Forti acufeni dopo anestesia epidurale
Preg.mo' Professore,
Sono stato operato per adenoma prostatico,prelevate due sacche di sangue per 980 ml di sangue per emodiluizione . Anestesia epidurale l3-l4 con ago 18 G, alle ore 16 la pressione arteriosa 100/60 nonostante l'infusione di 2000cc di liquidi ,dopo qualche ora fortissimo mal di testa e acufeni, il giorno delle dimissioni ho avuto fortissimi acufeni che tutt'ora persistono. Lo stato di importante ipotensione puo' aver provocato dli acufeni?
Sono venuto a conoscenza del fatto che il sangue non viene piu' prelevato prima dell'operazione.
Nel mio caso,e' stato usato un'ago di grosso calibro 18 g,sono stati eseguiti tentativi plurimi per un erroneo e inadatto livello di inserimento.Numerosi tentativi,con,un'ago,a punta tagliente puo' aver leso la fibra della dura madre e della aracnoide creando una soluzione di continuo,perdita di liquor e conseguente alterazione dell'equilibrio idrodinamico dell'ambiente su cui poggiano l'encefalo le strutture sopratentoriali,con stiramento di queste ultime verso il basso.si tratta di una conseguenza grave che determina la comparsa di dolore frontale od occipitale accompagnati in un numero non trascurabile di casi ,da acufeni,ipoacusia e talvolta vergini.nel caso in questione vi sono cura da intraprendere per eliminare il disturbo? Mi e' stato riferito da medici ,che sarebbe stato consigliabile l'uso di aghi dotti IED traumatici,dotati di punte particolari,a matita,non taglienti,in grado di separare le fibre dalla dura madre,senza lederle,in modiche al loro ritiro si richiudano,non permettendo la fuoriuscita di liquor.A seguito di quanto precisato vi e' una cura per l'eliminazione di detti acufeni?
Distinti saluti
Sono stato operato per adenoma prostatico,prelevate due sacche di sangue per 980 ml di sangue per emodiluizione . Anestesia epidurale l3-l4 con ago 18 G, alle ore 16 la pressione arteriosa 100/60 nonostante l'infusione di 2000cc di liquidi ,dopo qualche ora fortissimo mal di testa e acufeni, il giorno delle dimissioni ho avuto fortissimi acufeni che tutt'ora persistono. Lo stato di importante ipotensione puo' aver provocato dli acufeni?
Sono venuto a conoscenza del fatto che il sangue non viene piu' prelevato prima dell'operazione.
Nel mio caso,e' stato usato un'ago di grosso calibro 18 g,sono stati eseguiti tentativi plurimi per un erroneo e inadatto livello di inserimento.Numerosi tentativi,con,un'ago,a punta tagliente puo' aver leso la fibra della dura madre e della aracnoide creando una soluzione di continuo,perdita di liquor e conseguente alterazione dell'equilibrio idrodinamico dell'ambiente su cui poggiano l'encefalo le strutture sopratentoriali,con stiramento di queste ultime verso il basso.si tratta di una conseguenza grave che determina la comparsa di dolore frontale od occipitale accompagnati in un numero non trascurabile di casi ,da acufeni,ipoacusia e talvolta vergini.nel caso in questione vi sono cura da intraprendere per eliminare il disturbo? Mi e' stato riferito da medici ,che sarebbe stato consigliabile l'uso di aghi dotti IED traumatici,dotati di punte particolari,a matita,non taglienti,in grado di separare le fibre dalla dura madre,senza lederle,in modiche al loro ritiro si richiudano,non permettendo la fuoriuscita di liquor.A seguito di quanto precisato vi e' una cura per l'eliminazione di detti acufeni?
Distinti saluti
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Gentile utente buona sera, innanzi tutto la pressione arteriosa che ci riferisce non può essere definita "una grave ipotensione", anzi in corso di intervento ed in certe fasi è più che accettabile se pur da tenere sotto controllo: Lei ci parla di "100/60 alle ore 16", ma alle ore 16 in che fase era l'intervento? E Lei di base che P.A aveva?
Veniamo alla Anestesia: se le hanno praticato una A. epidurale, è normale che l'ago non fosse piccolo: in tale tipo di anestesia non si va nello spazio subaracnoideo e quindi non c'è fuoriuscita di liquor, inoltre l'ago è grande perchè spesso viene usato anche per introdurre cateterini per l'analgesia postoperatoria. Si inietta l'anestetico nello spazio subaracnoideo (dove c'è il liquor) se si vuole fare invece una A. spinale ed in questo caso si usano aghi il più piccoli possibile appunto per non provocare lacerazioni e successiva pur modesta fuoriuscita di liquor.
Quello che può succedere in corso di esecuzione di una peridurale, è che,per molti motivi, l'ago slitti in spinale e si verifichi allora una pur modesta fuoriuscita di liquor.
In questi casi, anche se ovviamente non possiamo sapere se è anche il suo caso, ci può essere cefalea nella stazione eretta, talvolta accompagnata da nausea, mentre gli acufeni non mi è mai capitato di osservarli.
Tale sintomatologia conseguente, però non dura che pochi giorni, il tempo di chiusura della pervietà stabilitasi, che non ha mai carattere definitivo.
Pertanto a distanza di 11 anni io non credo che i suoi disturbi possano dipendere da quella anestesia.
Spero di essere stata esauriente, cordiali saluti.
Veniamo alla Anestesia: se le hanno praticato una A. epidurale, è normale che l'ago non fosse piccolo: in tale tipo di anestesia non si va nello spazio subaracnoideo e quindi non c'è fuoriuscita di liquor, inoltre l'ago è grande perchè spesso viene usato anche per introdurre cateterini per l'analgesia postoperatoria. Si inietta l'anestetico nello spazio subaracnoideo (dove c'è il liquor) se si vuole fare invece una A. spinale ed in questo caso si usano aghi il più piccoli possibile appunto per non provocare lacerazioni e successiva pur modesta fuoriuscita di liquor.
Quello che può succedere in corso di esecuzione di una peridurale, è che,per molti motivi, l'ago slitti in spinale e si verifichi allora una pur modesta fuoriuscita di liquor.
In questi casi, anche se ovviamente non possiamo sapere se è anche il suo caso, ci può essere cefalea nella stazione eretta, talvolta accompagnata da nausea, mentre gli acufeni non mi è mai capitato di osservarli.
Tale sintomatologia conseguente, però non dura che pochi giorni, il tempo di chiusura della pervietà stabilitasi, che non ha mai carattere definitivo.
Pertanto a distanza di 11 anni io non credo che i suoi disturbi possano dipendere da quella anestesia.
Spero di essere stata esauriente, cordiali saluti.
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Dottoressa Anna Maria Martin
[#3]
Ex utente
Dott.ssa Anna Maria Martin,
la ringrazio per la risposta,vorrei precisare che gli acufeni, non sono iniziati oggi ,ma dalla sera della operazione e persistono a tutt'oggi.
Le preciso che non ho mai sofferto di acufeni.
Lei come puo' giustificare cio?
non ritiene che i problemi siano sorti con l'operazione?
Distinti Saluti
ps il disturbo degli acufeni nella nuca è iniziato la sera dell'operazione .
Il prelievo del sangue non viene piu' effettuato poco prima dell'operazione,probabilmente hanno avuto dei problemi.
la ringrazio per la risposta,vorrei precisare che gli acufeni, non sono iniziati oggi ,ma dalla sera della operazione e persistono a tutt'oggi.
Le preciso che non ho mai sofferto di acufeni.
Lei come puo' giustificare cio?
non ritiene che i problemi siano sorti con l'operazione?
Distinti Saluti
ps il disturbo degli acufeni nella nuca è iniziato la sera dell'operazione .
Il prelievo del sangue non viene piu' effettuato poco prima dell'operazione,probabilmente hanno avuto dei problemi.
[#4]
Gentile utente buon giorno, nel mio precedente post, se lo rilegge, ho già risposto ai suoi quesiti. Ad ogni modo ci torno, perchè potrei non essere stata chiara a sufficienza.
1. Gli acufeni sono un disturbo localizzato all'orecchio, quindi non capisco perchè Lei ci parla di una localizzazione alla nuca. La sua origine non è univoca, Lei ha mai fatto accertamenti specialistici ORL e/o indagini strumentali?
2. Ho compreso molto bene che questi acufeni sarebbero iniziati dopo l'intervento, ma sono acufeni? Lei che disturbi ha, visto che li rapporta alla nuca?
3. Nel suo post dell'11/11 in Neurologia, ora non più presente ma che io ho letto, Lei dice di essere stato operato nel 2001,.
Ecco, qualunque cosa sia successa, ed io le ho già spiegato tutto sulle tecniche diverse e sugli aghi, non può dare disturbi che durino per 11 anni.
Credo di averle detto tutto il possibile, i suoi disturbi potrebbero avere un'altra origine che deve essere indagata, ed il fatto di perdurare dopo l'intervento potrebbe essere solo occasionale.
Naturalmente se ha ancora dubbi scriva ancora.
1. Gli acufeni sono un disturbo localizzato all'orecchio, quindi non capisco perchè Lei ci parla di una localizzazione alla nuca. La sua origine non è univoca, Lei ha mai fatto accertamenti specialistici ORL e/o indagini strumentali?
2. Ho compreso molto bene che questi acufeni sarebbero iniziati dopo l'intervento, ma sono acufeni? Lei che disturbi ha, visto che li rapporta alla nuca?
3. Nel suo post dell'11/11 in Neurologia, ora non più presente ma che io ho letto, Lei dice di essere stato operato nel 2001,.
Ecco, qualunque cosa sia successa, ed io le ho già spiegato tutto sulle tecniche diverse e sugli aghi, non può dare disturbi che durino per 11 anni.
Credo di averle detto tutto il possibile, i suoi disturbi potrebbero avere un'altra origine che deve essere indagata, ed il fatto di perdurare dopo l'intervento potrebbe essere solo occasionale.
Naturalmente se ha ancora dubbi scriva ancora.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 14.9k visite dal 22/11/2012.
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Approfondimento su Acufeni
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