Risveglio dopo sedazione
Buonasera mia mamma è stata sottoposta a 2 interventi di angioplastica nel giro di 1 settimana in 2 ospedali diversi, il secondo è stato eseguito il 19 dicembre 2018 e da allora è intubata è ancora non da cenno di risveglio mi chiedo è possibile a 10 gg dall’intervento una lieve apertura degli occhi e nulla di più?? Oggi provvedevano allo spegnimento del supporto al cuore visto che è in grado di fare da solo questo ci rende felici ma anche molto tesi visto il continuo non risveglio. Grazie
[#1]
Buongiorno
innanzitutto bisogna capire se mamma è arrivata alla cardiologia interventistica programmata oppure ha avuto un infarto acuto (ed eventualmente un arresto cardiaco e/o fibrillazione ventricolare sintomatica in entrambe le occasioni).
Poi bisognerebbe conoscere il tipo di sedazione a cui è stata sottoposta mamma. Se è avvenuta con benzodiazepine lo smaltimento e la ripresa della coscienza è certamente più lenta (età mamma? malattia di base? problemi di vasculopatia? ecc).
Se avvenuta con Propofol, a quest'ora potremmo già parlare di danno neurologico importante, essendo il farmaco metabolizzabile in poche ore dalla sospensione.
Già, la sedazione con associata la bassa portata di cui ha sofferto mamma, potrebbero spiegare il quadro neurologico (quando e come sciogliere la prognosi resta però un dilemma).
Purtroppo, capite, darvi una risposta precisa in mancanza di tanti dati fondamentali è davvero arduo.
Sempre a disposizione per eventuali chiarimenti
La saluto
innanzitutto bisogna capire se mamma è arrivata alla cardiologia interventistica programmata oppure ha avuto un infarto acuto (ed eventualmente un arresto cardiaco e/o fibrillazione ventricolare sintomatica in entrambe le occasioni).
Poi bisognerebbe conoscere il tipo di sedazione a cui è stata sottoposta mamma. Se è avvenuta con benzodiazepine lo smaltimento e la ripresa della coscienza è certamente più lenta (età mamma? malattia di base? problemi di vasculopatia? ecc).
Se avvenuta con Propofol, a quest'ora potremmo già parlare di danno neurologico importante, essendo il farmaco metabolizzabile in poche ore dalla sospensione.
Già, la sedazione con associata la bassa portata di cui ha sofferto mamma, potrebbero spiegare il quadro neurologico (quando e come sciogliere la prognosi resta però un dilemma).
Purtroppo, capite, darvi una risposta precisa in mancanza di tanti dati fondamentali è davvero arduo.
Sempre a disposizione per eventuali chiarimenti
La saluto
Dr. GUIDO GUASTI
[#2]
Utente
Buonasera innanzitutto vorrei ringraziare X la cortese risposta. Quello che posso aggiungere è che mia mamma è arrivata in pronto soccorso con infarto in corso è non ha mai perso conoscenza, dopo il primo intervento c’è stato 1 giorno di aritmie con arresti cardiaci da lì la decisione di intervenire una seconda volta ma in un altro ospedale, c’è da dire anche mia mamma è una persona diabetica. Dal secondo intervento niente più aritmie e arresti resta ancora in terapia intensiva ad oggi con dei lievi cenni di risveglio dopo 11 giorni dal secondo intervento. Non conosco ahimè il tipo di sedazione usata posso dire che nei prossimi giorni eseguiranno tac alla testa. Grazie
[#3]
Il diabete è una malattia cronica che devasta, letteralmente, l'organismo non lasciando intatto nulla.
I vasi sono indubbiamente i più colpiti e con essi l'ossigenazione dei vari organi e tessuti.
Gli arresti che mamma ha avuto lasceranno certamente reliquati non valutabili nell'immediato.
Bisogna avere pazienza e vivere giorno per giorno.
Se posso permettermi, pur essendo un atto dovuto, la TC non darà esiti sui quali predisporre una terapia risolutiva.
La tracheotomia che vi proporranno avrà l'indicazione di poterla almeno svezzare rapidamente dalla ventilazione e vedere di rimetterla in autonomia almeno ventilatori in tempi più rapidi.
Vorrei esservi più d'aiuto, ma purtroppo non avendo neppure potuto vedere di persona la mamma, posso ragionare su esperienza e statistica.
Buona serata
I vasi sono indubbiamente i più colpiti e con essi l'ossigenazione dei vari organi e tessuti.
Gli arresti che mamma ha avuto lasceranno certamente reliquati non valutabili nell'immediato.
Bisogna avere pazienza e vivere giorno per giorno.
Se posso permettermi, pur essendo un atto dovuto, la TC non darà esiti sui quali predisporre una terapia risolutiva.
La tracheotomia che vi proporranno avrà l'indicazione di poterla almeno svezzare rapidamente dalla ventilazione e vedere di rimetterla in autonomia almeno ventilatori in tempi più rapidi.
Vorrei esservi più d'aiuto, ma purtroppo non avendo neppure potuto vedere di persona la mamma, posso ragionare su esperienza e statistica.
Buona serata
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2k visite dal 29/12/2018.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Infarto
L'infarto del miocardio: quali sono i sintomi per riconoscerlo il tempo? Quali sono le cause dell'attacco di cuore? Fattori di rischio, cure e il post-infarto.