Endocardite infettiva valvola meccanica aorta con vegetazioni

Buongiorno, a mia madre è stata diagnostica una Endocardite infettiva da streptococco e stafilococco che ha raggiunto la valvola Aorta Meccanica creando delle vegetazioni (età 69 anni)

le patologie regresse sono:

Cardiopatia (sostituzione aorta e metallica nel 1998 e nel 2001 secondo intervento per un difetto delle valvole precedenti)
Fibrillazione Atriale
artrite reumatoide (contratta da bambina per mancanza di terapia adeguata, presumibilmente responsabile dei problemi cardiaci)

i primi segnali dell'infezione sono comparsi da circa due mesi, abbiamo tentato tramite un precedente ricovero di debellare l'infezione ma la terapia antibiotica non era mirata nonostante fossero stati effettuati emocultura e antibiogramma per individuare il patogeno (questo circa un mese addietro). ma non era stato riscontrata una Endocardite (tramite endocardio)

Non avendo miglioramenti da circa 7 giorni è stata ricoverata, questa volta tramite endocardio hanno riscontrato un inizio di infezione alla valvola aorta meccanica e da come dicono i Dottori (cardiologo e virologo che stanno collaborando) hanno indivuato la cura antibiotica tramite emoculultura e antibiogramma.

Detto questo vorrei sapere quante possibilità ci sono che la situazione venga risolta con la cura farmacologica? si dovrà necessariamente ricorrere ad un intervento o pensata che siamo ancora in tempo per debellare l'infezione?


Vi chiedo scusa in anticipo se ho sbagliato qualche termine tecnico è ovvio che non sia un dottore, vorrei solamente capire quanto sia delicata la situazione e soprattutto sapere se ci sono dei centri in Italia dove spostare mia madre per combattere al meglio questa infezione


Vi ringrazio anticipatamente
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 106.7k 3.6k 3
Se la protesi artica e' meccanica e' certo che le vegetazioni non possano attecchire. Solitamente in questo tipo di protesi le vegetazioni possono attecchire sull'anukus e sui punti di sutura , favorendo i distacchi di protesi.
Se invece fosse biologica ovviamente l 'endocardite potrebbe intaccare i lembi e provocare malfunzionamenti protesici.
Non conosco il referto della ecografia, ma le faccio presente che la situazione e' molto grave.
Una terapia antibiotica mirata e' fondamentale (se il batterio individuato risponde agli antibiotici individuati dall'antibiogramma in vitro non necessariamente risponde in vivo..).
Quindi la paziente avrà' un lungo periodo di terapia antibiotica, dopo di che verra' valutato l'eventuale danno alle vallo e l'eventuale reintervento.

Comunque avevo risposto già' alla paziente nel settore cardiologia....


Arrivederci

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

[#2]
dopo
Utente
Utente
la ringrazio del consulto... sono un po deluso dal trattamento effettuato perchè dagli inizi di giugno abbiamo riscontrato i primi problemi (febbre , sudorazione e problemi alle articolazioni) ma essendoci la malattia reumatica hanno minimazzato il tutto...

potevamo magari bloccarla prima che diventasse endocardite , per questo le chiedevo se a questo punto è il caso di continuare le cure in ospedale o se spostarla in un centro specializzato in Italia!
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 106.7k 3.6k 3
Gli ospedali in Italia sono eccellenti...!!
Di cosa sta parlando?
La malattia reumatica non ha niente a che vedere con la endocardite....
Sono a sua completa disposizione

Arrivederci
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dopo
Utente
Utente
lungi da me criticare l'operato dei dottori o degli ospedali italiani , anzi ringrazio voi tutti per quello che fate ogni giorno!
avendo molto a cura la saluta di mia madre volevo solo sapere se era il caso di spostarsi in un centro specifico , ora ho capito che non è necessario.

cordialmente le porgo i miei saluti
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 106.7k 3.6k 3
In qualsiasi ospedale europeo o americano pagherebbe centinaia di migliaia di euro per essere curata.
Nel nostro vitepurato paese non paga 10 centesimi con eccellenti professionisti medici ed infermieri.
Ricordiamoci sempre quanto saimo fortunati.

la saluto