Non c' stato alcun decesso per cancro al pancreas
Gent.mi dottori,
scrivo per mia madre, attualmente 68enne. Svolgendo una ecografia addominale di controllo (nessuna patologia in atto), il medico ha identificato una zona ipoecogena al corpo del pancreas, di dimensione 6mm.
Abbiamo fatto subito una RMN, di cui riporto l'esito:
"In relazione al quesito clinico in corrispondenza del corpo del pancreas si documenta la presenza di una formazione ovalare con aspetto cistico di 6 mm e margini netti, tale formazione risulta in stretta adiacenza, e in verosimile comunicazione, con il sistema duttale pancreatico, che non risulta dilatato. Non evidenti setti né noduli all'interno di tale formazione. Altra formazione con aspetto cistico di 4mm nei settori anteriori della coda del pancreas. Normale il segnale del tessuto adiposo peripancreatico. [...]
Conclusioni: i reperti descritti in corrispondenza del corpo e della coda del pancreas presentano caratteristiche IPMN di dotti di II ordine."
E' seguita visita chirurgica presso il centro di Verona, in cui il medico riporta:
"Il quadro clinico e strumentale depone per una IPMN dei dotti di secondo ordine senza segni di degenerazione. La paziente è a conoscenza della patologia e del possibile rischio di degenerazione neoplastica (2% in 5 anni). Alla luce del quadro clinico e strumentale ritengo indicato mantenere un atteggiamento conservativo. Si consiglia controllo semestrale (marcatori CEA, CA 19-9, RMN addome superiore con e senza MDC con ricostruzione colangio-wirsung)."
Sono molto preoccupato per la salute di mia madre. Sono consapevole che, se quanto indicato dal medico è corretto (e non ho dubbio di dubitare di tale centro di eccellenza), il 2% è davvero un rischio basso, probabilmente paragonabile ad un rischio di problema cardiovascolare, ragione per cui sto cercando di calmare la mia ansia e di sostenerla il più possibile. Certo che sto vivendo con grande timore la situazione, consapevole dei rischi che mia madre corre.
Vi chiedo, cortesemente, in base alle informazioni a vostra disposizione, se è possibile che le cisti di questo tipo rimangano in questo status per una decina d'anni oppure se devo preparare me e lei psicologicamente ad un possibile futuro tumore al pancreas.
Chiaramente la mia principale preoccupazione ora (so che sembra stupido) è sperare che riesca arrivare ad una buona età. Sarà sufficiente il follow-up per intervenire in caso di emergenza?
Altra domanda, magari stupida (portate pazienza): il quadro depone per una possibile malattia a trasmissione genetica? E' necessario per me e mia sorella iniziare a fare degli esami di prevenzione al riguardo? A partire da che età? Preciso che è il primo caso nella famiglia di mia madre: non c'è stato alcun decesso per cancro al pancreas (la nonna di mia madre morì per un allora diagnosticato cancro al fegato - sempre che sia corretta considerando che erano gli anni '60). Nessun altro caso di tumori in tutta la famiglia, ad alcun organo.
Grazie
scrivo per mia madre, attualmente 68enne. Svolgendo una ecografia addominale di controllo (nessuna patologia in atto), il medico ha identificato una zona ipoecogena al corpo del pancreas, di dimensione 6mm.
Abbiamo fatto subito una RMN, di cui riporto l'esito:
"In relazione al quesito clinico in corrispondenza del corpo del pancreas si documenta la presenza di una formazione ovalare con aspetto cistico di 6 mm e margini netti, tale formazione risulta in stretta adiacenza, e in verosimile comunicazione, con il sistema duttale pancreatico, che non risulta dilatato. Non evidenti setti né noduli all'interno di tale formazione. Altra formazione con aspetto cistico di 4mm nei settori anteriori della coda del pancreas. Normale il segnale del tessuto adiposo peripancreatico. [...]
Conclusioni: i reperti descritti in corrispondenza del corpo e della coda del pancreas presentano caratteristiche IPMN di dotti di II ordine."
E' seguita visita chirurgica presso il centro di Verona, in cui il medico riporta:
"Il quadro clinico e strumentale depone per una IPMN dei dotti di secondo ordine senza segni di degenerazione. La paziente è a conoscenza della patologia e del possibile rischio di degenerazione neoplastica (2% in 5 anni). Alla luce del quadro clinico e strumentale ritengo indicato mantenere un atteggiamento conservativo. Si consiglia controllo semestrale (marcatori CEA, CA 19-9, RMN addome superiore con e senza MDC con ricostruzione colangio-wirsung)."
Sono molto preoccupato per la salute di mia madre. Sono consapevole che, se quanto indicato dal medico è corretto (e non ho dubbio di dubitare di tale centro di eccellenza), il 2% è davvero un rischio basso, probabilmente paragonabile ad un rischio di problema cardiovascolare, ragione per cui sto cercando di calmare la mia ansia e di sostenerla il più possibile. Certo che sto vivendo con grande timore la situazione, consapevole dei rischi che mia madre corre.
Vi chiedo, cortesemente, in base alle informazioni a vostra disposizione, se è possibile che le cisti di questo tipo rimangano in questo status per una decina d'anni oppure se devo preparare me e lei psicologicamente ad un possibile futuro tumore al pancreas.
Chiaramente la mia principale preoccupazione ora (so che sembra stupido) è sperare che riesca arrivare ad una buona età. Sarà sufficiente il follow-up per intervenire in caso di emergenza?
Altra domanda, magari stupida (portate pazienza): il quadro depone per una possibile malattia a trasmissione genetica? E' necessario per me e mia sorella iniziare a fare degli esami di prevenzione al riguardo? A partire da che età? Preciso che è il primo caso nella famiglia di mia madre: non c'è stato alcun decesso per cancro al pancreas (la nonna di mia madre morì per un allora diagnosticato cancro al fegato - sempre che sia corretta considerando che erano gli anni '60). Nessun altro caso di tumori in tutta la famiglia, ad alcun organo.
Grazie
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Gentile utente, le notizie che le sono state date sono precise, dettagliate e corrette. Le possibilità che si possa avere una degenerazione tumorale maligna sono molto rare, il follow up consigliato è quello giusto per riconoscere una degenerazione allo stadio iniziale. Non c'è una problematica genetica dimostrata e lei e sua sorella come ogni individuo con un'eco addome specifica annuale, può indagare eventuali modificazioni morfologiche in qualsiasi momento.
Saluti
Saluti
Dr. Sergio Sforza
https://www.medicitalia.it/sergiosforza/
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.1k visite dal 20/03/2019.
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