Dolore polso/pollice mano sx

Buonasera, da circa 8 mesi, lo abbino ad una strattonata data dal cane, ho dolore polso osso verso interno e che si irradia al pollice.
Fatta RMN che dice:
L esame documenta aspetto disomogeneo ed ispessito dei tendini muscoli abduttore lungo ed estensore breve del pollice, in prossimità della regione meta-epifisaria distale del radio, che appaiono tuttavia continui lungo tutti i piani di scansione pur mostrando aspetto deflesso, come per esiti distratti i.
Non alterazioni a carico del restante complesso tendineo estensore e di quello flessore.

A livello del capitato, si segnala areola iperintensa in T2 STIR, a morfologia pseudo cistica, circondata da un sottile orletto sclerotico; necessaria correlazione clinico-anamnestica (esito post-traumatico?) e rivalutazione a distanza e/o approfondimento diagnostico con TC a giudizio clinico.
Riduzione di ampiezza degli spazi articolari radio-carpali, intercarpali e di quello trapezio-metacarpale.
Regolare ampiezza del tunnel carpale.
Modesta falda di versamento endoarticolare intercarpali e metacarpo-falangea.

Grazie mille
[#1]
Dr. Antonio Valassina Ortopedico, Chirurgo vascolare 2k 66 47
Gentile signora,
i tendini che corrono dall'avambraccio verso la mano sono trattenuti e indirizzati dentro alcuni canali osteofibrosi a livello del polso. Il primo canale degli estensori contiene i tendini dell'abduttore lungo e dell'estensore breve del primo dito. Nelle donne spesso questo canale è ristretto e, pertanto, si creano dei fenomeni di attrito con infiammazione dei tendini e dolore, eventi che avvengono senza traumi, condizione che prende il nome di Sindrome di De Quervain. Se poi ci sono traumi che coinvolgono proprio queste tendini è possibile che una sindrome di De Quervain occulta venga smascherata dalla violenta sollecitazione provocata dalla tensione improvvisa del guinzaglio. La diagnosi si fa con una visita ortopedica grazie alla quale il medico con dei test clinici particolari potrà confermare la diagnosi e indicare il trattamento che può andare dalla terapia fisica nei casi lievi fino ad un intervento chirurgico di decompressione dei tendini (tenolisi) nei casi più importanti.
Cordiali saluti
Dr. A. Valassina

Nota:informazione web richiesta dall'Utente senza visita clinica; non ha valore di diagnosi, trattamento o prognosi che si affidano al medico curante

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gent. Dott. Valsassina, La ringrazio infinitamente per la Sua risposta cordiale, chiara ed esaustiva.