Sospensione terapia anticoagulante
Salve, una donna di 68 anni con precedenti episodi neurologici di amnesia classificati come TIA, adesso in cura con AGGRENOX (dipiridamolo 200 mg + acido acetilsalicilico 25 mg) 1 cp a pranzo e 1 cp a cena dovrebbe affrontare un intervento di colecistectomia laparoscopica. Gli episodi neurologici non si sono più presentati con questa terapia da circa 3 anni. La sostituzione con EBPM della terapia anticoagulante praticata è opportuna ed indispensabile ? In questo caso non sono maggiori i rischi della sostituzione rispetto ai benefici su un'eventuale sanguinamento intraoperatorio ?
Sono stati altresì diagnosticati un paio di anni fa battiti ectopici ventricolari a cadenza bigemina e trigemina che sono in cura con sotalex 40 mg 2 volte al giorno.
Stante i precedenti neurologici, e cardiologici è più prudente il ricovero presso un ospedale con reparto di rianimazione o può essere effettuato in sicurezza presso una clinica privata ?
certo di una vostra risposta porgo cordiali saluti
Sono stati altresì diagnosticati un paio di anni fa battiti ectopici ventricolari a cadenza bigemina e trigemina che sono in cura con sotalex 40 mg 2 volte al giorno.
Stante i precedenti neurologici, e cardiologici è più prudente il ricovero presso un ospedale con reparto di rianimazione o può essere effettuato in sicurezza presso una clinica privata ?
certo di una vostra risposta porgo cordiali saluti
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Gentile utente buona sera, la sostituzione della terapia come le hanno indicato è sicura ed opportuna, anche perchè verrà effettuata sotto stretto controllo medico. E' un protocollo di preparazione all'intervento che si segue sempre, in casi simili, per la sicurezza intraoperatoria dei pazienti, riprendendo poi la terapia abituale prima possibile.
Certamente il rischio Anestesiologico della signora, da quanto ci dice, appare aumentato: direi un ASA 3 in una scala da 1 a 5, pertanto sarebbe opportuno operarla ovunque sia possibile avere un controllo costante nel postoperatorio. Spesso anche le Cliniche hanno questo tipo di servizio, si informi bene parlandone col suo chirurgo e sopratutto con l'anestesista, infatti è l'unica figura professionale che può, dopo aver visitato la signora, confermare o meno quanto ho ipotizzato.
Cordiali saluti
Certamente il rischio Anestesiologico della signora, da quanto ci dice, appare aumentato: direi un ASA 3 in una scala da 1 a 5, pertanto sarebbe opportuno operarla ovunque sia possibile avere un controllo costante nel postoperatorio. Spesso anche le Cliniche hanno questo tipo di servizio, si informi bene parlandone col suo chirurgo e sopratutto con l'anestesista, infatti è l'unica figura professionale che può, dopo aver visitato la signora, confermare o meno quanto ho ipotizzato.
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La consulenza e' prestata a titolo
puramente gratuito secondo lo stile MedicItalia
Dottoressa Anna Maria Martin
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.3k visite dal 04/06/2012.
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