
Se questi fattori non "funzionano" bene si ha un problema erettile.
Lo si chiami " fuga venosa" , "Disfunzione veno Occlusiva Cavernosa" ..... cambia poco.
Il fatto di essere professore universitario, mi creda, non dà , in genere, grandi garanzie sulla effettiva preparazione ed esperienza diagnostica e terapeutica di un medico
cari auguri
[#39]
dopo
Utente
Utente
Beh ma questi medici me li ha consgliati proprio lei Dott. Pozza...
Ora non le dico i nomi per privacy ma sono proprio i 2 che mi aveva consigliati lei, dicendomi che erano eprsone molto affidabili...e allora mi sono fidato del suo consiglio e ci sono andato.
Uno di questi non è solo ricercatore universitario ma proprio il primario dell'intero reparto...Quello che fa operazione chirurgiche e gestisce tutto...
Ora invece mi dice che non ci sono garanzie sulla loro preparazione...
Tra l'altro ho chiesto anche consigli ad altri urologi, e medici di base e tutti mi hanno consigliato le Molinette e i medici da cui sono andato come i migliori nell'intero Piemonte...
Poi non so, anche gli altri per esempio il Dott Cavallini dice che la fuga venosa non è la causa principale, ma è semmai una conseguenza di altri fattori come per esempio un problema arterioso, stress o ansia, induratio penis plastica, conformità del pene ecc...

Ora mi chiedo se questo problema è insorto gradatamente nel tempo, dopo un'operazione, può essere causato dallo stress come mi hannod etto tutti gli altri?

E soprattutto bisogna risolvere il problema alla radice, altrimenti è inutile curare i pazienti solo con cialis e viagra, tantovale curarsi da soli...basta andare in farmacia e prenderseli...

Scusate lo sfogo...

[#40]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

dal mio punto di vista lei ha perfettamente ragione, come le ho già detto, ora cerchi di seguire attentamente tutte le indicazioni ricevute dall'andrologo che ha consultato e non si perda in consulti virtuali che poco possono aggiungere alla reale comprensione del suo vero problema e rischiano di creare solo confusione ed inutili paure.

Cordiali saluti.
[#41]
Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 465 2
Caro lettore,,

alle Molinette lavorano valenti andrologi stimati anche a livello nazionale. nella mia risposta, forse sono stato un po' "frettoloso" nel dire che "il fatto di essere primario non vuol dire di essere il migliore".
comunque tenga presente che problemi fisici, vascolari o no, possono esistere anche in giovane età e la tendenza ad "etichettare" molti disturbi come "psichici" percheè lamentati da un giovane può essere semplicistico.Segua la terapia consigliata, cerchi di vivere il suo problema in maniera meno angosciosa, lasci perdere le diagnosi web e si dedichi alle sue ragazze
cari saluti
[#42]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Ora è giunto il momento, come già le ho detto, "di non perdersi in consulti virtuali che poco possono aggiungere alla reale comprensione del suo vero problema e rischiano di creare solo confusione ed inutili paure."

[#43]
dopo
Utente
Utente
Certo farò così...
e spero che non siano problemi irrisolvibili, ma curabili.
[#44]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Coraggio e poi ci riaggiorni, se lo desidera.
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