Ipertensione e difficoltà nel dosaggio della pillola

Buongiorno,
ho sempre avuto dei problemi transitori di ipertensione diastolica negli ultimi anni: in alcuni periodi dell'anno, concentrati in autunno/inverno, la minima ha avuto dei rialzi generalmente tra 90 e 100 mm/hg.
In periodi di particolare stress ho avuto dei picchi isolati di 150/100 (sis/dia).
Dietro indicazione del medico curante ho assunto ogni volta antipertensivi (adalat, ramipril) per un periodo medio di circa 2 settimane in quanto i valori scendevano troppo (anche con dosaggi minimi) e successivamente, per i mesi a seguire, rimanevano entro i limiti di 120/85, fino all'autunno successivo, quando subivano un nuovo rialzo.
Premetto che tale sospensione è stata concordata col medico.

Dal momento che quasi tutti i miei familiari sono ipertesi e che io spesso mi trovo a fare attività sia lavorative che sportive in montagna, per maggiore sicurezza due anni fa ho anche eseguito un esame cardiologico specialistico completo presso un istituto di medicina dello sport con ECG a riposo e sotto sforzo e flussimetria doppler delle arterie carotidee.
I valori sono stati tutti nella norma, assenza di segni di cardiopatia ischemica e/o ipertensiva, solo una lieve ridondanza del LAM con IM lieve e lieve rigurgito valvolare aortico.

Questo autunno di nuovo si è presentato un rialzo ma con valori maggiori, pertanto ho eseguito un holter pressorio di cui riporto i valori:
Valori medi giornalieri sistolica/diastolica: 132/95
valori medi nei periodi di veglia: 136/99
Valori medi nei periodi di sonno: 123/85
Purtroppo con l'holter in funzionamento di sonno non ce n'è stato, tuttavia è stata evidenziata la situazione di ipertensione.

Il medico curante mi ha dato da assumere micardis 80mg che ho dovuto ridurre a 40mg per pressione troppo bassa e infine a 20mg.

Dopo un paio di settimane con micardis 20mg comunque la pressione continuava a scendere fino a trovarmi nel fine settimana con valori di 85/55 che non mi permettevano di stare in piedi.

Il dottore mi ha consigliato di sospendere nuovamente la compressa e di monitorare costantemente la pressione mattina e sera e di ripartire dai 40 mg qualora i valori dovessero risalire e così sto facendo.
Dopo una settimana di sospensione ho visto che i valori hanno iniziato a risalire, dopo otto giorni con 125 la massima e 85/90 di minima e quindi penso di dover ricominciare a prendere la pastiglia prima di un rialzo superiore.

Chiaramente ho massima fiducia nel mio medico di base ma non avendo consultato un cardiologo vi chiederei la cortesia di confermarmi o meno la correttezza del modo di applicare la terapia.

Aggiungo che ho uno stile di vita abbastanza sano, non fumo, non bevo, pratico 2/3 volte attività fisica leggera alla settimana e cerco di mangiare sano.
Sono una persona molto emotiva e questo noto che influisce molto sulla mia pressione (e anche sulle misurazioni) ma comunque positiva.
Vi ringrazio per la vostra disponibilità.
Buona giornata.
[#1]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.5k 3.6k 3
Penso che una associazioni di basse dosi di ACE inibitori+ calcio antagonisti potrebbe esserle di estremo aiuto
Ne parli con il suo CArdiologo

arrivederci

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

[#2]
dopo
Utente
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Grazie dottore, buona giornata.