Post operatorio condilomi anali
Gentili dottori,
qualche mese fa mi sono stati diagnosticati dei condilomi nella zona anale e perianale (circa 7-8 in tutto, secondo il mio conteggio), insieme a delle emorroidi. La settimana scorsa si è proceduto all'asportazione dei condilomi, messi in precedenza rispetto alle emorroidi per evitare infezioni e complicanze di ogni tipo. Il giorno dopo l'operazione sono stato mandato a casa con l'unico consiglio di mangiare cibi che avrebbero reso le feci molli per ovvi motivi di defecazione. Da un punto di vista di dolore posso dire di non averne mai sofferto, al massimo un leggero fastidio o bruciore nei primi giorni dopo l'intervento con relativo sanguinamento rosso vivo. Il problema che mi affligge è la difficoltà nella defecazione, sia essa dura o molle. Quando ho lo stimolo alla defecazione (molto più affievolito rispetto a prima dell'operazione: è normale?) riesco a scaricarmi solo in minima parte rispetto a quello che ho ingerito, e me ne accorgo da un leggero gonfiore in pancia. Ormai da circa una settimana ho ricominciato ad avere un'alimentazione normale e variegata, proprio come prima dell'operazione, ma non sto vedendo miglioramenti nella defecazione. Oggi mi sentivo particolarmente gonfio e sentivo anche la gamba sinistra indolenzita e pulsante (non so se questo sia un effetto di questa stitichezza indotta). Il chirurgo mi ha anche prescritto un lassativo, ma non sta avendo l'effetto da me sperato, cioè un totale scaricamento. Non ho mai sofferto di stitichezza, quindi non saprei riconoscerne i sintomi, so solo che sto facendo fatica e il chirurgo mi ha detto che non ci sono problemi, che il canale non è ostruito, ma non mi ha detto quanto durerà questo periodo. Ho il timore che l'operazione abbia danneggiato qualcosa nel mio condotto anale, sentendolo io molto più gonfio e non riuscendo quasi a passarci il dito tastando. Sono solo effetti dell'operazione che poi spariscono o qualcosa di definitivo? Si ridurrà il gonfiore interno che rende il condotto più "stretto"? Essendo omosessuale, come si sarà capito, ho interesse nel sapere e sperare che tutto torni come prima fisiologicamente anche e soprattutto dopo una dovuta terapia immunologica, naturalmente. E ho un altro quesito anche da sottoporvi. Le ferite da asportazione di condilomi rilasciano ancora del liquido, che rintraccio nella biancheria, come un liquido giallino, misto a un po' di sangue, suppongo, che nella defecazione trovo ancora. In quanto tempo si rimargineranno queste ferite da asportazione? Con una dovuta terapia e dei controlli si potrà debellare del tutto l'HPV così da non esserne più infetti?
Vi ringrazio per la vostra cortese attenzione.
qualche mese fa mi sono stati diagnosticati dei condilomi nella zona anale e perianale (circa 7-8 in tutto, secondo il mio conteggio), insieme a delle emorroidi. La settimana scorsa si è proceduto all'asportazione dei condilomi, messi in precedenza rispetto alle emorroidi per evitare infezioni e complicanze di ogni tipo. Il giorno dopo l'operazione sono stato mandato a casa con l'unico consiglio di mangiare cibi che avrebbero reso le feci molli per ovvi motivi di defecazione. Da un punto di vista di dolore posso dire di non averne mai sofferto, al massimo un leggero fastidio o bruciore nei primi giorni dopo l'intervento con relativo sanguinamento rosso vivo. Il problema che mi affligge è la difficoltà nella defecazione, sia essa dura o molle. Quando ho lo stimolo alla defecazione (molto più affievolito rispetto a prima dell'operazione: è normale?) riesco a scaricarmi solo in minima parte rispetto a quello che ho ingerito, e me ne accorgo da un leggero gonfiore in pancia. Ormai da circa una settimana ho ricominciato ad avere un'alimentazione normale e variegata, proprio come prima dell'operazione, ma non sto vedendo miglioramenti nella defecazione. Oggi mi sentivo particolarmente gonfio e sentivo anche la gamba sinistra indolenzita e pulsante (non so se questo sia un effetto di questa stitichezza indotta). Il chirurgo mi ha anche prescritto un lassativo, ma non sta avendo l'effetto da me sperato, cioè un totale scaricamento. Non ho mai sofferto di stitichezza, quindi non saprei riconoscerne i sintomi, so solo che sto facendo fatica e il chirurgo mi ha detto che non ci sono problemi, che il canale non è ostruito, ma non mi ha detto quanto durerà questo periodo. Ho il timore che l'operazione abbia danneggiato qualcosa nel mio condotto anale, sentendolo io molto più gonfio e non riuscendo quasi a passarci il dito tastando. Sono solo effetti dell'operazione che poi spariscono o qualcosa di definitivo? Si ridurrà il gonfiore interno che rende il condotto più "stretto"? Essendo omosessuale, come si sarà capito, ho interesse nel sapere e sperare che tutto torni come prima fisiologicamente anche e soprattutto dopo una dovuta terapia immunologica, naturalmente. E ho un altro quesito anche da sottoporvi. Le ferite da asportazione di condilomi rilasciano ancora del liquido, che rintraccio nella biancheria, come un liquido giallino, misto a un po' di sangue, suppongo, che nella defecazione trovo ancora. In quanto tempo si rimargineranno queste ferite da asportazione? Con una dovuta terapia e dei controlli si potrà debellare del tutto l'HPV così da non esserne più infetti?
Vi ringrazio per la vostra cortese attenzione.
[#1]
Quanto descrive è un esito assolutamente normale.
Tutto tornerà come prima.
Tutto tornerà come prima.
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
[#2]
gentile utente,
i controlli dal collega che ha eseguito l'intervento hanno escluso alcuna problematica postoperatoria.
il dolore o fastidio alla defecazione potrebbe indurla a ritarda l'evento creando la possibilità di evacuare feci più dure che tendonno ad essere più traumatizzanti nella zona più delicata in relazione all'intervento stesso.
il consiglio vista anche la stagione in corso è assumere molti liquidi e fibre vegetali per rendere più poltacee le feci e quindi ridurre il trauma della defecazione.
per i suoi ultimi quesiti saranno importanti i controlli successivi per la valutazione della situazione locale.
il consiglio comunque, scontato e banale, è utilizzare una protezione sia per salvaguardare la salute del partner sia la sua.
cordiali saluti
i controlli dal collega che ha eseguito l'intervento hanno escluso alcuna problematica postoperatoria.
il dolore o fastidio alla defecazione potrebbe indurla a ritarda l'evento creando la possibilità di evacuare feci più dure che tendonno ad essere più traumatizzanti nella zona più delicata in relazione all'intervento stesso.
il consiglio vista anche la stagione in corso è assumere molti liquidi e fibre vegetali per rendere più poltacee le feci e quindi ridurre il trauma della defecazione.
per i suoi ultimi quesiti saranno importanti i controlli successivi per la valutazione della situazione locale.
il consiglio comunque, scontato e banale, è utilizzare una protezione sia per salvaguardare la salute del partner sia la sua.
cordiali saluti
Marco Catani
http://www.marcocatani.it
Il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale
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