Un ascesso anale

Mi è stata diagnostica una fistola anale che ha causato un ascesso anale. L'ascesso è stato inciso ed il problema risolto almeno ad oggi ( circa venti giorni dall'incisione). Il chirurgo mi ha detto che però la fistola va risolta chirurgicamente. E' necessario l'intervento? E se sì quale tecnica è migliore e quale anestesia?
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Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
l'indicazione all'intervento di asportazione del tramite fistolso perianale è tassativa, pena la sicura e peggiore recidiva della complicanza ascessuale.
Non si deve sottovalutare il problema dal momento che si tratta di una delle patologie più complesse fra quelle che possono interessare l'ano-retto.
L'identificazione dell'esatta estensione e direzione del o dei tramiti fistolosi è assolutamente indispensabile per programmare il giusto tipo di intervento. Le tecniche chirurgiche sono svariatissime, alcune molto complesse e variano in funzione della classificazione anatomica della fistola stessa: Lei pensi che in alcuni paesi esteri vi sono Strutture Ospedaliere che si occupano solo del trattamento di queste affezioni.
I risultati sono variabili in funzione dell'estensione raggiunta dalla fistola e in funzione, come sempre, dell'abilità ed esperienza del Chirurgo che interviene.
Vorrei solo sottolineare come, fra gli indispensabili esami strumentali pre-operatori, vada sempre annoverata anche una pancolonscopia, dal momento che la patologia fistolosa può rappresentare l'epifenomeno di altre affezioni croniche intestinali.
Auguri per la pronta risoluzione del Suo problema e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO

Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it

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Utente
Utente
Egregi dottori,
innanzitutto Vi ringrazio delle Vs consulenze. Vi vorrei chiedere per evitare svariate visite qual'è centro è in Italia specializzato per questo tipo di patologia e qual'esame è indicato per individuare il percorso della fistola (tipo tac o risonanza magnetica).In effetti una successiva visita chirurgica ha evidenziato che la fistola è breve e superficiale tanto che il chirurgo non escludeva la possibilità di un anestesia solo locale ed un intervento in day.hospital. Per maggiore tranquillità però vorrei consultare un centro specializzato.
Vi ringrazio ed in attesa Vi invio distinti saluti.
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Utente
Utente
Egregi dottori,
in preparazione dell'interventorelativo alla fistola anale ho eseguito una Pacoloscopia + ileoscopia retrograda che ha dato il seguente referto:" Buona preparazione intestinale.Difficoltà alla progressione dello strumento per la presenza di numerose ansa alfa.Ileo esplorato per circa 20 cm, mucosa nella norma ,(bio).I tratti colici esplorati, il sigma e retto appaiono regolari per superficie mucosa. Si segnala la presenza di ansa alfa a livello del sigma.".
Successivamente allla colonscopia il medico ebbe a dirmi che aveva trovato un colon assolutamente in condizioni normali senza situazioni patologiche , solo anatomicamente " contorto".
L'esame istologico ha dato il seguente referto:" Esame Macroscopico: Due piccoli frammenti di tessuto di pochi mm di grandezza. Descrizione e Diagnosi:Mucoso del piccolo intestino con architettura e maturazione ghiandolare conservata e moderata flogosi cronica del corion con aspetti di iperplasia pseudofollicolare. Il reperto morfologico orienta per una flogosi cronica aspecifica.".
Il medico mi ha tranquillizzato affermando che la situazione non è assolutamente preoccupante e potrebbe trovare una correlazione con un mio carattere estremamente ansioso ai limiti probabilmente patologici (sopratutto rispetto alle malattie ed agli accertamenti.
).
Relativamente al problema della fistola anale. La mia preoccupazione riguarda l'anestesia( avendo subito solo tre mesi un intervenmto di ernia del disco in anstesia generale esprienza che vorrei evitare di nuovo).
In effetti il chirurgo mi ha detto che data l'estrema brevità e supeficialità della fistola l'intervento si potrebbe eseguire anche in anestesia locale ma con maggiori rischi di recidiva, mentre quello in anestesia generale avrebbe più possibilità di riuscita definitiva.
In merito a quanto sopra vorrei un Vs parere sia relativamente al problema fistola anale ( è un intervento da fare subito o si può programmare? va bene l'anestesia spinale o epidurale? ) sia relativamente alla flogosi cronica aspecifica rilevata in sede di biopsia ( quale terapia medica da seguire ? e vi sono eventualmente anche come abitudini alimentari e vita da assumere?).
Vi ringrazio dell'attenzione.
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Utente
Utente
Non avendo avuto risposta vengo di nuovo a disturbarVi in merito alle problematiche di cui alla mia precedente. Inoltre tenuto conto che ad oggi la fistola non mi dà alcun problema, rimane sempre l'urgenza di intervenire o si può anche soprassedere????
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Utente
Utente
Egregio Proff.Martino,
in data 27 09 2005 sono stato operato per la fistola di cui Le chiedevo un consulto. L'intervento è stato eseguito in anestesia spinale ed è consistito in " trattamento con settone in trazione". Mi è stato detto che è la procedura che assicura più percentuali di successo rispetto alla escissione totale che nella fattispecie in un primo momento era stata indicata come trattamento operatorio e che successivamente mi è stato detto essere stata evitata in quanto la fistola era più grande del previsto. Il trattamento dovrebbe nel termine di tre o quattro mesi eliminare la fistola attraverso la mecerazione del tessuto che dovrebbe portare alla luce il tessuto sano.
Vorrei un suo parere anche in relazione a quello che devo fare.
In particolare mi sono state consigliate delle medicazioni ogni tre o quattro giorni in ospedale .
Posso stare tranquillo ????
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Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
credo che la cosa migliore sia quella di seguire i consigli e le indicazioni del chirurgo che L'ha operata. La tecnica chirurgica che prevede l'utilizzo del "setone" è ben codificata e quindi non dovrebbe esporLa a complicanze particolari, purchè Lei si faccia seguire periodicamente presso un ambulatorio chirurgico. Direi che in circa 1 mese il problema potrebbe essere superato.
Auguri per una pronta guarigione e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
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