Fastidio zona inguinale

Salve gentili Dottori, vi scrivo per avere un parere relativamente ad un fastidio che avverto da qualche settimana alla zona inguinale sinistra.
Pratico da qualche tempo sport a livello amatoriale dopo non aver praticato nessuna attività per tantissimi anni, svolgendo tra amici partite di pallavolo, e proprio in quell'occasione circa 3/4 settimane fa giocando ho avvertito una sensazione di fastidio all'inguine sinistro, pur senza saper ben identificare la zona.
Le sensazioni variano dall'avvertire come un qualcosa "fuori posto" nell'inguine sinistro, ad un fastidio della serie di venature (credo siano vene) che dall'inguine si irradiano al pene e allo scroto, alla sensazione che il testicolo sinistro vada a sfiorare la gamba adiacente. Provo sollievo quando, manualmente, tendo toccare e "stirare" quella zona, che altrimenti avverto fastidiosa, non dolorosa.
Inizialmente non ci ho fatto caso, la cosa poi però si è ripetuta di partita in partita, soltanto nelle occasione in cui giocavo ed anche in momenti, durante la partita stessa, di riposo.
Da circa 4 giorni avverto il fastidio anche al di fuori delle partite, ho deciso così di andare dal mio medico, che tastandomi ha detto che gli sembrava avessi una piccola ernia, indicandomi di fare un'ecografia.
Proprio oggi ho svolto l'ecografia, ed in attesa del risultato completo, il medico ha detto di vedere una punta di ernia ma di piccolissime dimensioni e non operabile.
Aggiungo anche che circa quattro anni fa, effettuando ecografia scrotale prima di operarmi di fimosi, è stata riscontrata una piccola cisti alla testa dell'epididimo sinistro ed una sottile quota di idrocele sempre a sinistra, che però non davano problemi.
Consapevole della difficoltà di una diagnosi dovuta alla distanza, pensate possa trattarsi di ernia (ed in quel caso visto che non è operabile cosa dovrei fare? potrei continuare a giocare?) o qualcosa a livello dei muscoli inguinali o dell'apparato genitale? Su cosa dovrei indirizzarmi meglio?
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Dr. Pierluigi Izzo Andrologo, Sessuologo 28.9k 642 1
Caro Utente,a questo punto,conviene monitorizzare il quadro clinico,chiudendo una diagnosi eseguendo un esame del liquido seminale,specchio fedele di un eventuale sofferenza genitale.Cordialità.

Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it

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Dr. Fausto Ferrini Endocrinologo, Andrologo, Sessuologo 88 4
Caro Utente,
nel confermare quanto consigliatole dal mio collega nella precedente risposta circa l esecuzione dell,esame del liquido seminale ,le consiglio di eseguire anche un Ecocolordoppler scrotale e del plessopampiniforme per escludere un varicocele magari "flogosato" cioè infiammato per diversi motivi e valutarne in caso di presenza l'eventuale reflusso,magari responsabile di gran parte della sua sintomatologia;e in questo caso poi fare una visita andrologica .
Cordialmente

Dr. Fausto Ferrini
Specialista in Endocrinologia
Perfezionato in Andrologia
Master in Sessuologia Clinica
Andrologo Certificato SIA(Soc.It.Andr

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dopo
Attivo dal 2018 al 2018
Ex utente
Grazie delle pronte risposte gentili dottori.
In attesa degli esami indicati, e del risultato dell'ecografia svolta, mi chiedevo se i sintomi da me ravvisati potessero aver a che fare anche con una pubalgia, visto che oggi ho un lieve dolore anche alla muscolatura della gamba sinistra, che avverto più pesante, o se comunque sia un sintomo associabile anche ad altre cause.
Ne approfitto anche per scrivervi di un esame delle urine che avevo fatto alcuni giorni fa per una visita sportiva e che mi ritrovo già fatto visto che lo aveva consigliato anche il medico durante l'ecografia.
Dall'esame risultano ok tutte le voci tranne "cellule epiteliali: alcune", "leucociti: 2-3 p.c", "ossalati di calcio: alcuni".
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Dr. Pierluigi Izzo Andrologo, Sessuologo 28.9k 642 1
...può essere un risentimento pubalgico.La diagnosi sarà di esclusione.Cordialità.
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dopo
Attivo dal 2018 al 2018
Ex utente
Gentili Dottori, di seguito vi riporto l'esito dell'ecografia cui mi sono sottoposto.
Prostata in sede di dimensioni regolari ad ecostruttura finemente disomogenea per la presenza di una calcificazione intraparenchimale iperecogena post flogistica.
A sede inguinale sx si evidenzia piccola porta erniaria di circa 3 mm non impegnata da anse.
Cosa ne pensate?
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dopo
Attivo dal 2018 al 2018
Ex utente
Salve, ho portato il risultato dell'ecografia al mio medico che ha detto di non preoccuparmi della piccola ernia e di poter continuare a fare attività sportiva, consapevole però di evitare sforzi troppo pesanti.
Voi siete d'accordo?
Inoltre, da qualche giorno non avverto più il fastidio alla zona inguinale, essendo rimasto a riposo, non avendone quindi la controprova durante l'attività sportiva. Cosa ne pensate? Mi confermate sia il caso di fare una visita andrologica?
Vi ringrazio per le eventuali risposte.
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dopo
Attivo dal 2018 al 2018
Ex utente
Cari dottori, torno nuovamente a scrivere sperando questa volta in una vostra cortese risposta in attesa di poter effettuare una visita andrologica.
Ieri sono tornato a giocare, e dopo alcuni giorni che il fastidio non si presentava sono tornato ad avvertirlo esclusivamente nel momento dell'attività sportiva. Ho però capito che non è l'ernia a darmi fastidio, ma uno spostamento del testicolo sinistro che, durante il gioco, tende continuamente a spostarsi (non so se lateralmente o verso l'alto, ma so che ogni tot secondi devo riposizionarlo in modo che non mi dia fastidio nei movimenti).
La cosa del tutto particolare è che questo avviene solamente quando gioco, e soltanto da un mesetto a questa parte, poi il fastidio scompare o persiste soltanto per circa 24-48 dopo la partita.
Preciso che l'attività sportiva che faccio consiste in partite di pallavolo tra amici, nulla a carattere agonistico e in uno sport, quello appunto della pallavolo, che non pretende grossi sforzi muscolari nè richiede di ricoprire enormi zone di campo.
In base alla vostra esperienza di cosa potrebbe trattarsi e quali sarebbero le possibili risoluzioni?
Grazie