Postumi intervento Hartmann
Salve. Un mio parente ha avuto una diverticolite a livello del sigma con perforazione e peritonite saccata. E' stato dunque sottoposto ad un intervento di resezione di parte del colon discendente e del sigma (circa quaranta cm) e confezionamento di uno stoma, e in seconda battuta un'anastomosi colorettale finale, secondo la manovra di Hartmann.
Gli è stato detto che tutti sintomi che avrebbe accusato sarebbero stati "normali". Considerato questo, gli è stato anche riferito che le escursioni termiche (nel caso specifico, dal freddo al caldo) lo avrebbero debilitato ulteriormente. Ed è proprio per questo che ho bisogno di un consiglio medico: è possibile che sia davvero il caldo a farlo sentire, come lui stesso dice , "svuotato", a costringerlo a letto con gli occhi chiusi e alquanto disorientato? Se la risposta fosse affermativa, ci sono rimedi farmacologici, o comunque terapeutici, per tale "sintomo-normale"?
Grazie.
Gli è stato detto che tutti sintomi che avrebbe accusato sarebbero stati "normali". Considerato questo, gli è stato anche riferito che le escursioni termiche (nel caso specifico, dal freddo al caldo) lo avrebbero debilitato ulteriormente. Ed è proprio per questo che ho bisogno di un consiglio medico: è possibile che sia davvero il caldo a farlo sentire, come lui stesso dice , "svuotato", a costringerlo a letto con gli occhi chiusi e alquanto disorientato? Se la risposta fosse affermativa, ci sono rimedi farmacologici, o comunque terapeutici, per tale "sintomo-normale"?
Grazie.
[#1]
Le escursioni termiche non hanno alcuna correlazione col tipo di intervento. È ovvio che nei primi tempi post intervento la ripresa è in relazione all'età,alle condizioni generali pre intervento,al fatto che il paziente sia un fumatore ecc.è altrettanto ovvio che le lunghe esposizioni sl freddo o all'umidità non aiutano la convalescenza.
Dr. Roberto Rossi
[#2]
Gentile utente, i sintomi che il suo parente riferisce non sono nello specifico da addurre all'intervento subito, ma probabilmente ancora deve assestarsi dallo stress chirurgico. Il caldo ed il freddo invece possono influire sulla digestione e sulla motilità intestinale, indipendentemente dall'intervento. Le raccomandazioni quindi sono più comportamentali che farmacologiche.
Distinti saluti.
Distinti saluti.
Dr. Sergio Sforza
https://www.medicitalia.it/sergiosforza/
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.1k visite dal 28/12/2012.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.