Colecistectomia, anestesia generale, tempo di risveglio

Buonasera, tra qualche mese dovrei affrontare un intervento di Colecistectomia laparoscopica.
Ho 49 anni, non ho patologie croniche importanti, non bevo e non fumo.
Mi ritengo sano.
Visita cardiologica nella norma.
Nessun problema di tipo allergico e respiratorio.

Al di là della paura dell’anestesia generale che ho affrontato solo una volta da ragazzino ed alla paura di possibili complicazioni dell’intervento stesso avrei una domanda circa la permanenza nel blocco operatorio.
E soprattutto vorrei sapere quanto dura (nel caso non ci siano complicazioni) la permanenza all’interno della Recovery Room.
Ho letto che si rimane in osservazione anche 6 ore mentre alcuni conoscenti che hanno fatto lo stesso intervento dopo due ore erano già nel reparto di degenza.
In linea di massima ci si può aspettare una permanenza totale di tre ore nel blocco operatorio?
Grazie a chi mi darà una risposta
Dr.ssa Nino Todua Anestesista, Medico estetico 57 1
Buonasera,
la colecistectomia laparoscopica, in assenza di comorbidità rilevanti, è un intervento di routine con anestesia generale ben tollerata.
La durata complessiva della permanenza nel blocco operatorio (sala operatoria + recovery room) può variare, ma in condizioni standard:

L’intervento chirurgico dura circa 45 60 minuti

La permanenza in sala risveglio (Recovery Room) è in media 1 2 ore, ma può prolungarsi in base al recupero anestesiologico individuale, alla pressione arteriosa, al controllo del dolore e all’assenza di nausea o altre complicanze.


Dunque, una permanenza totale di circa 2,5 3 ore nel blocco operatorio è assolutamente plausibile, soprattutto in soggetti sani come lei.

Le sue condizioni generali sono favorevoli, e l’anestesista potrà personalizzare la gestione per garantire sicurezza e comfort.

Un cordiale saluto,
Dott.ssa Nino Todua

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La ringrazio per la risposta.
Purtroppo ho appena saputo tramite esame di polisonnografia di soffrire di una forma lieve di Osas.
So che comporta tanti rischi sia per l’anestesia che per l’intervento.
Sono davvero combattuto.
Ho paura che il mio rischio sia notevolmente aumentato.
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Dr.ssa Nino Todua Anestesista, Medico estetico 57 1
una forma lieve di OSAS, se ben conosciuta e comunicata all’anestesista, non rappresenta necessariamente un rischio maggiore, ma richiede una valutazione attenta.

Con un piano anestesiologico personalizzato e le giuste precauzioni, l’intervento può essere affrontato in sicurezza.

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