Laparocele dopo billroth2

Egregi dottori buonasera.
Scrivo per conto di mia madre, 62 anni. Il 14 aprile di due anni fa, viene operata d'urgenza per emorragia gastro duodenale perforante il pancreas causata da ulcera. Si salva miracolosamente dopo un intervento complicato Billroth 2. Dopo un mese e mezzo di ricovero (15 giorni di terapia intensiva e un mese in reparto), torna a casa. A dicembre 2017 si opera per calcolosi renale, ma un calcolo è rimasto e lo sta trattando con ESWL. È talassemica (emoglobina 10), e ha una misteriosa ferritina sballata (5000!) e per scrupolo gli sono stati fatti markers tumorali CA 19.9, CA 15-3, CA 125, HE4 alfaproteina e CEA.CEA, alfaproteina, CA 125 perfetti, gli altri sono leggerissimamente al di sopra del range.Hanno escluso qualsiasi malattia neoplastica, in più transferrina, got, gpt, biribulina, trigliceridi sono normali. Come si spiega tutto ciò? L'esame istologico del reperto operato fortunatamente non ha rilevato neoplasia, la mammografia dello scorso aprile ok, così come all'utero (controllo due anni fa). A distanza di due anni è sorto un problema: si è formato un laparocele proprio sulla pancia. Non è grande ed è del tutto asintomatico. Il chirurgo che l'ha operata ha detto che è possibile dopo interventi Billroth 2, e ha detto che deve operarsi ma che dopo tre/quattro giorni circa potrà già tornare a casa. Mi ha spiegato che non gli apriranno completamente la pancia, ma solo uno strato della cute, gli metteranno una rete per far tornare la porzione di intestino in sede. Io mi fido ciecamente di questo chirurgo, che ha anche grande umanità. Da come ha parlato, non l'ha fatto sembrare un intervento pericoloso. Voi che mi dite? Con la retina ritornerà tutto normale? E dopo potrà muoversi agevolmente?
A corredo di ciò, invio il risultato dell'ultima TAC:
Organi parenchimatosi ipocondriaci nei limiti morfovolumetrici e strutturali senza evidenza di chiare focalità del tipo sostitutivo a carattere evolutivo primitivo o secondario. Spazi retroperitoneali liberi. Iperplasia surrenalica bilaterale, specie a sinistra. Esiti chirurgici a carico dello stomaco e del duodeno. Reni in sede, il destro nei limiti di norma per morfologia, struttura e funzionalità escretiva con eliminazione a buona concentrazione del mezzo di contrasto e regolare morfologia, decorso e calibro degli elementi escretori calico-pielo-ureterali.
A sinistra si apprezza franca idronefrosi atrofica associata a dilatazione ureterale sino ad una formazione iperdensa in sede iliaca come da calcolo (circa 8,5 mm).
Vescica a pareti regolari e normodistese senza evidenza di chiare formazioni produttive parietali e/o aggettanti endolume nei limiti di risoluzione della metodica.
Formazione ovolare di circa 49 mm in sede annessiale destra a prevalente contenuto di tipo adiposo e compatibile con cisti dermoide (già nota).
Non segni di versamento libero o saccato in cavità.
Non adenomegalie volumetricamente significative lungo le catene linfonodali sottodiaframmatiche."
Saluti
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 662 233
Mi sembra corretto riparare il laparocele. Prego.

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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Egregio dottor Favara
La ringrazio per la risposta. Volevo solo chiederle è vero che l'intervento non è pericoloso? E che sono sufficienti tre o quattro giorni di ospedalizzazione? E veramente non c'è bisogno di "aprire tutta la pancia" ma solo lo uno strato di cute? Che anestesia si usa di solito? Il nostro chirurgo ha consigliato di non sforzarsi troppo e, per precauzione, di indossare la pancerina protettiva. Abbiamo il prossimo appuntamento il 15 aprile. Come detto, lei non ha sintomi.
Cordiali saluti.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 662 233
Tutto vero, anestesia generale, non esistono interventi privi di rischi e complicanze. Prego.
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Egregio dottor Favara
La ringrazio ancora per la chiarezza e la gentilezza. Le chiedo solo un'ultima cosa, se può rispondere: mia madre oltre alla TAC che ho riportato, ha fatto diverse ecografie di controllo. A gennaio di quest'anno, diceva "fegato aumentato di dimensioni, con lieve steatosi", mentre a giugno altra ecografia diceva "Fegato di dimensioni lievemente aumentate, con ecotessitura disomogenea" senza aggiungere altro. Tutti gli esami sono stati eseguiti nello stesso centro diagnostico. Che significa? Non so se potete rispondere.
In ogni caso Cordiali Saluti.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 662 233
Verosimilmente un' epatopatia. Prego.
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Buonasera dottor Favara.
La ringrazio.
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