Difficile assunzione terapia cardiologica

Buongiorno, sono un uomo di 63 anni, alto 175 cm e peso circa 90 kg.

Soffro di CAD (PTCA+STENT nel 2010), intolleranza glucidica, glaucoma e sono stato operato di cistectomia radicale con ureterocutaneostomia a causa di carcinoma vescicale.

Dall'intervento sono passati circa 40 giorni, nei quali ho perso circa 15 kg.

Ad oggi assumo la seguente terapia:

PANTORC 40
CONGESCOR 2.5 (8-20)
ENAPREN 20 (9)
DEBRIDAT (12-19)
SELEPARINA 4000 (18)
FERLIX + VIT. C
NORVASC 5

Il problema è che successivamente all'intervento ho avuto molte complicazione come un IRA (risoltasi con due dialisi) e difficoltà di canalizzazione (si sospetta una subocclusione intestinale).

Inoltre durante la degenza ho sofferto di un singhiozzo persistente, che poi è rientrato e che è tornato durante la convalescenza a casa.

Questo singhiozzo è incoercibile e sta invalidando molto la mia alimentazione, costringendomi spesso ad episodi di vomito, aumentando la mia astenia.

Il problema è appunto questo: appena assumo qualcosa con un bicchier d'acqua, il singhiozzo mi costringe a rimetterlo tutto o in parte dopo 15-30 minuti dall'assunzione.

A questo proposito ho quindi il timore di non seguire una terapia cardiologica in modo adeguato, rimettendo le compresse che ingerisco.

Come è possibile risolvere questa situazione? Esistono farmaci equivalenti a quelli che assumo che posso prendere in intramuscolo?

Sono molto provato da questa serie di difficoltà.

Grazie ancora per il grandioso servizio che quotidianamente offrite.
[#1]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.7k 3.7k
Penso che un singhiozzo di tale entita' con episodi di rigurgito addirittura vada inddagato attentamente (gastroscopia, etc.).
La terapia che sta assumendo non puo' essere eseguita se non per via orale

Arrivederci

cecchini

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
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