Fibrosi del pene e prostatite

Buongiorno

Vi scrivo per chiedere consiglio su una fibrosi del pene, qui riporto i risultati dell’eco-color doppler pene:
L’esame ecografico del pene mostra corpi cavernosi simmetrici, con struttura normale.
A livello del corpo spongioso si osserva unicamente una calcificazione puntiforme di una ghiandola parauretrale.
Il tratto preglandulare del setto intercavernoso presenta fibrosi con estensione cranio-caudale di mm 11 che sul versante ventrale è conformata a V.
Arterie dorsali e cavernose hanno calibro normale e sono regolarmente pervie al color doppler.
Presentano spettro Doppler basale fisiologicamente trifasico, con conservata accelerazione e normale velocità sistolica del flusso.


Mi è stato detto che la fibrosi potrebbe essere stata causata dalla prostatite che ho avuto un’anno fa, ancora adesso però brucia dietro all’inguine quando urino.
Le mie domande sono due:
Conoscendo la mia attuale situazione come potrebbe evolvere la fibrosi?
Avrete visto centinaia di casi nella vostra carriera e mi piacerebbe sapere cosa vi suggerisce la vostra esperienza quando si ha una fibrosi e persistono sintomi di una prostatite (all’ecografia prostatica ci sono calcificazioni ma non c’è segno di infiammazioni in atto, urinocoltura e spermiocoltura negativi).


L’andrologo da cui sono in cura mi ha prescritto un’ulteriore esame, penogramma, questo servirebbe a chiarire la situazione vascolare ma mi chiedo se serva davvero, la situazione vascolare non è già stata chiarita dall’eco-color doppler pene?
Inoltre non trovo informazioni sull’esame su Internet e non capisco se sia invasivo o meno, può arrecare dei danni?


Vi ringrazio per il vostro tempo e attendo cortese risposta, cordialità
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Dr. Carlo Maretti Andrologo, Sessuologo 9.6k 193 2
Gent.mo utente
la frase che ci indica "L’esame ecografico del pene mostra corpi cavernosi simmetrici, con struttura normale" escluderebbe qualsiasi fibrosi tuttavia successivamente "ll tratto preglandulare del setto intercavernoso presenta fibrosi con estensione cranio-caudale di mm 11 che sul versante ventrale è conformata a V" e questo contrasta con la frase precedente. La valutazione di una eventuale fibrosi del pene è possibile attraverso una ecografia dinamica peniena e un consulto con un altro specialista le potrà chiarire ogni suo dubbio.

Un cordiale saluto

Dott. Carlo Maretti
Specializzato in Andrologia
www.andrologia-online.it

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