Rischi trapianto fegato a 72 anni con HCC e comorbidità: pareri?

Egregi Dottori,

Avrei bisogno di un vostro parere riguardo a quello che mi hanno detto all'Ospedale di Ancona; cioè fare il trapianto di fegato, e sapere tutti i rischi correlati durante e post trapianto.



Ho 72 anni, e ho fatto 1 anno fa TARE per HCC ben differenziato di 8 cm e sto facendo anche immunoterapia da 1 anno con durvalumab/tremelimumab.


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"Agli esami ematochimici del 06/10/2025: emocromo nei limiti con PLT 164000/mmc, INR 1.
45, albumina 4.
45 g/dl, ferritinemia 258 ug/l, ALT ai limiti superiori, AST nei limiti, gGT x 2 ULN, ALP nei limiti, bilirubina nei limiti, creatinina 1.
15 mg/ml, elettroliti sierici nei limiti.
HbA1c 5.
5%, profilo lipidico nei limiti, INR 1.
34, AFP 4.
64 ng/ml.


Indici di funzionalità epatica compatibili con CTPA5, MELD/MELD Na 12.
"
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TAC:

"Esame eseguito prima e dopo somministrazione di mezzo di contrasto iodato (lopamiro 370; 100 ml ev).

Presa visione di precedente TC del 30/05/2025.

Segni di enfisema centrolobulare e parasettale.

In tale contesto, rare micronodularità aspecifiche sparse ai parenchimi polmonari bilateralmente.

Non evidenti lesioni edulari polmonari di sicuro significato sostitutivo.

Addensamenti a stria alle basi polmonari bilateralmente.

Piccola consolidazione alla lingula.

Non evidente versamento pleurico bilateralmente.

Non significativo versamento pericardico.

Linfonodi mediastinici con asse corto pericentimetrico, con densitometria talora lievemente disomogenea, reperto meritevole di controllo.

Si conferma I'esito di trattamento locoregionale, valare, ipodenso ipovascolare di circa 37 x 26 mm, in emifegato destro.

Attualmente, risultano nettamente meno videnti - pressoché non più visualizzabili le aree periferiche di wash-in descritte nella TC di riferimento.

Immagine ovalare nettamente iperdensa alla cupola epatica in prossimità della vena sovraepatica destra, di circa 2 mm, stabile rispetto alla TC di riferimento.

Permangono alcune piccole aree pseudonodulari debolmente ipervascolari, già note nella TC di riferimento.

Non evidente litiasi iperdensa della colecisti.

Non significativa dilatazione delle vie biliari.

Asse portale sostanzialmente pervio.

Arteria epatica pervia all ilo.

Vene sovraepatiche pervie.

Milza, pancreas e surreni regolari.

Piccole cisti corticali renali bilaterali.

Conservata la secro-escrezione urinaria di mezzo di contrasto iodato.

Vescica a pareti lievemente ispessite.

Non rilevabili segni di espanso al compartimento pelvico medio.

Diverticolosi colica con diverticolosi stipata del sigma che presenta pareti modicamente ispessite.

Ateromasia dell aorta toraco-addominale.

Si confermano alcuni linfonodi di dimensioni scrementate all ilo epatico (asse corto di circa 14 mm).

Linfonodi con asse corto pericentimetrico alle restanti stazioni addominali.

Non significativo versamento endoperitoneale.

Spondiloartrosi del rachide dorso-lombare.

"
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Oppure provare a contattare il Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica di Pavia?



Vi ringrazio
Cordiali saluti.
Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 11.6k 357
Il trapianto di fegato è un intervento complesso con rischi significativi, sia durante che dopo l'operazione. Data la sua età (72 anni) e la sua storia clinica (HCC trattato con TARE, immunoterapia, enfisema, linfonodi mediastinici e ilo-addominali), i rischi sono aumentati.
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Rischi Perioperatori (durante e subito dopo l'intervento):

- Emorragia: il fegato è un organo molto vascolarizzato, e il controllo delle emorragie può essere difficile.
- Trombosi vascolare: occlusioni delle arterie o vene del nuovo fegato o dell'innesto.
- Complicanze anestesiologiche: data l'età e le comorbilità polmonari.
- Insufficienza renale acuta.
- Complicanze chirurgiche: infezioni della ferita, ematomi, fistole biliari.
- Rigetto acuto: il sistema immunitario attacca il nuovo fegato.

-
Rischi Post-operatori (a medio e lungo termine):

- Rigetto cronico: deterioramento graduale della funzione del fegato trapiantato.
- Infezioni: i pazienti trapiantati sono immunocompromessi e suscettibili a infezioni opportunistiche.
- Complicanze legate all'immunosoppressione: aumento del rischio di tumori (linfomi, tumori della pelle, ecc.), diabete, ipertensione, osteoporosi, disturbi lipidici.
- Ricorrenza della malattia epatica: specialmente in pazienti con HCC, c'è il rischio che il tumore si ripresenti nel fegato trapiantato.
- Complicanze vascolari: stenosi o occlusioni delle vie biliari o vascolari del fegato.
- Complicanze generali: problemi cardiovascolari, polmonari (aggravamento dell'enfisema), renali.

Considerando i suoi 72 anni, la presenza di enfisema, linfonodi mediastinici e ilo-addominali (potenziali indicatori di metastasi o malattia sistemica), e l'HCC precedentemente trattato, il team trapiantologico valuterà attentamente il rapporto rischio/beneficio. L'idoneità al trapianto in età avanzata e con comorbilità significative è sempre una decisione complessa e individualizzata.
Ora sono sicuro di essermi spiegato meglio, se il consulto precedente non è stato sufficiente.
Saluti

Dr. Sergio Sforza
https://www.medicitalia.it/sergiosforza/

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Egregio Dottore,

La ringrazio.


Ossequi.
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 11.6k 357
Prego e saluti

Dr. Sergio Sforza
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