Consigli su diagnosi di ernia inguinale e varicocele

Salve,

Da anni ormai mi è stata diagnosticata la presenza di varicocele, e circa una settimana fa ho accusato dolore al testicolo sinistro fino all'inguine al lato sinistro.
Con il passare dei giorni, ho notato la comparsa di un lieve dolore anche al lato destro dell'inguine (cosa per me nuova rispetto al caso passato di dolore da varicocele), pertanto ho preso appuntamento dall'urologo che mi ha sottoposto ad ecografia di controllo.


Durante l'ecografia, oltre a confermare la presenza del varicocele, mi ha anche informato della presenza di una punta di ernia inguinale bilaterale.
Questo non me lo aspettavo.

Riporto qui di seguito i punti salienti della diagnostica:

Presenza di ectasia del plesso pampiniforme di sin attività di base continua con incremento con la manovra del Valsava come da varicocele di terzo grado.
Assenza di ectasia e reflusso a carico del plesso pampiniforme dx.

Presenza di punta ernaria inguinale bilaterale.


A questo punto sono un po' preoccupato perché non so come affrontare la cosa, e vi chiedo gentilmente dei consigli al riguardo.

Ad oggi, ho ancora un lieve dolore all'inguine destro, che si irradia anche un po' più su.

Inoltre, sono solito fare esercizi fitness a corpo libero, quindi le mie domande sono:

1.
Quali accorgimenti devo prendere vista la presenza dell'ernia per evitare peggioramenti?

2.
Posso continuare a fare esercizio fisico?
Quali esercizi vanno evitati?

3.
Visto che lo spermiogramma risultò anni fa in ottime condizioni, e considerato che l'urologo non ha ritenuto di propormi interventi neanche a fronte di questi recenti problemi, devo ritenere che non siano necessari Interventi?

4.
Come posso trattare i casi di dolore sia da varicocele che da ernia?

5.
È possibile confondere i dolori da ernia con, ad esempio, appendicite (visto che il dolore tende a salire in alto in corrispondenza dell'inizio del bacino)?


Grazie per l'attenzione
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.4k 379
1e 2) evitare sforzi fisici che aumentano la pressione addominale.
3) segua i consigli dell'urologo.
4) ben poco da fare perché il dolore è legato alla pressione in quella zona, basta sdraiarsi che si riduce.
Analgesici all' occorrenza se il dolore non si riduce.
5) No! per un medico.
Prego.

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com