Intervento rimozione fibroma e cisti ovarica

Buonasera. Dovrò subire a giorni un intervento in laparotomia per l'asportazione di una cisti ovarica e di un fibroma di c.ca 7 cm cadauno. L'intervento è stato rimandato poichè sono raffredata, ho muco in gola e accuso dolore ai seni paranasali. Attualmente sto seguendo una terapia che prevede antibiotico + paracetamolo ( macladin + efferalgan). Già nei primi 3 giorni il muco da scuro è diventato chiaro, ma sento un peso in gola e nei bronchi come se il muco non fosse sufficentemente fluido da esser espluso e il naso è completamente otturato. Inoltre accuso dolore ai seni paranasali e alle tempie.
Mi chiedevo se ci sono controindicazioni nell'affiancare alla terapia in atto le inalazioni tramite areasol di fluibron+clenil, che di norma, avendo una tracheofaringite cronica e soffrendo di allergie stagionali, utilizzo in casi simili.
Vorrei sapere se l'assunzione di tali farmaci è controindicata nei giorni immediatamente precedenti un intervento in anestesia totale. Vi prego di rispondermi al più presto. Grazie mille. Francesca
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Dr. Stelio Alvino Anestesista 2.3k 115 15
Gentile Francesca, non vedo alcuna controindicazione in merito ma meglio se poi comunica questa terapia al suo anestesista,. che tra l'altro dovrà ri-visitarla al mattino dell'intervento per valutare se idonea a questo e alla relativa anestesia con tale quadro infiammatorio delle alte vie aeree. Stia serena.
Saluti

La consulenza è prestata a titolo puramente
gratuito secondo lo stile Medicitalia.it
Dott. Stelio ALVINO

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dopo
Utente
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La ringrazio per la sua celere risposta dott.Alvino.
Vorrei farle un'altra domanda rigurado l'anestesia totale: è vero che esiste , seppur rara, la possibilità di risveglio durante l'intervento ? Sono terrorizzata da questa idea. E' forse la cosa che più temo. Secondo quanto ho letto in merito i soggetti più predisposti ad un problema del genere sono le persone che utilizzano oppiacei e alcool. Io ho utilizzato cannabis con notevole frequenza fino a dieci anni fa. Ora capita di rado, da 1 a 3 volte l'anno. Ma bevo regolarmente del vino durante i pasti e può capitare che beva altri alcolici nell'arco della settimana. In particolare nell'ultimo periodo, quello natalizio, il mio consumo di alcool è stato decisamente superiore alla norma. Le devo dire che la prima visita con l'anestesista è stata molto superficiale. Mi sono state rivolte davvero poche domande e non sono stata visitata. Pensi che non ho neppure detto che soffro di allergia stagionale, tracheofaringite e in generale sono soggetta a soffrire di naso chiuso anche quando si determinano semblici sbalzi di temperatura,per cause mai diagnosticate. Inoltre negli ultimi mesi ho sofferto di una depressione emotiva e attualmente sono in cura presso uno psicologo il quale ha individuato come mio principale problema l'ansia.
Devo preoccuparmi ? Posso fare qualcosa in attesa dell'intervento?
La ringrazio ancora per il suo aiuto.
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Utente
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La ringrazio per la sua celere risposta dott.Alvino.
Vorrei farle un'altra domanda rigurado l'anestesia totale: è vero che esiste , seppur rara, la possibilità di risveglio durante l'intervento ? Sono terrorizzata da questa idea. E' forse la cosa che più temo. Secondo quanto ho letto in merito i soggetti più predisposti ad un problema del genere sono le persone che utilizzano oppiacei e alcool. Io ho utilizzato cannabis con notevole frequenza fino a dieci anni fa. Ora capita di rado, da 1 a 3 volte l'anno. Ma bevo regolarmente del vino durante i pasti e può capitare che beva altri alcolici nell'arco della settimana. In particolare nell'ultimo periodo, quello natalizio, il mio consumo di alcool è stato decisamente superiore alla norma. Le devo dire che la prima visita con l'anestesista è stata molto superficiale. Mi sono state rivolte davvero poche domande e non sono stata visitata. Pensi che non ho neppure detto che soffro di allergia stagionale, tracheofaringite e in generale sono soggetta a soffrire di naso chiuso anche quando si determinano semblici sbalzi di temperatura,per cause mai diagnosticate. Inoltre negli ultimi mesi ho sofferto di una depressione emotiva e attualmente sono in cura presso uno psicologo il quale ha individuato come mio principale problema l'ansia.
Devo preoccuparmi ? Posso fare qualcosa in attesa dell'intervento?
La ringrazio ancora per il suo aiuto.
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Dr. Stelio Alvino Anestesista 2.3k 115 15
Buongiorno, quello del risveglio intra operatorio, conosciuto tecnicamente come "awareness" (alla lettera "consapevolezza") è oramai più un problema teorico che pratico e di raro riscontro. Questo per la potenza dei farmaci anestesiologici e per il fatto che anche senza specifici monitoraggi, l'occhio clinico dell'anestesista è in grado di riconoscere i segni che questo spiacevole , ma non pericoloso, evento possa manifestarsi. A ciò aggiungiamo che oggi nelle sale operatorie anche di piccoli centri esiste la possibilità di monitorare, al pari delle funzioni vitali, anche l'attività elettrica cerebrale durante l'intervento proprio per approfondire o meglio personalizzare l'uso degli anestetici su ciascun paziente.
E' pertanto infondato il suo timore, anche se ritiene di essere stata sottoposta ad una frettolosa visita preoperatoria da parte del collega. Piuttosto se ha elencato con me tutta una serie di cose che avrebbe avuto piacere di riferire non capisco perchè nella realtà non l'ha poi fatto ugualmente.
Per quanto riguarda l'uso di sostanze voluttuarie e d'abuso in passato e recentemente anche se non le è stato chiesto in visita, può tranquillamente riferirlo al collega che sarà in sala operatoria quel giorno e che potrebbe non essere quello che l'ha visitata. Meglio informarlo poco prima che non informarlo affatto. E comunque se attualmente l'uso è molto raro non creano problemi all'anestesia.
Spero di averla tranquillizzata in tutto non ha motivi per stare in ulteriore ansia per questo intervento.
La saluto cordialmente.

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