Tumore retto

salve, a mio papa 77 anni hanno diagnosticato tumore primitivo distanza del polo inferiore della lesione dal bordo anale 45 mm (basso), distanza del polo inferiore della lesione dalla giunzione ano rettale 12 mm (incremento di segnale in DWI rilevabile sino al principio della giunzione).
rapporto riflessione peritoneale:non coinvolta-estensione cranio caudale 20 mm, estensione circonferenziale da ore 4 a ore 8 la lesione giunge a ridosso sdel muscolo puborettale a cui si appoggia componente mucinosa:no - stadiazione ct3b (<5 mm), invasiome complesso sfintere anale:no - emvi:no- depositi tumorali:no-linfonodi mesorettali:no-extramesorettali:no-linfonodo non regionali no-stadiazione ctnm t3b n:0 emvi mrf td lrp, biopsia adenocarcinoma retto basso t3b, minuti frammenti superficiali di adenocarcinoma e frammenti tubulo villoso di tipo convenzionale con displasia epiteliale di alto grado.
Hanno prposto 6 settimane di radio terapia ogni giorno con chemioterapia, interventi chirurgico con possibilità di sacchetta a vita.
Secondo lei solo con la chemioradioterapia non puo' sparire del tutto?
l'intervento è al 100 per cento non evitabile?
La questione della sacca a vita secondo lei è piu probabile della stomia temporane?
scusi ma i miedi da cui siamo convinti purtroppo non hanno la mia totale fiducia, la prima biopsia è stata sbagliata e abbiamo perso un sacco di tempo.
oltretutto i tempi sono molto lenti, e ho paura che il tumore cresca.
grazie.
Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 11.6k 357
La diagnosi è un adenocarcinoma del retto basso (T3b N0), localizzato a 4.5 cm dal bordo anale e 1.2 cm dalla giunzione ano-rettale, con estensione cranio-caudale di 2 cm e circonferenziale da ore 4 a 8, arrivando vicino al muscolo puborettale. Non ci sono metastasi a distanza, coinvolgimento del peritoneo, invasione dello sfintere anale, emvi o linfonodi regionali o extra-regionali.
Il trattamento proposto è la chemioradioterapia (CRT) adiuvante per 6 settimane, seguita da chirurgia. Questo approccio è standard per il tumore del retto localmente avanzato (T3/T4 o N+). La CRT ha lo scopo di ridurre le dimensioni del tumore e il rischio di recidiva locale, rendendo la successiva chirurgia potenzialmente meno invasiva (ad esempio, evitando una colostomia permanente in alcuni casi).
- Chemioradioterapia sola può curare il tumore? La CRT adiuvante, seguita da chirurgia, è il trattamento standard per ottenere la migliore prognosi e ridurre la probabilità di recidiva locale. La CRT da sola, senza chirurgia, non è considerata un trattamento curativo definitivo per un tumore T3b.
- L'intervento chirurgico è inevitabile? Per un tumore T3b, la chirurgia (mesorettale totale) è generalmente raccomandata dopo la CRT per rimuovere il tumore residuo e prevenire recidive. In rari casi selezionati, per tumori T1-T2 N0, la sola CRT potrebbe essere un'opzione, ma non è indicata per T3b.
- Stomia permanente vs. temporanea? La necessità di una stomia (sacchetta) dipende dalla distanza del tumore dal pavimento anale e dalla capacità dello sfintere anale di mantenere la continenza dopo la chirurgia. Per un tumore a 4.5 cm dal bordo anale (come in questo caso), la probabilità di poter preservare la continenza anale (quindi evitare una stomia permanente) è relativamente alta, soprattutto dopo la CRT che può ridurre ulteriormente le dimensioni del tumore e il rischio di coinvolgimento dello sfintere. Tuttavia, non è garantito al 100%. La decisione finale viene presa durante l'intervento chirurgico, valutando la possibilità di un'anastomosi colo-rettale (che permette di evitare la stomia permanente). Una stomia temporanea è possibile in alcuni casi, ma la sacchetta a vita è una possibilità concreta, anche se non certa, data la posizione del tumore.
Comprendo la sua preoccupazione per i tempi e la fiducia nei medici. Consideri che la chemioradioterapia richiede del tempo per essere completata, e la chirurgia viene generalmente programmata dopo il completamento del trattamento neoadjuvante. E' importante discutere apertamente le sue preoccupazioni con il team medico riguardo ai tempi e alla possibilità di una seconda opinione.
Cordiali saluti

Dr. Sergio Sforza
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Grazie mille Dottore per la solerte risposta. Ieri ho sentito l'ospedale dove procederanno con la tac per la radioterapia, parlando con l'operatore mi comunica che le terapie non inizieranno prima dei 2 mesi...io non ho approfondito ma mi pare assurdo, penso sia una problema di malessere della sanità in generale..ma in 2 mesi ho il terrore che il tumore si ingrandisca, adesso era pulito nei linfonodi, fegato, polmoni...e se tra 2 mesi la situazione non è questa?Lei come vede questo sistema che programma la radioterapia dopo 2 mesi?MA QUALI CRITERI VENGONO VISIONATI?Mio papà ha 77 anni, forse per la sanità è vecchio..sono disperata, ho le mani legate, purtroppo non posso fare la radioterapia a pagamento altrimenti avrei già pagato!!Stanno aspettando anche i linfonodi satellitari, secondo lei per vedere se chemio o immuno?se dovesse essere chemio di solito quante sedute si fanno di chemio con la radio per il tumore di mio padre?
Grazie ancora
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 11.6k 357
No le risposte sul sistema sanitario che va riformato e sulla terapia chemioradioterapica purtroppo non posso dargliele io che sono un chirurgo.
Vi sono comunque anche Centri privati convenzionati che erogano radioterapia in convenzione, se è necessario anticipare.
Saluti

Dr. Sergio Sforza
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Salve dottore,mio papà ha iniziato la radio e la chemio in pastiglie,6 al giorno 2 settimane fa..purtroppo dopo una settimana ha iniziato ad avere scariche che l'hanno debilitato molto,anche 20 al giorno...e L'oncologa gli ha sospeso la chemioterapia..purtroppo è seguito da un ospedale che come parere personale non mi piace, volevo chiederle se è possibile una cura alternativa, oppure cercare di prendere dei farmaci per la dissenteria durante il trattamento...?purtroppo ha molte altre patologie,tra artrite reumatoide,problemi alla carotide,prende molte pastiglie e fa la puntura per l'artrite..lui dice che fisicamente non regge le 6 pastiglie al giorno,ed effettivamente aldilà dei protocolli ognuno poi è diverso dall'altro...sono molto scorata.. buona serata
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 11.6k 357
Si esistono dei farmaci per la dissenteria, l’oncologo può prescriverli, consapevoli che il sintomo è un effetto collaterale della terapia purtroppo.
Saluti

Dr. Sergio Sforza
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