Infortunio Al Tendine estensore Del Dito Medio
Buongiorno,
14 giorni fa, durante l'allenamento mi è scivolato un peso e, nel tentativo di trattenerlo, ho percepito lo spostamento del tendine estensore del dito medio sinistro verso il dito indice sinistro.
Subito il tendine è tornato al suo posto (in sostanza si è trattato di una sorta di entra/esci dalla sua sede. Almeno per come l'ho percepita io).
Durante l'evento ho percepito dolore ed ho subito sospeso l'attività sportiva e trattato con ghiaccio.
La mobilità delle dita non è mai diminuita, né la forza; tuttavia percepivo dolore e una sorta di "lassità" (come se il tendine si spostasse di nuovo verso il dito indice) durante dei semplici gesti fatti con la mano sinistra, come: aprire un rubinetto, girare la maniglia di una porta o la chiave, aprire un barattolo.
2 giorni dopo l'infortunio mi sono fatto visitare da un ortopedico, il quale mi ha portato anche da un suo collega chirurgo della mano. Quest'ultimo si è limitato ad un esame non strumentale (non ha ritenuto l'ecografia necessaria); ha riscontrato la presenza di ematoma e gonfiore non troppo evidente. Tuttavia durante tutti i test fatti, ha notato che il tendine era stabile in sede, la mobilità e la forza nella norma (anche facendo il confronto con la mano destra non infortunata).
Mi ha consigliato ghiaccio per 5-7 giorni e mi ha fasciato 3 dita con del nastro adesivo chirurgico (all'altezza della falange prossimale; indice-medio-anulare), non perché ce ne fosse reale bisogno, ma solo per ricordarmi di non usare il dito e lasciarlo il più possibile a riposo.
Mi ha inoltre detto che probabilmente si tratta di un piccolo danno alla guaina e che, con ulteriori 15-20 gg (oltre ai 5-7 giorni), tutto dovrebbe rientrare nella normalità (il tempo per la formazione del tessuto cicatriziale).
Per lavoro mi sono dovuto recare all'estero per alcune settimane, perciò mi trovo impossibilitato a tornare dal chirurgo per far visitare nuovamente la mano.
La situazione attuale (a 14 gg dall'infortunio e senza fascia e ghiaccio) è la seguente:
il dolore non è più presente o comunque lieve in alcuni momenti;
i gesti / movimenti che prima mi davano fastidio ora non sono più un problema o comunque il fastidio è molto ridotto.
Ciò che percepisco ora è una sorta di rigidità (su tutte le nocche e le falangi prossimali) quando apro / chiudo la mano, come se la pelle tirasse.
Per sicurezza ho sospeso anche l'attività fisica che coinvolge la parte superiore del corpo e, se afferro attrezzi, lo faccio usando la sola mano destra.
Vorrei sapere se a voi sembra un decorso normale verso la guarigione e la piena e normale funzionalità della mano.
Grazie
14 giorni fa, durante l'allenamento mi è scivolato un peso e, nel tentativo di trattenerlo, ho percepito lo spostamento del tendine estensore del dito medio sinistro verso il dito indice sinistro.
Subito il tendine è tornato al suo posto (in sostanza si è trattato di una sorta di entra/esci dalla sua sede. Almeno per come l'ho percepita io).
Durante l'evento ho percepito dolore ed ho subito sospeso l'attività sportiva e trattato con ghiaccio.
La mobilità delle dita non è mai diminuita, né la forza; tuttavia percepivo dolore e una sorta di "lassità" (come se il tendine si spostasse di nuovo verso il dito indice) durante dei semplici gesti fatti con la mano sinistra, come: aprire un rubinetto, girare la maniglia di una porta o la chiave, aprire un barattolo.
2 giorni dopo l'infortunio mi sono fatto visitare da un ortopedico, il quale mi ha portato anche da un suo collega chirurgo della mano. Quest'ultimo si è limitato ad un esame non strumentale (non ha ritenuto l'ecografia necessaria); ha riscontrato la presenza di ematoma e gonfiore non troppo evidente. Tuttavia durante tutti i test fatti, ha notato che il tendine era stabile in sede, la mobilità e la forza nella norma (anche facendo il confronto con la mano destra non infortunata).
Mi ha consigliato ghiaccio per 5-7 giorni e mi ha fasciato 3 dita con del nastro adesivo chirurgico (all'altezza della falange prossimale; indice-medio-anulare), non perché ce ne fosse reale bisogno, ma solo per ricordarmi di non usare il dito e lasciarlo il più possibile a riposo.
Mi ha inoltre detto che probabilmente si tratta di un piccolo danno alla guaina e che, con ulteriori 15-20 gg (oltre ai 5-7 giorni), tutto dovrebbe rientrare nella normalità (il tempo per la formazione del tessuto cicatriziale).
Per lavoro mi sono dovuto recare all'estero per alcune settimane, perciò mi trovo impossibilitato a tornare dal chirurgo per far visitare nuovamente la mano.
La situazione attuale (a 14 gg dall'infortunio e senza fascia e ghiaccio) è la seguente:
il dolore non è più presente o comunque lieve in alcuni momenti;
i gesti / movimenti che prima mi davano fastidio ora non sono più un problema o comunque il fastidio è molto ridotto.
Ciò che percepisco ora è una sorta di rigidità (su tutte le nocche e le falangi prossimali) quando apro / chiudo la mano, come se la pelle tirasse.
Per sicurezza ho sospeso anche l'attività fisica che coinvolge la parte superiore del corpo e, se afferro attrezzi, lo faccio usando la sola mano destra.
Vorrei sapere se a voi sembra un decorso normale verso la guarigione e la piena e normale funzionalità della mano.
Grazie
[#1]
Gentile Signore,
sembrerebbe tutto nella norma. Eviti ancora le sollecitazioni del dito in questione, fino al completo ripristino della funzionalità preesistente.
Buona giornata.
sembrerebbe tutto nella norma. Eviti ancora le sollecitazioni del dito in questione, fino al completo ripristino della funzionalità preesistente.
Buona giornata.
Dr. Giorgio LECCESE
NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale
[#4]
Utente
Buonasera,
in attesa che passino i 15-20 giorni per la sperata e completa guarigione, può essere utile effettuare una terapia del caldo (con le stesse modalità di quella del ghiaccio)?
Lo chiedo perché continuo a percepire quella sorta di "tiraggio" della pelle a livello delle falangi prossimali, delle nocche ed ora anche del dorso della mano (porzione a ridosso delle nocche stesse).
Unico momento in cui non lo percepisco è dopo una doccia calda o dopo aver lavato le mani con acqua tiepida.
Il tiraggio (o come impropriamente io lo chiamo) a cosa può essere legato?
Sottolineo, comunque, che non mi impedisce di chiudere / aprire la mano o di effettuare movimenti di vita quotidiana (ad esempio cucinare, afferrare oggetti non pesanti o altro).
Grazie
in attesa che passino i 15-20 giorni per la sperata e completa guarigione, può essere utile effettuare una terapia del caldo (con le stesse modalità di quella del ghiaccio)?
Lo chiedo perché continuo a percepire quella sorta di "tiraggio" della pelle a livello delle falangi prossimali, delle nocche ed ora anche del dorso della mano (porzione a ridosso delle nocche stesse).
Unico momento in cui non lo percepisco è dopo una doccia calda o dopo aver lavato le mani con acqua tiepida.
Il tiraggio (o come impropriamente io lo chiamo) a cosa può essere legato?
Sottolineo, comunque, che non mi impedisce di chiudere / aprire la mano o di effettuare movimenti di vita quotidiana (ad esempio cucinare, afferrare oggetti non pesanti o altro).
Grazie
[#8]
Utente
Buongiorno,
perdonatemi se approfitto della vostra disponibilità, ma volevo fornire un aggiornamento:
i 20 gg di riposo sono ormai terminati.
La situazione è la seguente:
il dito è migliorato; riesco ad eseguire la maggior parte dei movimenti quotidiani senza problemi.
Solo in alcuni momenti, in genere quando effettuo movimenti di torsione (come aprire/chiudere un rubinetto), provo un leggero fastidio.
Palpando la nocca e l'area limitrofa non provo alcun dolore.
Provando ad impugnare con forza un bilanciere in palestra (il diametro della barra all'impugnatura è di 28 mm), percepisco ancora un piccolo/medio fastidio, ma suppongo sia normale.
La nocca del solo dito medio è a volte ancora un po' rigida, ma meno rispetto alle settimane precedenti.
Il mio unico dubbio è il seguente: la nocca continua ad essere più gonfia rispetto a quella del dito medio della mano destra (quella sana).
La disparità è evidente mettendo le mani chiuse a pugno, l'una accanto all'altra.
Volevo sapere se questo può rientrare o meno nella norma.
Grazie
perdonatemi se approfitto della vostra disponibilità, ma volevo fornire un aggiornamento:
i 20 gg di riposo sono ormai terminati.
La situazione è la seguente:
il dito è migliorato; riesco ad eseguire la maggior parte dei movimenti quotidiani senza problemi.
Solo in alcuni momenti, in genere quando effettuo movimenti di torsione (come aprire/chiudere un rubinetto), provo un leggero fastidio.
Palpando la nocca e l'area limitrofa non provo alcun dolore.
Provando ad impugnare con forza un bilanciere in palestra (il diametro della barra all'impugnatura è di 28 mm), percepisco ancora un piccolo/medio fastidio, ma suppongo sia normale.
La nocca del solo dito medio è a volte ancora un po' rigida, ma meno rispetto alle settimane precedenti.
Il mio unico dubbio è il seguente: la nocca continua ad essere più gonfia rispetto a quella del dito medio della mano destra (quella sana).
La disparità è evidente mettendo le mani chiuse a pugno, l'una accanto all'altra.
Volevo sapere se questo può rientrare o meno nella norma.
Grazie
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 2.4k visite dal 16/01/2018.
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